Non se la passa comunque benissimo l'astuto Thane, visto che il Forgiarune dei Nani Rossi riesce a malapena a dissipare una cometa evocata da uno dei maghi cittadini, diretta ad una delle sue torri d'assedio. Niente però fermerà un'altra meteora, che incenerisce un'altra torre e fa strage degli occupanti.
Un ariete, spinto da una compatta falange di 500 Orchi Neri, viene annientato da un masso fatto rotolare giù dalle mura. Gli Orchi avranno i loro daffare a sgombrare i rottami, prendere in consegna un altro Ariete e riportarlo sotto le mura, il tutto sotto l'incessante tiro di 100 Elfi Erranti, che abbattono 133 Orchi Neri. Finalmente, l'ariete ha ragione della porta e gli Orchi sciamano nel cortile. Ad attenderli ci sono 100 lanceri, 120 masnadieri e 126 uomini d'arme, che riescono a fermare l'avanzata degli Oghuz, anche se a caro prezzo. Cadono infatti 66 masnadieri, 44 lanceri e 55 uomini d'arme. Pesanti le perdite anche da parte degli assalitori: 141 morti.
Dopo aver impegnato i difensori su tutti gli altri fronti, Behoren decide finalmente di lanciare il suo attacco decisivo in direzione sudovest: 1810 Fanti Pesanti e 567 Arcieri avanzano in massa verso le mura. Gli Arcieri scattano in avanti per impegnare i 350 Elfi Erranti sugli spalti: ne risulta un duello che si rivela mortale per almeno 400 arcieri e 306 Elfi; i primi si disperdono in preda al panico, ma anche gli Elfi sono costretti a ritirarsi verso le mura interne.
Questo permette ai Fanti Pesanti di guadagnare terreno, almeno fino a quando i difensori delle mura occidentali non si accorgono del "buco" ed accorrono in aiuto; fra di loro vi sono 300 Arcieri che fanno in tempo a lanciare una salva di dardi che trafigge circa 100 asssalitori.
Questo non ferma la marea, che inghiotte le mura sotto una massa impressionante di soldati in armatura pesante. Ad affrontarli, oltre ai 300 arcieri, ci sono 350 fanti leggeri, 300 Fanti Pesanti e 125 Paria. Nonostante una furiosa resistenza, i difensori vengono travolti: solo una sessantina di Paria e circa 200 Fanti Pesanti sopravviveranno, ritirandosi verso le mura interne, mentre la massa delle truppe di Behoren sciama nei cortili interni.
A questo punto, i comandanti cittadini decidono di lanciare un contrattacco con 300 Ogri Vagabondi per fermare le truppe degli assalitori e consentire ai difensori ancora sulle mura di ritirarsi sulla cerchia interna. Il contrattacco miete 182 perdite fra i Fanti Pesanti, 66 fra la Guardia del Tempio e 17 tra i Saurus di Molhawk. Tutti gli Ogri cadono in battaglia.
Nel frattempo, la Milizia trucida gli ultimi Alligatori nella zona del porto, ponendo termine ai caotici combattimenti in quell'area.
L'assalto si ferma, mentre i contendenti riprendono fiato e si riorganizzano: gli assalitori si schierano nei cortili della Città Nuova; i difensori sulle mura della cerchia interna, e i Golem rimangono a presidiare le barricate nella Città Nuova dove hanno già fermato l'assalto dei Nani Rossi.
L'oscurità sta ormai scendendo, e nessuno se la sente di combattere di notte. Le truppe si sistemano come possono nelle loro posizioni, organizzando turni di guardia. La città passa una notte di strana tranquillità: i combattenti sono troppo esausti e i rispettivi comandanti non si arrischiano a tentare azioni notturne.
All'alba, il mattatoio ricomincia.
Behoren tenta di sfondare il muro di Golem con un'assalto frontale: la sua Guardia Personale guiderà la carica aprendo la strada a 486 Soldati del Clan, 326 Orchi Neri e 500 berserker. Tutti contro i 594 golem bronzo superstiti.
Sulle barricate si combatte una battaglia furiosissima, che entrerà sicuramente negli annali delle Terre Libere. Gli impassibili costrutti magici falciano i nemici a mucchi, ma la massa degli attaccanti si fa lentamente strada nei loro ranghi, smembrando letteralmente pezzo per pezzo i loro corpi metallici.
In neanche un'ora di mischia cadono 28 Guardie Personali di Behoren, 113 Soldati del Clan, 125 Berserker e 100 Orchi Neri. I pezzi di 179 Golem giacciono al suolo, ma le barricate tengono ancora.
Con una mossa a sorpresa, Ealstaan Molhowk si lancia nella mischia con la sua cavalleria al completo, caricando attraverso le strade della Città Nuova. I ranghi delle truppe di Behoren, che si erano ritirate dalle barricate, si aprono al loro passaggio.
L'impatto contro il muro di Golem è però insoddisfacente: i possenti Urutops fanno solo 25 morti fra i costrutti, subendo a loro volta 11 perdite. Va meglio l'assalto laterale dei Kroxigor, spuntati da un vicolo cieco scavalcando muretti e sfondando portoni: i bestioni appaiono dietro alle barricate ed ingaggiano una serrata battaglia in spazi ristretti, abbattendo altri 17 costrutti al prezzo di 12 Kroxigor.
Tuttavia, i Golem ancora non mollano. Behoren è furioso: la giornata volge già al termine e ancora la strada verso le mura interne non è libera.
Non c'è scelta: deve tornare nuovamente in campo la massa di fanti pesanti. Più di 1000 soldati si fanno avanti e vanno all'assalto delle barricate. Ci vorranno ben TRE assalti per avere ragione degli instancabili Golem di Bronzo, e cadranno più di 300 soldati. Alla fine, tuttavia, la resistenza verrà sbriciolata e la via per le mura interne sarà finalmente aperta.
E' tuttavia troppo tardi per lanciare l'assalto finale alla cerchia interna, e comunque da essa arrivano alcuni ambasciatori, che passeranno la notte a trattare con i capi degli assalitori. Intanto, con sommo scorno degli assalitori, ignoti assassini uccideranno Goladha, il potente mago al servizio di Behoren, e Dayak, lo scudiero di Molhowk.
L'indomani, di comune accordo, le forze combinate di Behoren, Molhowk e dei Nani Rossi lanceranno l'assalto alla cerchia interna. I maghi della Torre di Bronzo daranno fondo alle loro magie distruttive, seminando morte e distruzione fra le fila degli assalitori, ma l'azione combinata dei maghi dei Nani Rossi e di Molhowk eviterà il peggio (oltre probabilmente alla riluttanza riguardo l'usare magie troppo distruttive nella loro stessa città).
I combattimenti andranno avanti per il resto della giornata, con perdite pesantissime per gli assalitori, ma alla fine la resistenza verrà infranta.