GDR [Unione di Scandia] La diplomazia dei Worgen

[Arminio]

"Hm, possiamo farle partire entrambe dalla città di Oregrund, per farle arrivare a Nastrond e Lyngvi, se vi va bene."

"Per quanto riguarda la missione, un nostro sacerdote arriverà qui nel corso di questo anno, per incontri con i rappresentanti della vostra Fede."
Waught sorrise: "Non vedo l'ora di osservare l'interazione tra Ingebor e i vostri Anziani."

 

[Silen]

"Direi che siamo d'accordo" annuì il worgen, inarcando poi un sopracciglio alla frase successiva notando l'enfasi sulla parola interazione "Ehm...che tipo è questo Ingebor?"

 

[Arminio]

Waught si raddrizzò sulla poltrona.

"Uhm, Herman Ingebor."
"Diciamo che è un individuo abbastanza entusiasta nello svolgere il suo dovere. Niente a che vedere con i dragonidi, non è un fanatico." fece Waught alzando le spalle.
"Ma la sua presenza è, per così dire, elettrizzante."

 

[Silen]

Il vecchio worgen parve assai poco rassicurato poi però scrollò le spalle "Beh, immagino che me ne renderò conto di persona. Come ho detto, confido che sappia come comprotarsi, alcuni miei compatrioti diventano un pò nervosi quando si parla di fede. Molto bene giovane Wought, avete altro da proporre quest'oggi?"

 

[Arminio]

"Credo sia tutto Anziano."

Waught fece per alzarsi dopo aver posato la tazza, ma si fermò a metà del movimento.

"Forse è l'ora di parlare dell'impero dei dragonidi."

 

[Silen]

"Ah si...il Prediletto e i suoi fanatici. Una vera spina nel fianco per quanto al momento non tocchino ancora i nostri confini... Dite pure giovane Wought, vi ascolto."

 

[Arminio]

"Senza dubbio alcun contatto con l'Impero non sarà pacifico. Ancora non tocchiamo i loro confini. Ma cosa succederà quando decideranno di rivolgersi verso est?"

Waught sospirò.
"In ogni caso, se mai dovesse scoppiare un conflitto, Scandia è pronta a fare la sua parte. Ma abbiamo bisogno di informazioni. Avete stime sulla loro forza?"

 

[Silen]

L'anziano worgen scrollò le spalle "Non molto più di quanto sapete voi stessi. I Cosiddetti 'Figli del Drago' hanno iniziato la loro ascesa dall'antica città di Kirinjava quando il loro primo Prediletto ha cominciato a predicare la dottrina del manifesto destino a cui sarebbe chiamata la razza dragonide in quanto imparentata agli Antichi Draghi, nel continente benedetto dalla loro augusta presenza. Dopo aver rovesciato il principotto locale per la sua mancanza di fede i figli del Drago hanno assorbito i principati locali e dato inizio a una costante politica di espansione. L'attuale Prediletto è il terzo della serie e governa un territorio molto vasto (gdr off, vedi mappa big aggiornata) è quindi presumibile che abbia a disposizione un esercito considerevole. "

 

[Arminio]

Era un giorno come altri nella uggiosa e polverosa capitale dei Worgen.

Uno dei soliti convoglii che faceva spola tra Skanor e la città era appena arrivato alle porte di quest'ultima.
Dal carro, che portava il vessillo di Scandia, un uomo vestito con una corazza scese con un tonfo.

Herman Ingebor, Chierico di Tyr e membro della Chiesa di Scandia, si guardò attorno e diede uno sguardo alle guardie Worgen intorno a lui.

"Questo posto è gelido, triste e l'aria sa di quello schifo che si respira quando bruci il carbone nelle foreste, MI PIACE"

Spoiler

"ANDIAMO GENTE, L'AMBASCIATORE CI ASPETTA" fece il Chierico, dirigendosi immediatamente in città, seguito da un piccolo entourage di religiosi e attendenti.

Ingebor chiese quindi udienza ai Worgen e all'ambasciatore scandiano.

 

[Silen]

Il chierico venne condotto nel medesimo palazzo dove soltiamente avvenivano i colloqui fra i dignitari Worgen e l'ambasciatore di Scandia> evidentemente a Nifelheim le abitudini e la routine avevano un certo peso anche per quanto riguardava il protocollo e i colloqui con gli inviati stranieri.

Ad accogliere il nuovo venuto l'anziano worgen che ormai l'ambasciatore Wought consoceva bene.
"Benvenuto a Kar'ver'worgen, sacerdote" furono le parole rivolte ad Ingebor "a nome del nostro Nar'har'hein vi auguro un lungo e felice soggiorno. L'ambasciatore Wought è già stato avvisato del vostro arrivoe sarà qui presto, se nel frattempo se volete accomodarvi ho ordinato che ci venga portato un piccolo rinfresco. "

 

[Arminio]

"Grazie, grazie Anziano, è un onore." disse Ingebor, sedendosi sulla poltrona più vicina.
Estrasse dalla borsa un enorme salame affumicato, e lo appoggiò sul tavolino.

"Questo proviene direttamente dagli allevamenti della mia famiglia, è un insaccato del Fiordo Skovitkc, se avete un alcolico caldo è perfetto come accompagnamento" disse sorridendo.

"Sono qui come rappresentante della Chiesa di Scandia. Ora i vostri sacerdoti inviati a Skanor dovrebbero essere già arrivati e ospitati dalla Chiesa. Sono interessatissimo a capire ogni dettaglio dei vostri culti, mentre aspettiamo l'Ambasciatore!".

 

[Silen]

"Per i dettagli più precisi dovrete rivolgervi a uno dei nostri sacerdoti, naturalmente" rispose il worgen dopo aver ringraziato per il dono "ma a grandi linee posso dirvi che abbiamo mantenuto la fede dei nostri padri che consideravano tutte le divinità degne di adorazione in quanto il nostro mondo è stato creato con il contributo di ognuna di essa e insieme hanno combattuto per difendere la creazione dal rigore di Apsu come dalla furia di Tiamat. Fra tutti gli dei chiaramente un posto particolare nel nostro cuore è occupato da Fenris, il dio patrono di noi worgen e il nostro creatore. Negli anni recenti il riverbero magico dovuto alla caduta della Barriera ha chiaramente generato una ridda di speculazioni teologiche. Apsu ha fatto ritorno in gloria e potere, questo affermano i nostri sacerdoti più sensitivi, e si è ricongiunto alla sua sposa: alcuni hanno affermato che ora che gli dei si sono riconciliati dovremmo rivolgerci soltanto al nostro patrono, altri che a maggior ragione dobbiamo tenere fede alla antico credo in Ogniddei. Personalmente non sono un teologo e non saprei come orizzontarmi in queste speculazioni, sono solo contento che l'antica profezia sulla distruzione di Ea sia ormai scongiurata."