Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
BATTAGLIA DELLE CENTRAL WASTELAND [37]
Kaskar era avanzato baldanzoso in profondità nel territorio Lancaster; affiancato da rinforzi freschi, il suo esercito era alla caccia del traditori del suo popolo, ed era orgoglioso di essere in avanzata, sebbene attraversasse un deserto quasi del tutto vuoto. Piccoli sbuffi di polvere, ben lontani, avevano rivelato la presenza di un reparto a cavallo, che si era velocemente dileguato verso Ovest. Tutto sembrava preludere ad un'altra facile conquista.
Poi, la polvere.
All'orizzonte si staglia poco a poco una grossa nube di polvere e sabbia.
Inizialmente Kaskar pensa ad una tempesta in arrivo, ma l'aria è ferma, immobile.
Improvvisamente, Kaskar realizza che si tratta di un esercito. Un esercito molto grande.
In tutta fretta la sua armata passa dall'assetto di marcia a quello di combattimento.
Dall'altra parte della piana sabbiosa, Norman Stradchester fa lo stesso, ma sul suo viso si forma un sogghigno ferino quando constata l'assoluta inferiorità numerica e qualitativa del nemico. Oggi è un buon giorno per iniziare a riparare i torti subiti, pensa.
SECONDA BATTAGLIA DELLE WHEAT PLAIN MERIDIONALI [50]
La vittoria della battaglia delle Wastelands aveva permesso all'armata di Norman Stradchester di giungere inaspettatamente alle Wheat Plains Meridionali, dove la guarnigione della fortezza ivi presente stava ormai cedendo alle durezze dell'assedio. Grande fu la sorpresa del nemico quando, dalla stessa direzione nella quale era partito un esercito loro alleato, arrivò un grande esercito Lancaster.
Il Generale Markus dell'armata Crociata socchiuse gli occhi nel pallido sole invernale. Dalla fortezza si alzavano altissime grida di gioia, e giungevano rumori di truppe in marcia. Comprendendo all'istante l'intenzione del nemico di prendere le sue forze tra due fuochi, consigliò al generale Dragonling Dragor di disporre le sue truppe per affrontare la prevedibile sortita degli assediati.
A lui toccava cercare di fermare l'esercito appena arrivato.
Maledisse dentro di sé l'avventatezza del Principe Lisandro, rimasto gravemente ferito nelle battaglie dello scorso anno quando scioccamente si era unito in segreto ai suoi Paladini, per dimostrare chissà cosa. I medici dicevano che avrebbe vissuto, ma di fatto la conduzione della guerra era stata paralizzata, e le conseguenze erano sotto i suoi occhi.
La sua armata non aveva ricevuto rimpiazzi, né rinforzi, e l'armata nemica appariva molto più numerosa.
Sibilò una maledizione tra i denti, questa volta all'indirizzo del nemico, e iniziò a disporre le sue forze.
LA CADUTA DELLA CROCE
L'ULTIMO FRATRICIDIO
La stretta di mano dei due orgogliosi generali Lancaster, Arthur Carrington per gli ex-assediati e Norman Stradchester per l'armata di soccorso, rimarrà nella storia dell'Impero. Tutte le unità Dragonlign alleate sono distrutte, e Ksi'bi è morto, ma nessuno dei due sembra badarci più di tanto. La Crociata di Lisandro è di fatto fallita, i Dragonling sono decimati ed in fuga, e dopo tante sconfitte l'Impero ha ottenuto diverse importanti vittorie. E' ora di festeggiare!
Kaskar era avanzato baldanzoso in profondità nel territorio Lancaster; affiancato da rinforzi freschi, il suo esercito era alla caccia del traditori del suo popolo, ed era orgoglioso di essere in avanzata, sebbene attraversasse un deserto quasi del tutto vuoto. Piccoli sbuffi di polvere, ben lontani, avevano rivelato la presenza di un reparto a cavallo, che si era velocemente dileguato verso Ovest. Tutto sembrava preludere ad un'altra facile conquista.
Poi, la polvere.
All'orizzonte si staglia poco a poco una grossa nube di polvere e sabbia.
Inizialmente Kaskar pensa ad una tempesta in arrivo, ma l'aria è ferma, immobile.
Improvvisamente, Kaskar realizza che si tratta di un esercito. Un esercito molto grande.
In tutta fretta la sua armata passa dall'assetto di marcia a quello di combattimento.
Dall'altra parte della piana sabbiosa, Norman Stradchester fa lo stesso, ma sul suo viso si forma un sogghigno ferino quando constata l'assoluta inferiorità numerica e qualitativa del nemico. Oggi è un buon giorno per iniziare a riparare i torti subiti, pensa.
Dopo pochi minuti, la storia di questa battaglia è già scritta: le 150 Artiglierie dello schieramento Lancaster tuonano quasi all'unisono bersagliando i poveri 2000 Arcieri schierati al centro dell'armata di Kaskar. In pochissimo tempo i resti della brigata fuggono dal campo, terrorizzati dalla violenza del bombardamento.
Kaskar digrigna i denti ed ordina di avanzare in massa: se non chiude la distanza in fretta, la sua armata è spacciata. Norman Stradchester, constatando la presenza di altri 2000 arcieri nelle fila Dragonling e non volendo concedere il vantaggio della gittata, ordina alle sue truppe di avanzare a loro volta.
Gli Arcieri si ritrovano presi in contropiede, ma hanno comunque il tempo di lanciare una salva di frecce prima che i Fucilieri Lancaster riescano ad arrivare a tiro. Le frecce Dragonling falciano 675 Fucilieri dello scaglione sinistro e 775 di quello destro. Le unità Lancaster rimangono però unite grazie alla forza del numero (4000 sulla sinistra e ben 5000 sulla destra), e la salva di risposta annienta gli arcieri senza lasciargli scampo.
L'avanzata delle truppe Lancaster crea un piccolo varco fra le loro unità di retroguardia e le artiglierie, rimaste ferme. Su ordine di Kaskar, due Reggimenti di 1000 Flyer l'uno si gettano in un'azione suicida volando oltre le linee nemiche per assalire le artiglierie. Un Reggimento viene intercettato dal fuoco di 5000 Archibugieri ed annientato; l'altro approfitta della ricarica in corso da parte dei Fucilieri che sorvola e carica le Artiglierie. 50 Cannoni e i relativi serventi sono spazzati via; l'intera unità vacilla, i serventi scappano.
I Flyer, però, sono spacciati: 100 Cannoni Organo schierati lì vicino ruotano sui loro affusti e lasciano partire una salva a corta gittata. Nessun superstite.
Kaskar sa ormai di non poter vincere, e nemmeno pareggiare. Sa anche che il suo esercito non si ritirerebbe di fronte al nemico neanche se glielo ordinasse, percui fa l'unica cosa che può fare: CARICA!
Le unità Dragonling si gettano all'assalto, ma i soldati Lancaster sono pronti: l'intera prima linea imperiale viene avvolta dal fumo quando circa 12000 Fucilieri e 5000 Archibugieri danno il benvenuto agli assalitori. I coraggiosi Dragonling cadono a mucchi, falciati dalle pallottole, crollano gli uni sugli altri, inciampano nei cadaveri dei loro compagni. Un intero Reggimento di Fanteria Leggera dell'ala destra viene annientato dal tiro; stessa sorte per altri 1000 Fanti Leggeri al centro dello schieramento. Due Brigate di 4000 Miliziani l'una, schierate negli scaglioni destro e sinistro, perdono rispettivamente 2000 e 2500 soldati, ma riescono in qualche modo ad arrivare a caricare i tiratori Lancaster.
Sull'ala sinistra, 5000 Miliziani Orchi si gettano su 1000 Cavalieri Leggeri Dragonling (i "traditori" di Ksi'bi) e li travolgono subendo solo 200 perdite. La massa di Pelleverde in piena frenesia sanguinaria si abbatte sui retrostanti 1000 Granatieri Lancaster; la mischia è feroce ma la forza d'urto degli Orchi ha la meglio sulla superiorità tecnica dei Lancaster, che vengono annientati. 800 Orchi giacciono al suolo, ma la Brigata è ancora pronta a combattere. E' l'unico successo della carica.
La seconda linea Dragonling (1000 fanti leggeri e 1000 pesanti) riesce anch'essa ad arrivare a contatto con i tiratori Lancaster, ma pur infliggendo più perdite di quante ne subisca non ha la massa necessaria a sfondare. Quando le seconde linee Lancaster avanzano per coprire i tiratori, le unità Dragonling si danno alla fuga.
Kaskar si mette in salvo montando su un Flyer vagante, gli Orchi verranno annientati dai Cannoni Organo, dagli Ussari e dal resto dell'armata Lancaster vittoriosa. L'armata Dragonling è totalmente distrutta. Solo circa 5000 perdite e 50 cannoni per i Lancaster, che proseguono la marcia verso Est.
Kaskar digrigna i denti ed ordina di avanzare in massa: se non chiude la distanza in fretta, la sua armata è spacciata. Norman Stradchester, constatando la presenza di altri 2000 arcieri nelle fila Dragonling e non volendo concedere il vantaggio della gittata, ordina alle sue truppe di avanzare a loro volta.
Gli Arcieri si ritrovano presi in contropiede, ma hanno comunque il tempo di lanciare una salva di frecce prima che i Fucilieri Lancaster riescano ad arrivare a tiro. Le frecce Dragonling falciano 675 Fucilieri dello scaglione sinistro e 775 di quello destro. Le unità Lancaster rimangono però unite grazie alla forza del numero (4000 sulla sinistra e ben 5000 sulla destra), e la salva di risposta annienta gli arcieri senza lasciargli scampo.
L'avanzata delle truppe Lancaster crea un piccolo varco fra le loro unità di retroguardia e le artiglierie, rimaste ferme. Su ordine di Kaskar, due Reggimenti di 1000 Flyer l'uno si gettano in un'azione suicida volando oltre le linee nemiche per assalire le artiglierie. Un Reggimento viene intercettato dal fuoco di 5000 Archibugieri ed annientato; l'altro approfitta della ricarica in corso da parte dei Fucilieri che sorvola e carica le Artiglierie. 50 Cannoni e i relativi serventi sono spazzati via; l'intera unità vacilla, i serventi scappano.
I Flyer, però, sono spacciati: 100 Cannoni Organo schierati lì vicino ruotano sui loro affusti e lasciano partire una salva a corta gittata. Nessun superstite.
Kaskar sa ormai di non poter vincere, e nemmeno pareggiare. Sa anche che il suo esercito non si ritirerebbe di fronte al nemico neanche se glielo ordinasse, percui fa l'unica cosa che può fare: CARICA!
Le unità Dragonling si gettano all'assalto, ma i soldati Lancaster sono pronti: l'intera prima linea imperiale viene avvolta dal fumo quando circa 12000 Fucilieri e 5000 Archibugieri danno il benvenuto agli assalitori. I coraggiosi Dragonling cadono a mucchi, falciati dalle pallottole, crollano gli uni sugli altri, inciampano nei cadaveri dei loro compagni. Un intero Reggimento di Fanteria Leggera dell'ala destra viene annientato dal tiro; stessa sorte per altri 1000 Fanti Leggeri al centro dello schieramento. Due Brigate di 4000 Miliziani l'una, schierate negli scaglioni destro e sinistro, perdono rispettivamente 2000 e 2500 soldati, ma riescono in qualche modo ad arrivare a caricare i tiratori Lancaster.
Sull'ala sinistra, 5000 Miliziani Orchi si gettano su 1000 Cavalieri Leggeri Dragonling (i "traditori" di Ksi'bi) e li travolgono subendo solo 200 perdite. La massa di Pelleverde in piena frenesia sanguinaria si abbatte sui retrostanti 1000 Granatieri Lancaster; la mischia è feroce ma la forza d'urto degli Orchi ha la meglio sulla superiorità tecnica dei Lancaster, che vengono annientati. 800 Orchi giacciono al suolo, ma la Brigata è ancora pronta a combattere. E' l'unico successo della carica.
La seconda linea Dragonling (1000 fanti leggeri e 1000 pesanti) riesce anch'essa ad arrivare a contatto con i tiratori Lancaster, ma pur infliggendo più perdite di quante ne subisca non ha la massa necessaria a sfondare. Quando le seconde linee Lancaster avanzano per coprire i tiratori, le unità Dragonling si danno alla fuga.
Kaskar si mette in salvo montando su un Flyer vagante, gli Orchi verranno annientati dai Cannoni Organo, dagli Ussari e dal resto dell'armata Lancaster vittoriosa. L'armata Dragonling è totalmente distrutta. Solo circa 5000 perdite e 50 cannoni per i Lancaster, che proseguono la marcia verso Est.
SECONDA BATTAGLIA DELLE WHEAT PLAIN MERIDIONALI [50]
La vittoria della battaglia delle Wastelands aveva permesso all'armata di Norman Stradchester di giungere inaspettatamente alle Wheat Plains Meridionali, dove la guarnigione della fortezza ivi presente stava ormai cedendo alle durezze dell'assedio. Grande fu la sorpresa del nemico quando, dalla stessa direzione nella quale era partito un esercito loro alleato, arrivò un grande esercito Lancaster.
Il Generale Markus dell'armata Crociata socchiuse gli occhi nel pallido sole invernale. Dalla fortezza si alzavano altissime grida di gioia, e giungevano rumori di truppe in marcia. Comprendendo all'istante l'intenzione del nemico di prendere le sue forze tra due fuochi, consigliò al generale Dragonling Dragor di disporre le sue truppe per affrontare la prevedibile sortita degli assediati.
A lui toccava cercare di fermare l'esercito appena arrivato.
Maledisse dentro di sé l'avventatezza del Principe Lisandro, rimasto gravemente ferito nelle battaglie dello scorso anno quando scioccamente si era unito in segreto ai suoi Paladini, per dimostrare chissà cosa. I medici dicevano che avrebbe vissuto, ma di fatto la conduzione della guerra era stata paralizzata, e le conseguenze erano sotto i suoi occhi.
La sua armata non aveva ricevuto rimpiazzi, né rinforzi, e l'armata nemica appariva molto più numerosa.
Sibilò una maledizione tra i denti, questa volta all'indirizzo del nemico, e iniziò a disporre le sue forze.
LA CADUTA DELLA CROCE
Ancora una volta è il tuono delle artiglierie Lancaster a sancire l'inizio della battaglia: 100 cannoni falciano circa 700 fanti pesanti, e il resto di un'unità già provata dalle precedenti battaglie fugge disordinatamente.
204 Arcieri dimorani danno sfoggio di impressionante freddezza: mentre l'armata Lancaster avanza a passo di marcia, essi lanciano una salva dopo l'altra, vessando le moltitudini di soldati che li fronteggiano. 430 Fucilieri cadono prima che la Brigata possa arrivare a tiro del nemico e spazzarlo via con una salva di fucileria.
Senza più tiratori, Markus ordina una disperata carica frontale. La Milizia al centro (3412 fanatici) corre come inseguita dai Demoni e impatta su 3825 sbalorditi Archibugieri prima che possano sparare; è un massacro: 1850 tiratori Lancaster cadono nella mischia, contro solo 300 Dimorani, ma gli Imperiali miracolosamente non cedono.
Gli ultimi 550 Paladini tentano di caricare 4000 Fucilieri della Divisione Sinistra di Norman Stradchester, ma vengono annientati prima dell'impatto. Markus tributa loro un solenne saluto militare.
Va meglio a 809 Cavalleggeri sull'ala sinistra, che riescono a caricare sul fianco la Divisione Destra dei Lancaster e ad infliggere 880 morti ad una Brigata di 3000 Fucilieri, subendone 300 circa. La loro vittoria è però cancellata da una salva dei Cannoni Organo, che li spazzano via al primo colpo.
All'improvviso, una voragine si apre sotto i Fucilieri della Divisione Sinistra, gli uccisori dei Paladini. Ben 1000 soldati vi cadono dentro trovando una morte orribile e inaspettata; il resto della Divisione si blocca atterrito.
2500 Fucilieri dello scaglione sinistro Lancaster avanzano e sparano su 2900 Fanti Leggeri Dimorani, facendo 1192 morti, ma i guerrieri dimorani non fuggono, e anzi caricano i tiratori nemici. La mischia è brutale: 1388 Lancaster vengono falciati dalle lame dei Dimorani, che perdono solo 400 fanti; i Fucilieri battono in ritirata dietro i ranghi di 900 Fearless pesantemente armati.
1000 Picchieri dimorani caricano i Fucilieri già decimati dalla carica dei Cavalleggeri, ma la mischia vede cadere solo 666 Lancaster a fronte di circa 300 picchieri. I 1454 Fucilieri superstiti sono sufficienti a tenere il terreno, e vengono presto rilevati da 2000 Picchieri.
L'ala destra Lancaster (800 Ussari e 500 Miliziani) aggira l'ala sinistra Dimorana, mettendo in fuga facilmente i resti di un Reggimento di Fanteria Leggera e un Reggimento di Miliziani. 2400 Picchieri della riserva Dimorana manovrano per ostacolare il ripiegamento verso il centro dell'intera Divisione Sinistra Lancaster, ripresasi dallo shock della voragine. L'idea è buona, ma va in frantumi quando la stretta formazione dimorana viene bersagliata dalle Artiglierie e dai Cannoni Organo. La strage è tale da indurre i guerrieri dimorani a rompere i ranghi e fuggire. A quel punto tutte le truppe residue dell'armata Crociata si arrendono.
204 Arcieri dimorani danno sfoggio di impressionante freddezza: mentre l'armata Lancaster avanza a passo di marcia, essi lanciano una salva dopo l'altra, vessando le moltitudini di soldati che li fronteggiano. 430 Fucilieri cadono prima che la Brigata possa arrivare a tiro del nemico e spazzarlo via con una salva di fucileria.
Senza più tiratori, Markus ordina una disperata carica frontale. La Milizia al centro (3412 fanatici) corre come inseguita dai Demoni e impatta su 3825 sbalorditi Archibugieri prima che possano sparare; è un massacro: 1850 tiratori Lancaster cadono nella mischia, contro solo 300 Dimorani, ma gli Imperiali miracolosamente non cedono.
Gli ultimi 550 Paladini tentano di caricare 4000 Fucilieri della Divisione Sinistra di Norman Stradchester, ma vengono annientati prima dell'impatto. Markus tributa loro un solenne saluto militare.
Va meglio a 809 Cavalleggeri sull'ala sinistra, che riescono a caricare sul fianco la Divisione Destra dei Lancaster e ad infliggere 880 morti ad una Brigata di 3000 Fucilieri, subendone 300 circa. La loro vittoria è però cancellata da una salva dei Cannoni Organo, che li spazzano via al primo colpo.
All'improvviso, una voragine si apre sotto i Fucilieri della Divisione Sinistra, gli uccisori dei Paladini. Ben 1000 soldati vi cadono dentro trovando una morte orribile e inaspettata; il resto della Divisione si blocca atterrito.
2500 Fucilieri dello scaglione sinistro Lancaster avanzano e sparano su 2900 Fanti Leggeri Dimorani, facendo 1192 morti, ma i guerrieri dimorani non fuggono, e anzi caricano i tiratori nemici. La mischia è brutale: 1388 Lancaster vengono falciati dalle lame dei Dimorani, che perdono solo 400 fanti; i Fucilieri battono in ritirata dietro i ranghi di 900 Fearless pesantemente armati.
1000 Picchieri dimorani caricano i Fucilieri già decimati dalla carica dei Cavalleggeri, ma la mischia vede cadere solo 666 Lancaster a fronte di circa 300 picchieri. I 1454 Fucilieri superstiti sono sufficienti a tenere il terreno, e vengono presto rilevati da 2000 Picchieri.
L'ala destra Lancaster (800 Ussari e 500 Miliziani) aggira l'ala sinistra Dimorana, mettendo in fuga facilmente i resti di un Reggimento di Fanteria Leggera e un Reggimento di Miliziani. 2400 Picchieri della riserva Dimorana manovrano per ostacolare il ripiegamento verso il centro dell'intera Divisione Sinistra Lancaster, ripresasi dallo shock della voragine. L'idea è buona, ma va in frantumi quando la stretta formazione dimorana viene bersagliata dalle Artiglierie e dai Cannoni Organo. La strage è tale da indurre i guerrieri dimorani a rompere i ranghi e fuggire. A quel punto tutte le truppe residue dell'armata Crociata si arrendono.
L'ULTIMO FRATRICIDIO
Ancora una volta, Dragor affrontava i traditori Dragonling. Mentre l'armata nemica usciva dall'imponente fortezza e si disponeva nella piana, Dragor arringava i suoi guerrieri affinché non mostrassero pietà verso i rinnegati che avevano tradito la razza Dragonling.
Il potere degli sciamani è forte: un Soffio di Drago gelido come la morte annienta subito un Reggimento indebolito di Sputatori ribelli, mentre un Urlo del Drago manda in rotta 400 Miliziani rinnegati. Trovandosi la prima linea menomata, l'armata di Arthur Carrington è obbligata a riorganizzarsi; tra l'altro, l'anziano generale non sopporta il comandante in seconda Alan di Uldonavan, dai tratti opposti ai suoi, e ben presto lo destituisce.
Dal canto suo, Ksi'bi dimostra di non essere in grado di controllare i suoi soldati, che caricano a valanga le truppe lealiste che avanzano. Le unità bersaglio, però, ripiegano comodamente dietro la seconda linea Dragonling, e l'unità di Squassatori e Fanteria Leggera partite alla carica si trovano ad arrancare di fronte ai sogghignanti nemici. Sir Arthur Carrington schiuma già di rabbia.
La prevedibile controcarica da parte di Miliziani, Squassatori e Picchieri falcia e manda in rotta i resti delle unità ribelli troppo arroganti. Dragor sorride crudelmente alla vista dello scempio perpetrato ai danni dei corpi dei caduti, ed ordina l'avanzata generale.
I tiratori Lancaster entrano però in azione: 3000 Fucilieri dell'ala sinistra spazzano via i Miliziani Orchi, mentre gli Archibugieri al centro annientano un indebolito Reggimento di Sputatori. Lo scaglione destro dell'armata Lancaster (1000 Fucilieri e 1600 Granatieri) forma un quadrato ed avanza lentamente.
Dragor decide quindi di mandare all'assalto la sua arma decisiva: circa 5000 Flyer in due Brigate si levano in volo e poi caricano in picchiata sui 3000 Fucilieri Lancaster e sul quadrato. I Fucilieri subiscono ben 1850 perdite, ma tengono duro in qualche modo. Il quadrato si dimostra estremamente ostico per i Flyer, che subiscono 1400 perdite contro sole 700 per i Fucilieri e 300 per i Granatieri.
Carrington decide di concentrarsi su queste bestie volanti: ordina a 1000 Miliziani di caricare 700 Squassatori Dragonling di fronte a loro, e a 2040 Fanti Pesanti di scivolare nell'apertura creatasi e caricare sul fianco i Flyer. Sebbene la coraggiosa carica dei Miliziani sia coronata dal successo, con un sostanziale quanto sorprendente pareggio 350 a 350 con le grosse bestie Dragonling, la Fanteria Pesante non capitalizza la manovra, facendo solo 404 morti fra le bestie alate e subendone 544.
Al centro, Dragor decide di rompere gli indugi e caricare con i suoi 1700 Squassatori i 2000 Archibugieri al centro dello schieramento Lancaster. La devastante carica lascia solo un centinaio circa di tiratori vivi, che si danno alla fuga. 400 Squassatori giacciono però al suolo, fulminati da una precipitosa scarica di fucileria. Carrington vede il rischio di sfondamento centrale e manda 1000 Ussari scelti a tamponare la falla. La fortuna, e la mira, arridono all'anziano generale, che vede gli Ussari falciare ben 500 bestioni con il fuoco delle loro pistole, ed altri 350 con una carica a sciabola sguainata. Dragor stesso è costretto a darsi alla fuga con circa 150 superstiti.
L'impeto della carica permette a 850 Picchieri Dragonling di caricare gli Ussari vittoriosi e di infliggergli 850 perdite mandandoli in fuga. Le riserve Dragonling sono troppo lontane e impacciate per influire sulla battaglia: i Flyer sono da soli contro tutti.
E' la svolta: sulla destra il Quadrato manda in rotta i pochi Flyer superstiti. La Cavalleria Leggera Lancaster tenuta in riserva si lancia contro i Flyer sull'estrema sinistra e, grazie alla rinnovata pressione di Fanteria Pesante e Fucilieri, li mette in fuga a costo di gravi perdite. I resti dell'armata Dragonling si ritirano verso Est mentre l'armata di Carrington raccoglie i propri cocci e si prepara all'incontro con l'armata di Norman Stradchester che a sua volta ha sconfitto il nemico.
Il potere degli sciamani è forte: un Soffio di Drago gelido come la morte annienta subito un Reggimento indebolito di Sputatori ribelli, mentre un Urlo del Drago manda in rotta 400 Miliziani rinnegati. Trovandosi la prima linea menomata, l'armata di Arthur Carrington è obbligata a riorganizzarsi; tra l'altro, l'anziano generale non sopporta il comandante in seconda Alan di Uldonavan, dai tratti opposti ai suoi, e ben presto lo destituisce.
Dal canto suo, Ksi'bi dimostra di non essere in grado di controllare i suoi soldati, che caricano a valanga le truppe lealiste che avanzano. Le unità bersaglio, però, ripiegano comodamente dietro la seconda linea Dragonling, e l'unità di Squassatori e Fanteria Leggera partite alla carica si trovano ad arrancare di fronte ai sogghignanti nemici. Sir Arthur Carrington schiuma già di rabbia.
La prevedibile controcarica da parte di Miliziani, Squassatori e Picchieri falcia e manda in rotta i resti delle unità ribelli troppo arroganti. Dragor sorride crudelmente alla vista dello scempio perpetrato ai danni dei corpi dei caduti, ed ordina l'avanzata generale.
I tiratori Lancaster entrano però in azione: 3000 Fucilieri dell'ala sinistra spazzano via i Miliziani Orchi, mentre gli Archibugieri al centro annientano un indebolito Reggimento di Sputatori. Lo scaglione destro dell'armata Lancaster (1000 Fucilieri e 1600 Granatieri) forma un quadrato ed avanza lentamente.
Dragor decide quindi di mandare all'assalto la sua arma decisiva: circa 5000 Flyer in due Brigate si levano in volo e poi caricano in picchiata sui 3000 Fucilieri Lancaster e sul quadrato. I Fucilieri subiscono ben 1850 perdite, ma tengono duro in qualche modo. Il quadrato si dimostra estremamente ostico per i Flyer, che subiscono 1400 perdite contro sole 700 per i Fucilieri e 300 per i Granatieri.
Carrington decide di concentrarsi su queste bestie volanti: ordina a 1000 Miliziani di caricare 700 Squassatori Dragonling di fronte a loro, e a 2040 Fanti Pesanti di scivolare nell'apertura creatasi e caricare sul fianco i Flyer. Sebbene la coraggiosa carica dei Miliziani sia coronata dal successo, con un sostanziale quanto sorprendente pareggio 350 a 350 con le grosse bestie Dragonling, la Fanteria Pesante non capitalizza la manovra, facendo solo 404 morti fra le bestie alate e subendone 544.
Al centro, Dragor decide di rompere gli indugi e caricare con i suoi 1700 Squassatori i 2000 Archibugieri al centro dello schieramento Lancaster. La devastante carica lascia solo un centinaio circa di tiratori vivi, che si danno alla fuga. 400 Squassatori giacciono però al suolo, fulminati da una precipitosa scarica di fucileria. Carrington vede il rischio di sfondamento centrale e manda 1000 Ussari scelti a tamponare la falla. La fortuna, e la mira, arridono all'anziano generale, che vede gli Ussari falciare ben 500 bestioni con il fuoco delle loro pistole, ed altri 350 con una carica a sciabola sguainata. Dragor stesso è costretto a darsi alla fuga con circa 150 superstiti.
L'impeto della carica permette a 850 Picchieri Dragonling di caricare gli Ussari vittoriosi e di infliggergli 850 perdite mandandoli in fuga. Le riserve Dragonling sono troppo lontane e impacciate per influire sulla battaglia: i Flyer sono da soli contro tutti.
E' la svolta: sulla destra il Quadrato manda in rotta i pochi Flyer superstiti. La Cavalleria Leggera Lancaster tenuta in riserva si lancia contro i Flyer sull'estrema sinistra e, grazie alla rinnovata pressione di Fanteria Pesante e Fucilieri, li mette in fuga a costo di gravi perdite. I resti dell'armata Dragonling si ritirano verso Est mentre l'armata di Carrington raccoglie i propri cocci e si prepara all'incontro con l'armata di Norman Stradchester che a sua volta ha sconfitto il nemico.
La stretta di mano dei due orgogliosi generali Lancaster, Arthur Carrington per gli ex-assediati e Norman Stradchester per l'armata di soccorso, rimarrà nella storia dell'Impero. Tutte le unità Dragonlign alleate sono distrutte, e Ksi'bi è morto, ma nessuno dei due sembra badarci più di tanto. La Crociata di Lisandro è di fatto fallita, i Dragonling sono decimati ed in fuga, e dopo tante sconfitte l'Impero ha ottenuto diverse importanti vittorie. E' ora di festeggiare!