Diploannessione Unione di Lechia - Al'Logos

[Arminio]

Spoiler: roba

Aleksei Kowal, esplorazione nella regione di Al'Logos

"E fu Luce, e quando fu Luce ogni essere di questo universo nacque una seconda volta, e le porte del Paradiso si aprirono di nuovo, eterna gioia e tolleranza per chiunque abbia accettato il Messaggio dell'Uno..."

"L'Uno è Uno, Unico e Indivisibile, ineluttabile e invisibile, eterno e presente, fisico e metafisico..."

"La Grazia del Paradiso è per i fedeli. Ogni essere di questo mondo ha ricevuto la sua Grazia primigena, e il mondo distrutto è solo prova di quello che è stato scritto"

"Vescovo? Siamo arrivati."


Il Vescovo Aleksei Kowal, della Chiesa dell'Uno dell'Unione di Lechia, alzò lo sguardo dal libro che stava recitando. La carrozza che lo conteneva stava rallentando.
Il giovane uomo chiuse il libro con un sospiro, alzandosi dal suo posto.

Il convoglio di cavalieri e sacerdoti era arrivato a sud-ovest, nella regione che i libri chiamavano Al'Logos. I libri narravano di come questo luogo, immerso nel deserto, fosse un altro importante tesoro del Culto dell'Uno. Era quindi arrivato il momento di riportare sotto l'egida dei fedeli anche questa terra.

@Silen

 

[Silen]

La spedizione si inoltrò di buon passo nella regione di Al'logos, carica di speranze e col morale altro: la prospettiva di riscoprire un altro pezzo delle antiche saghe del Califfato motivava tutti i partecipanti alla piccola spedizione. Tuttavia il viaggio si fece presto difficile: il deserto non offriva punti di riferimento e gli antichi libri davano solo una idea piuttosto vaga della direzione da prendere. Dopo alcuni giorni di viaggio, trascorsi senza incontrare anima viva, gli esplroatori avvistarono quella che sembrava essere una piccola carovana composta da quattro cammelli e forse altrettante figure velate che si muovevano lentamente seguendo un percorso parallelo al loro.

 

[Arminio]

Il Vescovo, avvistati i nomadi, fece cenno alla sua carovana di fermarsi.

I cavalli e il suo carro rallentarono e si fermarono, permettendo al Vescovo di scendere, seguito dai suoi attendenti.
Il piccolo gruppo, disarmato, si fece avanti in direzione dei cammellieri.

Il Vescovo, una volta arrivato a distanza di voce, iniziò la discussione nel modo che riteneva più logico;

"Salute, Fedeli. Che la Grazia dell'Uno sia con voi" disse, parlando nell'antico linguaggio dei Libri.

@Silen

 

[Silen]

Il più vicino dei viandanti abbassò il velo davanti al volto rivelandosi come un uomo-lucertola dalla pelle giallo-bronzea. Sollevata la destra a palmo aperto per indicare che non aveva armi, salutò a sua volta il vescovo.

"Salute a voi, stranieri. Non sembrate dei tajir. Cosa vi porta in queste lande?"

 

[Arminio]

Il Vescovo abbassò il cappuccio scuro, rivelando il suo volto e la tiara che avvolgeva il suo capo.

"Siamo i rappresentanti della Chiesa dell'Uno, nel nome della nostra Nazione, l'Unione di Lechia, ad est di queste terre"

"Siamo qui per portare avanti il Messaggio; I Fedeli dell'Uno sono finalmente tornati in questo mondo, e stiamo radunando in ogni terra coloro che sono ancora fedeli alla tradizione. Sappiamo che in queste terre una volta gli uomini del Profeta pregavano e diffondevano il Verbo."

"Portiamo pace e amicizia, e offriamo agli abitanti di queste terre di unirsi a noi, in nome dell'Uno"

@Silen

 

[Silen]

"Il mio nome è Gizorah Lacertis" si presentò l'uomo lucertola con un inchino "temo però di non potervi aiutare. Siamo stranieri in questa terra quanto voi, io e i miei fratelli passiamo raramente in questa regione e solo per necessità; essa è divenuta da tempo un covo di predoni ed è molto pericoloso transitare da queste parti."
Gizorah parlottò alcuni istanti con gli altri membri della sua piccola carovana poi tornò al comune "Io e i miei fratelli ci stavamo chiedendo se voleste accompagnarci finchè non saremo usciti dal territorio dei rpedoni: in cambio vi faremo da guida in questo territorio che evidentemente non conoscete. Affare fatto?"

 

[Arminio]

Il Vescovo diede una occhiata alla sua scorta; una ventina di uomini a cavallo, sia lancieri che arcieri, che accompagnavano lui, altri tre prelati e una dozzina di attendenti.

"Vi scorteremo verso questo luogo. Se ci sono dei predoni, allora sarà nostro compito porre fine alle loro nefandezze."

@Silen

 

[Silen]

L'uomo lucertola sorrise "Speriamo che non sia necessario, Vescovo Alexei".
Poco dopo il viaggio riprese: Gizorah conosceva evidentemnte il luogo come le sue tasche poichè si muoveva sicuro e senza incertezze nonostante la apparente mancanza di punti di riferimento. La notte venne trascorsa in una piccola oasi, non più di un pozzo e una manciata di palme e la mattina dopo il gruppo si alzò di buon ora preparandosi a proseguire la traversata del deserto. Sfortunatamente poche ore dopo aver lasciato la oasi una lunga fila di cavalieri si parò davanti alla carovana sbarrando loro il cammino. Dalle dune alle loro spalle emersero altri predoni decisi a tagliare ogni via di possibile ritirata al gruppo.

 

[Arminio]

Il gruppo di soldati Lechiani si dispose ad anello intorno al Vescovo, ai suoi attendenti e i nomadi, con lance e scudi alzati e dietro una sottile linea di arcieri, utilizzando la carovana e i cavalli come barriere aggiuntive.

Il Vescovo, immediatamente dietro la linea di lancieri, si fece avanti.
In mano aveva lo scettro vescovile, che emanava un forte odore di incenso e intagliato con i simboli dell'Uno.

"FERMI".

"IN NOME DELL'UNO, ASCOLTATE LE MIE PAROLE".

"Non so chi sia il vostro Signore o il vostro Padrone, ma sappiate che siamo arrivati per portare un messaggio di Speranza! La dottrina dell'Uno ha fatto ritorno su Ea, ed ognuno di voi verrà salvato! Deponete le armi e accogliete Lechia come fratelli. L'Uno salverà le vostre vite, vi ripulirà dai vostri peccati, proteggerà le vostre famiglie e salverà la vostra anima! Non abbiate paura, perchè abbiamo visto lo stato delle vostre terre! Noi vi aiuteremo, le ricostruiremo, e le ricopriremo di gloria!"

@Silen

 

[Silen]

Per tutta risposta i predoni formarono una linea sottile e partirono alla carica: come aveva detto Gizorah, la gente che ora abitava Al'logos non era del tipo che si ferma a discutere del più o del meno: non restava che prepararsi ad affrontare il nemico prima che fosse loro addosso.

 

[Arminio]

"Così sia! Lancieri e arcieri, forza! Abbiamo l'Uno con noi, ripulite questa terra dalla melma!" urlò il Vescovo, sguainando la sua spada.

@Silen

 

[Silen]

Lo scontrò divenne subito piuttosto caotico man mano che i cavalieri di unoe dell'altro schieramento si scontravano mentre i lancieri rimasero come prevedibile di scorta al vescovo pronti a rintuzzare ogni attacco di un predone che si fosse avvicinato troppo. Per quanto il gruppetto di esploratori di Lechia fosse meno numeroso l'efficenza con cui combatteva fu evidentemente una sorpresa per i nemici che si aspettavano evidentemente una resistenza assai inferiore; dopo appena una mezzora dall'inizio dello scontro i predoni fuggirono lasciandosi dietro una manciata di morti, le truppe di Lechia da parte loro avevano due morti e alcuni feriti.
Mentre ancora i predoni erano in fuga Gizorah si avvicinò al vescovo "Ci avete salvato la vita oggi, signore" disse con un inchino "ma una fuga così rapida significa solo che i nostri nemici sono andati in cerca di rinforzi...torneranno e saranno molto numerosi; dobbiamo trovare il modo di scrollarceli di dosso altrimenti la prossima volta ci faranno a pezzi".

 

[Arminio]

"Significa che dobbiamo attaccare ora" fece il Vescovo, annuendo con forza.
"Seguiamo le loro tracce e lanciamo un assalto al loro campo, senza che abbiano il tempo di riorganizzarsi. Ammazziamo il loro capo, e utilizziamo la sua morte come segnale."

"Ci aiuterete nel nostro assalto?"

@Silen

 

[Silen]

Gizorah fece tanto d'occhi alle parole del vescovo di lechia "Mio buon signore, siamo soltanto in quattro e nessuno di noi è un guerriero, come dovreste avere già veduto coi vostri occhi. Siete certo che la vostra condotta sia la più prudente da mantenere in una situazione simile?"

 

[Arminio]

Il Vescovo si fermò un attimo.

"Se dice così, reverendo Gizorah... Ha soluzioni da proporre che non consistano nel tornare in patria e chiamare migliaia di soldati?"

@Silen

 

[Silen]

L'uomo lucertola allargò le braccia "Come ho detto, non sono un guerriero e in ogni caso la decisione è vostra; se ritenete di dover procedere in questo senso avete la mia benedizione."

 

[Arminio]

"Mi viene in mente una domanda, reverendo: Cosa succederebbe se le nostre forze entrassero in massa nella regione? Cosa ne pensereste voi?"

@Silen

 

[Silen]

"Temo di non avere la capacità di prevedere il futuro, amico mio" disse l'uomo-lucertola con un asciutto sorriso.

 

[Arminio]

"In ogni caso, questo assalto non verrà dimenticato. Facciamo ritorno nella nostra terra amico mio, e se vuoi potrai accompagnarci. Ritorneremo in forze ed annienteremo ogni singolo bandito che ha osato toccarci."

@Silen

 

[Silen]

Spoiler

OK se la esplorazione chiude qui allora le regole sono le solite, 1 pa per la giocata, preferibilmente link in scheda con indicazione chiara del pg coinvolto.

La regione, lo avrai già capito da te, è infestata da predoni per cui per annetterla bisogna muoverci dentro delle milizie, almeno 2 direi. A parte i carovanieri di passaggio non è presente popolazione indigena quindi occorre muoverci anche dei coloni una volta resa la regione sicura.