Tzasstan
Useless Member
I freddi venti delle montagne di Nagrond si abbattevano senza pietà contro il manipolo proveniente dalla Teocrazia di Agarthi. La figura a cavallo, che quasi sembrava guidare la sua gente attraverso gli stretti sentieri montani, si stringeva nel suo mantello imbottito di pelliccia. Che così ad est di Ea potessero esistere montagne così alte e fredde era un fatto che aveva dell'incredibile. Esse si stagliavano come immense zanne di pietra contro il cielo plumbeo, osservando impietose verso la terra sottostante.
La figura a cavallo non poteva fare a meno di essere meravigliata ed inquietata da esse. Quelle rocce, quelle formazioni naturali erano più antiche di qualunque costruzione creata da mani elfiche, umane o naniche. Esse avevano visto nascere sotto di loro la Teocrazia di Agarthi, e molto probabilmente l'avrebbero anche vista scivolare nell'oblio quando il tempo sarebbe giunto.
Ma non era per le montagne che Lady Melissa, maga della Pontefice Giustinia I, era giunta in quel luogo, ma per la gente che viveva nel loro ventre. I nani del Regno di Nagrond.
La Pontefice da anni aveva intrattenuto dei rapporti decisamente più rosei rispetto ai suoi predecessori con i sudditi dell'Alto Re e parte dei loro trattati aveva previsto la creazione di due ambasciate nei rispettivi regni. Ed ogni ambasciata che si rispettasse richiedeva un ambasciatore. Ecco che entrava in gioco Melissa. Ella infatti, dopo un'attenta valutazione dei pro e dei contro, si era proposta per ricoprire tale ruolo.
Certo, aveva sperato in un miglior seguito rispetto a quello fornitole, composto per lo più di gente che a malapena sapeva gestire il suo esotico bagaglio di libri ed attrezzature esoteriche con cura, ma a quanto pareva il suo assistente abitudinario, Bela, era coinvolto in altre faccende all'estero. Del resto era risaputo che quell'elfo non era di sua proprietà, ma piuttosto della Papessa. O almeno così dicevano le malelingue a corte.
"Sembra che dovremo accelerare un po' il passo..."
Mormorò la maga osservando il cielo che sembrava pronto a far tempesta. Farsi trovare all'aperto durante una simile occorrenza era un'impresa dura anche per i ranger nanici più esperti. Figurarsi per un convoglio di dignitari di Agarthi. Alzò semplicemente una mano al cielo e mormorò alcune parole arcane. Una serie di piccole sfere di luce partì dalla punta delle sue dita guantate ed esplosero con un delicato 'pop' sopra le teste del convoglio, rilasciando una polvere di luce sugli uomini e donne che lo componevano. Un semplice incantesimo ma di grande efficacia, in grado di dare quel tocco di vigore in più che la situazione richiedeva.
"Avanti! Allfather guida i nostri passi e ci richiede di congiungerci con i nostri ospiti prima del tramonto!"
@EuanIronfist
La figura a cavallo non poteva fare a meno di essere meravigliata ed inquietata da esse. Quelle rocce, quelle formazioni naturali erano più antiche di qualunque costruzione creata da mani elfiche, umane o naniche. Esse avevano visto nascere sotto di loro la Teocrazia di Agarthi, e molto probabilmente l'avrebbero anche vista scivolare nell'oblio quando il tempo sarebbe giunto.
Ma non era per le montagne che Lady Melissa, maga della Pontefice Giustinia I, era giunta in quel luogo, ma per la gente che viveva nel loro ventre. I nani del Regno di Nagrond.
La Pontefice da anni aveva intrattenuto dei rapporti decisamente più rosei rispetto ai suoi predecessori con i sudditi dell'Alto Re e parte dei loro trattati aveva previsto la creazione di due ambasciate nei rispettivi regni. Ed ogni ambasciata che si rispettasse richiedeva un ambasciatore. Ecco che entrava in gioco Melissa. Ella infatti, dopo un'attenta valutazione dei pro e dei contro, si era proposta per ricoprire tale ruolo.
Certo, aveva sperato in un miglior seguito rispetto a quello fornitole, composto per lo più di gente che a malapena sapeva gestire il suo esotico bagaglio di libri ed attrezzature esoteriche con cura, ma a quanto pareva il suo assistente abitudinario, Bela, era coinvolto in altre faccende all'estero. Del resto era risaputo che quell'elfo non era di sua proprietà, ma piuttosto della Papessa. O almeno così dicevano le malelingue a corte.
"Sembra che dovremo accelerare un po' il passo..."
Mormorò la maga osservando il cielo che sembrava pronto a far tempesta. Farsi trovare all'aperto durante una simile occorrenza era un'impresa dura anche per i ranger nanici più esperti. Figurarsi per un convoglio di dignitari di Agarthi. Alzò semplicemente una mano al cielo e mormorò alcune parole arcane. Una serie di piccole sfere di luce partì dalla punta delle sue dita guantate ed esplosero con un delicato 'pop' sopra le teste del convoglio, rilasciando una polvere di luce sugli uomini e donne che lo componevano. Un semplice incantesimo ma di grande efficacia, in grado di dare quel tocco di vigore in più che la situazione richiedeva.
"Avanti! Allfather guida i nostri passi e ci richiede di congiungerci con i nostri ospiti prima del tramonto!"
@EuanIronfist
GDR per il miglioramento dei rapporti con Nagrond