Silen
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La Guerra del Lupo
Gli ultimi anni hanno visto una continua escalation della tensione fra Britannia, Waaaagh e Ambir, ma dopo il palese appoggio dato dal Sacro Impero agli schiavi ribelli della Waaaagh la guerra diventa inevitabile nè i regnanti degli stati coinvolti mostrano, in questi ultimi mesi prima dello scoppio della tempesta, alcuna volontà di trovare un compromesso. Le ostilità vengono aperte da Britannia che presenta una formale dichiarazione di guerra alla nazione dei pelleverde. Mentre la parte principale dell'esercito prende una via un pò tortuosa attraversando tutto il territorio in mano ai Senza Catene, forse per proteggerli da un'assalto dei goblin, un contingente minore al comando del principe Odisseus prende posizione sotto le mura di Khas Zirimir attendendo l'arrivo del grosso delle forze prima di muovere all'attacco della città. Il coordinamento fra i due tronconi dell'esercito risulta però difettoso, dando ai goblin, che si aspettavano una invasione da ovest, di lanciarsi con tutte le loro forze (pari a circa 51,000 pelleverde urlanti e furibondi) addosso al contingente di Odisseus che trovandosi in schiacciante inferiorità numerica viene completamente sbaragliato: lo stesso principe viene fatto prigioniero e spedito in catene nella capitale della Waaagh mentre i poveri resti delle truppe britanniche ritira in disordine verso Vieuxlis: la prima parte della battaglia di Grotokal arride dunque ai pelleverde ma si tratta solo di uno scontro preliminare dato che pochi giorni dopo la disfatta di Odisseus il grosso delle truppe imperiale al comando del generale Julial li Aldiss si presenta a riscuotere vendetta: lo splendido contingente britannico comprende 58,000 soldati ben decisi a riscattare l'onore del Sacro Impero. Lo scontro è subito accanitissimo: i pelleverde hanno piazzato il meglio delle loro forze sulle ali e dopo aver lanciato delle terribili bordate di frecce ( dei soldati goblin oltre 15,000 sono arcieri) i goblin cercano di effettuare una manovra avvolgente servendosi anche della magia per causare confusione nelle'sercito nemico. I Britannici per contro puntano a sfodnare al centro, dove per due volte un terribile raggio di luce trapassa lo schieramento nemico infliggendo gravi perdite e favorendo le cariche della cavalleria britannica che però trova sulla sua strada un corpo di quasi 12,000 lancieri goblin.
Le perdite fra la cavalleria leggera britannica in particolare sono gravissime, ma la tattica del generale Aldiss si dimostra in ultima analisi, vincente. Le ali britanniche respingono con successo i tentativi dei pelleverde nonostante l'uso della magia nemica mentre i cavalieri britannici dopo una dura lotta travolgono il centro nemico spezzando in due tronconi le forze dei pelleverde che poco dopo cedono completamente e vanno in rotta fuggendo in disordine verso la capitale. I goblin finiscono col perdere più della metà del proprio contingente iniziale lasciando 27,000 sodlati sul terreno mentre Britannia perde circa 11,600 soldati più i circa 4,000 caduti nella sfortunata battaglia di Odisseus.
Ricacciati indietro i goblin le truppe di Britannia passano ad assaltare la città: gli arcieri ribattono colpo su colpo le frecce scagliate dalle mura mentre la fanteria, con in testa i Crociati dell'allfather, cercano di conquistare sugli spalti e magari aprire le porte alle proprie forze. L'assalto dura buona parte della giornata e costa altri 2000 caduti al Sacro Impero ma al tramonto la città è conquistata.
Anche se il teatro di guerra principale è la regione di Grotokal, la guerra si fa sentire anche su altri fronti. Proprio mentre giungono le notizie relative alla vittoria del generale Aldiss le truppe di Ambir avanzano prudentemente nella regione denominata Montagne alte, apprestandosi ad assediare la città di Khas Lodrik; qui vengono raggiunte dall'esercito al completo dei Senza Catene. I due alleati si ritrovano però ad avere idee assai diverse sulla condotta d guerra, il generale Iulius Rekshar dei dragonidi infatti ha l'ordine di prendere le campagne ed ASSEDIARE la città nemica laddove il comandante ribelle (rumorosamente appoggiato dai mercenari nanici è deciso ad ASSALTARE Khas Lodrik. Dopo vivaci discussioni (il dragonide e il nano quasi vengono alle mani) viene infine deciso che i Senza Catene assalteranno la città come da loro ordini mentre i dragonidi appoggeranno l'assalto rimanendo però in seconda linea. La battaglia prende subito una buona piega dato che Khas Lodrik è una piccola città con una guarnigione tutto sommato ridotta che si trova subito in difficoltà di fronte al potente assalto dei Senza Catene; Dopo sole due ore le mura sono in mano nemica e le truppe si stanno riversando in città quando ecco che un lampo accecante abbaglia il generale Rekshar mentre osservava l'assalto dal suo accampamento, lampo a cui segue un rombo terrificante e un vento rovente seguito da nubi di polvere e detriti.
Quando la situazione torna tranquilla Khas Lodrik è una rovina cosparsa di macerie e cadaveri, costellata dai crateri di una incredibile serie di esplosioni. Secondo la ricostruzione dei dragonidi, i goblin avevano minato tutta la città con cristalli di mana sovraccarichi, le mura, le case, tutti gli edifici che avevano una qualche importanza; quando le truppe nemiche sono sciamate in città i goblin hanno fatto detonare i cristalli facendo letteralmente crollare Khas Lodrik in testa ai Senza Catene. La regione è presa, ma l'esercito ribelle è stato praticamente annientato. I mercenari nanici hanno perso due terzi del loro contingente fra cui il comandante Zlatan Asciadoro e si ritirano ufficialmente dal conflitto rescindendo il trattato coi Senza Catene; ai ribelli rimangono poche migliaia di soldati storditi e malconci; soltanto gli squadroni di cavalleria che non avevano partecipato all'assalto sono rimasti indenni. Il generale ribelle è a sua volta disperso, probabilmente sepolto sotto le rovine della città dei pelleverde. Da notare che anche buona parte della popolazione civile è perita: i pochi superstiti assommano, forse, a una unità di popolazione.
Qualche tempo dopo i fatti di Khas Lodrik, un secondo contingente dragonide invade la regione di Valdhaz. Nessuno osa più tacciare di eccessiva cautela le forze di Ambir quando anche in questo caso si astengono dall'assaltare Khaz Bozcoza limitandosi ad assediarla da distanza di sicurezza.
Buoni ultimi, dopo avere evidentemente atteso che si muvoessero prima le nazioni più potenti, anche gli orchi muovono contro la Waaaagh. Il Kapoguerra della Nuova Orda peraltro afferma pubblicamente di essere "dispiaciuto" di dover combattere altri figli di Mork e che nonostante il tentativo di assassinio di Re Salz le sue intenzioni sono solo di restaurare il Lupo Bianco nei suoi vecchi confini e che quindi l'Orda non assalirà nessun territorio di anteriore proprietà dei goblin. Fedele al trattato l'esercito orchesco entra nella regione di Kamram e dopo averla "liberata" senza incontrare grande resistenza, attraversa Azshara e Zomram'Gar, le regioni rimaste fedeli ai capi del Clan del Lupo, per poi entrare nella regione di Zul'jin e assediare Khas Orkinal.
Gli ultimi anni hanno visto una continua escalation della tensione fra Britannia, Waaaagh e Ambir, ma dopo il palese appoggio dato dal Sacro Impero agli schiavi ribelli della Waaaagh la guerra diventa inevitabile nè i regnanti degli stati coinvolti mostrano, in questi ultimi mesi prima dello scoppio della tempesta, alcuna volontà di trovare un compromesso. Le ostilità vengono aperte da Britannia che presenta una formale dichiarazione di guerra alla nazione dei pelleverde. Mentre la parte principale dell'esercito prende una via un pò tortuosa attraversando tutto il territorio in mano ai Senza Catene, forse per proteggerli da un'assalto dei goblin, un contingente minore al comando del principe Odisseus prende posizione sotto le mura di Khas Zirimir attendendo l'arrivo del grosso delle forze prima di muovere all'attacco della città. Il coordinamento fra i due tronconi dell'esercito risulta però difettoso, dando ai goblin, che si aspettavano una invasione da ovest, di lanciarsi con tutte le loro forze (pari a circa 51,000 pelleverde urlanti e furibondi) addosso al contingente di Odisseus che trovandosi in schiacciante inferiorità numerica viene completamente sbaragliato: lo stesso principe viene fatto prigioniero e spedito in catene nella capitale della Waaagh mentre i poveri resti delle truppe britanniche ritira in disordine verso Vieuxlis: la prima parte della battaglia di Grotokal arride dunque ai pelleverde ma si tratta solo di uno scontro preliminare dato che pochi giorni dopo la disfatta di Odisseus il grosso delle truppe imperiale al comando del generale Julial li Aldiss si presenta a riscuotere vendetta: lo splendido contingente britannico comprende 58,000 soldati ben decisi a riscattare l'onore del Sacro Impero. Lo scontro è subito accanitissimo: i pelleverde hanno piazzato il meglio delle loro forze sulle ali e dopo aver lanciato delle terribili bordate di frecce ( dei soldati goblin oltre 15,000 sono arcieri) i goblin cercano di effettuare una manovra avvolgente servendosi anche della magia per causare confusione nelle'sercito nemico. I Britannici per contro puntano a sfodnare al centro, dove per due volte un terribile raggio di luce trapassa lo schieramento nemico infliggendo gravi perdite e favorendo le cariche della cavalleria britannica che però trova sulla sua strada un corpo di quasi 12,000 lancieri goblin.
Le perdite fra la cavalleria leggera britannica in particolare sono gravissime, ma la tattica del generale Aldiss si dimostra in ultima analisi, vincente. Le ali britanniche respingono con successo i tentativi dei pelleverde nonostante l'uso della magia nemica mentre i cavalieri britannici dopo una dura lotta travolgono il centro nemico spezzando in due tronconi le forze dei pelleverde che poco dopo cedono completamente e vanno in rotta fuggendo in disordine verso la capitale. I goblin finiscono col perdere più della metà del proprio contingente iniziale lasciando 27,000 sodlati sul terreno mentre Britannia perde circa 11,600 soldati più i circa 4,000 caduti nella sfortunata battaglia di Odisseus.
Ricacciati indietro i goblin le truppe di Britannia passano ad assaltare la città: gli arcieri ribattono colpo su colpo le frecce scagliate dalle mura mentre la fanteria, con in testa i Crociati dell'allfather, cercano di conquistare sugli spalti e magari aprire le porte alle proprie forze. L'assalto dura buona parte della giornata e costa altri 2000 caduti al Sacro Impero ma al tramonto la città è conquistata.
Anche se il teatro di guerra principale è la regione di Grotokal, la guerra si fa sentire anche su altri fronti. Proprio mentre giungono le notizie relative alla vittoria del generale Aldiss le truppe di Ambir avanzano prudentemente nella regione denominata Montagne alte, apprestandosi ad assediare la città di Khas Lodrik; qui vengono raggiunte dall'esercito al completo dei Senza Catene. I due alleati si ritrovano però ad avere idee assai diverse sulla condotta d guerra, il generale Iulius Rekshar dei dragonidi infatti ha l'ordine di prendere le campagne ed ASSEDIARE la città nemica laddove il comandante ribelle (rumorosamente appoggiato dai mercenari nanici è deciso ad ASSALTARE Khas Lodrik. Dopo vivaci discussioni (il dragonide e il nano quasi vengono alle mani) viene infine deciso che i Senza Catene assalteranno la città come da loro ordini mentre i dragonidi appoggeranno l'assalto rimanendo però in seconda linea. La battaglia prende subito una buona piega dato che Khas Lodrik è una piccola città con una guarnigione tutto sommato ridotta che si trova subito in difficoltà di fronte al potente assalto dei Senza Catene; Dopo sole due ore le mura sono in mano nemica e le truppe si stanno riversando in città quando ecco che un lampo accecante abbaglia il generale Rekshar mentre osservava l'assalto dal suo accampamento, lampo a cui segue un rombo terrificante e un vento rovente seguito da nubi di polvere e detriti.
Quando la situazione torna tranquilla Khas Lodrik è una rovina cosparsa di macerie e cadaveri, costellata dai crateri di una incredibile serie di esplosioni. Secondo la ricostruzione dei dragonidi, i goblin avevano minato tutta la città con cristalli di mana sovraccarichi, le mura, le case, tutti gli edifici che avevano una qualche importanza; quando le truppe nemiche sono sciamate in città i goblin hanno fatto detonare i cristalli facendo letteralmente crollare Khas Lodrik in testa ai Senza Catene. La regione è presa, ma l'esercito ribelle è stato praticamente annientato. I mercenari nanici hanno perso due terzi del loro contingente fra cui il comandante Zlatan Asciadoro e si ritirano ufficialmente dal conflitto rescindendo il trattato coi Senza Catene; ai ribelli rimangono poche migliaia di soldati storditi e malconci; soltanto gli squadroni di cavalleria che non avevano partecipato all'assalto sono rimasti indenni. Il generale ribelle è a sua volta disperso, probabilmente sepolto sotto le rovine della città dei pelleverde. Da notare che anche buona parte della popolazione civile è perita: i pochi superstiti assommano, forse, a una unità di popolazione.
Qualche tempo dopo i fatti di Khas Lodrik, un secondo contingente dragonide invade la regione di Valdhaz. Nessuno osa più tacciare di eccessiva cautela le forze di Ambir quando anche in questo caso si astengono dall'assaltare Khaz Bozcoza limitandosi ad assediarla da distanza di sicurezza.
Buoni ultimi, dopo avere evidentemente atteso che si muvoessero prima le nazioni più potenti, anche gli orchi muovono contro la Waaaagh. Il Kapoguerra della Nuova Orda peraltro afferma pubblicamente di essere "dispiaciuto" di dover combattere altri figli di Mork e che nonostante il tentativo di assassinio di Re Salz le sue intenzioni sono solo di restaurare il Lupo Bianco nei suoi vecchi confini e che quindi l'Orda non assalirà nessun territorio di anteriore proprietà dei goblin. Fedele al trattato l'esercito orchesco entra nella regione di Kamram e dopo averla "liberata" senza incontrare grande resistenza, attraversa Azshara e Zomram'Gar, le regioni rimaste fedeli ai capi del Clan del Lupo, per poi entrare nella regione di Zul'jin e assediare Khas Orkinal.