[Turno 2] Report

Stato
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salvor_hardin

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Russia:
La Ribellione:
Appena arrivano a San Pietroburgo le notizie della conquista da parte di Pugačëv della Volpogda, Caterina II decide di mandare l'esercito a risolvere la questione. Essendo già schierato li vicino, le truppe entrano immediatamente nella regione ribelle per riprenderla. Purtroppo, a causa delle promesse fatte dal cosacco alla gente, le truppe [9F/7C/3A] subiscono continui sabotaggi e piccole imboscate, che fiaccano il morale e creano notevoli danni.
Quando si arriva allo scontro, da una parte si hanno le truppe russe con un morale basso, dall'altra 10 reggimenti ribelli addestrati, più un'infinità di gente comune arrivata a difendere le proprie terre e armata alla meno peggio con fucili di fabbricazione non russa.
Lo scontro avviene in campo aperto, ed immediatamente l'artiglieria russa inizia a martellare, forte del fatto che i ribelli non possiedono cannoni. Le prime milizie iniziano a cadere sotto i colpi, ma immediatamente viene dato l'ordine di avanzare, in modo da annullare la distanza. L'indisciplina della gente non addestrata porta ad una vera e propria carneficina ai danni ribelli, ma gli consente di preservare i 10 reggimenti "buoni". La folla arriva immediatamente a contatto con la fanteria nemica, uccidendo sui 3000 uomini russi, per poi essere messa in fuga dalla carica di cavalleria.
Intanto, utilizzando come diversivo gli uomini mandati al massacro, la cavalleria e metà dei fanti del cosacco avevano aggirato lo schieramento russo, arrivando a distruggere parte dell'artiglieria, per poi lanciare una carica contro i fanti russi, occupati ad inseguire i poveretti in fuga. A questo punto, i fanti da due opposte posizioni, aprono il fuoco sulla cavalleria, uccidendone buona parte, ma costretti poi alla ritirata per evitare il massacro nel corpo a corpo.

L'esito, con un una marea di corpi lasciati sul campo, è una vittoria dei Ribelli che mantengono la regione, anche se ci si chiede quanto possano proseguire quando gli sono rimasti solo 3 reggimenti di cavalleria e 1 di fanteria. L'esercito russo salva 3F/3C/1A, e viene fatto ritirare nella regione vicina per riprendere le forze.

Politica interna:
Viene fatto anche un tentativo di convocare un'assemblea che rappresentasse le classi sociali del popolo in maniera paritaria, non pensando a quanto questo fosse ingiusto visto che la popolazione non era distribuita in maniera eguale tra i vari ceti. Questo tentativo, non porta assolutamente a nulla e, per contrappasso, fa infuriare ancora di più il popolo, che si sente preso in giro da una monarca che non li ascolta. La possibilità che gli scontenti vadano a dare man forte ai ribelli, di cui ormai la notizia si è sparsa in tutto il territorio russo, è molto alta.
 

salvor_hardin

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Olanda:
La Grande Colonizzazione:
Dopo mesi e mesi di preparazione, ben 4 flotte vengono viste lasciare gli ormeggi dai porti olandesi e sparire nell'oceano. Dopo un tempo di attesa interminabile, arrivano altrettante missive dall'altra parte del mondo, dicendo semplicemente "Questo territorio è vostro. La bandiera olandese sventola". La notizia della presta delle regioni di Socotra, Java, Irian e Halmaera viene fatta circolare tra tutte le corti europee, sottolineando come un attacco a tali regioni sia da considerarsi, a tutti gli effetti, una dichiarazione di guerra all'Olanda.

Economia:
L'abbassamento dei dazi solo verso la Francia da parte della Spagna, fa notevolmente infuriare i nobili olandesi, che si dicono indignati per questo trattamento preferenziale nei confronti di solo uno dei due membri con cui hanno chiuso l'accordo per la creazione della strada.
Inoltre, non da poco, è l'accordo con la Cina, che permette all'Olanda di essere l'unico esportatore europeo verso il Celeste Impero, cosa che porta al limite le sue capacità produttive, ma le permette di incassare una marea di soldi, complice anche l'abbassamento dei dazi del 40%

Altro:
Il precedente editto, quello riguardante la religione viene, in automatico, espanso anche alle nuove regioni. Ciò mitiga il malcontento del clero, che comunque continua a chiedere che anche nelle due regioni esentate, sia imposta la religione cristiana.
 
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salvor_hardin

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cina:
Economia:
Vengono firmati ben 4 accordi commerciali con Russia, Corea, Olanda e Tibet.
Per gli ultimi tre nessun problema, mentre con la Russia, dopo settimane di trattative e un accordo praticamente firmato, il delegato non firma. Non si sa se sia una cosa intenzionale o una semplice mancanza, ma rimane il fatto che l'accordo non viene chiuso, impedendo ad entrambi le entrate che sarebbero venute a crearsi.
Alla corea vengono abbassati i dazi del 30%, cosa che fa a sua volta, mentre col Tibet viene stipulato un accordo di libero transito delle truppe. Bisogna però chiedersi, quanto i soldati cinesi, abituati alle temperate zone costiere, riusciranno a resistere sulle aspre vette innevate dell'Himalaya.

Politica interna:
Viene stabilito che l'esercito rimarrà di stanza sulle coste orientali del paese, cercando di mischiarsi con la popolazione locale, eventualmente portandosi la famiglia dietro. Viene inoltre chiesto alle forze armate di trovare fonti di autosostentamento. Ciò, inevitabilmente porta ad un minore tempo per l'addestramento abbassando ulteriormente il livello delle truppe.
Un altro editto riguarda le tecnologie portoghesi presenti nella loro ex colonia di Macao: viene ordinato una sorta di retoingegneria su tutto ciò che era rimasto. Essendo perlopiù edifici, non viene trovato nulla, solo qualche foglio recante dei disegni, e un sacco di cenere, segno che tutto era stato bruciato durante l'attacco.
Dopo numerosi "tentativi", visto l'età avanzata dell'imperatore, viene dato alla luce un figlio maschio, Mao Jintao, naturale erede del trono.
 
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Napoli:
Economia:
Improvvisamente, i dazi per tutti e tutto vengono aumentati del 50%, cosa che fa immediatamente crollare il commercio estero, lanciando quello interno, che tuttavia è privo di alcune risorse di altissimo pregio, o delle grandi quantità di beni comuni richiesti dalle masse. Ciò scontenta la fascia nobiliare e i contadini, mentre la nascente borghesia ci vede, giustamente, un'occasione per fare soldi. E ce li fa, aumentando il proprio peso all'interno della società. Sempre in ambito economico viene completamente riformato il "Ministero" delle Finanze di Carracciolo. Ora, il nuovo ente avrà a disposizione un'organo di polizia speciale per la riscossione delle tasse e sarà l'unico detentore del Tesoro Reale, e ne docrà autorizzare ogni spesa. In pratica, chiunque sarà alla guida di questo ente, sarà l'uomo più potente del Regno, mentre il Re dovrà guardarsi bene da chi ci mette. Per ora Carracciolo si è dimostrato una persona fidata.

Politica interna:
Viene istituito il Consiglio Siciliano, organo rappresentativo della popolazione della regione, formato, però, esclusivamente da nobili e dall'alta borghesia. Compito di quest'assemblea è portare le istanze della gente al Re. Vista la composizione, il popolo, a ragione, teme che tale organo porterà solo le istanze che interessano quelle classi sociali, fregandosene altamente degli altri. Cosa che poi succede.
Vengono presi anche altri due provvedimenti. Il primo riguarda l'istituzione della festa di San Gennaro, dove il Re, distribuirà cibo al popolo in festa. Il secondo, che fa arrabbiare tantissimo il clero, ma che, alla fine, non cambia nulla, prevede l'istituzione dell'italiano come lingua ufficiale, mentre il latino viene relegato a programmi universitari.
 

salvor_hardin

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Ottomani:
La grande espansione:
Continua, con grande sforzo per le casse statali che vanno in perdita, la conquista dei piccoli regni vicini. Il primo a cadere definitivamente è la tripolitania, dove vengono mandate a conquistare Sirte 12 reggimenti [5F/5C/2A], che in brevissimo tempo distruggono le ultime sacche di resistenza. L'unico problema è che, consapevoli dell'attacco, erano stati approntanti vari reggimenti di miliziani, nella speranza di riuscire a difendere le proprie terre. Bastano poche cariche di cavalleria, affiancate da raffiche di moschetto per falcidiare le truppe nemiche. La nazione mediterranea è ormai una nota a piè pagina sui libri di storia.

L'altro attacco che viene tentato, con risultati ben peggiori, è la conquista delle regioni di Mecca, Medina e Taboukk.
Medina viene assalita da 4 reggimenti [2F/2c] traghettate dalla prima flotta, che impone un blocco navale alla regione. Purtroppo, la mancanza di artiglieria impedisce agli ottomani di prendere la cittadina fortificata, centro di potere della regione. Invece, fanno proprie le campagne, imponendosi come nuovi sovrani. In pratica la regione è divisa tra un controllo del territorio ottomano e funzionari fedeli al loro vecchio sovrano.
L'attacco alla Mecca, portato dall'esercito di stanza ad Azir [2/3/1] ha più fortuna, in quanto, con un attacco lampo, prende la cittadina e mette in sicurezza la regione.
L'ultimo attacco, vede le truppe partite dalla Cirenaica arrivare a Tabouk, dove c'è l'unico vero scontro della guerra. Le forze nemiche [5/2/0] anche se più numerose rispetto a quelle ottomane [2/2/1], sono peggio addestrate. Lo scontro inizia, come da rito, con le cannonate ottomane sui fanti nemici, che immediatamente si aprono rendendo impossibile mirare, con la cavalleria a proteggerne i fianchi. Gli ottomani decidono quindi di lanciare una carica di cavalleria contro i fanti al centro, mentre i propri uomini scaricano i moschetti sui cavalieri per tenerli occupati. La carica ha un effetto mediocre, vista la disposizione in campo delle forze nemiche. Circa 1000 fanti vengono uccisi, contro 200 cavalieri caduti. La cavalleria avversaria perde invece circa 500 uomini. A questo punto gli avversari partono cercando di arrivare ad un corpo a corpo, speranzosi che il loro numero maggiore li aiuti. Cosa che poi succede. Nel coprire la distanza, cadono altri 1000 uomini, ma lo scontro è comunque terribile per le forze ottomane, che vengono falcidiate. La cavalleria, impegnata con la cavalleria avversaria, ha più fortuna, ma comunque non riesce a prevalere.
La situazione che si viene a creare vede da una parte 1700 uomini e 200 cavalieri a difesa della regione, mentre le truppe ottomane contano 800 uomini e 250 cavalieri.
Il generale ottomano, piuttosto che rischiare una sconfitta irrimediabile, decide di ritirarsi nella regione di Gaza e aspettare di riorganizzare le truppe per ritentare la conquista.

Politica interna:
Tramite editto, il Sultano, conferisce alle SSS l'autorità di riscuotere le tasse e il riscatto dei debiti verso la Banca Centrale, nel modo "più efficiente possibile". Questo, unito alla grande territorialità di tale forza armata, fa si che l'evasione cali drasticamente. Anche gli evasori calano, ma nel senso che non si trovano più. Questo crea un po' di malcontento, sopratutto quando arriva la notizia dell'innalzamento delle tasse, ma che tuttavia viene contenuto anche grazie alla paura che le SSS incutono. Ulteriore mossa economica, è quella di convertire la metà della liquidità della Banca in riserve auree, cosa che porta ad una stabilità economica interna mai vista in precedenza, ma che al contempo rende quasi impossibile agire sul cambio di valore della monete per incentivare i commerci.

Politica estera:
Nulla di eclatante su questo fronte, si segnala solo un accordo con gli inglesi che prevede l'abbassamento dei dazi, un patto di non aggressione e un accordo di mutua difesa.
 

salvor_hardin

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Svezia:
La Costituzione:
Si inizia a scrivere una Costituzione, che, quando entrerà in vigore, prevederà svariati cambiamenti. In primo luogo viene decretato che tutti i cittadini e i relativi figli siano "Cittadini di Svezia", con pari diritti e pari doveri, tra i quali il pagare le tasse e il servizio militare obbligatorio. Ai nobili verranno controllate le proprie patenti di nobiltà e, qualora valide, lo Stato se ne farà garante. Viene riconosciuto il diritto secondo il quale tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge, ma per i nobili viene stabilito che verranno processati da un tribunale di loro pari. Il finlandese diventa la lingua secondaria dello Stato.
Altri punti prevedono che la religione ufficiale sia quella cristiana protestante, ma viene garantita libertà di culto a tutte le confessioni religiose che non violini la legge. L'ultimo punto prevede che il Re sia l'incarnazione dello Stato, e in quanto tale, autorizzato a prendere qualsiasi decisione, senza poter essere nel torto.
In generale, questo primo abbozzo scontenta un po' tutti, ma senza infastidire seriamente nessuno. Per ora la gente aspetta di vedere se e come verranno concesse altre libertà.

Politica interna:

Viene varata una legge sulla vendita di alcolici, instaurando un monopolio da parte dello stato, il quale tassa immediatamente i prodotti, nella speranza di fare un po di cassa. Ovviamente la popolazione non è felice, ma rientra in quei fastidi momentanei di cui si parla finchè non succede altro, questo anche perché lo Stato non ha voluto imporre una tassa enorme.
Viene fatto anche un editto riguardante i conti, ma niente di particolarmente rilevante. Unica cosa un piccolissimo aumento delle tasse

Politica estera:
Viene firmato un importante accordo tra la Svezia e Curlandia in campo economico e militare. Tale accordo ha tutte le potenzialità per far allargare il campo d'influenza svedese, sopratutto vista la crescente difficoltà della Russia a sedare le rivolte interne.

Ordine dei Serafini:
Questo antico ordine viene dato in gestione al Duca di Curlandia, che, visto il notevole prestigio, ne è molto riconoscente al Re di Svezia.
 

salvor_hardin

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Francia:
Una guerra non combattuta:
Sempre più va a delinearsi a livello mondale una forte contrapposizione all'Inghilterra, dalle Americhe all'India. Una guerra che per ora è fatta di interventi indiretti a supporto di questa o di quella fazione, ma senza attaccare direttamente l'avversario. Una guerra che, se dovesse scoppiare, porterebbe con se tutte le numerose colonie ed alleati, portando i combattimenti in ogni angolo del globo, eccezion fatta per l'Africa. Per ora.
Nel teatro americano i Francesi si impegnano inviando 10 reggimenti di fanteria in Spagna, con l'accordo che quest'ultimi li portino oltre oceano. Una volta giunti a destinazione, pur restando francesi, prenderanno ordini (e verranno pagati) direttamente dai ribelli dell'SSA. Come pagamento per il trasporto, 50 monete escono dalle casse francesi, per entrare in quelle spagnole. Questa mossa, dovuta alla certezza che gli inglesi faranno altrettanto con i loro alleati, porterà certo feroci scontri in territorio americano, dall'esito incerto.
La sfida all'Inghilterra continua con la stipulazione di un accordo commerciale con i Sindh che prevede la difesa di tale regno da parte della Francia che in cambio ottiene un'agevolazione sull'importazione dei prodotti commerciali grezzi. La vicinanza con le colonie inglesi in india rischia di far scoppiare un altro conflitto regionale.
Inoltre viene colonizzata, dopo qualche scontro con i nativi e un migliaio di morti tra i 5000 miliziani francesi, la provincia di Karoo, nel sud dell'Africa. In breve tempo diventa un importantissimo scalo commerciale per i prodotti provenienti dalle colonie che si affacciano sull'Oceano Indiano.

Politica interna:
Tra le proteste dei nobili, immediatamente sedate con la minaccia dell'esercito, prendono il via i lavori per la scrittura di una costituzione. Il popolo è rappresentato con 327 membri, i nobili con 243 e il clero con 230. I veti uniti posti da clero e nobiltà, che insieme hanno la maggioranza assoluta, poco fanno cambiare da quelli che erano gli Stati Generali, finendo per smorzare, se non azzerare del tutto, ogni velleità del popolo. Quello che risulta dalla prima parte dei lavori è una carta costituzionale che nella sostanza non cambia nulla.
Tramite editto viene creata una banca nazionale. Si stabilisce che essa sia il creditore "preferito" delle casse dello Stato, ma anche del popolo. Immediatamente dopo la creazione, ne viene venduto il 15%, il che permette di incamerare una discreta quantità di monete che vanno a fare da cassa a tale banca. Tale organo, anche se ufficialmente dipende direttamente dal sovrano, è, a conti fatti, un'estensione del ministero delle finanze francese.
Un altra legge, invece, prevede l'abolizione della censura di Stato sulla carta stampata. Andando a leggere bene, però, si nota immediatamente che con questa riforma, viene reso obbligatorio un versamento, chiamato "fondo per la buona condotta in linea con la morale" che altro non è che una tassa, pari al costo unitario del prodotto, ogni 50 venduti. Tale fondo, che si accumulerà man mano, dovrà essere restituito alla chiusura della testata, oppure, in caso di infrazione, andrà perduto, e quindi integrato alle casse statali.

Avignone:
Tramite un accordo bilaterale tra Francia e Stato Pontificio, viene stabilito che la regione di Avignone, da sempre facente parte del territorio di Sua Santità, passerà sotto la diretta amministrazione della corona francese. In cambio Luigi XVI si impegna a garantire difesa militare al Papa in ogni evenienza.

Regno di Sardegna:
In ottemperanza all'accordo con il papa, i francesi piegano i piemontesi, alleati del Granducato di Toscana, a rescindere dal Patto di San Casciano. Viene anche mandato l'esercito a Torino, per poi fargli continuare la strada verso la romagna. Dopo circa un mese dall'arrivo dei francesi, gli uomini di Descamps sventano un attentato ai danni di Vittorio Amedeo III. Per la sua protezione, viene scortato in una villa e posto l'esercito francese a difesa della stessa, mentre le ricerche dei colpevoli iniziano. Dopo un po' viene scoperto che il mandante dell'attentato è il ministro della guerra piemontese, che non vedeva di buon occhio una cosi facile capitolazione ai francesi. Dopo processo sommario, viene condannato a morte per impiccagione e incarcerato in attesa di esecuzione.
Intanto, visto che l'attentato ha dato il via ad una serie di piccole sommosse popolari in ogni parte del regno, Vittorio Amedeo III, dalla villa in cui si è rintanato, firma un ordine molto controverso: nomina il generale francese Julien Descamps governatore del Ducato di Savoia, Piemonte e Aosta con il mandato di riportare l'ordine e la pace nei territori.
 

salvor_hardin

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Spagna:
Economia ed accordi:
Dopo il precedente innalzamento dei dazi nel passato biennio, alla Francia vengono nuovamente abbassati ai livelli di due anni fa. Purtroppo, la corona spagnola si dimentica degli olandesi, anche essi loro partner commerciali vista la partecipazione alla costruzione della strada Madrid-Amsterdam. Questa dimenticanza, se di dimenticanza di tratta, fa infuriare i sovrani olandesi che chiedono immediatamente l'abbassamento dei dazi anche per loro.
Con i Sioux viene firmato un accordo per la cessione delle regioni Kaibab, Piro, Kiowa e Navajo. Purtroppo, vista la precedente ribellione nella regione Navajo, i ribelli colgono l'occasione per fomentare la popolazione spagnola delle regioni alla rivolta, ottenendo un successo totale visto che nessuno vuole finire sotto la giurisdizione della Repubblica Rossa. Alla fine, le quattro regioni si uniscono ai ribelli e si dichiarano indipendenti, anche se ufficialmente figurano come Sioux. Ora si aspetta il riconoscimento di qualche potenza che ne garantisca anche l'indipendenza.
In campo economico viene fatto una accordo commerciale con la Cina con un relativo abbassamento dei dazi. Purtroppo la controparte non firma il trattato per qualche ragione. Inoltre vengono aumentati i dazi verso l'Inghilterra e abbassati verso il Giappone, proiettando l'economia spagnola verso l'estremo oriente, anche se per ora è quasi esclusivo appannaggio degli olandesi.

La guerra oltre oceano:
Anche la Spagna è tra quelle nazioni coinvolte direttamente nella guerra in america, e vi partecipa in maniera massiccia. In primo luogo vengono assoldati corsari per attaccare le navi inglesi nei Caraibi. Mossa non tanto utile visto le poche risorse stanziate a fronte della netta superiorità navale della flotta inglese.
In seguito vengono unite le flotte di Lipan e Gabon con quella in Aragona [totale: 27/35/24], dove caricano i 10 reggimenti francesi per poi ripartire alla volta degli SSA. In programma c'era anche di caricare ulteriori 16 reggimenti spagnoli, ma dopo la battaglia di Gibilterra nessuno, ufficiali compresi, avrebbe retto un simile viaggio per mare. Poco prima dell'"insurrezione" delle truppe, viene ordinato di lasciarli a casa, cosa che fa subito riappacificare gli animi. Quando finalmente giungono notizie dal Nuovo Mondo, le notizie sono alquanto allarmanti, parlando di più di 27 fregate che son affondate durante la traversata, in quanto navi non oceaniche. Ad ogni modo le altre navi giungono a destinazione e sbarcano le truppe a Catawba, dove vengono messe agli ordini dei generali degli SSA. In seguito le navi vengono spedite, con altre due flotte provenienti dal Sud America a fare un blocco navale nel Golfo del Messico per ostacolare sbarchi di truppe inglesi .

Tlaxala:
Dopo la ribellione dello scorso turno, viene approntato un fondo di 97 monete, di cui 50 provenienti dalle casse francesi, per la corruzione dei capi popolo messicani. A fare la proposta viene mandato l'esercito di stanza nello Yucatan [1/4/0], che, in qualità di ambasciatori, gli viene concesso l'accesso e la possibilità di parlamentare. Una volta fatta la proposta, che viene accettata ed incassata, viene comunicato alla folla il tentativo di corruzione degli spagnoli, l'esito della trattativa e il fatto che quella somma verrà utilizzata per perorare la causa dei ribelli. A quel punto, una folla inferocita inizia a massacrare i soldati spagnoli che, grazie alla cavalleria riescono a mettersi in salvo perdendo solo un migliaio di uomini, perlopiù fanti. Ai bordi delle strade si dice che le cose siano andate in questo modo solo perchè, essendo un cosa fatta alla luce del sole, se i ribelli avessero accettato, sarebbero stati loro quelli massacrati dalla folla.

Politica interna:
Si inizia a scrivere una costituzione che prevede la creazione di un'assemblea legislativa con poteri consultivi composta dal 45% da nobiltà e clero, il 35% dalla media borghesia e il 20% dai piccoli commercianti. Vengono aumentati i poteri del Primo Ministro che sarà circondato da dei Ministri, a cui potrà delegare parte dei propri poteri. La notizia fa infuriare il popolino che minaccia sommosse se le cose non dovessero cambiare.
Viene anche stabilito che i possedimenti coloniali vengono divisi in 5 macro aree [nord, centro e sud america, il gabon, Manila], ognuno dei quali sarà governato da un facente funzioni della Corona, in modo da migliorare notevolmente l'efficienza della macchina amministrativa locale. Speranze che vengono in parte disattese, anche se qualche beneficio lo portano.

La presa di Gibilterra:
Senza dichiarazione di guerra, le truppe spagnole [16/5/4] assediano la Rocca, in quel momento senza guarnigione. Dopo un paio di settimane di assedio fatte di un continuo cannoneggiare da parte degli spagnoli, indisturbati dal fatto che la flotta all'ancora nel porto, capitanata dal grande ammiraglio Nelson, era partita da qualche tempo per la madrepatria, si apre una breccia nella fin'ora inviolata rocca inglese. Gibilterra diventa spagnola, con grande danno per il commercio inglese nel Mediterraneo.
 
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SSA:
Vista la recente istituzione di un governo autonomo, gli Stati Separatisti ancora devono rodarsi, infatti non viene fatto molto in questo biennio.
Per prima cosa viene firmato un accordo di amicizia con la Francia, fatto già ampiamente preannunciato visto gli ottimi rapporti tra i due Paesi.

La battaglia:
Immediatamente, un esercito USA scende dall' Iowa [5/1/1] dov'era andato e cerca di prendere Il Tennessee. di fronte si trova un esercito identico degli SSA. La battaglia parte con una fase di stallo, considerato il fatto che le truppe di entrambe le parti avevano avuto lo stesso addestramento ed equipaggiamento. Alla fine, entrambe le parti iniziano a cannoneggiare l'avversario, mentre le fanterie di portano a tiro del nemico ed iniziano ad esserci i primi morti e feriti. Ad un certo punto, però, una palla di cannone prende in pieno la guardia personale del generale separatista, lasciandolo così privo della gran parte della sua fedele scorta e gravemente ferito. Mentre volano le prime raffiche di moschetto ed entrambe le cavallerie si fronteggiano, il morale dei separatisti influisce notevolmente sulla loro efficacia, lasciando agli USA gioco facile, al che viene suonata la ritirata.
Gli USA prendono la regione lasciando sul campo 2300 fanti e 350 cavalieri, mentre i caduti degli SSA sono 3400 fanti, 500 cavalieri e l'artiglieria.

Blocco del porto:
Nonostante la flotta avesse ordine di proteggere i propri porti, quando viene vista la dimensione della controparte di Sua Maestà, rinforzata dalla flotta di stanza a Philadelphia, si mette al sicuro in una baia lungo la costa, per non essere distrutta dalla soverchiate flotta nemica. Complice di questa disfatta è il fatto che gli spagnoli, che si prefiguravano un attacco ai loro danni in centro america, hanno preferito proteggere i loro porti piuttosto che dare una mano agli alleati americani. Alla fine, entrambe le regioni costiere degli SSA hanno i porti bloccati dalla flotta inglese

Reclutamento:
Visto lo stato di guerra, vengono reclutati 20 reggimenti tutti insieme. Ciò crea un po d'instabilità interna, ma la cosa scema subito nel nulla più totale.
 

salvor_hardin

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USA:
Continuo con passo spedito la riforma dell'ordinamento interno, ormai si dice che in un biennio sia possibile finire i lavori della nuova Costituzione.

La Guerra:
Dopo una battaglia vinta grazie ad un buon tiro di artiglieri, viene ripreso il Tenneessee. Grazie a questa vittoria, l'interessa nazionale per la situazione si desta parecchio. Per continuare la guerra circa 8000 uomini vengono reclutati.

La propaganda:
Sull'onda della vittoria, il Governo fa partire una fortissima propaganda contro gli Stati del sud che si sono separati. Ai bordi delle strade nascono spontanei banchetti per la raccolta di fondi per la guerra, così come vengono organizzate serate di gala per l'alta borghesia. Il tutto raccoglie una discreta quantità di denaro.
 

salvor_hardin

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Portogallo:
La guerra con la Cina:
Anche sul fronte portoghese si fa poco o nulla nonostante la guerra in atto. Prima viene organizzata un forte propaganda anti cinese con l'aiuto del clero, poi la flotta di Macao viene spostata a Bangala.

Colonizzazione:
Gli obbiettivi erano quelli di colonizzare la regione di Irian. Purtroppo, quanto il colono sbarca, si trova davanti un villaggio olandese che gli sbarra il passaggio, quindi è costretto a prendere la via del ritorno e tornare in patria.

Politica interna:
Vengono aumentate le tasse, ma cose di poco conto, quindi nessun problema se non un po di malcontento generale. Viene anche incentivata la ricerca di giacimenti d'oro a Tape. Viene trovato qualcosa, ma per sfruttarlo bisognerebbe costruire una miniera sopra.
Viene anche fondata una compagnia commerciale, direttamente sotto il controllo dell'Imperatrice. Essa avrà il pieno controllo dei traffici commerciali regi del Portogallo, avendo quindi un giro d'affari enorme.

Politica estera:
Viene firmato un accordo con l'Inghilterra che prevede la messa in comune di tutte le conoscenze geografiche, nonché il permesso reciproco di far attraccare le proprie navi nei porti dell'altro.
 

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Austria:
La fine dell'Impero
La Prussia decide di convocare una propria Dieta imperiale, a cui partecipano Sassonia, Hannover, Wurtzburg, Wuttemburg, Lubecca, Amburgo, Brunswick, Brema, Meclemburgo e Vorpommern. Dopo di che, viene decisa la fuoriuscita dall'impero di concerto con tutte le nazioni partecipanti all'assemblea. Il tutto crea una forte spaccatura tra gli Stati fino a quel momento alleati. Molti ambasciatori degli stati dell'Impero chiedono a Vienna di far pervenire a Berlino una dichiarazione di guerra per riportare gli ex imperiali sotto la guida austriaca, mentre per Berlino solo una cosa è richiesta: che non ne rimanga su un solo mattone.
La Risposta austriaca non si fa certo attendere, con la costruzione di due centri di reclutamento in Moravia e Vienna, e l'arruolamento di 15 reggimenti. Manca solo la formalizzazione della guerra, che oramai è alle porte.

Politica estera
Viene stretto un ottimo rapporto con la casa regnante bavarese con un matrimonio reale. Il re sposa la figlia del sovrano di Baviera, nella speranza che l'unione possa dare un erede al regno, visto che al momento è il fratello dell'Arciduca, l'attuale sovrano del Granducato di Toscana, che dopo l'attacco alle truppe papali, è stato sconfessato nel suo agire.
Viene firmato un accordo ci amicizia tra gli eserciti e le marine asburgiche e inglesi.
Ultimo, ma non per importanza, viene siglato un accordo bilaterale con l'Austria, che prevede la mutua difesa in caso di attacco.
 
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Sioux:
Politica interna:
Continua la sedentarizzazione del popolo Sioux, una volta risolti problemi interni con le due tribù che non volevano dare le derrate alimentari. Per il sostentamento si inizia a praticare un forma molto blanda di agricoltura che, unita al raccoglimento dei frutti stagionali e altre cose, garantisce il sostentamento dei villaggi. Inoltre, dopo la mancata annessione delle regioni spagnole, si dichiara che le regioni Dakota, Omaha, Kansas e Iowa sono territorio indiano, e pertanto soggette alla legge della Repubblica Rossa.
Viene decretata, visto la situazione critica con la "Guerra Bianca" che minaccia di espandersi in ogni dove, la creazione di due corpi di élite per l'esercito e inizia una propaganda in funzione anti bianco, anche se non si capisce se contro tutti, o solo determinati popoli.

La Guerra Bianca:
Nonostante la promessa di entrata in guerra, dopo che gli uomini erano già pronti per partire, partono le rivolte di una tribù, fortemente contraria al lasciar massacrare i propri uomini per le colpe di altri. Dopo un mese di discussione, gli altri capi tribù sono costretti a cedere al ricatto del settimo, decretando l'uscita da una guerra mai iniziata.
 

salvor_hardin

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Inghilterra:
Le colonie:
Dopo le velleità di alcune colonie nello scorso biennio, causate perlopiù dalla speranza che l'Inghilterra adottasse la stessa politica applicata con gli USA, la Corona risponde con estrema durezza.
Per prima cosa, si prova a sedare la rivolta in Belize, quindi la prima armata [7/3/5] viene caricata sulla flotta capitanata da Nelson, e spedita oltre oceano. Una volta arrivate a destinazione le navi tornano a Londra, mentre le truppe riprendono pieno possesso della regione contando solo un centinaio di morti.
Il secondo tentativo è quello di far cadere Madras. Purtroppo, causa incomprensioni, vengono mandati solo 1000 uomini. Nessuno fa ritorno e la regione continua ad essere indipendente.

La guerra oltre oceano:
Mentre nelle colonie canadesi si reclutano 10.000 uomini, la seconda e la terza flotta inglese bloccano i porti delle due regioni costiere degli SSA, impedendo ogni futuro rifornimento dagli alleati europei e con gravissime ripercussioni sull'economia.

Politica interna:
In politica interna l'unica nota di rilievo è la manovra economica "Duties and Goods Act". Essa prevede un aumento del 2% delle tasse sul reddito, un aumento del 30% della tassa sull'export ed un uguale calo di quella sull'import. Questo fa si che l'economia inglese si orienti verso un produzione volta a soddisfare la crescente domanda interna.

Politica estera:
Periodo molto attivo per la politica estera di Sua Maestà che firma accordi con Austria, Prussia, Impero Ottomano e Portogallo. Tramite questi accordi, l'Inghilterra si garantisce una completa libertà di manovra per la flotta, nonché una condivisione delle conoscenze geografiche che certo gli può tornare utile in un'ottica di aumento delle colonie.
Oltretutto viene colonizzata una provincia dall'altra parte del mondo. Le notizie pervenute dalla regione di Kamilaroi, parlano di strani animali che saltano e un deserto tanto vasto che è impossibile attraversarlo.
 

salvor_hardin

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Papato:
Politica interna:
Per prima cosa, viene decretato il dimezzamento delle tariffe doganali. Ciò permette ai territori sotto il comando del Papa di avere accesso a una maggior quantità di beni di prima necessità. Contemporaneamente, le tasse del ceto alto si alzano di 4 punti, mentre quelle del popolo si abbassano della metà. Ciò crea un forte malcontento tra l'alta borghesia, e chi può se ne va, ma visti i trascorsi con i nobili, la situazione rimane piuttosto tranquilla, considerato che tutti sanno che Firenze non può intervenire ancora a favore di eventuali rivoltosi.
Dopo questi primi atti, fanno la loro comparsa a Roma Giommaria Braschi, il nipote del papa, il conte Giorgio Alberto Archetti e il marchese Onofrio del Grillo. Sicuramente questi tre personaggi avranno molto potere in un futuro non troppo prossimo.
Il primo atto di Archetti è un decreto che impone la leva obbligatoria a tutti i giovani tra i 18 e i 25 anni. Viene inserita la clausola che nel caso il giovane provenga da una famiglia della nobiltà, tale obbligo diventi facoltà. Il popolo, ancora contentissimo per l'abbassamento delle tasse, accetta la cosa con riluttanza, ma in silenzio.
Le riforme continuano con l'istituzione della Sancta Umbra da parte del pontefice stesso. Esso prevede, sostanzialmente una conversione della rete di spie in un corpo organizzato direttamente agli ordini del Papa. Il motto stesso, "perinde ac cadaver", è indice che gli appartenenti a tale organizzazione devono essere burattini.
Anche il sistema di formazione della futura classe dirigente è toccato, infatti si decide che devono essere insegnate anche materie non prettamente inerenti alla fede, in modo che le crescenti eresie chiamate "scienza" possano essere combattute.
Infine viene stabilito che, oltre alla Curia, che manterrà il proprio potere, viene formato il Consiglio Papale. Tale organo è composto da membri dell'aristocrazia locale direttamente dal Papa, con lo scopo di consigliare lo stesso. Tale organo è puramente consultivo, senza nessun potere reale. Insieme a tale decisione, sempre in un'ottica di ammodernamento, viene stabilito che anche i laici, previo accuratissimo esame delle competenze e fedeltà al Papa, possono entrare a far parte della macchina amministrativa. Ovviamente non è concesso loro arrivare a posti di rilievo.

La questione fiorentina:
Anche se formalmente in guerra, nessuno dei due belligeranti muove un attacco nei confronti dell'altro, anche a causa del fatto che i rispettivi eserciti erano usciti decisamente sfoltiti dallo scontro che avevano avuto. In cambio, però, il Papa minaccia, e poi attua la scomunica nei confronti del sovrano di firenze. Tale provvedimento, anche ora ha un peso decisamente minore rispetto al medioevo, si fa comunque sentire con tutta la sua forza. Il Granduca riesce a non farsi destituire, ma perde ogni alleato e la Lega Toscana lo caccia.

Politica estera:
Viene concesso all'Arciduca d'Austria l'amministrazione sul suolo imperiale, o almeno sulla parte che ne rimane, della Chiesa d'Austria, saldando così la forte alleanza che si era creata in passato.
Altro punto di rilievo nella politica estera papale è certamente l'accordo con Luigi XVI, con la quale si cede Avignone allo Stato di Francia. Viene anche ottenuta la garanzia dell'intervento francese in caso di attacco ai territori papali.
 
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Genova:
In questo periodi di gran fermento nel nord della penisola italica, genova continua la sua corsa in solitaria, svincolata da ogni potenza in gioco. Certamente legata a doppio filo con le sorti del Mediterraneo, poco importa della guerra nel centro Italia. La politica interna è alquanto sciatta, in linea con l'ultimo secolo che ha visto una debacle della città. In politica estera, invece, nonostante l'apparente quiete, è disponibile a prendere le parti di tutte le tre potenze regionali. Ovviamente chi paga di più è avvantaggiato. Dopo l'espulsione di Firenze, decide di entrare a far parte della Lega nella speranza di poter espandere il proprio commercio.

Modena e Parma:
Il consiglio della Lega Toscana decide che il Granduca fiorentino ha piegato la legge degli uomini per violare le leggi di Dio, pertanto non è degno di far parte della Lega. In compenso entra Genova, che con la sua potenza navale nettamente superiore alle due regioni, apre notevoli possibilità economiche. Tutta la Lega decide, di comune accordo di tenere una politica estera comune. La line che viene data è quella della neutralità: aperti al dialogo con tutte le forze, non disponibile ad entrare in campo per nessuna di essere in maniera decisa.

Prussia:
La Prussia, dopo aver fatto scindere l'Impero, si trova a capo di una nuova unità politica nel nord europa, senza sapere come gestirla, anche se poi impara in fretta. Molte delle finanze del regno vengono investite per la creazione di un esercito degno di nota, valido sia per attaccare i territori della Dieta di Vienna, sia che per difendersi. Molto importate sarà la posizione della Russia che fino a questo momento non si è voluta immischiare.

Danimarca:
Trovata un'apparente pace con la Svezia, il piccolo stato si lancia nell'avventura coloniale, prendendo le regioni di Roggeveld e Dam, nella quale costruisce immediatamente un centro di reclutamento per poter reclutare truppe. Si pianifica anche la costruzione di un cantiere navale per la flotta, ma la mancanza di fondi impedisce tale progetto. Vengono reclutati un paio di reggimenti per rimpolpare l'esercito.
 
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Polonia:
La Polonia vive un momento di relativa tranquillità. Da est non giungono notizie di possibili offensive russe, mentre da la situazione europea, per quanto altamente esplosiva, rimane in usa fase di stallo. Viene firmato un accordo con l'Austria, che fa ben intendere alla Prussia da che parte starebbe in caso di guerra.
Inoltre, in una situazione ben poco chiara, il Sovrano della Curlandia firma un accordo che prevede l'abolizione dei dazi da e verso la Polonia che si garantisce, in questo modo, un accesso al mare, importante per la sua economia.
Vengono reclutati 2 reggimenti di artiglieria, per far fronte alla possibile guerra europea.

Maharastra:
Venti di guerra iniziano a soffiare anche nelle Indie, dove Luigi XVI si garantisce un approdo per le sue navi nel Sind. La vita rimate tutto sommato tranquilla, anche se si teme il peggio.
Dopo la sconfitta inglese a Madras, viene deciso di riprendere la regione. Vengono mandati 10 reggimenti che hanno gioco facile sui ribelli. Giuridicamente la regione appartiene all'Inghilterra, ma è in mano ai loro alleati che sicuramente vorranno qualcosa in cambio per la loro fedeltà alla Corona inglese, sennò quella francese potrebbe diventare più interessante.
 
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Stato
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