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Contest Caffé letterario: commenti e critiche ai testi in concorso per il GRAND PRIX DELL'ACCADEMIA
- Creatore Discussione Mersault l'Apostata
- Data di Inizio
ah ok, che sola
primi commenti sparsi:
L'ULTIMA ESTATE:
è probabilmente l'opera qualitativamente migliore, in quanto a struttura, lessico e forma. un sapore felliniano (i vitelloni) e veronesiano (venite venite b-52) abita la scrittura, e le immagini suscitate dall'autore (su tutte, la grande bellezza finale della spiaggia incendiata) si insinuano con discreta potenza nell'immaginazione di chi legge.
immagine di riferimento:
L'ULTIMA ESTATE:
è probabilmente l'opera qualitativamente migliore, in quanto a struttura, lessico e forma. un sapore felliniano (i vitelloni) e veronesiano (venite venite b-52) abita la scrittura, e le immagini suscitate dall'autore (su tutte, la grande bellezza finale della spiaggia incendiata) si insinuano con discreta potenza nell'immaginazione di chi legge.
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Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
asd quella non l'ho capita nemmeno io
asd si, la causa dell'incendio non l'ho capita neppure io, ma lo imputavo a una mia deficienza
l'autore ci spiegherà a urne chiuse, ovvero tra una settimana
l'autore ci spiegherà a urne chiuse, ovvero tra una settimana
secondi commenti sparsi:
L'ARNO FA SCHIFO AL CAZZO, CREDETEMI
Il suo stile "selvaggio" ha qualcosa in più del colloquiale e qualcosa in meno del letterario, e si attesta su un piuttosto irresistibile linguaggio originale che trascina abbastanza il lettore. L'ambientazione surreale regala un piacevole sapore di stupita incredulità, che rende la lettura un lazzo divertente.
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L'ARNO FA SCHIFO AL CAZZO, CREDETEMI
Il suo stile "selvaggio" ha qualcosa in più del colloquiale e qualcosa in meno del letterario, e si attesta su un piuttosto irresistibile linguaggio originale che trascina abbastanza il lettore. L'ambientazione surreale regala un piacevole sapore di stupita incredulità, che rende la lettura un lazzo divertente.
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terzi commenti sparsi:
CELEBRATED SUMMER
La notte romana come territorio d'elezione sprigiona il suo fascino da sé, e riempie la fantasia del lettore, anche senza un particolare aiuto dell'autore, che in effetti non adorna il suo racconto di evidenti letterarietà ma riesce comunque a ottenere un effetto interessante, più per l'iperrealismo dell'episodio narrato, che per il modo di narrarlo. i dialoghi diretti, tuttavia, hanno una discreta vis comica e spontaneità.
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CELEBRATED SUMMER
La notte romana come territorio d'elezione sprigiona il suo fascino da sé, e riempie la fantasia del lettore, anche senza un particolare aiuto dell'autore, che in effetti non adorna il suo racconto di evidenti letterarietà ma riesce comunque a ottenere un effetto interessante, più per l'iperrealismo dell'episodio narrato, che per il modo di narrarlo. i dialoghi diretti, tuttavia, hanno una discreta vis comica e spontaneità.
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quarti commenti sparsi:
LANGLEY
La frammentarietà cronachistica del racconto e la serietà montypythoniana dell'esposizione danno al testo un piacevole senso di boutade, anche se l'accostamento "blasfemo" dei contrari (il '68 come prodotto della Reazione) nasconde un interessante e problematico tema: la manipolazione di massa nella società del Benessere. Tuttavia, la chiusa dissacrante alleggerisce la riflessione e assolve il lettore, consegnandolo alla sua parziale quotidianità e regalandogli il gusto amaro e rassicurante dell'ironia.
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LANGLEY
La frammentarietà cronachistica del racconto e la serietà montypythoniana dell'esposizione danno al testo un piacevole senso di boutade, anche se l'accostamento "blasfemo" dei contrari (il '68 come prodotto della Reazione) nasconde un interessante e problematico tema: la manipolazione di massa nella società del Benessere. Tuttavia, la chiusa dissacrante alleggerisce la riflessione e assolve il lettore, consegnandolo alla sua parziale quotidianità e regalandogli il gusto amaro e rassicurante dell'ironia.
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quinti commenti sparsi:
QUEL CONSISTENTE BISOGNO DI SCOPARE
Una poesia che ha l'apparenza di un muro greve, su cui giovinastri dagli ormoni incontenibili scarabocchiano ghirigori col piscio; un'incursione quasi nostalgica nei bisogni espressivi di un'adolescenza cosi lontana cosi vicina, e che ognuno ha vissuto/sognato/sofferto. Robocop e Valle degli Orti sono rappresentazioni di un giovanile inconscio collettivo, cifre immarcescibili di cui le generazioni da sempre si cibano e che esorcizzano, anche attraverso la letteratura.
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QUEL CONSISTENTE BISOGNO DI SCOPARE
Una poesia che ha l'apparenza di un muro greve, su cui giovinastri dagli ormoni incontenibili scarabocchiano ghirigori col piscio; un'incursione quasi nostalgica nei bisogni espressivi di un'adolescenza cosi lontana cosi vicina, e che ognuno ha vissuto/sognato/sofferto. Robocop e Valle degli Orti sono rappresentazioni di un giovanile inconscio collettivo, cifre immarcescibili di cui le generazioni da sempre si cibano e che esorcizzano, anche attraverso la letteratura.
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sesti commenti sparsi:
CIONDOLANDO PEI CAMPI (BREVE STORIA DI TORI E CANI IMMAGINARI)
La ricercata finezza lessicale che avviluppa la scrittura e filtra l'emozione (come una tettoia di paglia nel meriggio meridionale) suggerisce in pieno un effetto di sopore estivo, e di impenetrabilità dell'universo magico infantile, che l'autore riesce a ricreare con la sua equilibrata e affettata prosa campestre.
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CIONDOLANDO PEI CAMPI (BREVE STORIA DI TORI E CANI IMMAGINARI)
La ricercata finezza lessicale che avviluppa la scrittura e filtra l'emozione (come una tettoia di paglia nel meriggio meridionale) suggerisce in pieno un effetto di sopore estivo, e di impenetrabilità dell'universo magico infantile, che l'autore riesce a ricreare con la sua equilibrata e affettata prosa campestre.
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Rubo il lavoro a Mers, dato che domani è l'ultimo giorno utile per votare, e taggo Laitorn Ostrègone e Nutellaccia che avevano partecipato all'ultimo concorso con commenti e voti ma non abbiamo visti attivi qua. Giusto perchè è sempre valida la cosa che se arriviamo a 10 voti Mersault si ossigena i capelli come Cerezo.
Ergo, datevi da fare che stiamo a 9 voti.
Ergo, datevi da fare che stiamo a 9 voti.
In generale mi sono divertito molto a leggerli, quindi mi pare doveroso fare, prima di tutto, i complimenti a tutti gli autori.
Mi sento anche di dire che trovo il concorso a tema molto più interessante e riuscito rispetto alla volta scorsa, perché ho trovato molto piacevole come siete riusciti, grazie alla "costrizione", a ricreare tante sfaccettature possibili (con i loro toni, con le loro immagini) di una stagione come l'estate.
Il mio voto è andato a "Ciondolando pei campi", mi ha colpito la parte finale, quel passaggio dalla realtà più piccola a quella più grande mi è piaciuto molto.
Mersault 1992 dovevi scegliere per il racconto quest'immagine dall'inizio del Mucchio selvaggio
Mi sento anche di dire che trovo il concorso a tema molto più interessante e riuscito rispetto alla volta scorsa, perché ho trovato molto piacevole come siete riusciti, grazie alla "costrizione", a ricreare tante sfaccettature possibili (con i loro toni, con le loro immagini) di una stagione come l'estate.
Il mio voto è andato a "Ciondolando pei campi", mi ha colpito la parte finale, quel passaggio dalla realtà più piccola a quella più grande mi è piaciuto molto.
Mersault 1992 dovevi scegliere per il racconto quest'immagine dall'inizio del Mucchio selvaggio