[Svezia - Norvegia] Ingrid di Svezia

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
"Ingrid di Svezia è una traditrice"
Questo disse il consigliere della regina Ulvhild. Poi coninuò:
"Fomenta odio verso i nostri fratelli norvegesi, la morte del figlio le ha fatto perdere il senno della ragione."

La regina lo mandò via e si recò nelle sue stanze per decidere insieme a suo marito per il da farsi:
U.H. "Ingrid di Svezia gira per le nostre corti denigrando i norvegesi. Ed è ancora fedele a Roma, nonostante la crociata gli abbia portato via suo figlio. Come dobbiamo comportarci con lei?"
S. "Dovremo rinchiuderla ed aspettare che Sigurd II se la riporti via nella loro terra, magari da morta."
U.H. "E sia: la facciamo rinchiudere in una delle stanze migliori, così non possono dirci di non averla trattata con gli onori che le spettano, facciamo arrivare Sigurd II e la processiamo."
I due si capirono al volo.

Ulvhild scrisse subito una lettera a Sigurd nella quale lo invitata a recarsi presso la sua corte per occuparsi di Ingrid.
Nel frattempo Sverker fece mandare 20 uomini per rinchiudere Ingrid di Svezia con accusa di tradimento.
 
A

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Informato dell'avvenimento, Sigurd II diede immediatamente ordine di approntare i preparativi per la partenza e, dopo aver dettato un proclama in merito, si mise in viaggio il giorno stesso accompagnato dalla regina.

Signori e sudditi di Norvegia,
ci è giunta dalla Svezia la notizia che mia madre Ingrid, moglie di Harald IV e madre di mio fratello Inge, è stata imprigionata in Svezia, dove risiedeva in qualità di ambasciatrice del Regno, con l'accusa di alto tradimento nei confronti della Norvegia e del mio trono.
Mi recherò immediatamente alla corte degli alleati svedesi per chiarire questa situazione e per udire di persona le accuse che le vengono mosse. Quindi Ingrid verrà processata e avrà modo di difendersi dalle accuse che le vengono mosse.
Confidate nella giustizia del vostro Re.




Giunto alla corte svedese il Re non volle perder tempo e chiese subito di poter ascoltare Ingrid alla presenza della Regina di Svezia, in pubblico.

Quindi il processo ebbe inizio.



Sigurd - Regina Ulvhild, quali sono dunque le vostre accuse verso mia madre, l'ambasciatrice norvegese Ingrid?
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
L'accusa per Ingrid di Svezia è di alto tradimento.

Vostra madre stava fomentando odio verso di voi e verso la nostra religione.


La regina porse il suo sguardo verso Ingrid aspettando che iniziasse a difendersi.
 
A

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Ebbene, Ingrid, come vi difendete da queste accuse?
 

Toga!

Chosen one

...Come vi difendete? Osate chiedermi come mi possa difendere? Sigurd voi non siete che un cane senz'anima! Il vostro orgoglio vi ha accecato, la vostra sete di potere non conosce confini! Avete ingannato e fatto i vostri incantesimi tra i vostri uomini e governatori in Norvegia forse, ma non ingannerete una donna tre volte vedova: di un marito e di un figlio e di un figliastro che ora è un cane!
Non mi permetterò di rivolgervi parola se non in questo modo: al fasullo re di Norvegia!
Voi e voi solo! avete assassinato gli uomini di Norvegia mandandoli alla Santa Crociata, non certo il papa! Voi che vi stupite e scandalizzate assiema al falso papa britannico? quando voi stesso avete fatto massacrare e saccheggiare terre per i vostri veterani, quando voi stesso bramate la spada al riparo da occhi indiscreti. Pentitevi cane! mio figlio era il legittimo erede al trono, e voi lo avete mandato alla morte con 2000 fanti, innanzi agli eserciti degli infedeli! Anatema sia su di voi, maledetta la vostra stirpe e i bastardi generati con le vostre puttane! voi disonorate il trono di Bergen e sputate sulla croce della Santa Romana Chiesa! Siete un Re illeggittimo e scomunicato, non avete alcun potere derivante da Dio. L'erede divino voi l'avete assassinato come un agnello, per poi piangerlo come un ipocrita! Siate maledetto! Voi disonoraste il ventre di vostra madre! Siete disconosciuto da vostra madre e dalla memoria di vostro padre! [*gli sputa in faccia*]

A questa sgualdrina svedese, che amoreggia coi più bastardi dei suoi cortigiani, e che giorno dopo giorno vede indebolirsi il suo primato non faccio mistero di aver operato contro la vostra falsa chiesa, il vostro falso antipapa e la vostra vergognosa condotta.
Sia maledetta questa stirpe di Vichinghi! Siate maledetti 100 volte e possiate morire tutti quanti!...Vostro marito possa prendere la spada contro di voi e ricondurre la Svezia alla ragione!
Ebbene orgogliosamente io vi ho tradito in terra in attesa della ricompensa celeste! Spero solo che nella misericordia di Dio, prima che il boia giunga silenzioso, mi sia concesso un confessore fedele a Roma, e che tale atto possa salvare la vostra anima dall'inferno!

Pentitevi! Il giudizio di Dio sarà inclemente!
 
A

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Sigurd senza rivolgerle la parola ordinò che fosse ricondotta nelle sue stanze dove avrebbe atteso il verdetto.
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
La regina fece un cenno alle sue guardie e Ingrid ritornò nelle sue stanze.

Quando le acque si furono calmate i due regnanti e i loro consorti si chiusero in una stanza per decidere il da farsi.

La stanza era stretta e fredda. Non sembrava una stanza dove due regnanti potessero parlare, ma la regina era convinta che quella fosse la stanza più sicura dove parlare.
Si sedettero al tavolo poi lei iniziò rivolgendosi a Sigurd II:

Vostra madre mi è sembrata al quanto combattiva. Per quelle sudice parole che mi ha rivolto vorrei ucciderla io stessa. Sarò clemente solo perchè è vostra madre e voi siete un mio alleato, lascio a voi l'onore di decidere cosa volete farne di lei. Sappiate però che una pena troppo lieve sarà rifiutata.
Fece una pausa di qualche istante, guardò il re negli occhi voleva trasmettergli tutta la sua rabbia, poi concluse
Ditemi come volete procedere...
 
A

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Prima di Sigurd intervenne Lene evidentemente infuriata, quasi più della regina svedese, che senza chiedere il permesso di parlare si inserì prepotentemente nella discussione.

"Clemenza? Ma quale clemenza?
Mio signore
-rivolta a sigurd- ha osato delegittimare in pubblico il vostro trono oltre che quello svedese. Ha detto chiaramente che non riconosce voi come Re e me come Regina, come se la mia posizione non contasse nulla in questa vicenda. E' vero, avete ancora con voi altre due donne madri dei vostri figli e per questo non posso che biasimarvi con tutte le mie forze. La cosa, come ben sapete, mi indigna profondamente. E infatti se non vi deciderete a sbarazzarvi anche delle altre due non potrò fare altro che chiedere ai miei parenti di intercedere affinchè venga messa in discussione la nostra unione, badate bene. Ma sono certa che non passerà molto prima che vi decidiate a fare quello che deve esser fatto, così come avete fatto per la vostra adorata Christine.
Ora però, la mia posizione nobiliare e il fatto che siete stato eletto Re direttamente dai nobili norvegesi legittima completamente il vostro trono. Anche il popolo vi adora. In questa situazione come potete permettere che una donna, chiunque essa sia, vi sputi in faccia?


*La regina non accennava a calmarsi, ma anzi pareva incitata dalle sue stesse parole e sempre più infuriata guardava il Re, parlando a raffica. *

Sigurd dopo averla lasciata parlare per qualche minuto, si decise a interromperla vigorosamente:
"Silenzio!
- disse alzando il tono della voce e poi fissò con decisione Lene per qualche secondo dopo che si fu zittita-
Siamo qui per prendere una decisione molto importante, non certo per la vita di una traditrice ma per le conseguenze che questa nostra decisione porterà con sè, sia che si decida in un modo sia che si decida nell'altro.
E' vero, ha insultato pesantemente tutti quanti, delirando. Il mio trono e quello svedese non sono in discussione e nessuno può permettersi di comportarsi dinanzi a noi come ha fatto la mia matrigna.  Ogni sua affermazione era evidentemente priva di senno. Una fra tutte quella secondo cui avrei mandato mio fratello, suo figlio, a combattere la crociata con 2000 fanti. Ridicolo! Vi erano con lui oltre 100 mila cristiani tutti massacrati in questa fallimentare e sciagurata campagna militare. Anche se avessi mandato dieci volte il numero di norvegesi avrei ottenuto solo un massacro più grande. La crociata non l'abbiamo condotta noi ed è stata un fallimento non nostro di cui abbiamo pagato anche noi le conseguenze. La stessa Ingrid ha perso suo figlio, giovanissimo, tutto ciò che le restava per poter ambire a mantenere un certo potere in Norvegia, dopo la morte di suo marito Harald IV, mio padre, che prima di me fu Re di Norvegia. Sia chiaro che il suo dolore è profondissimo ma quel che è ancora più profonda è la sua disperazione perchè tutto il suo potere le si è sciolto tra le mani come neve. 
Una donna disperata è disposta a tutto, infatti lei si aspetta già di essere condotta sul patibolo e non ha dubbi che ciò accadrà. Ma secondo voi perchè mai ha compiuto questo gesto eclatante? Perchè sente di aver perso tutto, di non avere più nulla da perdere, di non avere più nulla. E' una nobile senza più nobiltà.
Certamente se la lasciassimo in vita potrebbe continuare a creare problemi, ma sarebbe un evidente segno di comprensione da parte mia nei confronti di una nobildonna disperata, peraltro moglie di mio padre. Ma se avesse avuto abbastanza seguito da creare seri problemi non credete che si sarebbero levati già in molti per difenderla?
Probabilmente ha poco seguito e non è riuscita a sobillare rivolte abbastanza pericolose.
Ucciderla ci leverebbe definitivamente il problema, ma eventuali dissidenti avrebbero il loro primo martire illustre e questo potrebbe creare instabilità ed accedere gli animi di qualche esaltato. Se noi la uccidessimo allora Roma avrebbe il suo primo martire da portare come trofeo nella sua lotta contro Londra.
E' vero, la condanna sarebbe per il suo tradimento e non per questioni religiose, ma questo poco importerebbe ai nostri nemici.
Pensate anche al popolo. Secondo voi vedrebbe bene o male un nostro atto di pietà nei confronti di una vedova che ha perso suo figlio e tutto il resto?
In fondo Ingrid non ha fatto alcun gesto concreto contro di noi, ha tentato di sobillare i nobili, ma pare che non ci sia ancora riuscita, perchè non si sono viste rivolte, non ci sono state vittime, nè furti. O sbaglio?
Stiamo processando le sue intenzioni e il suo delirio. Certamente sarebbe giusto condannarla a morte, ma forse in questo caso non sarebbe la cosa più conveniente per tutti noi.
Pensateci...

Ascoltate quest'alternativa: potrebbe essere condannata a morte, condotta in norvegia e lì graziata sul patibolo. Davanti alla folla si dichiarerà che sebbene ella meriti la morte per il suo tradimento noi riconosciamo la sua condizione di vedova disperata per la perdita di suo figlio e in preda alla collera. Io, suo figlio, provando davvero lo stesso suo dolore per la morte di mio fratello (suo figlio) ho pietà cristiana nei suoi confronti e le salverò la vita. La grazia sarà formalizzata dal Vescovo.
Le saranno quindi confiscati tutti i beni e sarà esiliata.
L'unico problema è che potrebbe fornire ai nostri nemici informazioni importanti soprattutto nel caso in cui iniziasse una grande guerra europea, perciò l'esilio potrebbe essere preceduto da un periodo di prigionia dell'ordine di qualche anno. Potrebbe essere ospitata dallo stesso vescovo e tenuta sotto sorveglianza per qualche anno. Chissà, il vescovo potrebbe persino riuscire a farle cambiare idea sulla chiesa inglese e sul suo tradimento..."
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
Intervenne allora il re:

Il popolo deve capire chi comanda, lasciarla vivere sarebbe come ammettere che siamo deboli, che chiunque può beffeggiarci e avere salva la vita. Tutto questo buonismo per tenera a bada il popolo mi disgusta. Noi siamo i regnanti, noi possiamo decidere sulla vita e sulla morte di qualsiasi nostro suddito. Uccidiamola per tradimento e non perchè è fedele a Roma, tutto questo non c'entra niente con Roma, non sarà una martire sarà solo una traditrice.
Tuttavia l'idea prima del carcere e poi dell'esilio non mi dispiace, a patto che non sia trattata come una nobildonna ma come una puttana, come un'insignificante pezzo di carne. Deve essere seviziata, torturata e deve rimpiangere ogni istante della sua vita la nostra grazia, deve desiderare la morte sempre, notte e giorno.
 
A

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Sigurd: Condannarla a morte serve appunto a ribadire la legge di natura per cui il traditore muore.
Sarebbe graziata sul patibolo in considerazione della sua particolare condizione: vedova di mio padre, madre che ha perso un figlio in una scellerata crociata lontano da casa, nobildonna profondamente addolorata...Quanta gente conoscete in queste condizioni? Non molta immagino. Quindi si tratterebbe di una grazia in via del tutto eccezionale perchè rarissima è la situazione in cui si trova Ingrid e non applicabile a "chiunque" come dite voi. E' evidente che la sua situazione è eccezionale.

La gente poi potrebbe prendere a cuore la sua situazione perchè tutti sanno cosa significa per una madre perdere un figlio e questo basterebbe a far commuovere la popolazione. Chissà se mentre verrà condotta sul patibolo la gente esulterà o urlerà grida di protesta.

Certamente ci ha offeso tutti, ma dobbiamo anche considerare tutte le conseguenze di una sua esecuzione al momento.

E' chiaro che sarebbe uccisa per tradimento e che la religione non c'entra nulla. Eppure diventerebbe martire di Roma indipendentemente da questo, perchè questa vicenda accade in un momento molto delicato dal punto di vista teologico.

Tra l'altro questo gesto della grazia potrebbe essere anche visto in contrasto con l'atteggiamento del re polacco che ha fatto giustiziare il padre impazzito ed esaltare la nostra pietà cristiana rispetto al loro atteggiamento.

Torturarla e farla morire in prigione poi sarebbe peggio che ucciderla. I nobili e la gente non sono stupidi, si capirebbe che siamo stati noi ad ucciderla. E' lo stesso motivo per cui non va imprigionata in una normale cella, ma ad esempio affidata ad un vescovo affinchè se ne prenda cura come si dovrebbe fare con un nobile pazzo.

Ad ogni modo la prigionia potrebbe darci più tempo per prendere una decisione e potremmo riservarci di giustiziarla più in là se la situazione dovesse cambiare. Intanto al momento sarebbe un gesto che ci metterebbe in buona luce davanti a tutto il mondo cattolico e alla nostra gente.
 
A

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Sigurd chiese una pausa di qualche minuto chiedendo di continuare a discutere senza di lui e riflettere sulle proprie parole. Mandò a chiamare uno scrivano e un messaggero affinchè portasse in norvegia una missiva con l'ordine di consegnarne una copia a tutti gli Jarle.

Signori delle terre di Norvegia,
il vostro Re vi chiede un parere in merito ad una questione molto delicata. Il vostro parere non sarà determinante nella decisione che spetta unicamente a me e da me sarà presto presa, ma vi assicuro che sarà tenuto in seria considerazione per il rispetto che ho nei vostri confronti e che vi dimostro anche con questo stesso gesto.
Si tratta di Ingrid di Svezia, moglie di mio padre Harald IV Re di Norvegia prima di me, madre di Inge l'eroe morto nella crociata, ha pubblicamente tradito la norvegia e messo in discussione sia il mio trono che quello svedese. C'è da pensare che il suo dolore le abbia completamente offuscato la mente, nel suo delirio dice che io ho mandato Inge con duemila fanti contro gli infedeli quando invece tutti sanno che in crociata vi erano oltre centomila cristiani tutti massacrati per la sciagurata campagna militare di cui si è trattato e che se il contingente norvegese fosse stato meno esiguo ciò avrebbe comportato semplicemente più vite norvegesi sprecate. Nel suo delirio dice che "sono un cane traditore e non dovrei avere la corona", il che è ridicolo considerando che sono stato eletto dagli stessi nobili norvegesi e ho sposato Lene di norvegia da cui ho già avuto un erede, oltre al fatto che sono figlio di Harald IV, attualmente l'unico suo figlio esistente. O qualcuno di voi potrebbe mettere in dubbio la legittimità della mia corona?
Nel suo delirio ha ripetutamente insultato me e la regina di Svezia, la nostra migliore alleata in questi tempi difficili.

Considerandola una madre addolorata colta dalla disperazione e considerando i suoi eccezionali rapporti di parentela si potrebbe persino prendere in considerazione l'idea di graziarla, ma sarebbe un atto di estrema pietà in via del tutto eccezionale. Tuttavia nel suo delirio ella potrebbe creare gravi problemi al nostro regno viste le sue intenzioni dichiarate pubblicamente di ostacolare la nostra prosperità con ogni mezzo e rovinare la tranquilla stabilità che abbiamo ormai raggiunto.
Io non ho ancora preso una decisione, attenderò prima il vostro parere che ritengo prezioso, quello di ognuno di voi, signori di Norvegia.  Mi aspetto qualsiasi tipo di opinione in tutta onestà. Se qualcuno non ha e non vuole farsi una opinione in merito non è tenuto ad esprimersi ugualmente, ma lo faccia sapere in fretta. E', infine, auspicabile che interpelliate i nobili delle assemblee prima di rispondere.

Auguro salute e prosperità a voi e a tutti i norvegesi.


Sigurd II Re di Norvegia​

[qui stanno gli jarl]


Dopo di che Sigurd fece ritorno e continuò ad ascoltare le considerazioni degli altri reali interlocutori.
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
Durante la pausa i due regnanti di Svezia si consultarono, capivano in pieno le difficoltà di un figlio nel condannare a morte sua madre. Decisero quindi di accogliere la richiesta di una prigionia a patto che questa fosse severa. La donna non avrebbe avuto la possibilità di incontrare altre persone all'infuori del vescovo a cui sarebbe stata affidata. L'esilio era da escludere. Sarebbe rimasta in una cella anche dignitosa, ma da quella non sarebbe più uscita.

Rientrati nella stanza la regina disse quello che aveva concordato con suo marito.
 
A

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Mi sembra una posizione saggia e ragionevole.

Le sarà comunicato il verdetto tra qualche giorno, dopo che avrò ricevuto alcuni pareri che ho mandato a chiedere agli Jarl delle regioni norvegesi, a quel punto la decisione verrà definitivamente confermata.






In merito alla sorte di Ingrid di Norvegia, vedova di Harald IV, madre di Inge, fino ad oggi ambasciatrice di Norvegia presso la corte di Svezia,

rea confessa di alto tradimento nei confronti delle corone di Norvegia e Svezia,
rea confessa di aver sobillato i nobili svedesi contro la Norvegia durante il suo mandato di ambasciatrice e complottato contro le legittime corone di Norvegia e Svezia,
avendone gravemente oltraggiato in pubblico i sovrani Sigurd II e Ulvhild Håkonsdotte,

Si decreta che ella

- vedrà confiscati tutti i suoi beni che saranno venduti e il ricavato sarà diviso a metà tra le casse di Norvegia e Svezia, come risarcimento parziale per l'oltraggio subito;

- sarà affidata alle cure del Vescovo-Jarl Mirdon, il quale avrà modo di valutare con calma la sua condizione mentale che i gravi lutti che ella ha dovuto subire potrebbero aver irreparabilmente compromesso;

- le sarà fatto divieto di incontrare chiunque a parte il Vescovo cui verrà affidata per tutto il periodo in cui sarà tenuta sotto la sua tutela.



Re Sigurd II di Norvegia​
Regina Ulvhild Håkonsdotte di Svezia​
 
A

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Dopo qualche giorno iniziarono ad arrivare le risposte degli jarl norvegesi:

Gunnar evidentemente soddisfatto della sua recente nomina a jarl si espresse da vero uomo di guerra dicendo che l'unica pena possibile per una traditrice che ha oltraggiato il proprio Re è la morte, a maggior ragione se ella si dovesse rivelare in preda alla follia e cioè impossessata dal demonio, l'unico modo per liberarla sarebbe stato ucciderla.

Olaf, fedelissimo consigliere del re si espresse con la sua solita mitezza ripetendo con altri termini le stesse identiche considerazioni del Re, ma concludendo "tuttavia l'oltraggio diretto alla maestà vostra non può restare del tutto impunito, quindi una grazia è da escludersi"

Garad, Lasse Bracciomolle e Gudmund, dichiararono di essere preventivamente d'accordo su ogni minimo dettaglio rispetto alla decisione saggia che il Re avrebbe ritenuto di prendere.

Snorri il Verro scrisse che Ingrid bisognava farla camminare sui carboni ardenti riferendosi anche ad altre pratiche pagane, facendo capire che, in pratica, sarebbe dovuta morire in qualche prova del fuoco sottoponendola al giudizio divino.

Olav rispose destreggandosi con abilità tra le prove del fuoco pagane e la mitezza di olaf, evidenemente influenzato dall'amicizia con quest'ultimo. Infine riferì che la condanna a morte sarebbe stata la cosa più giusta, ma l'importante era non lasciare il tradimento impunito, considerata anche la sua eccezionale posizione e al tempo stesso la sua pericolosità.

Malcom Gall, ancora dubbioso sulle recenti anessioni al suo dominio di Orkney ed Ebridi, riferì di non avere alcuna opinione in merito, ma che difficilmente sarebbe rimasto deluso dalla decisione che avrebbe preso il Re.

Vargard dei fiordi scrisse qualcosa di difficilmente comprensibile, in cui risaltavano concetti cruenti e violenti del tipo di torture amputazioni varie e pubbliche umiliazioni. "La morte è il più bel regalo che si può fare ad un traditore", scrisse. Comunque parò di tradimento e traditori in generale, senza mai fare riferimento alla questione particolare di Ingrid, in pratica non esprimendo in merito alcun parere.

Asui, jarl di frontiera nell'Oulanka, mise in mostra tutta la particolarità del suo modo di pensare urlic, estremamente maschilista. Scrisse che ai traditori maschi essendo considerati nemici del regno andrebbero, a suo dire ovviamente, amputati i genitali e poi condotto in pubblica piazza ed esposto al pubblico ludibrio. Scrisse anche che trattandosi di una femmina bisognava darla in pasto alle belve senza curarsi dei dettagli, c'erano infatti tante altre femmine da ingravidare.  *questo parere fu sapientemente nascosto da Sigurd alla regina svedese e a Lene e incenerito nel focolare accompagnato da una sonora risata sincera*

Infine si espresse l'apostolo di scandinavia Leif Skjordsaal chiedendo che Ingrid fosse sottoposta ad una analisi da parte degli uomini di Chiesa di Norvegia. Quindi ella sarebbe dovuta essere punita secondo il volere di Dio. Parve interessato in particolare alla posizione di Ingrid sul papa inglese chiedendo dettagli a riguardo. Chiese comunque di poterla direttamente o indirettamente, affidandola ad altri vescovi, interrogare ed eventualmente portare la sua posizione dinanzi al Papa. Tuttavia concludeva affermando che una sua punizione esemplare sarebbe stata d'obbligo visto gli oltraggi che aveva portato contro il supremo e indiscutibile Re di Norvegia per chiarissima volontà di Dio.
 
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