Cucina a quanto sta?

Fakè

Chosen one
Mache biodistocazzo. L'hanno mai fatta analizzare la terra? L'acqua? Sanno cosa c'è? No, non credo.
 

davr

Chosen one
ma te non sei quella che vuole i dolcetti di plastica e merda dall'America? ajo fake, coerenza..son persone per cui devi portare rispetto, è gente che deve vivere tirando fuori dalla terra secca del sud il proprio sostentamento, e non con la tecnologia ma spesso con un trattorino del cazzo e mal di schiena. seriamente vuoi imparare il babbo a fare figli? (:asd: in sardo è corretta così) guardando la terra ti dicono cosa puoi non piantarci. senza contare che come ho accennato prima si tratta molto spesso di agricoltori che hanno partecipato ad un progetto europeo per l'utilizzo di acque nere depurate, e quindi si, i controlli ci sono tanto che l'acqua utilizzata alle analisi è risultata di qualità superiore a quella dell'acquedotto. io nel settore dei controlli ci 'lavoro', e tranquilla che un foglio non da più sicurezze che una figurina panini se dietro non c'è un servizio ispettivo perfetto dietro. non li difendo tutti, sia mai, c'è gente che mette di tutto nelle piante, ma se son riusciti a infilare carne di cavallo ignota nei piatti di una multinazionale controllatissima a livello europeo puoi capire che essere un 'agricoltore professionista' non vuol dire niente se non lo sei prima di tuo
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
Mache biodistocazzo. L'hanno mai fatta analizzare la terra? L'acqua? Sanno cosa c'è? No, non credo.


la mia famiglia per metà è di contadini, oggi la frutta che coltiva mio padre ed è la stessa che coltivava suo nonno 100 anni fa e non è mai morto nessuno per questo.
L'unico problema è che vendono a nero, alcuni non tutti. Ma per quanto riguarda la bontà lascia stare che non c'è paragone.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Fake è drastica e si pone di merda, ma non ha tutti i torti.

La mia zona sostanzialmente è definibile come "sud" e quindi alla fine anche noi in famiglia ci riforniamo dalla piccola distribuzione locale. Però non si può fare il discorso della tradizione, perché 100 anni fa non c'erano così tanti metalli pesanti nell'aria e tanta altra roba nell'acqua.

Sicuramente è roba più buona di sapore, perché come ben dice Oghard la grande distribuzione si affida a metodi logistici che risparmiano sulla bontà a favore del ritorno economico. Ma che sia roba più salutare non è sicuro al 100%, spesso non per colpa loro. Magari non usano nulla di strano, ma purtroppo son questioni così grandi che il piccolo agricoltore non ha il minimo controllo. Mi viene in mente la questione della Rhur e dell'industria della selvicoltura svedese: i tedeschi bruciavano così tanto carbone che inquinava l'aria ed il vento portava in Svezia tanto da aver quasi fatto collassare le foreste scandinave e tutta l'economia del legno.

Qui da me ci sono i piccoli agricoltori della piana di Avezzano che coltivano una tra le terre più inquinate e velenose del pianeta. I ciociari più accorti infatti non mangiano patate locali.
 

Fakè

Chosen one
Io non parlo di bontà, ma di sicurezza alimentare. A casa sua ognuno faccia come vuole, ma io non fido.
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
Fake è drastica e si pone di merda, ma non ha tutti i torti.

La mia zona sostanzialmente è definibile come "sud" e quindi alla fine anche noi in famiglia ci riforniamo dalla piccola distribuzione locale. Però non si può fare il discorso della tradizione, perché 100 anni fa non c'erano così tanti metalli pesanti nell'aria e tanta altra roba nell'acqua.

Sicuramente è roba più buona di sapore, perché come ben dice Oghard la grande distribuzione si affida a metodi logistici che risparmiano sulla bontà a favore del ritorno economico. Ma che sia roba più salutare non è sicuro al 100%, spesso non per colpa loro. Magari non usano nulla di strano, ma purtroppo son questioni così grandi che il piccolo agricoltore non ha il minimo controllo. Mi viene in mente la questione della Rhur e dell'industria della selvicoltura svedese: i tedeschi bruciavano così tanto carbone che inquinava l'aria ed il vento portava in Svezia tanto da aver quasi fatto collassare le foreste scandinave e tutta l'economia del legno.

Qui da me ci sono i piccoli agricoltori della piana di Avezzano che coltivano una tra le terre più inquinate e velenose del pianeta. I ciociari più accorti infatti non mangiano patate locali.


Questo lo so benissimo, come tu ben sai e penso anche fake sappia, qui a molfetta il mare è inquinato eppure il mercato molfettese è pieno di pesce e difficilmente ci va un "privato" a comprarlo, sono le stesse grandi distribuzioni a rifornirsi di qui, e se qualcuno si è lamentato non sono certo state queste sicurissime grandi distribuzioni, ma i pescatori che hanno avuto le bruciature sulla propria pelle.

Sarò retrò ma non credo che le grandi distribuzioni possano fare meglio dei piccoli coltivatori, la merda se la cerchi c'è sia qui che lì però almeno le signore che vendono nelle case lo fanno in buona fede (togliendo il problema del vendere a nero), sono le prime a mangiarsi i propri prodotti mentre le grandi ditte chissà...è un discorso un po' qualunquista però io la penso così
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Si, ma la grande distribuzione prima o poi si beccherà il controllo del tizio zelante che non puoi corrompere, il microproduttore locale no. Probabilmente non è nemmeno consapevole delle proprietà chimiche della terra o delle falde acquifere. Parte dal presupposto che non c'ha mai messo nulla di strano dentro e quindi è sicuro al 100%, quando magari l'inquinamento viene da 600km di distanza o più.

Il punto non è grande tradizione vs modernità oppure naturale vs chimico. Sono dita che nascondono la Luna.

La questione sarebbe pretendere una vera educazione alimentare che favorisca la revisione totale del nostro rapporto con la terra e l'agricoltura.
 

davr

Chosen one
rauf, la sardegna ce l'hai presente nella sua situazione inquinamento, io non parlo di bontà, parlo della situazione agricola in sé
credi che chi pratica l'agricoltura 'legale' abbia cambiato la terra ai suoi campiù
non se lo può permettere nessuno
quello che succederà per la salute, e io spero non succeda niente, sarà per il lungo periodo e lo sapremo quando sarà tardi, però non credere che l'acquirente sia stupido
come qui in paese nessuno compra le cozze ed arselle dello stagno, nessuno va a portoscuso a prendersi la verdura, ed il mercato della carne e formaggio nella zona di quirra è un attimo in crisi, soprattutto dopo che la faccenda è arrivata ai tg e giornali (molti non lo sapevano - perché non volevano saperlo, ovviamente)
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
cioè insegnare a coltivarla?

No, insegnare che quello che mangiamo ha enormi ripercussioni sulla nostra vita ad ogni livello.

Nella nostra società mangiare sembra quasi una cosa accessoria, che si fa perché viene lo stimolo. Come il sesso che fa Devil Dark Slayer nei bagni luridi delle discotenze tunz tunz che frequenta.

Il mangiare bene sembra sempre più relegato al bio-hipster, mentre tutti gli altri si dividono tra chi non gliene frega un cazzo e chi rimpiange ancora l'orto del nonno.

Tutti e tre i gruppi hanno torto, i primi perché puntano ad un sistema in cui l'alimentazione sana è un privilegio, gli altri invece perché pensano ancora con modelli ormai obsoleti.

Un'agricoltura sana, locale e gustosa non è solo possibile ma sul lungo periodo anche economicamente conveniente per l'itera società. Odio gli ambientalisti perché portano avanti prima di tutto una questione morale mentre il punto dovrebbero essere i $$$$/€€€€/££££/¥¥¥¥ (distrati ecologici, spese sanitarie, consumo energetico ecc...)

Ad esempio vi rendete conto che uno dei maggiori problemi per l'agricoltura moderna è la produzione di jeans che è tra le attività industriali più inquinanti che siano mai esistite nella storia dell'uomo? Pensate che il fiume di melma gialla che ha invaso l'Ungheria qualche tempo fa non ha avuto un impatto sull'Italia? Sono informazioni random, ma quanti piccoli agricoltori che sembrano produrre le migliori cose del mondo sono attenti a queste piccolezze? Le falde acquifere si caricano di agenti inquinanti che sono stati buttati nell'ambiente a centinaia di km di distanza. Non basta essere aderenti alla tradizione dei nonni per produrre cose sane.

E' colpa dei piccoli agricoltori? Certo che no, fanno la fame per pochi spicci. Potrebbero vendere tutto alla speculazione edilizia e campare con un po più di dignità.

Il problema è nostro, che abbiamo capacità di studiare che mai nella storia dell'uomo nessuno ha avuto. Ogni volta che riduciamo un discorso del genere ad un "biohipster vs tradizionalisti terroni" abbiamo tirato un cazzotto sui denti della nostra terra.
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
Il mio discorso è più in generale che dell'inquinamento se ne frega tanto il contadino che l'industriale, non riesco a trovare una soluzione in quello che hai detto
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Il mio discorso è più in generale che dell'inquinamento se ne frega tanto il contadino che l'industriale, non riesco a trovare una soluzione in quello che hai detto

Che esistano i controlli però è un dato di fatto, puoi ignorarlo, pensare che tutti i controllori siano corrotti (probabilmente la maggior parte lo saranno), ma non che una grande azienda abbia lo stesso livello di controllo generale di quello che fa rispetto al contadino pensionato. Il primo fa analisi chimiche dell'acqua e del terreno, magari poi decide di ignorarle, ma comunque le fa. Il secondo ha a malapena i soldi per la nafta del trattorino.
 

davr

Chosen one
No, insegnare che quello che mangiamo ha enormi ripercussioni sulla nostra vita ad ogni livello.

Nella nostra società mangiare sembra quasi una cosa accessoria, che si fa perché viene lo stimolo. Come il sesso che fa Devil Dark Slayer nei bagni luridi delle discotenze tunz tunz che frequenta.

Il mangiare bene sembra sempre più relegato al bio-hipster, mentre tutti gli altri si dividono tra chi non gliene frega un cazzo e chi rimpiange ancora l'orto del nonno.

Tutti e tre i gruppi hanno torto, i primi perché puntano ad un sistema in cui l'alimentazione sana è un privilegio, gli altri invece perché pensano ancora con modelli ormai obsoleti.

Un'agricoltura sana, locale e gustosa non è solo possibile ma sul lungo periodo anche economicamente conveniente per l'itera società. Odio gli ambientalisti perché portano avanti prima di tutto una questione morale mentre il punto dovrebbero essere i $$$$/€€€€/££££/¥¥¥¥ (distrati ecologici, spese sanitarie, consumo energetico ecc...)

Ad esempio vi rendete conto che uno dei maggiori problemi per l'agricoltura moderna è la produzione di jeans che è tra le attività industriali più inquinanti che siano mai esistite nella storia dell'uomo? Pensate che il fiume di melma gialla che ha invaso l'Ungheria qualche tempo fa non ha avuto un impatto sull'Italia? Sono informazioni random, ma quanti piccoli agricoltori che sembrano produrre le migliori cose del mondo sono attenti a queste piccolezze? Le falde acquifere si caricano di agenti inquinanti che sono stati buttati nell'ambiente a centinaia di km di distanza. Non basta essere aderenti alla tradizione dei nonni per produrre cose sane.

E' colpa dei piccoli agricoltori? Certo che no, fanno la fame per pochi spicci. Potrebbero vendere tutto alla speculazione edilizia e campare con un po più di dignità.

Il problema è nostro, che abbiamo capacità di studiare che mai nella storia dell'uomo nessuno ha avuto. Ogni volta che riduciamo un discorso del genere ad un "biohipster vs tradizionalisti terroni" abbiamo tirato un cazzotto sui denti della nostra terra.

rauf, stai andando molto lontano da dove si era partiti, dicendo cose giustissime, ma che danno una risposta a ben altre domande
se mi chiedi se quello che sta succedendo va bene e come può essere risolto ok
ed è inutile fake che ti aggrappi al post di rauf, perché il discorso tuo iniziale era 'non sono terreni e acque controllate, pu che schifo io non mi fido' che se permetti c'entra ben poco con le questioni cheson state sollevate in questo momento
agricoltura sana, locale e gustosa è possibile, ma soprattutto sarebbe un sogno realizzato dato che io aborro il biologico perché, per citarti, punta ad un sistema in cui l'alimentazione sana è un privilegio e aggiungerei molto caro pure
cosa ci sarebbe da fare? regione, esperti dei vari settori, e quindi si presume conoscenze oltre i limiti del proprio orticello più una visione globale della cosa, ed agricoltori insieme, ricostruire la fiducia nelle istituzioni da parte dei produttori locali, far collaborare asl con agricoltori dalla parte ispettiva e la sanitaria con le scuole fin dalle elementari, educare all'alimentazione, sostituire - come stanno facendo nella asl di sanluri da pochi anni - prodotti della grande distribuzione con prodotti locali, che per finire in una scuola devono avere tutte le carte in regola, standardizzare i controlli, intervenire sulla comunicazione interna nei servizi sanitari che è pessima, migliorare le integrazioni tra aree e servizi, creare anche task force a livello di singole asl
possiamo continuare per ore, e ingrandendo sempre di più il cerchio con le giuste idee e nozioni puoi salvare il mondo, sul serio
per questo dico di essere indipendentista, perché la sardegna è come un campo di prova, è una realtà gestibile e tutto quello che stiamo dicendo potrebbe benissimo essere fatto
ma arrivare a discorsi di questo tipo è farsi male, perché sappiamo bene invece come sono le realtà locali e per quanto io mi possa sbattere per una certa cosa (due mesetti fa un'amica di mia madre mi ha rivisto dopo tanto tempo e mi fa: 'sai che da quando mi hai detto come fanno i wurstel non ne mangio più? ogni volta che vedo qualcuno mangiarli gli racconto quello che mi hai detto tu'. è una soddisfazione) poi ti trovi con una questione vera che è quella della provincia più povera d'italia, e non riesci a convincere le persone che devono cambiare senza avere, per ora, niente in cambio, soprattutto se quel cambiare è la loro probabile catastrofe economica
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Rispondevo principalmente a questioni tipo questa:

oggi la frutta che coltiva mio padre ed è la stessa che coltivava suo nonno 100 anni fa e non è mai morto nessuno per questo.

perché secondo me è una stronzata colossale.

La situazione globale di 100 anni fa non era la stessa di oggi. La frutta esteriormente sarà pure uguale a quella di un secolo fa, ma siamo sicuri che lo sia anche chimicamente?

Quello che volevo sottolineare è che non basta che qualcosa sia prodotto dalla faccia amica di un vecchino senza alcuna colpa affinché sia realmente salutare.

Posto che alla fine le mozzarelle della Valle del Sacco me le magno con molto gusto.
 
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