[Unione di Scandia] Ambasciata a Tlastlan

Arminio

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Le navi percorsero la costa. Partendo dai freddi mari del nord, gradualmente si avventurarono in terre più calde.
Gli iceberg e gli scogli neri scomparvero, sostituiti da scogliere rocciose e i forti venti di Nifelheim.

Superate le terre dei worgen, la costa divenne più bassa e pianeggiante, e gli alberi erano ben visibili dalle rapide navi Scandiane.
Infine, superate le terre oscure delle felidi, gli Scandiani giunsero al largo della Repubblica di Tlastlan.

L'uomo sulla prua, un tarchiato individuo dai capelli neri e il pizzo, era conosciuto come Albert Gotemberg, ricco mercante Pomenarense originario di Wilhemsburg. Dopo aver passato la gioventù a lavorare prima in bottega, e poi nel settore della lavorazione delle pelli, Gotemberg era entrato nelle grazie degli uffici locali della regione.

Arricchitosi nel corso degli anni, infine Gotemberg, famoso per la parlantina e l'affabilità, venne incaricato di una missione. Recarsi a Tlastlan e servire come Ambasciatore Permanente.

Le navi giunsero quindi al largo del golfo della capitale, richiamando l'attenzione dei locali.

@Silen
 

Silen

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Situata alla foce di uno dei fiumi principali della zona la città di Tlastlan era stata edificata da una comunità di uomini-lucertola con uno spiccato amore per il commercio che avevano sfruttato la posizione favorevole per costruire una città-mercato che raccoglieva merci provenienti dalle regioni vicine come anche dagli insediamenti lungo il corso del fiume. Tlastlan era stata quindi sempre governata da magistrati-mercanti e quando era sorta la Repubblica era sembrato normale che i vari principi-mercanti a capo delle corporazioni concentrassero nelle loro mani tutti gli incarichi politici. Così era nata la Repubblica di Tlastlan, Repubblica di nome ma di fatto più simile a una oligarchia dove il denaro sit raduceva automaticamente in autorità e potere.
All'approssimarsi del vascello dell'Unione una nave da guerra lasciò immediatamente il porto, segnalando ai nuovi venuti di accostarsi e prepararsi a un abbordaggio; naturalmente non si trattava in sè di un gesto di ostilità gratutia quanto la naturale reazione alla apparizione di naviglio sconosciuto così vicino alla capitale della Repubblica.
 

Arminio

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La galea Scandiana si avvicino alla nave da guerra repubblicana, per permettere l'abbordaggio.

Gotemberg, accompagnato da alcuni inservienti, delle guardie e degli attendenti diplomatici di Skanor, si erse a babordo della nave.

"Salve, abitanti di Tlaslan! Sono Albert Gotemberg, diplomatico dell'Unione di Scandia!"
"Abbiamo sentito parlare delle vostre terre, lì nel nord. Il Re Karl II Haraldsson e il Parlamento vi porgono i loro saluti. Portiamo amicizie e beni materiali, e vi richiediamo alloggio e un canale diplomatico."

@Silen
 

Silen

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A salire a bordo è un uomo-lucertola paludato di un abito azzurro seguito da una scorta di altri due suoi corrazziali con una tuncia grigio acciaio . Fin dal primo contatto gli abitanti della Repubblica colpiscono per la tendenza ad associare un colore al ruolo e al rango dei propri nobili ed ufficiali, una vera e propria passione nazionale questa...
"Il mio nome è Ss'ron, comandante della Cercatrice" si presenta l'uomo lucertola vestito di azzurro "vi trovate nelle acque antistanti la città di Tlastlan, la capitale della Repubblica. Vi siete avvicinati senza autorizzazione dell'ammiragliato della Repubblica quindi dobbiamo chiedervi di non opporre resistenza e di accettare una ispezione del vostro naviglio. Vi scorteremo nel porto della capitale dove potrete presentare le vostre credenziali" SS'ron accennò col capoe proseguì in tono più conciliante "si tratta di misure di sicurezza inevitabili in un primo contatto come questo; ma se accerteremo che la vostra spedizione è pacifica come dichiarate, vi sarà data ospitalità e potrete incontrare i Mastri delle Corporazioni. La Repubblica è una nazione civile e le rappresentanze diplomatiche sono considerate inviolabili. "
 

Arminio

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"Oh, si, certamente. Il carico è di sotto. E considerate tutta la merce a babordo come un dono da parte dell'Unione. Portiamo birra, legno di pino e abete lavorato, e del pellame" fece Gotemberg. (Considera 20 monete di donazione alla Repubblica come omaggio.)

Mentre proseguivano le operazioni di controllo, Gotemberg continuò a parlare con SS'ron.
"Nel corso dei decenni abbiamo spesso sentito dell'esistenza del vostro stato. Nelle taverne di Wilhemsburg si parla di una città dai grandi templi e terrazze, e in grado di costruire torri d'oro e d'avorio. Il Re ha deciso di mandarci qui per verificare la verità, e nel caso capire se ci fossero delle opportunità di far soldi, francamente" sorrise il mercante.

@Silen

 

Silen

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"Torri d'oro e avorio...beh questa è certamente una esagerazione" disse il capitano Ss'ron "ver è che la nsotra città prospera col commercio e che ultimamente abbiamo conosciuto un periodo di forte espansione grazie allo sviluppo di varie rotte commerciali con le felidi e i nani del clan tempesta. Se vorrete visitare il mercato troverete merci esotiche di provenienza di numerose nazioni! C'è molto oro da guadagnare per un onesto emrcante, se è in grado di giocare al meglio le sue carte"
In quel momento uno dei marinai della Cercatrice fece rapporto al capitano nella sua lingua nativa, probabilmente riferendo sulla ispezione del carico e Ss'ron annuì.
"Mi riferiscono che il carico è esattamente quello che avete riferito. Questo depone a favore della vostra sincerità e mi permette di invitarvi nel porto di Tlastlan; naturalmente vi faremo da scorta. Nelf rattempo manderò una vedetta veloce ad avvisare i Mastri delle Corporazioni del vostro arrivo."
 

Arminio

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Il convoglio diplomatico si apprestò alle operazioni di sbarco nel porto.
Le galee Scandiane ormeggiarono affianco alle larghe banchine della città, affiancate da grossi vascelli mercantili e leggere vele del sud.

Gotemberg sbarcò, seguito dal suo gruppo di guardie e attendenti. Decisero quindi di aspettare nei quartieri del molo, in attesa di qualche comunicazione.

@Silen
 

Silen

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Dopo alcune ore di attesa il capitano Ss'ron si reca a prelevare Gotemberg e il suo staff per scortarli a un colloquio diplomatico.
"Mio caro amico, ho l'ordine e il paicere di condurvi da Kotakar, Mastro della Corporazione dei Navigli nonchè supervisore del porto di Tlastlan. Ho avuto occasione di parlargli personalmente e posso azzardare che Mastro Katokar è molto interessato alla possibilità di aprire un nuovo mercato per la Repubblica; i mastri inferiori hannoe saminato il caricod ella vostra nave e hanno trovato interessanti diversi dei vostri prodotti; ma ora seguitemi vi prego."
Glis candiano vennero condotti in un palazzo che, pur essendo edificato nel quartiere del porto, spiccava per sfarzosità e ricchezza come anche per la presenza di un nutrito gruppo di guardie armate. Ss'ron li accompagnò fino a una sala di conferenze dominata da un lungo tavolo al capo del quale sedeva un uomo-lucertola interavente vestito da una tunica verde e mare coi simboli di Tlastlan ricmati in oro come in oro erano ricamati i bordi della tunica.
"Sedete, ospiti provenienti dal lontano nord" disse colui che era evidentemente il Mastro della Corporazione dei Navigli con un gesto magniloquente "mi è stato riferito che avete compiuto una lunga traversata per giungere qui a Tlastlan. Desiderate dei rinfreschi? Abbiamo molti alcolici raffinati provenienti dalle colture lungo il fiume come anche bevande più esotiche provenienti dai reami dei nani e delle felidi."
 

Arminio

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"Saluti dal Re di Scandia, Mastro Katokar" fece Gutemberg.

"Si, volentieri, abbiamo fatto un lungo viaggio" disse, facendo cenno ai suoi compagni.
Dopo un cenno positivo si sedettero all'altro lato del lungo tavolo.
Gutemberg porse una lettera con il sigillo reale.

"Questa è una missiva firmata dal Primo Ministro Bermann di Skanor. Tendenzialmente è piena di complimenti e belle parole."
"Ma sono io che deve riportare il grosso delle informazioni, Mastro Katokar."

"Vi chiedo il permesso di rimanere in pianta stabile in città insieme ai miei, per agire come Ambasciatore Permanente. Skanor richiede lo stesso da voi, se voi desiderate mandare qualcuno a nord."

"E inoltre, parlando da mercante" continuò facendo tintinnare la collana e i bracciali, "abbiamo una offerta per voi. La costruzione di un Emporio Scandiano nell'isola al largo delle vostre coste, della quale non conosco il nome."
"Siamo pronti a mandare decine di navi commerciali a sud, se siete interessati. Insieme alla nostra amicizia, naturalmente".

@Silen



 

Silen

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L'uomo lucertola esaminò la missiva del Re scandiano, senza alcuna fretta apparente "Vi faremo avere una risposta per il vostro re, il minimo che possiamo fare è ricambiare i suoi complimenti cortesi" disse Mastro Katokar "una mabasciata permanente è fattibile, basterà che prendiate dimora nella nsotra città. Saremo lieti di suggerirvi delle possibili soluzioni. Credo anche che il Consiglio voterà inf avore dell'invio di un ambasciatore nelle vostre terre comprenderete che prima però la questione dovrà essere messa ai voti: essa esula dai miei poteri specifici."

"Un emporio?" l'uomo lucertola sembrò cortese ma educatamente scettico "non è una questione così facile. Se anche voi siete un mercante capirete facilmente quello che voglio dire...un emporio straniero genera invidie, concorrenza indesiderata, tensioni di ogni tipo. Per quanto siano tutti interessati ad estendere i propri traffici, ritengo poco probabile la possibilità che il Consiglio voti inf avore della costruzione di un emporio, proprio a Tlastlan."
 

Arminio

Ninja Skilled!
Gotemberg si raddrizzò sulla sedia.

"Capisco che politicamente una azione del genere possa essere avventata. Ma allo stesso tempo, sarebbe difficile adesso per i nostri mercanti raggiungere la vostra nazione con tali distanze, almeno nel medio periodo."

"E poi parliamo di una piccola zona in un'isola al largo. Sono certo che il Consiglio possa essere più caldo nei confronti della nostra proposta, per il giusto prezzo, no?"
 

Silen

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L'uomo-lucertola esibì un sorriso di gentile ironia "E in questo caso, come faranno le vostre navi a raggiungere l'emporio? La distanza non è forse la stessa?" il Mastro dei Navigli allargò le braccia in un gesto di impotenza "ma stiamo discutendo di impossibilità politiche, amico mio. Il Consiglio delle Corporazioni non darà mai il permesso di costruire un emporio straniero proprio qui a Tlastlan. Il mio consiglio è di migliorare le vostre navi da trasporto e tornare non appena sarete in grado di condurre un viaggio sicuro fino a noi; state certi che noi faremo lo stesso, vedo molte potenzialità nel commercio fra i nostri paesi. Nel frattempo potremo stabilire la ambasciata che desiderate".
 
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