[Vandali - Impero d'Oriente] missione diplomatica

Basileus

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Quasi contemporaneamente ad Amila III giunge una nave battente la porpora di Costantinopoli. Essa accompagna il senatore Flavianus con una scorta di guardie palatine. Dopo aver fatto richiesta di un'udienza a palazzo questi inizia a frequentare le case dei ricchi cittadini romani che ancora abitano nella Provincia d'Africa informandosi su come essi vengono trattati dai barbari e portando loro alcuni piccoli doni da parte dell'imperatore.
@Volatile @Guy_Montag
 

Volatile

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Dopo alcune ore che il senatore romano era in visita alle famiglie nobili, un nutrito gruppo di uomini a cavallo giunse ad incrociare il seguito del romano.

Erano cavalieri germani, che cavalcavano a petto nudo sui loro cavalli, armati di spade, lance e scudi. Un centinaio, almeno.

Alla loro testa, cavalcava un uomo, un unno.

-Che succede qui? Chi vi ha dato il permesso di girare armati nelle terre del Grande Re Genseric?- chiese l'uomo, incollerito.
 

Basileus

Ninja Skilled!
il senatore gettò un'occhiata distratta agli armati "il permesso mi viene in qualità di ambasciatore E in qualità di Cittadino Romano" disse quasi svogliatamente "ma dato che siete qui orsù conducetemi dal sovrano vandalo" e iniziò ad avviarsi verso i cavalieri mentre le guardie palatine si guardavano ansiose temendo che l'ambasciatore avesse perso la ragione.
 

Volatile

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L'unno, nonostante la carnagione abbronzata, era rosso dalla rabbia.

-Qui non siamo a Roma, ne tanto meno a Costantinopoli. Essere cittadini romani, è un privilegio finché è Re Genseric a deciderlo- fece, puntando un dito accusatorio verso il senatore.

-E comunque, il Re attualmente non è qui. Se avete qualcosa da dirgli, io ho il permesso di trattare in suo nome- aggiunse poi, con fare sprezzante.
 

Basileus

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"oh mio buon germanico" disse dopo una leggera risatina "essere Cittadini Romani è sempre un privilegio. Ma tornando a noi, l'Imperatore Leone desidera che gli sia consegnato l'usurpatore Amila III e ha inviato me per trattare con voi il suo prezzo"
 

Volatile

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-E perché mai dovremmo riconsegnarvelo?- rispose l'unno, appoggiando le mani sul pomo della sella con dare beffardo.

-Il Re Genseric non ha mai negato aiuto a nessuno, quando si trattava di far danno a voi romani. Seppure vi ridaremo indietro il beduino, il prezzo sarà alto, molto alto-
 

Basileus

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"Perchè? é effettivamente una domanda interessante oh barbaro... Perché? Perché Costantinopoli potrebbe decidere di usare il suo oro per arricchire Genserico oppure finanziare i suoi nemici e avere lui otre che Amila. Ho sentito che i vostri recenti foederati non hanno molto apprezzato la guerra. Chissà, potrebbero rivelarsi più un problema che altro in fondo" disse sorridendo "Ma non è interesse dell'imperatore destabilizzare quest'area ancor più di quanto abbia fatto la vostra recente guerra. I cittadini romani della Provincia d'Africa meritano pace e prosperità quindi ecco l'offerta: dieci talenti d'oro per Genserico più una commissione per te da specificare"
 

Volatile

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-Io sono un uomo del Re, romano. Non mi incanti con i tuoi giochetti di parole. Voi parlate, e parlate. Mi viene da pensare che sappiate fare solo quello, a Roma e dintorni. Ma sul campo di battaglia, voglio vedere cosa faranno le vostre parole, o il vostro oro, o quelle bande di smidollati che chiamate legioni, contro l'acciaio germanico. Quindi non osate minacciarci. E vi consiglio di alzare il tiro, per quanto riguarda il beduino. Come clausola principale, vogliamo che le truppe e i familiari che ha con sè, rimangano nella corte vandala. Per quanto riguarda l'offerta vera e propria, vogliamo di più. Molto di più-
 

Basileus

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"Minaccia? Oh! Tu pensavi che quella fosse una minaccia! Oh no, Costantinopoli non minaccerebbe mai il saccheggiatore di Roma. Le truppe potete tenervele, Sua Maestà vuole la famiglia reale. Fai un prezzo"
 

Volatile

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L'unno fece un cenno, e da dietro di lui, arrivò un uomo con una grossa cartina.
L'uomo riflettè un poco, poi puntò un dito su un tratto della mappa.

-Questo- fece l'unno, con una faccia di bronzo.

Sotto il dito, vi era scritto, in latino, Cirenaica.
 

Basileus

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il senatore fissò per qualche secondo la pergamena quindi scoppiò in una fragorosa risata tanto da lacrimare. Finalmente ripreso un minimo di contegno "voi barbari mi fate sempre così divertire! La Cirenaica! 30 talenti d'oro più altri 5 per ogni figlio maschio"
 

Volatile

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-Siamo pronti ad offrire 20 monete come contropartita. Questa è la nostra offerta-

L'unno era serissimo, per quanto potesse essere strano.

-In caso contrario, il beduino non si muove-
 

Basileus

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Il senatore si fece serio a sua volta "ascoltami bene barbaro perché non lo ripeterò: Costantinopoli non cederà la Cirenaica o qualsivoglia altra provincia a dei barbari"
 
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