[Esplorazione] Prima spedizione della marina reale

The Shiran Reborn

Chosen one
"Oh, siamo sempre alla ricerca di pesce e se l'offerta è buona potremmo essere interessati al legno, ma vogliamo l'assoluto monopolio delle vostre esportazioni"

"quanto ne avete e cosa cercate? "

"Per l'emporio va bene, a patto che siate voi a fornire la manodopera sotto opportuno pagamento "
 

Silen

Get a life
L'elfo si strinse nelle spalle "Possiamo fare un accordo di questo genere...avrete l'assoluto monopolio di quanto è prodotto sull'isola fin tanto che impedirete ad altri stranieri di approdarvi. Per quanto riguarda l'emporio...non credo che sia possibile. Dovete capire che già concedervi il permesso di costruire sulla nsotra isola è già una grande apertura dal nostro punto di vista. Non troverete nessuno disposto ad aiutarvi a costruire un avamposto che per molti è una violazione di per sè della nostra pace."
 

The Shiran Reborn

Chosen one
"per me sta bene, ma non verrà costruito quest'anno, Ishitara è impegnata su molteplici fronti e dubito riusciremo ad organizzarci nell'immediato"

"Ishitara vi proteggerà ma voi dovete, solo formalmente, diventare nostri vassalli, non verranno richiesti tributi se non un buon prezzo per le merci e voi potrete vivere la vostra vita come sempre"

"non mi avete risposto ambasciatore, quante unità di pesce e legno siete disposto a vendere e che prezzo o scambio chiedete? "

Il rappresentante commerciale di Ishitara si alzò in piedi e sussurrò qualcosa all'orecchio del capo esploratore che in risposta sbuffó.

"mercante non credo abbiano così tante risorse! Dovremo cercare anche da qualche altra parte"
 

Silen

Get a life
"L'isola può permettersi di rinunciare a 4 unità di pesce e 6 di elgname, al prezzo rispettivamente di 1 e 2 monete per unità."
 

The Shiran Reborn

Chosen one
"Questo è il prezzo di mercato"

Dopo essersi brevemente consultato con il mercante l'esploratore continuò

"Vi offriamo 10 monete per tutto il lotto, perpetue. Accettate?"
 

The Shiran Reborn

Chosen one
"12 monete"

L'esploratore prese il calice di vino dal tavolo e ne trangugiò il contenuto tutto d'un fiato

"perderò la testa per questo. inviato per conquistare, me ne ritorno con le casse vuote"

disse tra se e sè nella sua lingua
 

The Shiran Reborn

Chosen one
"va bene"

Si limito a rispondere il capo esploratore.

"il prossimo anno torneremo per costruire l'emporio e per vedere se vi è altro su cui accordarci.

da oggi siete vassalli di Ishitara e nostri protetti, vivete la vostra vita in pace, e se qualcuno vi minaccerà ci penseremo noi

voi avete l'autorità per firmare un accordo? "
 

Silen

Get a life
L'elfo sospirò "Posso firmare a nome della mia gente. Suppongo che sia il migliore accordo che potevamo avere. Ma eviterei la parola 'vassalli'. 'Protetti' è accettabile."
 

The Shiran Reborn

Chosen one
"potete chiamarla come volete, noi la chiameremo amicizia, ma a tutti gli effetti sarete nostri vassalli, cioè protetti"

L'esploratore prese alcune carte da sopra la scrivania e iniziò a scrivere il testo dell'accordo, poi lo passò al rappresentante elfico.

"firmate. Questo è un momento storico per entrambi i nostri regni, l'inizio di un percorso di prosperità e successo."
 

Silen

Get a life
"A tutti gli effetti non saremo vostri vassalli perchè non obbediremo ai vostri ordini, non pagheremo tributi e non saremo governati da voi. E' meglio che questo sia ben chiaro, umano." disse ll'elfo accingendosi a firmare.
 

Redual

Brontolo
Dopo anni di assoluto silenzio e contatti sia commerciali che politici una nave viene messa alla fonda nell'insenatura della regione di Imbrail.

Nelle ore successive delle scialuppe portano a terra una ventina di uomini che si accampano al limitare della spiaggia lasciandosi la fitta foresta ben distante.
Il giorno successivo un umano ed un elfo si incamminano nell'entroterra in cerca di un contatto, non portavano armi visibili con loro se non due piccoli stendardi, quello di Ishitara e la sua versione riveduta del Regno della Tempesta.

@Silen
 

Silen

Get a life
Dopo qualche tempo i due giunsero in una piccola radura, niente più che uno strappo creato dalla caduta di un albero centenario. Seduti sul tronco, in evidente atteggiamento di attesa, alcuni elfi vestiti in verde e marrone. Uno di essi (in effetti lo stesso che aveva accolto la spedizione di Ishitara molti anni addietro) si fece avanti.
"Riconosciamo i vostri colori, stranieri" esordì senza ostilità ma anche senza particolare entusiasmo "immagino desideriate nuovamente un colloquio con noi. Mi domando lo scopo della vostra visita...pochi anni fa abbiamo stipulato un trattato con reciproca soddisfazione e sebbene la costanza non sia la qualità fondamentale degli umani, confidiamo che continui ad essere valido."
 

Redual

Brontolo
L'umano sorrise chinando lievemente il capo in segno di saluto ed iniziò a parlare nell'orecchio dell'elfo in modo che potesse tradurre quasi simultaneamente.

"Salute amici, o almeno così soleva chiamarvi il responsabile della scorsa spedizione.
Varie cose sono cambiate a Ishitara... oserei dire quasi tutto, ma questo dubito che vi interessi.

Avete ragione, vari anni fa abbiamo stipulato un accordo, e devo complimentarvi con voi per le ottime condizioni che siete riuscite ad ottenere, quasi siete arrivati a farvi versare un tributo voi. Ma seppur non presi dall'attuale sovrano, gli impegni sono tali e non sono qui per ritrattare quanto fù deciso, quanto più a richiederne l'attuazione.
In tutti questi anni mai il commercio promesso è stato intavolato, richiediamo che da quest'anno si inizi ad applicare quanto fù stabilito."
 

Silen

Get a life
"Se in questi anni non vi è stato commercio la colpa non è nostra" ribattè l'elfo senza batter ciglio "il trattato prevedeva a questo scopo la costruzione da parte vostra di un emporio. L'emporio non è mai stato costruito quindi non vi è mai stato commercio." Il silvano si strinse nelle spalle "come prevede il trattato, avete il permesso di costruire un emporio sulla costa, al di fuori delle nsotre foreste. Una volta che lo avrete reso operativo comincermo ad inviare la quantità di merci stabilita, al prezzo concordato."
 

Redual

Brontolo
Il bucolico emporio di Imbrail, niente di più che un modesto molo per l'attracco di piccole imbarcazioni commerciali ed una manciata di casupole atte al commercio e a dar riposo ai pochi "mercanti" che stazionavano li, stava attraversando l'ennesima pigra giornata fatta di poco lavoro e infinita tranquillità.

La calma fù interrotta quando uno dei tre portuali di stanza al molo irruppe, con il cipiglio di un bradipo assonnato, in quello che era l'ufficio dell'elfo "in comando", svegliandolo di soprassalto dal consueto riposino di mezza mattina.
"Adescìate sciô capitànio! Ariâ 'na goletta ao pòsto de a galêa con a bandêa da corónna! Sbrigâte!"

All'arrivo di Erundil al molo, la piccola e veloce goletta, recante alta sul pennone la bandiera della corona reale, era prossima ad iniziare la manovra di attracco, sul ponte svettava con fare severo ed infastidito la principessa Astrid che rivolse la parola perentoria al nuovo arrivato:
"Fate chiamare gli abitanti di queste terre, sono qui per parlargli, datevi una mossa una volta tanto."
 

Silen

Get a life
(Gdr off, D'oh, @Redual scusami mi ero totalmente scordato di questo tuo gdr).

Imbrail era esattamente quello che sembrava...un porticciolo sonnolento giusto sufficiente a gestire quel poco commercio generato dagli accordi rpesi molti anni prima. Gli elfi che erano gli abitanti originari dell'isola delr esto erano isolazionisti per natura e se avevano accettato il protettorato anni prima era più che altro allo scopo di poter continuare ad essere lasciati in pace.
L'arrivo della principessa Astrid quindi, sorella ed erede presuntiva del nuovo Re della Tempesta era qualcosa che i pochi impiegati dell'emporio non vedevano certo tutti i giorni. Come formiche nella cui tana sia stato spinto un bastone gli uomini della Tempesta di stanza ad Imbrail si radunarono alla massima rapidita (sia pure in modo un pò confuso) mentre il rappresentante degli elfi di Imbrail giunse più lentamente, accompagnato da alcuni suoi corraziali.
 
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