Gioco 5 euro da spendere.

Taramir

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io di queste edizioni ho il grande gatsby ma ancora non l'ho letto, ma murakami è talmente ossessionato da sto libro che mi son sentito in dovere di comprarlo
 

Rebaf

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Forse di Fitzgerald è meglio Tenera è la notte (anche se più pesante data la tematica), ma il Grande Gatsby rimane magnifico. Quando lo lessi mi rubò letteralmente un pomeriggio in cui non riuscii a fare nient'altro che finire di leggerlo.

Insomma secondo me rimane uno dei capolavori della letteratura mondiale proprio, ma vabbè io sono particolarmente un fan della letteratura americana quindi non faccio testo in questi giudizi :asd:
 

Mersault l'Apostata

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io del grande Gatsby, quasi a spregio (vai a sapere perché) ho letto la prima e l'ultima pagina, con il finale che in effetti è poetico e bello.
è una cosa che normalmente non faccio mai, ma in un pomeriggio d'ozio compii tale sacrilegio, forse perché a me la letteratura americana è sempre stata sul cazzo per principio (eh, evidenti limiti, lo so)
 

Mersault l'Apostata

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asd sono cose che non valgono nemmeno un tentativo di giustificazione, so che è un difetto mio e stop.
in realtà tanti autori americani, da Poe a Melville, da Twain a Hemingway appartengono alla mia formazione tanto quanto gli italiani, i russi o i francesi, e alcuni li ho anche letti prima (tra infanzia e adolescenza) ma non avendo mai approfondito Faulkner o Steinbeck, James o Pound, mi sono formato retrospettivamente l'idea che, nel complesso, la letteratura americana del '900 sia vagamente sopravvalutata.
ma, intendiamoci, è un'opinione cazzona che non sosterrei mai pubblicamente, diciamo così.
 

Taramir

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confermo: hipster.

:snob:


PS: ti ho dedicato il mio settemilacinquecentesimo post, non volermi male.
 

Mersault l'Apostata

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deh, sono onorato

ma per dare un senso a questo post, visto che prima si parlava di Fitzgerald
ieri leggevo sul giornale che francis scott, passato alla storia anche per aver fatto di sua moglie zelda un mito, in realtà è stato in qualche misura forse corresponsabile del suo decadimento psichico, perché ostile alle sue spinte letterarie (consigliatele dai medici, a mo' di scrittura come autoterapia) per gelosia e narcisismo (solo lui doveva essere scrittore).
un bell'articolo
http://ricerca.repubblica.it/repubb...a-quando-fitzgerald-accuso-la.htmlìref=search
 

Rebaf

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io del grande Gatsby, quasi a spregio (vai a sapere perché) ho letto la prima e l'ultima pagina, con il finale che in effetti è poetico e bello.
è una cosa che normalmente non faccio mai, ma in un pomeriggio d'ozio compii tale sacrilegio, forse perché a me la letteratura americana è sempre stata sul cazzo per principio (eh, evidenti limiti, lo so)

E invece fai male, ti perdi tanta di quella roba valida. E mi conosci, io odio gli USA e sono tipo l'ultimo posto dove andrei in vacanza o andrei a vivere, pero' la loro letteratura di inizio '900 è qualcosa di davvero incredibile.Non è un caso se grandi come Pavese a metà del '900 la riscoprono e la traducono con gusto.

Sopravvalutata, poi, non direi. D'altronde se ci pensi è molto più mainstream il "tuo" Fedor, che è letto e straletto e conosciuto. Tra l'altro il filone lungo della letteratura americana prosegue fino ad oggi e scrittori come De Lillo o Foster Wallace hanno sostanzialmente inventato un nuovo genere di letteratura americana dimostrando una certa vitalità.

Per la storia Fitzgerald e moglie, lui era un totale pezzo di merda. La malattia mentale della moglie, sostanzialmente, venne da lui cannibalizzata a fini artistici e, come dicevi tu, sostanzialmente evitò di "curarla" o quantomeno di affrontarla in un modo costruttivo. Ma, insomma, stiamo parlando di altri tempi e di un uomo che, come la moglie, non aveva propriamente tutte le rotelle a posto. Ma la sua genialità come scrittore sta pure qui, soprattutto perchè nella sua "malattia" è tra i pochi a saper cogliere così divinamente l'aura di decadenza della cosiddetta "Golden Age" del jazz che percorse tutti gli USA dei primi decenni del '900.
 
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camarillo

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Sopravvalutata, poi, non direi. D'altronde se ci pensi è molto più mainstream il "tuo" Fedor, che è letto e straletto e conosciuto. Tra l'altro il filone lungo della letteratura americana prosegue fino ad oggi e scrittori come De Lillo o Foster Wallace hanno sostanzialmente inventato un nuovo genere di letteratura americana dimostrando una certa vitalità.

c'è tanta tanta qualità e per tutti i gusti
per esempio Joe R. Lansdale
 

Ostrègone

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Anche un autore come Cormac McCarthy si è distinto negli ultimi anni, anche se purtroppo non ho letto ancora niente di suo.
 

Taramir

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Giusto ieri sera sono andato in città e ho fatto un salto al centro commerciale che abbisognerei di un paio di jeans, solo che non avendone trovati che mi si confacessero mi trovavo nella spiacevole situazione di dover pagare il parcheggio (cosa che odio con tutto me stesso): mi avvio verso la cassa automatica (già mi schifava l'idea di pagare, figuratevi l'idea di dover consegnare il mio denaro a un altro essere umano) e mi si accende la proverbiale lampadina. Corro alla libreria del centro commerciale, mi fiondo nella zona in cui qualche mese fa ho trovato il Grande Gatsby e mi trovo 3-4 di questi volumetti della newton compton a 99 cents: speravo di trovare Cuor di Tenebra ma non c'era, quindi ho optato per l'Arte della Guerra.
Alla cassa pago con un sorriso tronfio e mi faccio timbrare il biglietto di parcheggio, ottenendo 3 ore gratis e potendomene andare senza doverlo pagare.

Me ne sono andato così, tipo: :oso:
 

Mersault l'Apostata

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siccome mi sentivo in colpa per il mio antiamericanismo letterario, ho comprato (a 4.50€, in francia) "Tenera è la notte" di F.S. Fitzgerald, il cui titolo mi ha sempre attirato. confido dunque nella mia stessa redenzione.
 
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