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In una conferenza stampa congiunta il ministro degli esteri sudafricano Benjamin Phaala e il suo omologo dell'Oman annunciano la firma di un protocollo di amicizia e collaborazione militare fra la Repubblica Sudafricana e il Sultanato dell'Oman. In base all'accordo raggiunto, l'Oman parteciperà alla missione di pace e stabilizzazione della Somalia con un reggimento di fanteria; inoltre le truppe sudafricane saranno affiancate da militari dell'Oman che fungeranno da consiglieri e ambasciatori nei contatti con la popolazione civile di fede islamica. Funzionari del sultanato saranno presenti anche in tutte le trattative con i membri delle Corti Islamiche.
"Pacificare la Somalia è un obiettivo difficile, come il fallimento del recente congresso ha dimostrato, ma la Repubblica Sduafricana non intende abbandonare al suo destino il popolo somalo" annuncia il ministro Phaala nel suo discorso ai reporter di tutto il mondo presenti all'annuncio della firma del trattato "tuttavia il compito che abbiamo davanti è difficile; negli anni scorsi ci siamo resi conto che purtroppo le differenze di lingua e cultura hanno portato a fraintendimenti e reciproche diffidenze che hanno inevitabilmente avuto un impatto negativo sul processo di pace in atto. L'intervento dell'Oman, che desidero ringraziare pubblicamente in questa sede per la grande disponibilità e il forte impegno dimsotrato, sia durante il congresso di pace sia ora firmando questo storico trattato, ci permetterà di superare queste diffidenze e dimostrare che non intendiamo nè trascurare nè sopprimere le legittime istanze della popolazione somala di fede islamica e speriamo sarà utile a riallacciare un dialogo con le fazioni legate alle Corti Islamiche. La comune speranza di entrambi i paesi è che questo accordo serva ad aprire una finestra per delle nuove relazioni fra i popoli africani, sia nativi che immigrati dall'europa, ed il mondo islamico."
*segue un analogo discorso del ministro degli esteri dell'Oman con la firma del trattato in diretta televisiva, trasmesso in lingua araba, inglese a afrikaneer.*
Portavoce dei due ministeri degli esteri rendono noto che oltre alla partecipazione dell'Oman al piano di pacificazione della Somalia, l'accordo stipulato prevede la possibilità per le navi civili e militari sudafricane di fare scalo nei porti dell'Oman ed un investimento di circa 500 milioni di dollari da parte del Sudafrica nei lavori di rimodernamento del porto di Mascate, oltre a vari articoli minori.
"Pacificare la Somalia è un obiettivo difficile, come il fallimento del recente congresso ha dimostrato, ma la Repubblica Sduafricana non intende abbandonare al suo destino il popolo somalo" annuncia il ministro Phaala nel suo discorso ai reporter di tutto il mondo presenti all'annuncio della firma del trattato "tuttavia il compito che abbiamo davanti è difficile; negli anni scorsi ci siamo resi conto che purtroppo le differenze di lingua e cultura hanno portato a fraintendimenti e reciproche diffidenze che hanno inevitabilmente avuto un impatto negativo sul processo di pace in atto. L'intervento dell'Oman, che desidero ringraziare pubblicamente in questa sede per la grande disponibilità e il forte impegno dimsotrato, sia durante il congresso di pace sia ora firmando questo storico trattato, ci permetterà di superare queste diffidenze e dimostrare che non intendiamo nè trascurare nè sopprimere le legittime istanze della popolazione somala di fede islamica e speriamo sarà utile a riallacciare un dialogo con le fazioni legate alle Corti Islamiche. La comune speranza di entrambi i paesi è che questo accordo serva ad aprire una finestra per delle nuove relazioni fra i popoli africani, sia nativi che immigrati dall'europa, ed il mondo islamico."
*segue un analogo discorso del ministro degli esteri dell'Oman con la firma del trattato in diretta televisiva, trasmesso in lingua araba, inglese a afrikaneer.*
Portavoce dei due ministeri degli esteri rendono noto che oltre alla partecipazione dell'Oman al piano di pacificazione della Somalia, l'accordo stipulato prevede la possibilità per le navi civili e militari sudafricane di fare scalo nei porti dell'Oman ed un investimento di circa 500 milioni di dollari da parte del Sudafrica nei lavori di rimodernamento del porto di Mascate, oltre a vari articoli minori.