[Spriggan] Nel campo nanico

[Felix]

Sono ormai alcune settimane che i nani fatti evacuare dal Pugno di Ferro vengono ospitati in un campo provvisorio protetto dalle truppe Spriggan. La vita all'interno scorre placida, a parte alcune incomprensioni con gli umani addetti al trasporto delle derrate.
Nell'apparente tranquillità nella mente degli occupanti serpeggia il dubbio riguardo le intenzioni della Regina Eterna. Finalmente, in un assolato pomeriggio, una carrozza con le insegne reali entra nel campo. Da essa scende un umano. Alto, dinoccolato, con degli assurdi baffi ed un gufo in spalla, strano persino per gli standard umani con la lunga vesta verde. Pilade, ambasciatore del Reame da lungo tempo, scende dalla carrozza borbottando contro la scomodità e dicendo qualcosa a proposito di fiori quindi si rivolge ad un nano nelle vicinanze "Signore se lei fosse così gentile da avvisare i vostri capi che un ambasciatore del Reame è qui per discutere"
@Silen

 

[Silen]

"Capi è una parola grossa" brontolò il nano con fare scortese "quando ci avete rapito dalle nostre case non vi siete curati di piccolezze come cercare una persona di autorità...ma non importa. Dirò la cosa agli altri."
Dopo qualche ora passata dapprima in un silenzioso passa parola e in discussioni a mezza voce, dai nani si staccò un quartetto di persone che evidentemente erano satte scelte in rappresentanza della popolazione nanica catturata e portata nel territorio Spriggan. I quattro apparivano assai eterogenei nell'aspetto, uno protava ancora l'abbigliamento da fabbro che doveva essere il suo emstiere, due avevano l'aria di cittadini ed un quarto, per quanto i suoi abiti fossero gualciti e in parte rovinati, doveva essere stato un nano facoltoso e conservava un aspetto piuttosto altero, a dispetto della situazione piuttosto precaria in cui si trovava.

 

[Felix]

"So come può sembrare" disse Pilade a disagio "ma posso assicurarvi che la Regina Eterna non vuole il vostro male. La vostra libertà non vi è stata tolta. La situazione in questo campo è assolutamente temporanea, sino a quando non giurerete fedeltà alla Regina o sino a quando la Guerra non sarà conclusa"

 

[Silen]

"E' uno strano modo di mostrare preoccupazione il vostro, rapire dei poveretti dalle loro case in punta di spada. Preoccupati, proprio!" sbuffò uno dei nani "E sentiamo un pò, pallidone, e se non volessimo prestare nessun giuramento alla tua regina come-si-chiama?"

 

[Felix]

"rimarreste in questo campo per tutta la durata della guerra, protetti dalle, ehm, rappresaglie sylvaniane, in modo da garantire la sicurezza del vostro popolo" fece un gesto nervoso con la mano "ammetto che portarvi via dalle vostre case non è stato ortodosso, si figuri che io ero pure contrario, ma, credetemi, meglio qui vivi che a casa preda dei sylvaniani... sono pazzi quelli! La Regina Eterna non vuole vedere altri spargimenti di sangue, non quando i Caduti sono così vicini all'Albero della Vita" si sporse verso il lato del tavolo con fare cospiratorio "detto tra noi domini nanici indipendenti sono spacciati, con o senza l'intervento della Regina. Sotto la Sua protezione non avreste nulla di cui preoccuparvi. Le due sole cose che chiediamo sono la pace interna e che proviate a convincere chi è rimasto nella provincia ad arrendersi al Reame e venire integrati. Come gli umani godreste di autonomia interna e di un rappresentante a corte da voi nominato"

 

[Silen]

"I nostri fratelli stanno combattendo per la nostra patria e nonostante siano stati assaliti da quattro grandi nazioni stanno ancora resistendo. E tu ci chiedi di arrenderci ad un altro padrone straniero!" il nano scosse la testa incredulo.

 

[Felix]

"i vostri fratelli stanno morendo per la vostra patria" puntualizzò Pilade "non dico non sia eroico, sarò lieto di leggere i poemi che verranno scritti, ma, ecco, dubito che Sylvania permetterà che tali opere vengano scritte... o che un singolo nano non collabori con i "buoni" inviati del Duca. Non dico di inchinarvi alla Regina come schiavi, deboli e sconfitti, ma come cittadini e collaboratori. Di ritrovare la pace, vivere ancora nelle tradizioni e nella fede dei vostri padri" fece una pausa "le spriggan non hanno interesse nel creare una dittatura dove abbattere culture e religioni, non è nelle loro intenzioni. Non vi dico di accettare subito, immagino non vi fidiate delle mie parole, ma umani e spriggan nel Reame vivono in pace, assieme, collaborando per la prosperità comune, senza che uno tiranneggi l'altro. Entrate in questo meccanismo"

 

[Silen]

"Ci riesce difficile credere a un simile intento. Amico, quello che a noi sembra è che le tue amate Spriggan stiano sciacallando sulle disgrazie del nostro regno. Dacci una dimostrazione della verità delle tue parole. Se la tua regina nonsochè dovesse salvare le vite di coloro che stanno combattendo contro Sylvania, come tu dici giustamente, allora potremmo anche credere alle tue parole."

 

[Felix]

"le vostre vite sono già salve. Voi volete salvare i vostri fratelli, come noi. Mandate alcuni ambasciatori con l'esercito. Compiremo una nuova operazione di salvataggio, vedendovi con noi i vostri fratelli saranno più collaborativi e molti di più saranno salvati"

 

[Silen]

Il nano scosse il capo in gesto di negazione
"Voi ci chiedete dir endere più agevoli le vostre missioni di cattura di schiavi. La nostra capitale stà venendo assediata da eserciti ingenti. Sono loro quelli che dovete salvare..."

 

[Felix]

Pilade sbiancò al pensiero della missione che sicuramente sarebbe seguita "Parleremo con il Duca"

 

[Silen]

"Se farete questo per noi, allora vi sarete guadagnati la nostra gratitudine."