Tirek accompagnò i due inviati al castello. Stranamente si stette zitto per quasi tutto il viaggio, cosa che faceva raramente. Una volta giunti al castello i tre furono accolti con grande solennità. Le stanze dedicate alla religione furono chiuse con cura in modo che nessuno potesse sbirciarci dentro.
Si arrivò quindi fuori alla sala reale, dove Tirek fu raggiunto dal soldato che aveva mandato in precedenza a comunicare l'arrivo dei due; quindi Tirek finalmente disse Qui dentro ci saranno due re, vi prego di prestare solo attenzione al re più grande.
I tre entrarono quindi in una grossa sala, con grandi vetrate che rappresentavano la storia di Centaurestria. In fondo alla sala c'erano due troni, uno grande e uno piccolo; in quello grande sedeva un centauro di una razza che i due inviati non avevano mai visto prima: aveva un corpo bianco, un busto non troppo pieno di muscoli e una lunga capigliatura nera, da cui sbucavano due grosse corna. Alla sua sinistra sedeva un centauro piccolo col corpo verde, legato al trono ed imbavagliato, ma nonostante ciò non si agitava più di tanto. Il re grande disse quindi, con voce solenne Io sono Gid Lucione, re di Centaurestria, mi è stato detto che stavate per arrivare, quindi ho presole precauzioni del caso. Guardò quindi il piccoletto alla sua sinistra accennando un sorriso, quindi riprese Ahem, come stavo dicendo, ditemi cosa siete venuti a riferirmi da parte del vostro sovrano, spero siano auguri di pace e collaborazione tra i nostri popoli. Se nel frattempo volete accedere al banchetto, sentitevi liberi di favorire. Detto questo indicò un tavolo ricco di pietanze prelibate. Al vedere il banchetto il re goblintauro iniziò ad agitarsi perché voleva favorire pure lui .