ZioPaperiniK ha scritto:
Io, personalmente, non userei mai un CMS closed source. Passano troppi dati, ed è troppo facilmente raggiungibile.
Ad ogni modo, avete un po' tutti travisato il senso dell'Opensource, arrivando a tirar fuori casi "drastici".
Tu, azienda che produci CMS vendi a me cliente che di PHP sa poco e nulla, il tuo prodotto e i sorgenti (se li richiedo io personalmente). Assieme a quello mi dici con che licenza io posso o non posso redistribuire i sorgenti e seguendo che modalità.
La Nokia è tutta opensource, i software nokia sono spudoratamente opensource, distribuiti con librerie opensource (Nokia QT), liberamente modificabili e redistribuibili a patto che non ci sia lucro.
La Nokia va male come azienda?
EDIT: poi è chiaro, bisogna essere folli per leggersi di ogni programma i sorgenti, credo che solo il mio prof di sistemi operativi ne sia capace (si è letto tutti i sorgenti di openoffice prima di installarlo), ma già il fatto che ci siano è, per me, garanzia di sicurezza.
Nokia non produce software, produce dispositivi hardware e guadagna su quelli. Per quanto riguarda il software usa semplicemente quello che costa meno e funziona meglio. (Symbian OS, ora Android)
Altra cosa, è un rischio enorme distribuire del codice, anche sotto licenza che ne vieta il lucro, per il semplice fatto che incorri in problemi di sicurezza e distribuisci comunque una tua IDEA, che può essere liberamente implementata con codice diverso.
Di fatto non è conveniente. Conviene solo e soltanto nel caso il tuo guadagno sia indiretto, per tutto il resto la modalità preferita è quella del closed source.
Apple a metà anni '90 stava fallendo perché, nella totale disperazione, concesse le licenze di produzione ad aziende terze, per cloni dei propri Mac. (quello che oggi non può fare Psystar)
La prima cosa che fece Jobs tornando in Apple, fu proprio quella di ritirare tutte le licenze e lasciare ad Apple l'esclusiva sulle specifiche e quindi sulla produzione dei propri prodotti.
Solo così hanno superato il fallimento ed oggi io ho un lavoro.
Non riuscirei davvero ad immaginare un mercato predominato dalla GPL ad esempio e non credo che in quel caso, ci sarebbero mai stati i soldi per far arrivare il progresso dove è oggi.
Ci sono contesti in cui può essere applicabile, altri no. Queste cose si imparano sul lavoro, quando i soldi veramente servono per andare avanti.
Senza closed source io non avrei lavoro e chissà quanti altri.
Criticare Windows perché non puoi leggere i sorgenti e perché sono brutti e cattivi, imho è una stronzata e sempre secondo me, sono le persone che hanno tirato su il sito nel primo post a non conoscere l'aspetto teorico, commerciale e sociale del software chiuso.
Io riconosco entrambe, per questo non vedo di cattivo occhio chi non rilascia i sorgenti, ma semplicemente lo capisco. Invece nel mondo open source si tende a demonizzare la cosa, a giudicarla come "sbagliata" e "scorretta". Questo non accetto. E' come lavorare 10 anni per comprarsi una Mercedes e sentirmi dire che sono moralmente scorretto, perché non fornisco passaggi a pagamento ad altre persone.
E' mia, me la sono guadagnata, ci faccio quel che voglio.
Per molte persone che si sentono appartenenti all'open-source invece, il mio codice dovrebbe essere anche loro, per chissà quale motivo.
Io su Debian installo il flash proprietario di Adobe. Posso capire chi voglia usare quello open, ma perché dovrei farlo anche io? A me sta bene così, mi sta benissimo usare software proprietario, ma allo stesso tempo mi fa piacere che ci sia software open e utilizzo anche quello.
Non capisco però la battaglia ideologica, quando tutti qui usate MSN, seppure con programmi open, ma dove i vostri dati passano attraverso i server Microsoft dove nessuno sa cosa venga fatto, o mi sbaglio?
Sono seghe mentali e spariscono immediatamente, non appena ci si ritrova ad andare a fare la spesa con i propri soldi.