[USA] SDI - Strategic Defence Initiative

von kleist

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Classe Potomac - di Louis Scott

probabilmente solo il caso della famiglia Kneagle poteva sbloccare la situazione scandalosa in cui era caduta la nostra amata marina; come ormai certamente saprete questo febbraio ha preso servizio sulla Bunker Hill il giovane guardiamarina Catherine Kneagle, dopo che il padre Tom servì nella sua stessa posizione in plancia all'inizio degli anni 2000, il nonno Robert partecipò al suo viaggio inaugurale e il bisnonno Rupert lavorò alla sua costruzione come caporeparto nei cantieri di Pascagoula. Notizie trapelate dal pentagono parlano dell'inizio di un progetto per dotare l'US Navy di un nuovo incrociatore antiaereo, che andrà a sostituire le ormai datate navi di classe Ticonderoga, che al momento del decomissionamento avranno quasi sessant'anni di servizio: una bella prova per l'ingegneria navale americana!

poco si sa ancora sulle specifiche della nuova classe, che però è sicuro andrà a costituire l'ossatura per la difesa antiaerea ravvicinata della flotta - e delle nazioni alleate presso cui verranno schierate. Molto probabilmente i pianificatori del pentagono prevederanno di usarla anche come difesa contro i missili balistici, considerando che la stragrande maggioranza degli obiettivi sensibili si trova a distanza operativa da una costa. molto si è vociferato su un possibile ritorno ad una propulsione nucleare anche per le navi di scorta maggiori, come sarebbe questa classe, ma secondo noi è molto improbabile: con troppa diffidenza viene vista la propulsione atomica da parte di molte nazioni, anche alleate

un dubbio sorge però: lo stato maggiore ha finalmente deciso quale sarà il ruolo della marina nei nuovi scenari del XXI secolo, un mero supporto alle operazioni, una traghettatrice di uomini, o tornerà ad essere l'arma regina degli stati uniti? noi dell'SDI dubitiamo fortemente che i vertici militari abbiano deciso alcunchè, come ci ha abituato l'amministrazione democratica negli ultimi anni. questa notizia rimane però ottima per tutti noi, e con la speranza che al di là del Potomac il dipartimento alla difesa stia finalmente facendo il suo lavoro, il vostro LS vi saluta
 

von kleist

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[size=2em]Stato delle Forze 2028 [/size]- di Patrick Chaplin

tutti gli osservatori della difesa se lo aspettavano da vari anni, almeno da quando il segretario Anderson appoggiò la chiusura della base di Tokyo spostando la 7th Fleet nella base di Seoul, e finalmente quest'anno al di là del fiume hanno iniziato a parlare dello schieramento delle forze americane nel globo, e se esso corrisponda alle necessità attuali

Grandi sconvolgimenti sono avvenuti dal 2015, da quando per l'ultima volta si è affrontato l'argomento: l'area più esplosiva infatti non è più il Medio Oriente, e l'annunciato progressivo disimpegno dall'area, con un graduale abbassamento del livello di allerta e la riallocazione, nei prossimi anni, di diverse unità dell'aviazione va proprio in questo passo; nostri analisti prevedono un rischieramento nell'area del pacifico o in quella mediterranea, se le tensioni nel caucaso dovessero continuare, ma non sono stati annunciati movimenti prima del 2030.

Un'altra occasione per dei cambiamenti proviene dalle missioni ONU in India e Argentina; infatti mentre l'UNMI Force verrà scorporata e tornerà alle divisioni di partenza non sappiamo ancora se la 2nd Marine Division tornerà a San Diego: molti parlavano di Israele o Guam come destinazione finale ma probabilmente verrà semplicemente schierata a Norfolk sulla costa atlantica. La missione argentina causa invece qualche grattacapo ai pianificatori militari, visto lo schieramento di gran parte delle forze di reazione rapido nel paese: l'82nd Airborne è stata messa in allerta, dando così il cambio alla 101st Airborne nel ruolo di reazione rapida dell'esercito

L'attuale reindirizzamento delle attenzioni americane dall'area meriorientale al sud america e in misura minore al pacifico e al nord africa non può però prescindere da basi e da una attenta pianificazione: se sulla seconda non abbiamo finora motivo di lamentarci, il reperimento e la valorizzazione delle prime lascia in qualche modo a desiderare negli ultimi anni. Sembra impossibile che un governo come quello americano non riesca a gestire più di dieci installazioni all'estero! Il vero obiettivo strategico dei prossimi anni, più che continuare nelle opere di stabilizzazione in Messico, Argentina, Filippine e nel maghreb, dovrebbe essere proprio questo

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von kleist

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[size=2em]There will be an answer... [/size]- di Louis Scott

questa frase tratta da una famosa canzone dei Beatles riassume perfettamente quello che hanno pensato tutti i commentatori militari dopo la conferenza stampa odierna del segretario Anderson: perchè il Pentagono si è deciso solo ora a varare il programma per l'aggiornamento degli squadroni di F16 ai più avanzati F35? sono ormai 10 anni che ci chiedavamo cosa bloccava questa decisione, e se la crisi economica all'inizio degli anni '20 poteva essere un motivo valido qualche anno fa niente può spiegare l'inazione dell'attuale amministrazione: secondo certe voci al dipartimento della difesa credevano che costruire qualche nuovo aereo potesse bloccare l'intera attività del governo federale, senza lasciare libertà d'azione nelle questioni più importanti! cari lettori non lamentatevi della mia parzialità e delle critiche contro l'attuale amministrazione democratica, ma a volte mi chiedo veramente se abbiamo delle scimmie al governo della nostra gloriosa nazione

in ogni caso è una buona notizia e si accoda bene a quelle arrivate nelle ultime settimane: lo sviluppo della classe Potomac dovrebbe essere ormai quasi concluso e portare alla tanto agognata revisione della strategia difensiva sia della flotta che del territorio nazionale (cosa aiutata anche dagli acquisti che si vocifera si stiano compiendo all'estero, ma vi rimando all'articolo di Renzo di Rosa per gli approfondimenti) e soprattuto la notizia della programmazione di nuovi appalti per nuovi modelli per le nostre forze armate. Anche se i dettagli sono ancora segreti un nostro contatto presso il segretario dell'aeronautica ci ha confermato che sono state avviate le procedure per lo sviluppo di un nuovo modello di UCAV e di bombardiere medio, che speriamo andrà a colmare quel buco aperto dal pensionamento dell'F-111

in queste operazioni però nè l'esercito nè la marina stanno a guardare: grande è il malumore tra il comando dell'esercito per quella che sembra una costante esclusione dell'ammodernamento delle forze avvenuto negli ultimi 20 anni, ma il generale Young, parlando del nuovo soldato del XXI secolo, sembrava abbastanza sicuro di una attuazione di questo progetto futuristico nel prossimo futuro. L'ammiraglio Metcalf, invece [...]
 
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