[TURNO 7] REPORT 5421

Stato
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Mikhail Mengsk

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Mikhail Mengsk

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FEDERAZIONE TERRESTRE

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La quarantena su Ermos e Xiwang sembra tenere, mentre il Tecnoculto si mette a disposizione per cercare al più presto una cura. I morti sono milioni, mentre si sfonda ampiamente il miliardo di malati, in costante aumento. La crisi scuote l'opinione pubblica, ma le misure intraprese sembrano sufficientemente energiche, e la collaborazione con il Tecnoculto e i Principi Mercanti rinsalda i rapporti fra le tre nazioni.

La gestione del dopo-invasione a Santanni risulta invece da subito controversa: l'idea di riaffidare ai Principi le aree meno "difficili" risulta poco azzeccata, con focolai di ribellione che tornano ad infiammarsi con attacchi mordi e fuggi che scoraggiano ben presto le poco "allenate" truppe mercenarie degli aristocratici. La mancanza di una decisione chiara sul futuro politico della Provincia (ovvero come funzionerà la spartizione del potere locale) apre spazio ai potentati locali, che approfittano della debole posizione del plenipotenziario di Missus per ottenere subito ampie autonomie nella gestione dell'ordine. Nelle aree presidiate dalle Legioni tutto è apparentemente tranquillo, ma il risentimento popolare per le brutali tattiche impiegate durante l'invasione è fortissimo e potrebbe esplodere da un momento all'altro.

L'intervento militare a difesa dei Principi è massiccio, ma la decisione di permettere la costruzione di un Arsenale Navale dei Principi a Callax viene unanimamente bocciata dal Senato dopo una mozione di censura avanzata dai rappresentati delle Province del Settore. Idem dicasi per la costruzione di un'intera nuova flotta per i Principi, commissionata dall'Arsenale di Erebus. Il Senato, già fortemente irritato dall'astruso tentativo del Governo di sfruttare la crisi per accentrare i poteri federali nelle mani dell'Alto Cancelliere, oppone una netta resistenza. La crisi politica sfocia in una crisi di governo quando l'Alto Cancelliere Jean-Luc Picard tenta di riproporre le due mozioni e di porvi la questione di fiducia, venendo sonoramente sconfitto ai voti. La caduta del Governo è una dimostrazione di forza da parte delle Province, che procedono subito a mandare al potere un governo più "accomodante".

Grandi manifestazioni popolari in diverse Province (e soprattutto sulla Terra) nascono a sostegno dell'ex Alto Cancelliere, dimostrando quanto sia stato apprezzato dal popolo il suo operato. Le Province decidono di non ostacolare le manifestazioni, ma lo scontento verso le manovre di palazzo che hanno portato alle dimissioni di Picard è tangibile.

In tutto il territorio federale la pirateria continua a mietere vittime e gruppi di estremisti alieni compiono attentati, ma le autorità locali sembrano gestire bene la situazione e nuovi mercantili prendono il posto delle perdite. Le grandi compagnie di navigazione avanzano però le prime proposte per ottenere il permesso di armare le proprie navi, un diritto precedentemente esclusivo delle Megacorp, ormai fuggite dalle Legioni. L'economia, nonostante il caos imperante, continua a tirare, segno inequivocabile della resistenza dell'Umanità a drammi che spezzerebbero la volontà di razze meno resilienti. Si segnala però una crescente insofferenza dell'Ammiragliato nei confronti del Senato.


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L'Alto Cancelliere Jean-Luc Picard guarda incredulo il grafico dei voti durante la seduta che decreta la caduta del suo governo.
 
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Mikhail Mengsk

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PRINCIPI MERCANTI
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L'intervento massiccio delle flotte della Federazione mette temporaneamente al sicuro Missus, ma in pochi capiscono perché una flotta dei Principi venga mandata a mantenere la quarantena ad Ermos. L'immagine di un Principato incapace di difendersi da solo ed ostaggio della Federazione, risalente già agli ultimi negoziati con la Terra, erode ulteriormente il prestigio del governo. Il fiasco su Santanni aggiunge benzina al fuoco, la bocciatura del Senato Federale sulle misure a favore dei Principi aggrava la situazione, e la (non) gestione delle tensioni fra i Casati pone infine la pietra tombale su un governo che si è dimostrato in balia degli eventi e troppo dipendente dagli umori della Federazione.

I Ramjeet-Qing si ritirano disgustati dall'Alta Corte, e tornano insistenti le voci di possibili manovre "secessioniste". Un raffazzonato governo di coalizione si insedia a Missus, ma la difficile convivenza fra i Casati rivali dei Warwick-Mauri e dei Komarov-Al Thani impedisce un'efficiente gestione della crisi, che riporta in auge il Partito Popolare dato per spacciato solo un anno prima. Ad affiancarlo ci sono però adesso anche molti Casati minori. Al momento non è ancora chiara la linea politica del nuovo esecutivo, che dovrà gestire le trattative con il Patto di Vranik. L'economia continua a girare senza grandi scossoni, beneficiando della fine del blocco di Missus ma subendo il ritorno della pirateria organizzata.
 
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TECNOCULTO
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Il secondo anno di fila relativamente tranquillo coglie quasi impreparata la popolazione del Tecnoculto: il nuovo governo tecnocratico si occupa di ridare ossigeno all'economia con forti investimenti strutturali e pompando soldi in un paio di grossi centri di ricerca costruiti intorno al relitto dell'antica nave recuperata dall'Archeotek, la cui flottiglia scientifica continua ad incrociare nel Settore. Il Cartello Corporativo inizia una massiccia campagna di esportazioni nella Federazione, irrompendo nel mercato dei Cyberwares come un Gravitreno in una cristalleria Asathi.

In seguito a trattative-lampo con la I Legione e la Federazione, team del Tecnoculto vengono inviati nelle zone colpite dall'epidemia per occuparsi della ricerca della cura. Si segnala qualche screzio con il personale dell'Auxilia Megacorp per conflitti di competenze, ma il lavoro procede ed è molto apprezzato dai locali.

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Tecnochirurghi all'opera in una cyberclinica su Paralga.
 
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I LEGIONE PROXIMA
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La diffusione dell'epidemia manda nel panico il governo Legionario, che si affida nuovamente alle Megacorporazioni per affrontare l'emergenza. La decisione si ritorce contro l'esecutivo militare quando il blocco navale della Solar Megacorp fallisce nel prevenire la diffusione della malattia anche su Mun Kota. L'Auxilia Megacorp ottiene un appalto "in bianco" per la ricerca e la diffusione della cura, ed insieme i due colossi finanziano ulteriori opere di fortificazione su Rando, dove infuria l'epidemia.

La popolazione è ormai stufa di un governo legionario che sembra occuparsi solo di gonfiare i numeri della flotta stellare e di lasciar governare le Megacorporazioni. Queste ultime decidono di soffiare sul fuoco della protesta e di presentarsi al popolo come un "male necessario" in confronto all'inefficienza e la monotematicità della Legione. Ben presto l'Alto Comando è costretto a cedere e trasferire gran parte dei poteri esecutivi direttamente nelle mani del Direttorio formato dai CdA delle due Megacorporazioni. Il neonato Direttorato di Dust, come primo atto di governo, sposta la capitale civile dalla posizione a rischio di Bellum Astris a Dust stessa. Nel corso del tempo i militari troveranno più che soddisfacente l'accordo, potendo finalmente concentrarsi nei propri ambiti e lasciare tutte le seccature al Direttorio, ottenendo in cambio fianziamenti a pioggia e bustarelle in abbondanza. Che fosse un "passaggio di poteri" concordato?

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Un azionista della Solar Megacorporation partecipa ad una teleconferenza con altri membri del CdA.
 
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II LEGIONE INVICTA
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Quello che poteva essere l'ennesimo anno relativamente tranquillo per la II Legione si trasforma rapidamente in un incubo quando una nave non identificata spuntata dal nulla si schianta contro uno spazioporto commerciale su Ducem. L'equipaggio robotico assale la stazione, guidato da un Khazalid, e dopo i primi scontri piazzano delle bombe a gas che ben presto saturano la stazione. La reazione delle forze di sicurezza annienta il commando, con il Khazalid che si fa saltare in aria inneggiando ai "martiri della guerra" per evitare la cattura.

L'incidente sembra avviarsi verso l'archiviazione, al massimo foriero di conseguenze meramente diplomatiche, quando i superstiti dell'attacco mostrano chiari sintomi della misteriosa malattia che flagella già la Federazione e la I Legione. La Provincia diventa ben presto un nuovo focolaio di infezione, ma stavolta la malattia è chiaramente riconducibile ad un agente esterno. L'analisi del relitto e dei resti del commando indicano chiaramente il Karaz Ankor come l'organizzatore dell'assalto, e la Legione si infiamma di rabbia come un sol uomo. E' il popolo stesso a chiamare il Comando Supremo ad una rappresaglia, e quando la notizia che la malattia non è "naturale" si diffonde nella Federazione e nel Direttorato di Dust le tensioni con la Coalizione di Anthos superano il livello di guardia.

L'unica conseguenza positiva della crisi è l'apparente appianamento delle tensioni fra le varie fazioni della Legione in favore di una granitica compattezza di fronte all'emergenza.
 

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KARAZ ANKOR
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Quasi a confermare i sospetti dell'Umanità, il Karaz Ankor si decide finalmente a prendere parte all'escalation militare fra la Coalizione di Anthos e il blocco federale, varando un imponente Arsenale a Masakust e potenziando la flotta da guerra. La notizia dell'attentato di Ducem sembra cogliere impreparato l'Alto Re, che si trova sballottato fra l'incerta esultanza dei Clan della Frontiera e lo scioccato sdegno dei Clan Minori. I Conservatori continuano a fare sterile opposizione, ritirandosi vieppiù nelle proprie questioni locali. L'economia tossicchia incerta ma continua a migliorare lentamente. La probabilità di una guerra imminente con la II Legione oscura però le prospettive di un Karaz Ankor che appare ancora incerto sulle proprie gambe.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
UNIONE ANTHORIANA
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La mossa del Karaz Ankor viene salutata con grandi acclamazioni nel Consiglio degli Oligarchi; i Vendicatori plaudono la coraggiosa azione dei Khazalid ed annunciano che presto scenderanno in guerra contro l'odiata I Legione per vendicare il genocidio di Rando. La popolazione viene sapientemente indottrinata, e la gerarchia dominante si affretta ad accodarsi. Le poche voci contrarie vengono silenziate in breve tempo e l'Unione si prepara ad una guerra risolutiva.
 

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REPUBBLICA DI KORHAL
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L'escalation militare tocca l'apice nella Repubblica, causando una forte reazione contraria di un Parlamento sempre più preoccupato. L'attacco biologico del Karaz Ankor fa però precipitare la situazione diplomatica, rendendo quasi inevitabile lo scoppio di una guerra che (a parole) la Repubblica ha sempre cercato di evitare.

Ben presto emissari vengono inviati ad Arcturus, Lethys e Thyberos per chiedere l'appoggio militare promesso alla Coalizione di Anthos. I governi locali, nei quali sono ormai numerosi i "consiglieri" Korhaliani, si affrettano a promettere mari e monti. L'economia si stabilizza su una crescita lenta ma costante, anche se lo stato dei conti pubblici inizia a preoccupare a causa delle crescenti spese militari.
 

Mikhail Mengsk

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LEGA GAU'DARI/PATTO DI VRANIK
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La stipulazione della tregua con i Principi Mercanti e la Federazione porta allo sgombero del Settore di Missus, che in teoria doveva preludere a trattative diplomatiche per una pacifica risoluzione della crisi, ma la violazione dell'accordo da parte degli Umani causa una pesante reazione contraria. Cementato dalla malafede della controparte, il Patto rifiuta di aprire trattative e si prepara alla guerra.
 
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