Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
GRANDE TORNEO ORLEASIANO
Dopo anni di assenza torna il Grande Torneo Orleasiano, aperto ai guerrieri di tutta Ardania. Poche, rispetto alle grandiose edizioni dei primi anni, le partecipazioni ufficiali, anche se non mancano i "soliti" guerrieri dei Picchi Gelidi e dei Nani. Il Torneo si svolge però in un clima abbastanza controverso: il lusso e l'allegria che dominano all'interno delle aree dedicate ai giochi contrastano fortemente con i malumori del popolo all'esterno, sempre più provato e furioso per la corruzione dilagante. In un paio di occasioni diversi facinorosi hanno tentato di interrompere le gare, ma le guardie del Principe li hanno respinti.
Veniamo ai vincitori:
- Nella categoria GIOSTRA, è inevitabile e scontato il trionfo degli Chevaliers d'Orlais, che praticano tale attività poco in voga negli altri regni quasi ogni giorno. Il premio quest'anno va a Robert d'Aquitaine, dell'Ordine Cavalleresco di Couronne.
- Nella categoria TORNEO, quest'anno gli orgogliosi Chevaliers di Musillon e Couronne hanno trovato degni avversari nei Kara Khitay del Tengri Chagathan. In finale si sono affrontati Bertrand Massour di Couronne e Jaghur Thraya del Tengri. In uno scontro ricco di ribaltamenti di fronte, alla fine a prevalere è sorprendentemente il cavaliere del Tengri. Benché sbalzato di sella dalla superiore perizia dell'Orlaisiano con la lancia da cavaliere, Jaghur ha ottenuto la vittoria sorprendendo tutti con una tecnica mai vista prima.
Rialzatosi da terra, si è liberato dell'armatura ammaccata e dello scudo, rimontando agilmente in sella al suo destriero. Ha poi stupito gli astanti salendo in piedi sulla sella e saltando sul cavallo Orleasiano dopo un breve inseguimento nell'arena. Tagliate le cinghie della sella con un coltello approfittando dello sgomento del cavaliere di Couronne, lo ha fatto rovinare al suolo con una semplice spinta.
Appiedato e frastornato dall'impatto (aggravato dalla pesante armatura), il cavaliere di couronne è stato raggiunto da una sciabolata all'elmo appena si è rialzato, poi da una seconda sciabolata al gomito che lo ha privato della spada appena estratta, ed infine è stato nuovamente atterrato da un calcio alla nuca. Il cavaliere del Tengri ha quindi ottenuto la vittoria per resa dell'avversario, fra le acclamazioni generali e le proteste di irregolarità sollevate dagli Chevaliers.
- Nella disciplina DUELLO si concentrano forse alcuni degli scontri più epici di questa edizione: vincerà alla fine Piotr Mieczszybkie, Gran Maestro dei Pojedynreka, in finale contro Kozur dell'Hurn Karn. La forza bruta del Nano soccombe infine alla classe del Gran Maestro, che mette a segno un colpo al ginocchio in grado di debilitare il nano ed impedirgli di continuare.
- Per la categoria LOTTA si affrontano in finale Urud dell'Hurn Karn e Selim Rasfartas del Sultanato Muilhad. Il possente e baffuto Predone del Sale stupisce tutti resistendo alle bordate del Nano e bloccandolo poi a terra con una presa alla schiena, ottenendo una inaspettata vittoria.
- Il TIRO CON L'ARCO, snobbato stavolta dagli Elfi, viene agilmente vinto da un arciere del Tengri Chagathan, tale Sibir Alashrud.
- Infine, la nuova categoria del TIRO COL MOSCHETTO vede un serratissimo confronto fra i tiratori dei Picchi Gelidi e l'abile fante di marina Ruud Van Dornen della Repubblica Njemegen. Van Dornen elimina Drake Suttereign, ma in finale deve arrendersi alla superba precisione di Donovan Suttereign, tiratore scelto delle forze armate dei Picchi Gelidi.
REPORT IMPERI
LANCASTER EMPIRE
Anno quasi totalmente tranquillo, per il Lancaster Empire, o almeno in apparenza. Gli eserciti restano nei quartieri estivi, nessuna etnia sottomessa compie atti di disobbedienza, e la Frontiera è relativamente tranquilla. Tuttavia, sotto la superficie qualcosa si agita: le mafie Steampunk prendono il potere in parecchi centri, e la polizia appare spaesata quando non corrotta.
Negli strati più bassi della popolazione si diffondono pamphlet contro la mancanza di riforme sociali estese nell'Impero, a differenza di quello che accade nei più "liberali" Picchi Gelidi e Reczarna, oltre che nelle Repubbliche della Frontiera. La potentissima aristocrazia industriale Lancaster continua però a negare ogni concessione che vada al di là delle più basilari e meno costose in termini di spesa pubblica e produzione. Negli ambienti più conservatori si mormora a proposito della necessità di convincere le fazioni "affiliate" a ritirare o mitigare alcune delle riforme per paura che il "contagio" si intensifichi.
RESPUBLICA DI CALADREVA
Poco da segnalare: l'annosa contesa per le isole settentrionali col Lancaster Empire segna il passo, e in generale c'è un clima piuttosto disteso nella Respublica. La crescita economica continua, anche se gran parte dell'accelerazione degli ultimi anni viene a mancare. Non si segnalano particolari problemi interni, fatta salva la ricorrente raffica di inchieste della magistratura su appalti truccati e corruzione di ogni tipo che flagellano regolarmente questo o quel settore della fiorente economia repubblicana.
A fine anno, però, una nota diplomatica apparentemente neutra denuncia l'interesse della Respublica verso la rivolta Azrac presso il Grande Tengri. Nella nota si auspicano infatti "soluzioni ragionevoli" per la crisi in corso.
TENGRI CHAGATHAN
A differenza dei due rivali, il Tengri Chagathan deve affrontare una seria crisi all'interno dei propri confini. Approfittando dell'inazione del Tengri (apparente: in realtà l'Armata del Muhagathan forte di 100000 soldati si schiera ai confini del territorio dei rivoltosi), il Mahdi consolida il proprio potere nell'area dell'insurrezione Azrac. L'esercito del Mahdi raggiunge le 30000 unità, di cui almeno i 2/3 armati con armi moderne. L'intero paese viene preparato ad un'invasione da parte del Grande Tengri, e diversi stranieri vengono impiccati con l'accusa di essere spie di questo o quello stato "nemico degli Azrac".
Nella capitale Uzhqar divampano le polemiche per una rapida soluzione militare ad un problema che è stato sottovalutato troppo a lungo. Il partito dei negoziatori, al contrario, spinge per la diplomazia per evitare una guerra logorante e dispendiosa.
A rendere ancora più pericolosa la questione, in alcune zone etnicamente non-Uma'r iniziano a comparire manifesti pro-insurrezione incitando ad imitare i coraggiosi Azrac.