PRINCIPI MERCANTI
Con la dichiarazione del contro-embargo contro il Patto di Vranik, le tensioni raggiungono il culmine, e pur non scoppiando ancora la guerra i Principi mettono mano al portafogli per varare una nuova flotta da guerra. Imponenti lavori di potenziamento delle difese planetarie vengono intrapresi sui pianeti principali delle Province di Tralus e Carratos. I preparativi per la guerra sono preceduti da una serie di burrascosi incontri con alcuni membri del Patto di Vranik; incontri nei quali i Principi accusano apertamente il Patto di pirateria spaziale e minacciano ritorsioni. A questo clima rovente si aggiungono varie operazioni di spionaggio, ma i Servizi Segreti di Missus falliscono miseramente e molti agenti vengono catturati.
Il Patto decide quindi di rompere gli indugi ed entrare in guerra: le flotte della Lega Gau'Dari, di Vranik ed Arberrang si riuniscono a Vranik prima di invadere il Settore di Missus. La I Flotta cessa immediatamente il pattugliamento delle rotte commerciali per intercettare la minaccia, ma radunare i vari squadroni richiede tempo, ed intanto alla flotta del Patto si aggiunge quella di Tharsis. Le due grandi flotte si affrontano appena dentro i confini della Provincia di Missus, ma la I Flotta dei Principi Mercanti è in netta inferiorità numerica... Il Patto porta infatti in battaglia circa 500 Navi Leggere, 150 Incrociatori e una cinquantina di Navi da Battaglia contro le 150, 20 e 10 navi di categoria corrispondente dei difensori.
La battaglia vede il Lord Ammiraglio Gerald Warwick-Mauri attaccare con decisione l'ala di Vranik sperando di causare lo scompiglio nelle file nemiche. La manovra riesce, con le navi dei Principi Mercanti che sbaragliano la più piccola flotta di Vranik ed ingaggiano quella di Arberrang. La vittoria è però solo temporanea: in poche ore la flotta del Patto circonda la I Flotta e la distrugge poco a poco. Il Lord Ammiraglio rifiuta di arrendersi e perisce coraggiosamente mentre cerca di speronare una Corazzata nemica. La vittoria spiana la strada di Missus per gli attaccanti. L'Arsenale viene messo in massima allerta e le navi appena costruite vengono immediatamente portate in assetto da combattimento. Pochi giorni più tardi la flotta del Patto arriva a tiro ed ingaggia battaglia. Le armi dell'Arsenale e soprattutto i suoi scudi pesanti proteggono le navi da guerra, e la flotta del Patto subisce pesanti perdite. Alla fine, tuttavia, gli scudi vengono penetrati, le navi da guerra distrutte e la stazione spaziale stessa fatta a pezzi dalle salve della flotta nemica. La flotta Gau'Dari, l'unica rimasta in condizioni decenti di operatività, si posiziona intorno a Missus Primo e pone il Blocco Navale.
La disfatta sconvolge i Principi Mercanti: durissime accuse vengono rivolte al governo del Principe Reggente, colpevole di aver mandato emissari del tutto inadeguati a parlamentare con gli avversari. Le minacce aperte proferite durante i colloqui potrebbero infatti avere causato indirettamente l'offensiva "preventiva" del Patto, che ha portato alla disfatta di Missus. Con le navi nemiche che si posizionano intorno al pianeta, la nobiltà ha bisogno di un capro espiatorio. A completare il quadro da Santanni arriva notizia che gli insorti hanno giustiziato tutti gli ostaggi nobili in loro possesso prima di venire definitivamente travolti dalle armate della Federazione; gli Hartigan-Mishima in pratica scompaiono dalla scena politica, tra la malcelata soddisfazione dei Warwick-Mauri e l'orrore di molti altri Casati.
Adnam Qing, l'emissario del Casato Ramjeet-Qing, chiede alla Corte di intavolare immediatamente trattative di pace con il Patto; immediatamente i Warwick-Mauri lo tacciano di codardia e tradimento, cosa che causa un'immediata sfida a duello nelle aule della Corte stessa. Richard Warwick accetta immediatamente la sfida, che si conclude con la morte dell'irruento ma ancora inesperto spadaccino dei Qing. I Komarov-Al Thani tuonano contro le ridicole beghe che dividono la Corte e le impediscono di affrontare la crisi come un'unica unità, aggiungendo caos al caos.
In mezzo a tutto questo passa quasi sotto silenzio il varo di mille nuovi Mercantili e la firma di un accordo commerciale con il Tecnoculto. La pirateria continua a vessare alcune zone periferiche, ma gli attacchi sembrano ora limitarsi ad azioni isolate di piccoli gruppi "indipendenti". L'economia non conosce (ancora) vera crisi, ma il blocco di Missus mette a repentaglio tutto il traffico commerciale della nazione.