Diplomazia [Vatis - Aarakorya] Strade sicure e passaggi obbligati

Adamantio

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Baal aveva tribolato non poco per stabilire solidi rapporti con quelle popolazioni e, difficoltà a parte vi era riuscito abbastanza bene : Il piccolo accampamento, oramai abitato senza soluzione di continuità da molti della Ierocrazia si era espanso a sufficienza, pericolosamente a cavallo del confine fra le regioni del Decumano Nord e dell'Estonshire, tanto che quel "confine" era molto.. molto permeabile. La regione del Decumano Nord era quanto di più lontano esistesse dalla parola "casa", e il Greeshka era li, perennemente a ricordarlo, eppure il suo mistero e la sua aura quasi mistica esercitavano sul povero Baal un attrazione quasi fatale. Era riuscito, quantomeno a contenerlo, ma non ad estirparlo con suo grande rammarico.. Era giunto il momento di allontanarsi e magari cedere spazio a qualcuno più "indicato" e forse, capace di lui.. di sicuro, comunque aveva fatto un ottimo lavoro e non poteva recriminare nulla.
Conosceva quella zona, dopo anni di studio e conversione come le sue tasche e la notizia, non potè non giungere in maniera quasi.. scontata.
Chi era più indicato di Baal per "bypassare" con attenzione quella regione e l' insidia stessa che era il Greeshka per esplorare poco più a Nord?
Quando i preparativi furono ultimati ed il tempo era clemente, un nutrito gruppetto di esploratori si riunì alle dirette dipendenze del Sacerdote. Era tempo di andare.
Baal sospirò in pace con se stesso e diede ordine ad una delle esploratrici arpie che completavano la sua scorta, di alzarsi in volo per "fare strada".
@Silen Primo contatto tentato con il regno di Aarakonya, Strada seguita Estonshire > Decumano Nord > Zouf @WinterSun
 

WinterSun

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La regione di Zouf si presentava come veniva chiaramente espresso dalle mappe: una distesa piatta.

In quel periodo c'era un importante via vai in quella regione, poichè da essa, erano partite più d'una spedizione di esplorazione in regioni limitrofe, con squadre armate pronte ad intervenire in soccorso.

Proprio una di questi presidi, un primo pomeriggio, segnalò una figura in volo, figura come di uccello da lontano, ma troppo diversa nel contempo. La figura venne seguita a terra da diverse unità, cercando di capire cosa fosse, e dove stesse andando
 

Adamantio

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Essersi lasciati alle spalle la conosciuta, ma insondabile anomalia, galvanizzò gli uomini che affrontarono la pianura fertile di Zouf con gioia.
Era palese anche ad un occhio poco attento o per meglio dire, inesperto, che quegli uomini probabilmente erano esploratori.. forse : di certo non militari, o almeno, non tutti.
Baal meditabondo avanzava con il gruppo, adagio senza far nulla in verità per nascondere le sue tracce e quando l'arpia planò a terra a circa 10 metri dal gruppo per ragguagliarli, a differenza delle altre volte, puntò verso Baal ed indicò con il suo fare asciutto un punto verso l'orizzonte.. <.. A circa un ora di marcia verso nord, coloro che reclamano queste terre ci attendono lungo il sentiero.. Sono armati, ma non hanno fatto nulla per foracchiarmi con le frecce, li ho sorvolati a bassa quota.. probabilmente vogliono parlamentare>.. Baal inarcò un sopracciglio, le arpie non le aveva mai capite fino in fondo, forse perchè troppo anziano o forse troppo.... razialmente non affine. Guardò la sua scorta di avventurieri e poi, sorprendentemente.. sorrise. <.. Uomini, armi nei foderi, questa terra non ci appartiene.. Siamo ospiti in casa altrui.. Che il padre celeste protegga i nostri passi>.. alcuni della scorta, quasi tutti per la verità si segnarono e.. sorprendentemente anche l'arpia che aveva parlato. Baal si sentì stranamente a casa.. scosse il capo e poi, avanzò verso Nord, verso il probabile incontro con le nuove, sconosciute popolazioni.
 

WinterSun

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In un boschetto vagamente sopraelevato, di poche decine di metri quadrati, un piccolo gruppo di aracne vi aveva costruito una delle innumerevoli postazioni d'avvistamento che coronavano tutto il territorio di Aarakorya.
Un misto di tronchi, argilla e tessitura organica in copiosa quantità, rendevano il posto sicuro, denso ed appiccicoso - per le creature non aracnidi-.

La peculiarità di tale postazioni, risiedeva giusto dal materiale di costruzione tipico delle aracne, che potevano modellare a piacimento, con diverse caratteristiche interessanti, ma una tra tutte in quel momento svettava sulle altre.
La tessitura di lunghi, sottili e resistenti fili, non si limitava alla costruzione, ma dei singoli filamenti si diradavano per diversissime decine di metri tutt'attorno agli accampamenti. Invisibili, resistenti e tesi, creavano un modello d'avvistamento efficace, che permetteva loro di individuare un intrusione senza destar sospetto

Quel giorno, uno di questi filamenti restituì diverse vibrazioni. Poi un secondo ed un terzo; ora un quarto, un quinto..
Un entità di svariati soggetti stava transitando nei pressi della struttura, circa ad un ottantina di metri, ed in linea retta. Forse non i soliti cervi o cinghiali, dall'andatura zigzagante e ben meno definita.

Pochi istanti dopo, tanti occhi facevano capolino tra le fronde del boschetto, a mirare la comitiva di esseri senzienti, relativamente distanti, ma estremamente scrutabili per via della natura pianeggiante ed erbosa della regione.



In un altro avamposto, questa volta ben più guarnito e strutturato, un filo restituì delle vibrazioni, non le medesime del precedente però.

Pochi minuti ci vollero, affinchè una cinquantina di aracne lasciarono la struttura, porgendo il loro interesse e la direttrice del loro cammino verso il confine, v'era qualcosa da andare a risolvere.

Una mezz'ora dopo si iniziò ad intravedere all'orizzonte, ciò che sembrava a tutti gli effetti un gruppo di visitatori inattesi, o forse, non del tutto.
La colonna di aracne cominciò ad aprirsi in ordine sparso, spalancandosi come una mano che, lentamente, si apre avvicinandosi alla presa di una farfalla.
 

Adamantio

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Per quanto attenti ed alla fine "consapevoli" i passi del gruppo di esploratori furono intercettati ben prima del tempo.
Ogni tentativo di "evitare" l'inevitabile venne meno quando il gruppo della Ierocrazia si imbatté, incautamente negli invisibili, fili tesi.. Calpestandoli a più riprese.
Molte cose giocavano a sfavore del gruppo della Ierocrazia, la conoscenza del territorio era uno di questi e prima di accorgersi finirono la loro "corsa" in un sacco.
C'era di sicuro qualcosa che non andava, ma quella sensazione sgradevole, venne recepita, e fatta propria dalla consapevolezza, troppo tardi. Quando vi fu la certezza di essere in trappola, il tempo per il "fare" era terminata da molto tempo.
Il manipolo di uomini fu fatto fermare con un imperioso gesto della mano da parte del Sacedote e come se fosse un gesto istintivo da parte della pluralità, la scorta lo circondò, in modo da dare a lui le spalle, gli occhi della guardia, nervosamente vagavano di qua e di la, sondando il terreno per lo più piatto, sbirciando dietro qualche tronco di albero... Solo Baal guardò in alto e.. forse, intravide quello che lo avrebbe aspettato.
Bell'azione. Mi piace l'idea della mano che vuole afferrare la farfalla. Non stritolarla però. :rotfl::looksi: Vengo in paceH
 

WinterSun

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A conclusione della manovra, quando il gruppo completò l'accerchiamento a ferro di cavallo, a distanza di una 50ina di metri, tre aracne si sciolsero dalla forma, facendo una decina di passi verso gli invasori:

"Chi sono coloro che calpestano il Sacro Suolo di Aarakorya?"
Il tono, sapido di disaccordo, esigeva risposta veritiera e celere
 

Adamantio

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Coloro che accerchiavano il gruppo di esploratori della Ierocrazia avevano avuto, quantomeno il buonsenso di lasciare quella breve, "terra di nessuno", tutt' attorno al gruppo. Ad una seconda occhiata della situazione, avevano fatto ancora meglio.. avevano lasciato, al gruppo Halfling, una via di fuga : quanto illusoria o quanto percorribile quell' ultima evenienza non era dato sapere a Baal, ma non si sarebbe fatto stupide illusioni sul punto. Avrebbe dovuto affrontare "la minaccia". Ammesso che di minaccia poteva trattarsi, ovviamente.
Baal di certo non era un esperto in tattica miliare, ma il posizionamento degli sconosciuti voleva dire che quelle terre erano, da una parte "controllate" da qualche entità territoriale e, dall'altra, tale entità sconosciuta aveva la padronanza dei suoi mezzi.
Nel silenzio che segui fu Baal ad "emergere" dal piccolo gruppo sulla difensiva, con un sorriso vagamente forzato sul volto. Aveva urgenza di rispondere quanto prima alla richiesta <.. Il mio nome è Baal e sono Sacerdote e consigliere della Ierocrazia Vatis, un regno sorto sulle ceneri di Ea, il mondo che fu..> fece una piccola pausa, poi aprì le braccia e spalancate le mani che, palesemente, mai avevano toccato un arma continuò.. <E' un regno ad Est di questa posizione>.. fu volontariamente vago, ma poi continuò per meglio definire la motivazione della "visita" <..Eravamo in esplorazione per conto della Ierocrazia Vatis, dovevo rispondere alla richiesta del mio popolo, ossia scoprire quanto profondamente fosse radicata la malattia che da anni studiamo nella regione di confine qui vicino... "Greeshka" lo chiamiamo..> disse con un rapido cenno della mano, poi si fece più guardingo <.. E' da giorni che non vediamo segni caotici.. Non pensavamo di esserci spinti troppo in là..> fu pensoso nell'affermare poi si scosse e si strinse nelle spalle <..Non avevamo idea che questa landa fosse reclamata. Facciamo ammenda per il nostro gesto ma siamo altresì deliziati che queste pianure siano state strappate all'incuria ed alla follia> disse semplicemente <..Aarakorya avete detto?>
 

WinterSun

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Le parole di colui che aveva preso parola non suonarono stupefacenti: nel giro di pochi anni, anche le aracne di Aarakorya avevano capito che nel mondo, si erano create entità statali, o comunque comunità o agglomerati di individui organizzati in sistemi più complessi di quelli di un villaggio qualunque. Ne furono dimostrazione Gizeh e Gnakkandia più a nord, anche se le zone più a sud sembravano giustappunto contaminate, e non ci si attendevano visite, o non per molti altri anni eventualmente.


"..E cosa siete voi, un uomo?" proferì l'aracne avvicinandosi pericolosamente a.. qualsiasi cosa fosse.

Di certo una creatura senziente così piccola, lasciava sconcertati. Le aracne erano esseri voluminosi e grandi, per via delle gambe e del busto di donna, ma quest'essere sembrava pesare quanto? La sua altezza era pari alla linea del ventre di un aracne


Di certo dopo le parole dell'interlocutore, gli animi un pò di distesero, sembrava che, oggettivamente e quanto meno questo gruppo, non rappresentasse una minaccia. Il linguaggio dotto, rispettoso e colto, potevano esserne un ulteriore prova.
 

Adamantio

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L'aracne si mosse a velocità cosi sostenuta e repentina che Baal non ebbe neanche la reattività di muoversi all'indietro o per meglio dire... balzare.
Si strinse forse ancora di più fra le spalle, incassando la testa quasi avesse timore di perderla per un colpo di spada. <.. Uomo? no.. Sono un Halfling o qualcuno ci conosce con il termine di mezz'uomini.. E siamo pacifici.> era utile proporre quel genere di aggettivo a cosi breve distanza dalla parola "Halfling".
Quella che Baal aveva trovato in quella regione era di certo una popolazione incazzosa, o per meglio dire, molto territoriale. <Nella Ierocrazia Vatis, soppesiamo e valutiamo i senzienti, dal modo in cui si comportano con il prossimo e non dalla stazza che hanno..>.. ma era ovvio che li, non si trovavano in un territorio reclamato dalla Ierocrazia, fece lentamente un passo indietro, per mantenere una sorta di "utile distanza" dal soggetto che gli era giunto addosso.. La scorta era, palesemente nervosa a differenza degli altri, eppure non osò muovere un muscolo verso le armi. Sarebbe stato sgradevole per la Ierocrazia, dover ricevere i propri uomini, inscatolati per la catalogazione dei resti.. ammesso che quelle creature (?) non mangiavano perfino i resti..

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