Guy_Montag
Chosen one
C'è a chi piace vincere facile...
Prologo:
Dopo le vittorie pagate a carissimo prezzo durante gli anni precedenti, le truppe persiane si ritirarono nella capitale, per l'ultima resistenza contro l'invasore. Questa mossa, tuttavia, lasciò il campo libero alle truppe timuridi, che cinsero d'assedio due provincie, mentre le truppe del Califfo muovevano su Esfahan.
La battaglia di Esfahan:
Le sparute forze persiane si presentarono sotto le mura della loro Capitale, decise a fare di tutto per non farla cadere in mano al nemico. Le forze del Califfo, memori delle disfatte precedenti, si avvicinarono con circospezione alle linee nemiche; tuttavia, una volta constatato l'esiguo numero dei difensori, le truppe del generale Mubarak Javid si avventarono contro i difensori, riuscendo ad infrangere in più punti lo schieramento avversario, anche se a costo di grosse perdite. Una volta sfondata la prima linea, le milizie del Califfo riuscirono ad incunearsi in profondità nello schieramento nemico, portando così una notevole confusione nelle sue file. Di questa situazione approfittarono i fanti e la cavalleria del Califfo che si lanciarono contro i superstiti, facendone strage in breve tempo. La vittoria, tuttavia, non venne adeguatamente sfruttata, in quanto le truppe mussulmane si limitarono ad occupare le campagne, senza cingere d'assedio la città, che continuò così a resistere.
Epilogo:
Vittoria schiacciante delle forze del Califfo che lasciano sul campo 495 fanti, 225 fanti egiziani, 270 fanti mercenari, 315 cavalieri e 810 miliziani; le truppe persiane vengono annientate.
L'assedio di Mashhad:
Grazie all'abilità del loro generale, le truppe timuridi conquistarono la roccaforte in soli tre mesi, perdendo 1105 fanti.
L'assedio di Babolsar:
Dopo 10 mesi di assedio cadde la piazzaforte di Babolsar, da molti anni baluardo persiano contro il Califfo; le perdite per i timuridi furono di 2691 anche a causa delle malattie collegate al clima non ospitale della provincia.
Prologo:
Dopo le vittorie pagate a carissimo prezzo durante gli anni precedenti, le truppe persiane si ritirarono nella capitale, per l'ultima resistenza contro l'invasore. Questa mossa, tuttavia, lasciò il campo libero alle truppe timuridi, che cinsero d'assedio due provincie, mentre le truppe del Califfo muovevano su Esfahan.
La battaglia di Esfahan:
Le sparute forze persiane si presentarono sotto le mura della loro Capitale, decise a fare di tutto per non farla cadere in mano al nemico. Le forze del Califfo, memori delle disfatte precedenti, si avvicinarono con circospezione alle linee nemiche; tuttavia, una volta constatato l'esiguo numero dei difensori, le truppe del generale Mubarak Javid si avventarono contro i difensori, riuscendo ad infrangere in più punti lo schieramento avversario, anche se a costo di grosse perdite. Una volta sfondata la prima linea, le milizie del Califfo riuscirono ad incunearsi in profondità nello schieramento nemico, portando così una notevole confusione nelle sue file. Di questa situazione approfittarono i fanti e la cavalleria del Califfo che si lanciarono contro i superstiti, facendone strage in breve tempo. La vittoria, tuttavia, non venne adeguatamente sfruttata, in quanto le truppe mussulmane si limitarono ad occupare le campagne, senza cingere d'assedio la città, che continuò così a resistere.
Epilogo:
Vittoria schiacciante delle forze del Califfo che lasciano sul campo 495 fanti, 225 fanti egiziani, 270 fanti mercenari, 315 cavalieri e 810 miliziani; le truppe persiane vengono annientate.
L'assedio di Mashhad:
Grazie all'abilità del loro generale, le truppe timuridi conquistarono la roccaforte in soli tre mesi, perdendo 1105 fanti.
L'assedio di Babolsar:
Dopo 10 mesi di assedio cadde la piazzaforte di Babolsar, da molti anni baluardo persiano contro il Califfo; le perdite per i timuridi furono di 2691 anche a causa delle malattie collegate al clima non ospitale della provincia.