Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
GRANDE TORNEO DI BLOODBOWL
Iniziato con qualche polemica, principalmente riguardo al mettere un limite o meno agli atleti di grossa taglia, il Grande Torneo dei Picchi Gelidi ha comunque un grande successo.
Le 4 squadre nazionali dei Picchi Gelidi, di Reczarna, della Repubblica Njemegen e dell'Hurn Karn sono comunque le più attese. La prestigiosa Coppa di Sangue in oro tempestato di rubini viene messa in palio dal comitato organizzatore. Le 4 squadre si sfideranno in un piccolo girone nel quale affronteranno le loro avversarie due volte ciascuna.
Il primo scontro è fra la nazionale "di casa" dei Picchi Gelidi e quella di Reczarna. Mentre tra i Picchi Gelidi si notano un paio di Nani e la vocazione è molto "manesca", la nazionale Reczarna (all-humans) si affida maggiormente all'organizzazione in campo e alla tattica. Un arbitraggio da molti ritenuto di parte sorvola su molti falli dei Picchi Gelidi, ma il gioco di Reczarna fatto di scambi rapidi e ben calibrati regge per un tempo, che si chiude 7-6 per i Picchi Gelidi. Nel secondo tempo, tuttavia, un altra valanga di falli affossa fisicamente i Reczarna, e la partita si chiude sul 18-10. Forti polemiche e alcuni scontri sugli spalti fra tifosi.
Nell'altra Arena si affrontano intanto Njemegen e Nani, in una partita dall'altissimo tasso agonistico-rissaiolo e poca tecnica. Il pubblico si esalta comunque nel vedere gli atleti Minotauri fare sfracelli nelle azioni difensive, ma i Nani rispondono con una grande resistenza che permette ai loro giocatori di rialzarsi dopo interventi che porterebbero un umano medio dritto all'ospedale. Il maggiore impatto dei Minotauri è controbilanciato dalla leggerezza degli umani, che però compensano largamente in velocità e abilità di passaggio. Alla fine, i Nani devono arrendersi 15-12. Tutto il pubblico applaude alla fine della partita.
La seconda giornata vede i Picchi Gelidi affrontare i Nani dell'Hurn Karn. I picchiatori dei Picchi Gelidi trovano pane per i loro denti, e vengono messi in difficoltà dai rocciosi Nani, riuscendo però a compensare con lanci lunghi e scatti brucianti, al di là della portata delle tozze gambe degli avversari. Il primo tempo si chiude a favore dei Picchi Gelidi, 5-4. Nel secondo tempo però, in una ironica riproposizione al contrario della gara d'apertura con Reczarna, i Nani mettono sotto fisicamente gli avversari, e allo scadere del tempo chiudono l'incontro infortunando nella stessa azione 4 giocatori umani. Finisce 10-9, ma entrambe le squadre nel prossimo scontro non avranno a disposizione i loro uomini migliori per infortunio o squalifica.
Altrove, la rappresentativa Njemegen mette sotto senza troppa difficoltà i Reczarna, ancora in parte convalescenti per le botte ricevute nello scontro precedente. 17-5 il risultato finale.
Nel match di apertura della terza giornata si scontrano Njemegen e Picchi Gelidi. Entrambe le squadre vengono da due vittorie dove hanno consumato grandi energie, ma i Picchi Gelidi sono sicuramente più stanchi e acciaccati, e ben 3 titolari sono fuori per infortunio. Questo permette alla formazione Njemegen di far rifiatare i Minotauri e presentarsi con una formazione "leggera" che strappa un buon 13-10 che proietta la squadra verso il trofeo.
L'incontro fra Nani e Reczarna è molto combattuto: i Nani sono surclassati dal ritmo dei ben oliati meccanismi tattici avversari, ma non riescono a causa della squalifica dei loro "picchiatori" migliori. I giocatori Reczarna hanno così l'occasione di giocare al loro gioco, tessendo la propria rete di passaggi e intrappolandovi l'impacciata seleziona nanica. Finisce 21-12 per Reczarna, che torna così in gara con la prima vittoria nel torneo.
CLASSIFICA AL TERMINE DEL GIRONE DI ANDATA
NJEMEGEN 9
PICCHI GELIDI 3
HURN KARN 3
RECZARNA 3
La prima giornata di ritorno prevede il ritorno della sfida Picchi Gelidi-Reczarna. La nazionale di casa recupera i suoi titolari, ma soprattutto fa vedere qualche finezza tattica in più, e le ruvidità in campo sono più furbe. Reczarna si trova combattuta ad armi pari e soffre sul piano del gioco, chiudendo il primo tempo sotto 7-10. Nel secondo tempo nonostante alcuni cambi tattici i Picchi Gelidi riescono a confermarsi, e lla fine strappano una vittoria 15-10 decisamente convincente.
Dall'altra parte, si ripropone l'epica sfida fra Nani e Minotauri. Stavolta i Nani hanno "preso le misure" ai Minotauri, con efficaci raddoppi di marcatura che addirittura portano all'infortunio dell'attaccante "di peso" della formazione avversaria, il monumentale Minotauro Thgun. la nazionale Njemegen ripiega sul piano della corsa e recupera rapidamente, ma i Nani sul finale riescono a buttarla in rissa ed a piazzare un paio di punti preziosi. Finisce 10-10, prima battuta d'arresto per gli Njemegen, che però perdono il miglior attaccante e un ottimo velocista intercettato dalla difesa Nanica in maniera piuttosto brutale.
Penultima giornata, i giochi sono quasi fatti! Si sfidano la nazionale di casa e i Nani. Partita equilibrata, ma ormai i Picchi Gelidi hanno imparato le finezze tattiche necessarie ad evitare la trasformazione in rissa dell'evento. I Nani, ancora stanchi per il difficile impegno contro gli Njemegen, faticano a stare dietro agli schemi dei padroni di casa e chiudono la prima frazione sotto di 4 punti (10-6). Nel secondo tempo però mettono dentro alcuni innesti e tornano a dominare sul piano fisico, recuperando lo svantaggio. Finisce 14-14, un pareggio che non accontenta nessuno.
Prima sconfitta per gli Njemegen, orfani dei due pezzi migliori. Reczarna ritrova i suoi schemi e la sua velocità sulle fasce, mettendo sotto la squadra Njemegen per tutto il primo tempo e chiudendo 9-4. Nel secondo tempo i Minotauri "superstiti" la buttano in rissa e grazie ad un paio di interventi duri riescono a mettere fuori causa un paio di avversari pericolosi, ma la nazionale di Reczarna tiene botta e grazie all'entrata in campo di due "duri" consolida il vantaggio del primo tempo, arrivando al fischio finale con un punteggio di 15-9. Prima sconfitta per la nazionale repubblicana, e un altro Minotauro indisponibile per squalifica nello scontro decisivo!
Il torneo si avvia alla fine, e si affrontano le candidate al titolo. La nazionale di casa dei Picchi Gelidi, a 7 punti, affronta la capolista Njemegen lontana esattamente 3 lunghezze. Se vincesse con più di 3 punti di scarto, scavalcherebbe l'avversario in classifica e otterrebbe il trofeo di fronte ai propri tifosi. Gli Njemegen però ritrovano i due titolari infortunati dai Nani nella prima giornata di ritorno, e appaiono più che determinati a vincere la coppa. La partita è intensissima, i falli numerosi e l'arbitraggio favorevole ai padroni di casa. I Picchi Gelidi continuano a tessere i loro schemi e ad imbrigliare la preponderanza fisica dei Minotauri con manovre ampie e raddoppi di marcatura. Gli Njemegen appaiono in difficoltà e il primo tempo si chiude sull 8-5 per i padroni di casa. Nella ripresa, però, gli Njemegen spostano indietro i Minotauri (persino la punta) e lanciano in avanti gli umani, creando a loro volta la propria rete di passaggi e schemi veloci. I Picchi Gelidi non riescono più a superare la trequarti, annichiliti da una linea difensiva massiccia, e nella foga di chiudere l'incontro iniziano a subire diversi contropiede. Il loro mister ribilancia la squadra, ma gli Njemegen arrivano al pareggio con un'azione fortunosa, e a 3 minuti dalla fine passano in vantaggio di un punto grazie ad un'improvvisa "carica" della loro linea difensiva in un brillante schema. Gli ultimi minuti sono un arrembaggio furioso dei Picchi Gelidi, che riescono però a mettere in rete solo un pallone, e la partita si chiude con un entusiasmante 12-12 che consegna agli Njemegen il primo Gran Torneo della storia!
Sull'altro campo, una nazionale Hurn Karn ormai stanca e con poco da perdere sembra giocare molto svogliatamente contro i Reczarna, che schierano una formazione rimaneggiata a causa di diversi infortuni. Finirà 12-12, ma gireranno diverse voci riguardo ad un risultato "comprato" per far fare bella figura agli orgogliosi umani.
CLASSIFICA FINALE
NJEMEGEN 11
PICCHI GELIDI 8
RECZARNA 7
HURN KARN 6
REPORT IMPERI
LANCASTER EMPIRE
Dopo il rigetto di un'altra proposta di legge a favore degli operai da parte della Corte di Stradchester, la rabbia dei lavoratori Lancaster esplode. Per un intero mese gli scioperi flagellano l'Impero, con particolare virulenza nelle aree dei popoli assoggettati. Nel nordest abitato dai Varni, i taglialegna e gli operai delle segherie si uniscono a briganti e cacciatori nell'assalire caserme e arsenali, formando brigate di autodifesa ed occupando tutte le fabbriche. 10000 soldati Lancaster vengono inviati a reprimere la rivolta; dopo quella che verrà chiamata la Settimana di Sangue, l'ordine è ristabilito nella provincia. Secondo alcune stime sono morti almeno 3000 civili e 400 soldati.
Unica notizia positiva è l'annuncio della costruzione della prima Ferrovia di Ardania: un vettore sperimentale che viaggia su rotaie di ferro e legno compie il viaggio inaugurale fra due distretti industriali trasportando il Ministro dell'Industria Mathias Somerset e una delegazione di tecnici e industriali in un vagone a rimorchio. I giornali dell'Impero danno grande risalto alla notizia.
RESPUBLICA DI CALADREVA
Il governo della Respublica deve interrompere la sua solita routine a causa della montante marea di proteste che vengono dalla crescente piccola borghesia. Piccoli mercanti, bottegai e impresari di vario genere chiedono a gran voce l'abbassamento dei criteri censitari per il diritto al voto. Una proposta di legge in merito viene respinta seccamente dal parlamento, ma questo non placa la protesta: entro la fine dell'anno vengono organizzate almeno 7 manifestazioni in diverse città della Respublica, 3 delle quali degenerano in violenze e repressioni.
TENGRI CHAGATHAN
Sotto la pressione degli interventisti, la corte dell'Imperatore ordina di passare all'uso della forza contro i Mahdisti ribelli, accantonando per ora la soluzione diplomatica. L'Armata del Muhagathan si divide in due e invade il territorio Azrac da sudest, sconfiggendo duramente i Mahdisti in tre diverse battaglie. Si distingue particolarmente l'armata comandata dal generale Bhala Horlegùn.
Grazie alla conoscenza del territorio e al supporto popolare, comunque, i Mahdisti riescono ad evitare la disfatta completa e si ritirano in buon ordine verso Ovest, permettendosi pure il lusso di due raid ai danni di Orlais.
Nonostante la vittoria, le forze del Tengri hanno sofferto pesanti perdite, e molti a Corte chiedono una sospensione delle ostilità e l'apertura di una nuova trattativa approfittando dell'attuale posizione di forza.