Diploannessione [Aarakorya] Verso i confini, un pò più in là 6-Fusrodah

WinterSun

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La sete di sapere del mondo esterno non si ferma.

Un terzo gruppo esplorativo si muove verso una regione collinare a sud ovest rispetto ad Aarakorya, regione che antiche mappe, indicano con il nome di Fusrodah


@Silen
 

Silen

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La regione collinosa di Fusrodah, un tempo facente parte degli stati nanici, era stata uno dei fronti principali sui quali era stata combattuta l'Ultima Guerra e ne portava chiari i segni. Ancoradopo tre secoli il paesaggio appariva lunare, sconvolto. Quella poca vegetazione che le esploratrici incontrarono, pesantemente mutata.
 

WinterSun

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Lo sgomento nel vedere un tale paesaggio, deformato, brullo, quasi arido, non lasciava indifferenti.

Ma quella parte di regione, poteva essere unicamente un unicum, oppure no, continuarono ad esplorare. Qualcuno o qualcosa poteva abitare quelle terre, o qualcosa di rivoluzionario avrebbe potuto battere la monotonia iniziale, o (meglio ancora), qualcosa di interessante
 

Silen

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L'insistenzadelle aracne parvericompensata, almeno parzialmente, dalla scoperta di alcune tracce che sembravano alludere almeno ad una presenza animale. Pure nessuna delle esploratrici riuscì ad identificare il tipo di impronta rilevata e questo lasciava supporre che la regione fosse infestata da qualche genere di belva mutata.
 

WinterSun

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Aarakorya aveva già avuto in passato qualche contatto con creature mutate. Il territorio collinare permetteva di avere una certa visione tutt'intorno al gruppo, condizione che rese più facile la decisione di portare a termine l'esplorazione della regione.

Scelsero quindi di seguire le tracce, studiando passo passo il terreno tutt'intorno loro
 

Silen

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Le impronte conducevano all'ingresso di una caverna abbastanza ampia per permettere l'andrivieni di predatori di grandi dimensioni, come testimoniava la presenza di mucchietti di ossa sparse nei dintorni. Particolare particolarmente spiacevole alcune di quelle ossa sembravano appartenere a creature umanoidi.
 

WinterSun

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Lunghe trascorsero nell'attesa di un responso visivo di cosa potesse nascondere, di che tipo di inquilino dimorasse all'interno.

Nulla. Nulla uscì dall'interno, nulla dall'esterno entrò, solo un cerbiatto transitò alle loro spalle e mosche in quantità infestavano quella zona, impestando quel poco che era rimasto di una carcassa relativamente fresca.

Stanche dall'attesa, un paio di esploratrici aracne raccolsero una buona quantità di rami, sia secchi, che ancora verdi. Quando ne ebbero raccolti a sufficienza di diressero all'imboccatura della caverna, li accatastarono proprio li all'ingresso ed appiccarono il fuoco.

Le correnti d'aria si sa, entrano facilmente nelle caverne, e così i densi fumi scaturiti dalla componente ancora verde e fresca del fogliame di faggio. Appena appiccato, arretrarono dalla loro posizione fino ad una poche decine di metri addietro, assicurandosi d'avere il favore del vento, per evitare d'essere individuate dall'odore. Scrutando l'ingresso (i fumi cominciavano a librarsi copiosi), ma accorte nel tenere un paio di avvistatrici alle spalle, onde evitare sorprese..
 

Silen

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Dall'interno risuonò un ruggito infuriato e di lì a poco mezza dozzina di creature mostruose emersero dalla grotta. Si trattava di esseri simili almeno in parte a leoni...o per lo meno la testa aveva qualcosa di felino...ma al posto della criniera avevanp una corona di tentacoli frementi. La pelle era scagliosa, corazzata e le dimensioni letteralmente spaventose. A concludere il panorama una coda aculeata, simile a quella di uno scorpione.
Gli esseri mutati erano palesemente fuoriosi e decisi a sbranare qualsiasi intruso.

Si tratta se non fosse chiaro di altri esemplari dell'Esperimento 235]
 

WinterSun

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Ad un anno dalla colonizzazione della regione, qualcosa ancora non tornava, e la regione risultava improduttiva e poco ospitale. Qualcosa ancora doveva essere risolto, e brancolando nel buio, una spedizione esplorativa non fece altro che recarsi al primo luogo d'incontro tra le aracni e le inospitali belve native della regione.

L'insediamento era ancora piccolo, ma distava poche ore di cammino dalla grotta dove per la prima volta si svolse l'incontro con l'esperimento 235, con l'intento di entrare fino alle viscere della grotta. Un anno di preparazione aveva maturato un solido equipaggiamento, anche perchè, non proprio secondario, questo ora è territorio di Aarakorya, ed un insediamento sorge a poche ora di distanza, pronto a dare supporto con aracne e strumenti alla bisogna.

@Silen
 

Silen

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In un certo senso, era come se la esplorazione della regione avvenisse per la prima volta ma mai come in questo casoe rano state le circostanze a dettare la linea di condotta delle aracne. Di fatto la presenza della progenie dell'esperimento 235 aveva reso impossibile individuare quale fosse ilf attore contaminante della regione e solamente ora che gli ostilie rano stati cacciati o uccisi poteva avvenire uno studio del problema.
Non che questo rendesse più piacevole introdursi in quella caverna...la presenza dei bellicosi esseri artificiali era fin troppo evidente: carcasse semiputrefatte delle prede come anche l'odore fetido dell'aria rendevano palese che quel luogo doveva aver ospitato un buon numero di quegli esseri. Quello che che più colpì le esplroatrici però furono le dimensioni di quel luogo: non si trattava di una semplice grotta ma di un vasto complesso sotterraneo che si stendeva nel sottosuolo probabilmente per interi chilometri.
 

WinterSun

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Il bisogno aguzza l'ingegno, e capendo un pò il contesto (e che non sarebbe migliorato), molti tornarono all'esterno, si munirono di normali fazzoletti di tela, li passarono su fiori, erba, tronchi e perfino cibo, per combattere l'odore ripugnante di quel luogo.

Contando, ma non sperando, di dover esplorare a lungo ed in chissà quali luoghi sotterranei, le aracne nella squadra, si misero a secernere tela dall'ingresso in giù, per ritrovare la strada più facilmente se ce ne fosse stata l'impellenza. Si decise quindi di muoversi seriamente questa volta, e scomparvero nel buio della grotta, i cui cunicoli e passaggi, sembravano non urtare minimamente la specie.
 

Silen

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Dopo le grotte abitate dall'Esperimento 235 le aracne incontrarono una serie di cunicoli disabitati, quasi un labirinto, che ostacolarono i progressi delle esploratrici per un pò, fortunatamente l'espediente di tessere un filo lungo la via impedì che quell'ostacolo si trasformasse in un serio impedimento. Superato il labirinto di tunnell, le aracne incontrarono una grotta che puntava direttamente verso il basso sboccando in un imponente lago sotterraneo.
Lago che tuttavia non appariva per nulla naturale...persino alla luce delle torce era evidente che l'acqua avesse un malsano colorito grigiastro come anche l'aria un odore pestilenziale. Una nebbiolina malsana aleggiava sopra il silenzioso specchio d'acqua sul quale nessuna ragnesca si sarebbe azzardata ad avventurarsi.
 

WinterSun

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Per sondare di cosa avessero davanti, si diede il via a dei banali esperimenti. Un bastone venne dolcemente immerso nell'acqua, per valutarne gli effetti
 

Silen

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Il bastone galleggiò come un comunissimo bastone...per un poco. Poi il legno parve germinare estroflettendo gemme e ramoscelli...e sarebbe stata ancora una mutazione tutto sommato naturale...ma a quel punto il bastone cominciò ad ingrossarsi e sulla sua superfice apparvero occhi e bocche zannute, dopodichè la cosa prese a muvoersi di motu proprio zampettando verso le aracne con intenzioni apparentemente tutt'altro che pacifiche.
 

WinterSun

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Una volta tagliato e sfibrato il bastone ribelle, inutile negare che una buona dose di sgomento trapelò.

Ed ora?

Sembrava che l'acqua del lago potesse essere "inquinata", da qualcosa. Seguendo la logica di questa idea, si prese a cercare: qualcosa che alimentasse quel lago, qualcosa che percolasse una strana sostanza magica? Una pietra di qualche tipo? Una pianta o un fungo? Un affluente da seguire? Il gruppo intrepido, nelle profondità della terra, si mise a cercare una possibile spiegazione a quella insolita acqua, dall'insolito colore e dagli insoliti benefici dissetanti
 

Silen

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Un esame accurato non rivelò la presenza di affluenti, nè, per quanto era possibile vedere, esistevano cause "esterne" alla grotta. Al centro del lago sotterraneo si ergeva una piccola isola, ed era possibile che l'origine del problema fosse li, posto che fosse possibile raggiungerla in qualche modo viste le proprietà mutagene dell'acqua.
 
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