GDR Una sera a teatro / Warten auf Konrot

Balto

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Era una fredda sera di Novembre, il tempo era pessimo e fuori pioveva a dirotto... una serata ideale per stare a casa, accanto al camino... ma la Freiin (baronessa) Kirsten zum Waldgrav aveva tanto insistito per recarsi al teatro ducale a vedere l'ultimo capolavoro, sulla bocca di tutti, Aspettando Konrot (titolo originale in Sylvano "Warten auf Konrot"), che il Freiherr (barone) Johan non aveva potuto far altro che accontentarla... la baronessa sapeva essere una donna molto ostinata dopo tutto...

Era singolare che un'opera satirica sul Duca fosse ammessa al principale teatro della capitale, edificato a suo tempo, dal nonno dell'Duca, Fabian III von Carstein, il quale nutriva una vera e propria passione per il teatro (almeno fino a quando non vi fu assassinato ed il trono passò al padre di Konrad...).
In effetti... era singolare che un'opera satirica sul Duca fosse ammessa affatto... d'altronde, il Duca, impegnato com'era nella gestione degli affari della Gilda Mercantile e nelle trattative per la "Crociata" contro i non-morti definita ormai "imminente", non si era minimamente interessato all'opera che aveva oramai riscosso un certo successo nei teatri minori e si apprestava, quindi, all'esordio sulla "scena che conta": Il Jan von Carstein Zuhoersaal, colloquialmente, il Gran Teatro Ducale di Viserhad.

i consorti zum Waldgrav, arrivati in carrozza di buon ora, entrarono dunque a teatro e presero posto nel loro palchetto privato, osservando dall'alto la sala che si riempiva, sorseggiando un buon rosso rotblut dell'abgetrennter Kopf.

Si respirava una certa tensione in sala, ed erano frequenti le occhiate che il pubblico rivolgeva al palco ducale, che dominava su tutto il salone come un grande occhio... ma il palco, di rimando, restava desolatamente vuoto... chiuso... e così... pian piano, la gente iniziò a rilassarsi, a chiacchierare amabilmente e scambiarsi gli ultimi pettegolezzi di corte come si usava fare nei teatri frequentati dalle élite.

Lo stesso barone zum Waldgrav, solitamente molto burbero, non poté esimersi dai convenevoli imposti dalla società... ed al fianco della baronessa, si lasciò perfino andare a qualche battuta di (cattivo) spirito coi suoi Pari.


Infine, quando in lontananza si potè udire la campana della cattedrale scandire con nove rintocchi l'ora... ed il pubblico e i nobili ebbero preso posto,


il sipario si aprì ed iniziò lo spettacolo...
 

Balto

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Le lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.

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Estragone, seduto per terra, sta cercando di togliersi uno schiniere. Vi si accanisce con ambo le mani, sbuffando. Si ferma stremato, riprende fiato, ricomincia daccapo.

Entra Vladimiro.

Estragone: "Niente da fare..."
Vladimiro: "Comincio a crederlo anch'io"

[...]

Lo spettaccolo prese il via.
Gli attori diedero prova di grande abilità recitativa ed il pubblico, dapprima un po' gelido, forse ancora temendo un assente Duca, pian piano si sciolse...

Vladimiro: "un cane andò in..." (Si accorge di aver cominciato troppo basso, s'interrompe, tossisce, riprende più alto) "Un cane andò in cucina e si accostò al fornello.
Allora col coltello il cuoco lo sgozzò.
Ciò visto gli altri cani scavarono una fossa..."
(S'interrompe e dopo un istante di raccoglimento riprende) "Ciò visti gli altri cani scavarono una fossa e sulla terra smossa scrissero con la coda: Un cane andò in cucina e si accostò al fornello."

Si potè udire una fragorosa risata partire dal fondo della sala... applauso dal pubblico: Vladimiro raccolse quindi il primo a scena aperta della serata.
Il regista, Johannes, seduto dietro le quinte si concesse un lieve sorriso.

Lo spettacolo proseguì
[...]

Estragone: "Dunque non diciamo male della nostra epoca, non è più disgraziata delle altre" (Silenzio) "Non ne diciamo neanche bene." (Silenzio) "Non ne parliamo." (Silenzio) "È vero che la popolazione è aumentata..."

Nuovamente si udì una risata fragorosa partire isolata dal fondo della sala, e ancora una volta, partì un'applauso a scena aperta... questa volta il pubblico impiegò un po' a lasciarsi andare... gli attori sul palco si scambiarono un'occhiata fugace... non si aspettavano di ricevere un applauso al termine di questa battuta... non era comica in fondo... Estragone fece spallucce e riprese il discorso.

[...]

Entra un ragazzo, molto giovane, in uniforme, un elmo con nasale ne cela parzialmente le fattezze:

Con voce limpida e squillante "Konrot oggi non verrà, ma verrà domani" ed esce.

Vladimiro: "Ce ne andiamo?"
Estragone: "Sì, andiamocene"

restano immobili per svariati lunghi istanti.

Si spegne la lanterna che fa da sole e cala il sipario.

INTERVALLO
 
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Balto

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Nel frattempo, dietro alle quinte...

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Johannes: "[...] bravi tutti! stiamo andando benone... il pubblico è caldo, mi raccomando, sfruttate le pause comiche come nelle prove... Vladimiro, magari un filo più mordente ma va bene"

Vladimiro: "Oh ma insomma!!! Nelle prove mi dici un filo meno, ora un filo più... ma deciditi, tesoro! Sono un professionista, IO... a differenza di QUELLA" indicando il ragazzo (che in realtà era una ragazza... peraltro molto bella anche se l'abito, l'elmo e la fasciatura sul seno ne celavano le fattezze) in uniforme che aveva portato il dispaccio annunciando l'arrivo di Konrot il giorno successivo.

Anja: "......"

Vladimiro: sbuffando "Una donna che fa la parte di un maschio.... pffft! Non si è mai sentito una cosa simile!"

Anja: "Ironico detto da te..."

Vladimiro: "COSA?! Piccola..... come ti permetti! Sono una stella io! IL MIGLIORE, IO! Capito?! O non hai forse sentito come mi adorano?"

Johannes: "D'accordo d'accordo, basta così voi due! L'intervallo è quasi terminato... Anja, basta stuzzicarlo... Vladimiro, concentrati! Su... dai che sei di battuta.
Forza cominciamo... tutti qua le mani: merda, merda, merda tanta MERDA!"




ATTO II
 
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Balto

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Non accade nulla, nessuno arriva, nessuno se ne va, è terribile!

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[...]

Vladimiro: (tra sé e sé) "Si lamenta dello schiniere, quando dovrebbe lamentarsi della gamba."
ennesima risata fragorosa dal fondo ed applauso del pubblico, Vladimiro sorrise e si esibì persino in un inchino appena accennato.
Johannes, tirò un sospiro, pensando a come si sarebbe montata la testa quella prima donna di Vladimiro... e si fece portare un sorso d'acqua, lo spettacolo stava, anche per via delle continue interruzioni per gli applausi, andando per le lunghe.

[...]

Estragone: "Si nasce tutti pazzi"
Vladimiro: "alcuni, lo restano"
Johannes si mise la mano sulla faccia e maledisse la sfacciataggine di Vladimiro... rubare la battuta del compagno pur di acaparrarsi l'ennesimo applauso era davvero troppo... il regista era sempre più convinto del fatto che avrebbe dovuto fare un discorsetto all'attore... ma era bravo, doveva ammetterlo.


NEL FRATTEMPO, A FONDO SALA

Ignoto: "BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHA!!! BRAVO!!!! BRAVOOOOOOOO!!!!" (parte ad applaudire)

il baronetto van der Neuwirth, rango minore della nobiltà Sylvaniana, troppo spiantato per permettersi un palchetto privato, seduto proprio davanti al maleducato, sospirò profondamente e si risolvette a rivolgergli la parola per ammonirlo

van der Neuwirth: "SIGNORE! Insomma... la prego! Un po' di contegno! E' tutta sera che urla e si sbraccia! Sta rovinando lo spettacolo a tutti quanti!"

Ignoto: "HAHAHAHAHA.......AHAhahah.....ahahah....ahah.....ah..... mi scusi tanto, davvero... questa battuta mi sta letteralmente uccidendo..."

van der Neuwirth: "mmmh... sì... bhè.... come ritiene.... contegno per cortesia..."

Ignoto: "sì sì... scusi... pfffffff.......hahaha..."pazzi" hahahaha......pffffff..... no no, va bene.... ci sono... ce la faccio... scusi... davero......hihihihi"


[...]

battute finali... dopo ben 150 minuti

Estragone: "Siamo contenti." (Silenzio.) "E che facciamo, ora che siamo contenti?"
Vladimiro: "Wir warten auf Konrot... aspettiamo Konrot"
Estragone: "Già, è vero."

CALA IL SIPARIO
 

Balto

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Le lanterne vennero accese e gli attori uscirono sul palco per la chiamata finale assieme al regista. Raccolsero numerosi consensi.
Il calore del pubblico nel salutarli, a testimonianza dell'ottimo lavoro svolto e della fatica profusa nei mesi precedenti durante le molte prove.


Improvvisamente, i portoni si spalancarano ed un fiume di armigeri in armatura completa brunita si riversarono all'interno del teatro.
La Guardia Nera ducale si dispose disciplinatamente ed in assoluto silenzio ai lati della sala, alabarde alla mano e sull'attenti... qualche espressione ed urlo di sorpresa provenì dalla platea, ma subito fu soffocato e ben presto regnò il silenzio.
La compagnia teatrale rimase atterrita sul palco.

Dal fondo della sala giunse un applauso solitario, lento e misurato... come i passi di un uomo che sale al patibolo.

L'applauso si fece più vicino, echeggiò in tutto il salone nel silenzio e nello sgomento del pubblico.

Il Duca Konrad von Carstein, come sempre vestito della Sua nera armatura e fido spadone al fianco, fece la sua comparsa nel corridoio centrale, applaudiva... un gran sorriso dipinto in volto.
Le Guardie batterono i tacchi all'unisono segnalando la presenza del regnante di Sylvania... Konrad si lasciò andare ad una gran risata e si avvicinò al palco per poi salirvi, in mezzo agli attori, sempre applaudendo e ridendo di gusto.

"Complimenti... davvero... un eccellente spettacolo... erano mesi che non ridevo così"

silenzio più totale da parte della compagnia... il Duca inarcò un sopracciglio osservando con sguardo penetrante il regista che sembrò come destarsi da un torpore... fece immediatamente un riverenza, imitato a ruota da tutti i presenti.

Johannes: "Vostra Grazia... ci onora con la Sua Illustre presenza"

"Ma certo... come avrei potuto mancare... non si fa che parlare di Warten auf Konrot per strada.... beh a dire il vero sussurare... devo dire che ho incontrato molta reticenza nel volerne discutere... non capisco il perchè davvero... avete dato ottima prova di voi! Bravi, davvero, non posso che applaudire ancora!"

"Graz..."
un singolo applauso del Duca *clap* ancora sorridente.
"...oh..."

"A me è piaciuta molto la commedia... tu che dici Konrot? Konrot? Ehi Konrot?? KONROT DOVE DIAVOLO SEI?! ESCI FUORI ORA! Bhè dov'è questo Konrot? Pare proprio non voglia farsi vivo eh?"

"Vostra Grazia..."

"Orsù... presentatemelo... è tutta sera che sento parlare di lui... MUOIO assolutamente dalla voglia di conoscerlo!"

"ehm... Vostra Grazia..."

"Mio caro... com'è che ti chiami?"

"Johannes, Vostra Grazia..."

"Non mi piace attendere... io NON attendo... io sono il Duca... ed incidentalmente anche il fottuto Dio delle navi! gli altri attendono me! Sono stato chiaro?"
Il Duca si protese in avanti, espressione seria e minacciosa
"Ora, ESIGO, che mi si presenti Konrot... avete DIECI secondi per tirarlo fuori e presentarmelo, dopodichè, inizierò ad arrecarvi un acuto dolore fisico, e poi vi ucciderò... ad uno ad uno... finquando non avrò potuto stringere la mano ad Herr Konrot... chiaro?"


sguardo di puro terrore dipinto in volto agli astanti

"UNO"

"m...ma....Vostra"

"DUE"

"Vostra Grazia, Vi prego!"

"TRE"

"Si tratta di un equivoco Vostra Grazia, Vi scongiuro!"

"QUALE CAZZO DI EQUIVOCO?! SETTE!"

"Vostra...ma... che fine hanno fatto i numeri intermedi???"

"Li ho appena aboliti per decreto ducale esecutivo: la mia pazienza ha un limite, a differenza della mia autorità, NOVE!"

I nervi cedettero a Vladimiro
"Oh... ma insomma... se non glielo dite voi glielo dirò io! Ci ammazza tutti! Siete Voi Konrot, Vostra Grazia... è... è una satira..."

"Oh Santo Astera! Un invertito... peccato... mi stavi simpatico... dovrei farti arrestare sai? Odio gli invertiti... li ho fatti impalare tutti... tanto a voi piace prenderlo... perchè limitarsi alle mezze misure, dico io, no?"

Vladimiro prese a sudare freddo

"Ahahaha! Scherzavo! Volevo vedere la tua faccia! Ho sempre adorato il teatro... fa ridere... bhè è vero che ho fatto arrestare ed impalare un sacco di invertiti... ma era solo perchè erano persone orribili che non facevano ciò dicevo loro... tipo obbedire... *sigh*... una satira dunque? è così? Non c'è nessun Konrot?"

"N...No Vostra Grazia..."

"Peccato... aveva l'aria di un tipo interessante... oh bhè... ad ogni modo... a me è piaciuta la commedia... carina... ha... stile! TU CHE DICI LUOGOTENENTE DMITRIJ? A TE E' PIACIUTA?"

"non era male"

"COSA? NON TI SENTO! VIENI AVANTI E URLA RAGAZZO!"

"Ho detto: ammetto che non era male, Comandante"

"Nevvero? Ti piace il teatro Dmitrij?"

"Sìssignore"

"Che genere?"

"Bhè... non saprei... un po' tutto... mi piace una bella commedia... ma ho una predilezione per le tragedie classiche... specie quelle che finiscono con svariati morti e tanto sangue"

"Già... belle quelle! Piacciono un sacco anche a me! Dovrei rendere il teatro parte dell'educazione obbligatoria per gli ufficiali delle Guardie... sì... ottima idea... mi piace! Bravo Dmitrij! Esegui! Promosso sul campo a Primo Luogotenente"

L'ufficiale si mise sull'attenti e salutò il Duca
"Vostra Grazia"

"Dunque... che ne facciamo di Voi? Non so... stasera non mi sento particolarmente ispirato... boh... torturateli in modo orribile, decapitateli, impalateli e bruciateli vivi... vedi tu l'ordine nel quale eseguire, Primo Luogotenente, sono sicuro che troverai qualcosa di creativo..."

"Agli ordini Vostra Grazia!"

Un drappello marciò sul palco ed afferrò tutti gli attori che presero ad urlare

"VOSTRA GRAZIA VI PREGO!"

"Mmh? Una donna? Nella parte della staffetta? Mh... però... inusuale"

"Vostra Grazia, ve ne prego, abbiate pietà"

"Mhhh... sei propria bella fanciulla... come ti chiami?"

"Anja, Vostra Grazia"

"mmmh... che bel nome Anja! Mi piace"

"...."

"Vostra Grazia?"

"mmmh... nah... lei no, mi occuperò personalmente delle sue... doti... sì... doti... uccidete pure gli altri"

"Jawohl!"

"NO VOSTRA GRAZIA VI PREGO!"

"Mmmh? E perchè mai, invertito?"

"...."

"Come ti chiami uom...eh... don... Coso?"

"Vladim..."

"No... come vorresti chiamarti? Se fossi donna?"

"...eh... S... M... no.... eh.... A.... Anja....?"

"Che stupido nome! Uccidetelo male!"

"Ja! E del pubblico? Che ne facciamo del resto della sala?"

Le Guardie Nere puntarono le alabarde, pronte a mietere teste
Urla di terrore

"Mmmmh... già... che farne? Saranno quasi un centinaio di persone.... mmmh.... ci verrà un bel po' di sangue.... mhhh.... vediamo...."

"Vostra Grazia... Vi prego... la... la mia famiglia è là in mezzo..."

"Oh davvero?"

"S..sì.. i miei genitori, e mio fratello..."

"Oh.... sarebbe un peccato doverli uccidere... povera ragazza... un visino così carino.... mmmmmh........ oooh e vabene! D'ACCORDO! AVETE VINTO! NON VI AMMAZZO TUTTI PER PARTITO PRESO!"

sospiri di sollievi e qualche timido urlo di giubilo ad inneggiare il nome del Duca

"FACCIAMO UN GIOCO! SONO DI BUON UMORE! ORA APPORTERO' QUALCHE MODIFICA AL COPIONE, PERCHE' QUESTO... E' SBAGLIATO... NON MI PIACE... MI FA SCHIFO! CHI CAZZO L'HA SCRITTO QUESTO OBROBRIO EH?!"

"........ ma ...... pensavo.... fosse di gradimento..."

"CHI TI HA DATO QUESTA MERDA JOHANNES?!"

"......."

"JOHANNES! STO PERDENDO LA PAZIENZA"

"Mio... mio Signore, mi è stato recapitato anonimamente e... io davvero... non so..."

"BALLE, JOHANNES! RIPRENDIAMO DA DOVE AVEVO INTERROTTO! DIECI!"

il Duca estrasse il misericordia e con un unico movimento veloce sgozzò il regista, che rimase in piedi e si afferrò la gola con entrambe le mani come a cercare di contenere il fluido vitale che ne usciva.
Urla di terrore, Anja crollò in ginocchio, ricoperta dagli schizzi di sangue.

"Allora Johannes? Chi te l'ha dato eh?"

"*GURGLE*"

Il Duca scosse la testa

"Sei proprio un inutile incompetente... odio gli incompetenti..."

e gli piantò il pugnale in un occhio, uccidendo il malcapitato all'istante
Il Duca sospirò in maniera teatrale

"Che peccato... vabbè... DICEVAMO PUBBLICO! HO DETTO SILENZIO CAZZO! SONO IL DIO DELLE NAVI, CAZZO! Anzi, scusate, IL FOTTUTO DIO DELLE NAVI, CAZZO! Mmmmh.... così va meglio... DICEVO... FACCIAMO UN GIOCO: ORA, APPORTERO' ALCUNE MODIFICHE A QUESTO LETAME DI UN COPIONE... VOI, CARI ATTORI, AVRETE QUARANTA GIRI DI CLESSIDRA PER IMPARARLO A MEMORIA E RECITARLO... SENZA ERRORI DI SORTA, O VI TAGLIO LA VITA! SE PIACERA' AL PUBBLICO... MA SOPRATTUTTO A ME... ALLORA POTRETE ANDARVENE TUTTI DALLA PORTA PRINCIPALE COME SE NULLA FOSSE ACCADUTO, bhe, tranne Johannes qui... ha avuto un improvviso attacco di morte.... vabbè.... mi raccomando impegnatevi a dovere... siete senza regista... AH... E SE MI ACCORGO CHE FATE SOLO FINTA DI APPLAUDIRE, VI AMMAZZO TUTTI COMUNQUE, CHIARO? Mmmhh... bene... da qua quei fogli! Un lapis! Presto! Tu, dammi la schiena!"

Il Duca prese a scribacchiare furiosamente... dopo alcuni attimi che parvero durare un'eternità...

"Ecco qua! D'accordo andate! Mi raccomando... quaranta giri di clessidra.... no... tu no mia cara! Le tua battuta è pressoché invariata... potrai ripassarla mentre ti stupro a sangue... sei molto bella in rosso lo sai?"
Il Duca si leccò le labbra, sporche del sangue di Johannes, afferrò Anja per i capelli e la trascinò, urlante, dietro le quinte.
 

Balto

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Le lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.

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Estragone, seduto per terra, sta cercando di togliersi uno schiniere. Vi si accanisce con ambo le mani, sbuffando. Si ferma stremato, riprende fiato, ricomincia daccapo.

Entra Vladimiro.

Estragone: "Niente da fare..."
Vladimiro: "Siamo spacciati..."


*cough cough*

[...]

Vladimiro: "un cane andò in..." (Si accorge di aver cominciato troppo basso, s'interrompe, tossisce molto forte, riprende più alto) "Un cane andò in cucina e si accostò al fornello.
Allora col coltello il cuoco lo sgozzò.

Ciò visto gli altri cani ne mangiarono le carni...(S'interrompe, tossisce fino allo spasmo e dopo un istante di raccoglimento riprende) "Ciò visti gli altri cani scavarono una fossa e sulla terra smossa scrissero con la coda: Un cane andò in cucina e si accostò al fornello."

[.......]

Entra Anja, barcollante, capelli arruffati ed uniforme ridotta a brandelli, a stento si regge in piedi

"K... Kon... Konrad... *cough cough* Konrad, è stato qua..."

crolla esanime

*cough cough*

"ehi ma cos'è questo fumo?!"



URLA DI PURO TERRORE
 

Balto

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QUALCHE MOMENTO PRIMA, FUORI DAL ZUHOERSAAL

"Avete eseguito, Primo Luogotenente Dmitrij?"

"Tutto è pronto, Vostra Grazia, abbiamo già dato fuoco alle fondamenta... con la polvere... non si sa mai... così stiamo sul sicuro"

"Molto bene.... bravo... ti sei comportato bene questa sera, anche gli uomini"

"Vostra Grazia ci onora"

"Sai... gli hobbit la fumano così questa roba... ci credo che sono sempre pancia all'aria a non fare un cazzo... lo farei anch'io... senti qua che roba... davvero ottima arrotolata ed essiccata così l'erba pipa... la conservavo per un occasione speciale... bhè in un certo senso suppongo lo sia... adoro i fuochi d'artificio..."

"Assolutamente, Vostra Grazia"

Konrad gettò il mozzicone sulla miccia di polvere nera graziosamente fornita dai nani di stanza nella regione... "rigorosamente per scopi civili"

"Consiglierei di levarci di mezzo...."

"Facciamo strada noi, Vostra Grazia, GUARDIA, IN SELLA!"

Gli armigeri cavalcarono alla volta del palazzo ducale.

Ben prestò si udì un boato in lontananza, poi, il bagliore delle fiamme accese di rosso il cielo notturno di Viserhad.

"Quanto costerà ricostruirlo secondo te Dmitrij?"

"Non saprei... venti ducati d'oro?"

"Mmmh... sì... forse.... bah... ricordami di dare quaranta monete al capo della gilda dei massoni muratori, che ricostruisca tutto da zero... e già che c'è può ampliare le mura... così la gente sarà contenta... più spazio... mmhh... e il nuovo palco ducale....... lo voglio a forma di nave, cazzo!"

"Vostra Grazia"

qualche attimo di silenzio

"HAHAHAHAHHAHA PAZZO! Alcuni lo restano....BWAAHAHAHHAAHAH..... oh cielo... era proprio bella.... vero? Secondo te sono pazzo Dmitrij?"

"Come un cavallo, Vostra Grazia"

"Hahahaha... già.... o magari sto solo facendo finta e mi sto burlando di tutti quanti...."

"Vostra Grazia ha un senso dell'umorismo.... molto tagliente...."

"Sì... d'altronde ho sempre sostenuto di essere un pessimo equino..."
 
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