TF True Detective

Mabelrode

Get a life
L'ho vista ieri sera.
I personaggi non sembrano male (soprattutto quello interpretato da Colin Farrell) ma per ora sospendo il giudizio sul resto visto che la prima puntata serviva esclusivamente a presentarli
 

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Vista anche io. Il suo personaggio (Colin) sembra forse il più banale; mi è piaciuta invece molto l'interpretazione di Vince
 

Norat

Spam Master
Finito ieri la prima serie. Stupenda. So che non mi crederete mai ma....

La prima volta che vidi il tizio che tagliava il prato della scuola pensai immediatamente che era lui l'assassino
 

Ostrègone

GIF MASTER
Fantacalciaro
Sono alla quarta puntata, dunque a metà strada, e secondo me Pizzolatto non è riuscito a fare un lavoro all'altezza della precedente stagione. Pure voi avete quest'impressione?
 

kyuss

Ninja Skilled!
="Ostrègone, post: 958876, member: 85"]Sono alla quarta puntata, dunque a metà strada, e secondo me Pizzolatto non è riuscito a fare un lavoro all'altezza della precedente stagione. Pure voi avete quest'impressione?

come avevo già scritto secondo me la prima serie sarebbe potuta essere migliore, rispetto a questa aveva un ambientazione più originale e quindi anche tutto il contesto.
questa ha la parvenza di un poliziesco più classico, bisogna vedere come si evolverà la trama, le prime tre puntate sembrano una lunga introduzione a personaggi e location.
anche in questa serie nutro seri dubbi sui personaggi, al momento salvo solo Vaughn il resto mi sembrano i soliti casi umani stereotipati all'eccesso (come la prima serie).
 
Ultima modifica:

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Le prime 4 puntate fino al finale della quarta mi sono sembrate moolto statiche, in cui di fatto la vicenda si è sola articolata, ma non ha progredito in molti punti se non nella presentazione dei personaggi come ha detto Kyuss. Probabilmente anche perchè la trama è ramificata e coinvolge molti personaggi, oppure solamente per confondere lo spettatore e dare l'impressione che sia così..
In ogni caso dalla quinta puntata, esattamente a metà stagione e innescata dal finale dell'episodio precedente, si apre una seconda parte. Ho l'impressione che saranno 3 episodi più intensi dei primi 3
 

Amos_Moses

Spammer
Ridendo e scherzando siamo quasi arrivati alla fine della seconda stagione.
Personalmente mi è sembrata molto sottotono rispetto alla prima.
 

kyuss

Ninja Skilled!
condivido quasi tutto


True detective, seconda stagione: i Top e i Flop della serie HBO

Alessandro Buttitta, L'Huffington Post

Se ne sono dette tante di "True Detective" nel corso delle sue otto puntate. Dalla considerazione più che legittima che questa seconda stagione non sia stata all’altezza del primo ciclo di episodi alla difficile interpretazione di una trama assolutamente complicata e intricata, passando per i tantissimi personaggi buttati nella mischia, le critiche al nuovo corso della serie rivelazione dello scorso anno sono state parecchie e, in certi casi, anche feroci. Tuttavia, nonostante alcuni difetti, la serie targata HBO ha mantenuto un alto livello, dimostrando un certo coraggio nell’alzare sempre di più la posta in gioco, nel chiedere profondità e sfumature a due attori come Colin Farrell e Vince Vaughn, nell’insistere in una narrazione difficile che ha preteso dallo spettatore la massima attenzione.
Cosa resterà dunque del secondo capitolo di "True Detective", dei suoi personaggi senza speranza, della scrittura densa di Nic Pizzolatto, della sfrontatezza produttiva di un network come HBO? Abbiamo stilato una lista di top e flop, consapevoli della soggettività dei giudizi di merito qui presentati.
TOP
La caratterizzazione dei protagonisti:

Da più parti, a ragion veduta, si sottolinea come in questa stagione di "True Detective" sia mancata la storia, di certo non una variegata e disperata schiera di personaggi. Eccezion fatta per Paul Woodrugh, i cui silenzi stereotipati hanno evidenziato i limiti interpretativi di Taylor Kitsch, la serie ha poggiato su tre ottimi protagonisti: Colin Farrell, capace di restituire la sofferenza del suo Ray Velcoro; Vince Vaughn, sorprendente nell’evidenziare le ombre di Frank Semyon; Rachel McAdams, in grado di dare credibilità all’inossidabile detective Bezzerides.
Il tappeto musicale:
Su un aspetto questa seconda stagione di "True Detective" ha superato la prima. Si tratta della colonna sonora, costellata da brani ancora più memorabili della precedente annata. Basti pensare alla "Nevermind" di Leonard Cohen, che rende meravigliosi gli opening credits, o la struggente "The Only Thing Worth Fighting For" di Lera Lynn. Chi vuole perdersi nelle atmosfere della serie HBO apprezzerà sicuramente questa compilation.

La fotografia:
Chi guarda "True Detective" ha una certezza incrollabile: sa di assistere a un racconto complesso valorizzato oltremodo da immagini splendide. In questa seconda stagione, dominata da una narrazione cupa con una California più grigia che mai, la fotografia è stata di altissimo livello sia nelle scene di interni che esterne. Un esempio lampante lo si può trovare nei primi minuti della terza puntata.


FLOP
Il caso portante della serie:
Di come sia morto Ben Caspere già al quarto episodio non interessava più a nessuno. Lo stesso si può dire dei risvolti nel tempo della rapina di diamanti blu del 1992 o delle vie della corruzione nel comune di Vinci. Troppi eventi, troppi personaggi, troppi intrecci da seguire e comprendere in otto ore abbondanti di televisione. Pizzolatto avrebbe dovuto sfoltire, eliminare alcune situazioni, evitando così di ingolfare una storia di per sé molto complessa.

Le troppe aspettative:
L’eredità era pesante. Lo sapeva lo showrunner Pizzolatto, lo sapeva HBO, lo sapevano i nuovi attori. Fare meglio di Matthew McConaughey, che nel 2014 ha conquistato tutto quello che si poteva conquistare, e Woody Harrelson era quasi impossibile. La produzione di "True Detective" ha scelto la via più difficile rilanciando in grande stile le proprie ambizioni, cercando ma non trovando una storia che potesse mostrare le più disparate e disperate inclinazioni dell’uomo, vittima di se stesso e destinato al fallimento. Non ci è riuscita, ma apprezziamo lo sforzo. Il confronto col primo "True Detective", più completo e coerente nei suoi passaggi narrativi, è impietoso.
La pretenziosità di alcuni dialoghi:
Dei protagonisti ben caratterizzati abbiamo già tessuto le lodi. Tuttavia, a voler essere onesti, molti di loro hanno fatto vacillare più di un integralista di "True Detective" in alcuni casi. Pensiamo alle chiacchierate di Ray Velcoro con il figlio, divenuto infatti in pochissimo tempo un meme vivente anche qui in Italia, o agli scambi di vedute pieni di sottintesi tra Frank Semyon e la moglie Jordan. Non sempre puntare sulla forza evocativa delle parole premia.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
D'accordo sul fatto che il caso su cui investigare non era interessante quanto la prima e che questo fattore ha condizionato (almeno la prima parte della stagione). Non concordo sulla musica: escludendo Lera Lynn, sinceramente ricordo più brani musicali della prima. Uno dei problemi è stata la complessità della trama, troppo intricata per sole 8 puntate.
Il personaggio di Woodrough si poteva benissimo tagliare, quello di Frank Semyon poteva essere gestito meglio.
Insomma è stato tutto sommato un prodotto buono, ma non memorabile e intrigante quanto il True Detective prima stagione.
Di certo Pizzolatto ha risolto per le aspettative: la terza stagione non penso sarà attesa come questa. :asd:
 
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