Repubblica di Gran Bretagna
La Gran Bretagna
Dopo aver unificato, quasi del tutto, l'isola, William Hawke proclamò la nascita della Repubblica di Gran Bretagna, cercando di placare gli animi dei celti appena conquistati. Quest'obbiettivo venne centrato, seppur non pienamente; infatti la nuova Repubblica vide quindi un crescente sostegno da parte dei ceti non nobiliari, che apprezzarono soprattutto le grandi feste create da Londra per festeggiare l'avvenimento. Oltre a questo, cercando di spezzare i privilegi nobiliari che ancora resistevano in contrasto con le istituzioni repubblicane, il governo della Repubblica cercò di accentrare sempre più le compentenze politiche e giurisdizionali.
Il cambio della guardia
Dopo anni al potere William Hawke morì, lasciando il posto al figlio David; la successione, seppur avvenuta in un momento piuttosto negativo per la nobiltà, riuscì a svolgersi senza particolari intoppi. Soprattutto grazie al grande prestigio fatto acquisire alla Repubblica da parte della famiglia. Il nuovo leader della Repubblica, quindi, continuò sulla rotta tracciata dal padre, continuando ad espandere i commerci, per recuperare le risorse necessarie allo sviluppo dello Stato, ed a finanziare pesantemente la ricerca, sommersa letteralmente da fiumi di monete, che vide un balzo considerevole soprattutto nei settori del governo e dell'economia, ma anche l'esercito non venne trascurato.
Le colonie
Un grosso punto di rottura con il quinquennio precedente fu la creazione, in africa ed asia, di alcune nuove colonie, che assicurarono alcune provincie strategiche per i rifornimenti, in vista della creazione di una via navale verso l'india. Nonostante la loro importanza, Londra non riuscì a realizzare dei collegamenti efficienti, tramite convogli, con queste nuove provincie.
Prestigio: 99 (+21)