Fanteria dello spazio (Starship Troopers) di Robert A. Heinlein (1959)
Edizione URANIA
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C'è ovviamente anche in ebook
Il protagonista è Juan "Johnny" Rico, ragazzo di famiglia ricca che si arruola nella fanteria spaziale. Le vicende del libro descrivono l'addestramento del giovane Johnny e la guerra vera e propria contro degli extraterresti aracnoiformi che volgiono distruggere l'umanità, ovviamente. Il libro ci fa vivere la crescita psicologica di un giovane e viziato ragazzo intento con altri a salvare l'umanità, che si domanda se quello che fanno è giusto, e giustificandosi con un "quello che faccio io, anche se brutale, serve per rendere migliore la vita degli altri"...insomma il classico discorso sulla necessità della guerra o no, il tutto in una società un pò particolare che poi descriverò a grandi linee.
L'arma bellica usata dalla Fanteria Federale è la tuta potenziata, tuta che permette a ogni soldato di essere enormemente più forte, reattivo e preciso. La tuta potenzia movimenti e forza, ha sistemi di puntamento elettronico di qualsiasi arma si una, ed è anche tuta spaziale, permettendo quindi di essere lanciati sul campo di battaglia di un pianeta direttamente dallo spazio. Ci sono vari sensori, respiratore per adattarsi a ogni atmosfera, possibilità di volare per brevi tratti grazie a dei razzi posteriori (JetPack!!!!) ed equipaggiata con armi nucleari portatili e lanciafiamme...insomma, una cazzo di figata.
Il libro è veramente ben scritto, e vorrei ben vedere visto che parliamo di Heinlein. La vicenda si svolge in un contesto di Federazione Umana molto particolare e molto ben descritta. Una società in cui per avere diritto di voto bisogna aver fatto il servizio militare (volontario) paerto a tutti, senza distinzione di sesso, religione, razza o disabilità fisiche (per loro ci sono i lavori di ufficio). Il servizio militare permette anche di poter insegnare storia e filosofia. Tutte le altre libertà (parola, scrittura, sesso, economia, ecc ecc) sono garantite per tutti, anche senza aver fatto il servizio militare.
Naturalmente viene da se che in una società dove storia e filosofia vengono insegnate solo da militari (o ex, visto che dopo i 2 anni di leva non sei obbligato a restare militare), la situazione sia un pò..."particolare"...questo è stata una conseguenza dell'ultima guerra mondiale, avvenuta un secolo prima e che ha portato i militari a imporre poi queste restrizioni per il futuro.
Anche se appare un libro militarista, in piccola parte non lo è...imho...cioè, la società è prettamente militare, ci sono anche critiche alla democrazia attuale, fallita perchè "la gente credeva che poteva votare su qualsiasi cosa senza sudarsi questo diritto", ma ci sono anche critiche verso il servizio militare di quei tempi, quindi sulla costrizione, la gerarchizzazione, la differenza di razza e sesso...cioè, questo nel 1959, in USA, permetteva a tutti di entrare nell'esercito senza nessun tipo di discriminazione (anche il protagonista è di origine filippine). Heinlein a livelli politico è sempre stato molto ambiguo. La critica su questo libro lo considera un Repubblicano militarista, in altri libri è considerato praticamente in Hippie anti militare, in altri un democristiano....secondo me lui aveva semplicemente le sue idee, senza nessuna appartenenza ideologica ben precisa e basta, poi ognuno lo tira per la giacchetta dove più conviene.
Dal libro hanno tratto anche un bruttissimo film che sconsiglio vivamente perchè fa perdere tutta l'enfasi "emozionale" del personaggio, enfasi che si percepisce solo leggendo il libro.