GDR [Spriggan - Minnonaur] la visita della Regina

Felix

Just a newbie
"Almarillan non mi piace, non mi piacciono gli elfi e non mi piace la scomodità" borbottò Pilade all'ennesimo scossone del carro coperto "ma che vuoi quando la Regina vuole qualcosa..." sospirando sconsolato.

finalmente destinazione fu in vista. Le mura di Almarillan si stagliavano fiere come montagne circondate dalla pianura coltivata.

"Oh bhe gli Dei me la mandino buona"

passò ancora qualche ora sino a quando il carro e i quattro cavalieri di scorta non giunsero alla porta.

Pilade spostò le tendine del carro e si sporse con la testa calva per rivolgersi ad una guardia che si avvicinava
"strano, paiono diversi" pensò osservando la gente per strada sentendo un brivido corrergli lungo la spina dorsale

"Ehi tu! si tu! Sono Pilade Padrakopulos ambasciatore del Reame Spriggan! Dov'è la cerimonia di accoglienza?" disse guardandosi attorno "Tiamat mi prenda" imprecò "non importa, manda una staffetta a palazzo, avvisa il re... la regina, che sto arrivando"
 

Redual

Brontolo
Una delle due guardie alle porte si avvicinò lentamente al carrozza, giunta al lato del carro fissò per un momento l'ambasciatore con freddi occhi grigi.

"Non è attesa nessuna ambasciata dal Reame Spriggan" disse freddamente.

Con circospezione fece un lento giro intorno alla delegazione mentre dai torrioni si scorgevano sempre più riflessi metallici.

La guardia sembrava più pallida del solito, anche se quel termine forse non era adatto, appariva forse solamente più chiara, o più probabilmente il lungo tragitto scomodo aveva dato troppi sobbalzi al povero ambasciatore.

"Va bene. Continuate lungo la via maestra fino alla piazza grande del palazzo. Si occuperanno là di voi."
Detto questo rientrò brevemente al suo posto di guardia liberando un piccolo falchetto che si diresse a veloci battiti d'ala verso il centro città, poi la porta si aprì.

La città era immersa in una innaturale tranquillità benchè non si potesse certamente dire che ci fosse poca gente per strada o nelle botteghe, ma come in un opera ben congegnata tutto sembrava incastrarsi alla perfezione.

Alla piazza, più grande di quanto la memoria potesse ricordare a Pilade, una guardia di palazzo pesantemente bardata si frappose davanti al carro.

original.jpg

"Aiya Túrë Ambasciatore. Motivo della visita?"
Senz'altro la città era diventata in questi ultimi anni molto più aliena del solito.​
 

Felix

Just a newbie
Osservando la città il povero Pilade ripensò con nostalgia al suo cottage in mezzo alla foresta. Sicuramente non tanto maestoso ma molto più "umano".
"Ehm si, sono qui per vedere il pallid... ehm.. il r.. la regina" riuscì finalmente a dire -dannati pallidi, mi mettono a disagio- pensò "la Regina Eterna desidera compiere un viaggio nelle terre di Minnonaur con la corte e io sono stato inviato qui prendere gli accordi necessari" chiuse la bocca un momento facendo uno strano movimento con i poderosi baffi "... non avreste del vino? è stato un lungo viaggio e sono piuttosto a secco"
 

Redual

Brontolo
"Capisco. Lasciate qui il carro e la vostra scorta e seguitemi."

L'ambasciatore venne condotto per vari corridoi, all'apparenza tutti dannatamente uguali, per il palazzo reale, finchè dopo un breve disimpegno venne fatto entrare nella sala del trono.
La grande e bianca sala marmorea avrebbe messo in soggezione chiunque, non pochi l'avrebbero considerata eccessiva, dalla parte opposta a più di cinquanta metri di distanza una scalinata portava al trono su cui una figura femminile era compostamente seduta, al suo fianco quello che doveva essere un consigliere le parlava fittamente all'orecchio.

Quando ormai l'ambasciatore era giunto ai piedi della scalinata un inserviente portò velocemente un sedia.

"Accomodatevi ambasciatore e dite ciò per cui siete giunto" disse il consigliere mentre lo sguardo della regina pareva scavare nell'anima stessa dell'emissario.
 

Felix

Just a newbie
Pilade si sentì subito sopraffatto dalla sala -certo che un paio di piante qui non guasterebbero.. oh e delle gardenie! le mie adorate gardenie- poi sentì la voce della regina. In barba ai suoi sessant'anni suonati rimase inebetito di fronte alla sovrana di Minnonaur per un minuto buono per poi riscuotersi "oh! si.. scusate" -avessi cinquant'anni di meno- "dunque... come ho già anticipato la Regina Eterna ha deciso che è tempo per lei di uscire dalla Foresta per osservare i vicini e com'è cambiata Ea nel corso dei quasi dieci secoli di isolamento e, bhe, visti i buoni rapporti tra i regni è stata opinione della corte che la prima tappa potesse essere questo regno. In particolare Sua Maestà desidera visitare Pahu.. ehm Dor coso.. si insomma... l'ex capitale degli uomini lucertola e la capitale"
 

Redual

Brontolo
"Buoni rapporti" disse Elenwen "certo... ora rammento che mio fratello vi ha perdonato per un pò d'oro e del pentimento.
Chi sono io per rigettare le parole di mio fratello?

Dite alla signora delle Driadi che sarà accontentata.
Le sarà concesso l'ingresso nelle terre di Dor-Lomin, ma solo a lei e non più di due suoi fidati di scorta. Quella ormai non è più terra per i vivi, ma luogo di riposo per i caduti.
Saremo poi felici di condurla ad Almarillan senza dimenticare però di passare da Lassil, che forse meglio ricorderete come Azteca.
Sono certa che la vostra regina avrà piacere nel rendere omaggio alle sue sorelle cadute in battaglia contro di noi, quando le melliflue menzogne dei fedeli del Decaduto fecero vacillare la sua secolare saggezza."


Non era possibile distinguere dal tono serio e profondo della voce di Elenwen se vi fossero tracce di sarcasmo o no nelle sue parole.

"E' il caso, ambasciatore, che ci illuminiate sulle preferenze della vostra Signora, in modo da accoglierla in modo adeguato qui."
 

Felix

Just a newbie
"la Regina si muoverà con una scorta di cinquecento soldati della sua guardia personale come vuole il protocollo. Ella non parlerà mai con i non driadi ma attraverso la Voce della Regina la quale riporterà le sue parole. Inoltre non è pensabile che alloggi in strutture "morte" come questo palazzo... Se vi fosse un giardino protetto in cui lei ed il suo seguito più ristretto, solo una ventina tra driadi ed umani, potranno acquartierarsi sarebbe cosa gradita"
 
Ultima modifica:

Redual

Brontolo
"Bene. Tranne Dor-Lomin, sarà libera di attraversare con tutta la sua scorta Lassil fino ad Almarillan.
Ora Ambasciatore potete seguire il nostro attendente per la vostra sistemazione."

Elenwen sembrò ignorare del tutto le rimostranze sulle strutture "morte".

Lo stesso inserviente che poco prima aveva portato la sedia entrò da una porta laterale facendo segno a Pilade di seguirlo.
Dopo qualche corridoio sbucò in un porticato di bianchi archi ornati da edera.
Alla sua destra si aprivano varie stanze ma la vera sorpresa era dall'altro lato.
Innanzi a lui si apriva quello che sembrava un grande giardino interno, cinto solo a centinaia di metri di distanza dalle mura cittadine, che tuttavia faticavano quasi a vedersi.
La natura era lussureggiante ed era adornata di colori che difficilmente si potevano normalmente vedere, un ruscello scendeva da una vicina altura creando delle piccole cascate che finivano in un calmo lago incorniciato di ninfee e fiori di loto, tutto intorno si trovavano alberi di tutte le grandezza ed età, mentre nel fitto della vegetazione di tanto in tanto apparivano animali per abbeverarsi alle sue acque.
Vicino al porticato vi era l'ultimo luogo che gli elfi avevano edificato, un grande gazebo accoglieva vari Eldar intenti a riposarsi e rifocillarsi ascoltando una dolce e rilassante melodia preveniente da un arpa poco distante.
La surreale calma stonava prepotentemente con il resto della grande capitale del regno, come gli stessi vivaci colori di questo piccolo paradiso terrestre sembravano opporsi al bianco del palazzo.

"Questo è il lago Ellenen" disse l'inserviente che accompagnava Pilade "è raro che uno straniero possa accedere qui.
La storia antica, che alcuni sostengono leggenda, ci narra che qui i primi antichi elfi aprirono gli occhi qui, sulle sue sponde, sotto la volta stellata.
Da intere ere gli abitanti di queste terre si adoperano per mantenerlo in questa condizione, si dice che sia uno degli ultimi posti che rispecchi Ea come fù all'alba dei tempi.

Scegliete pure la stanza che più vi aggrada e se avete bisogno di rifocillarvi là potrete trovare tutto ciò che vi occorre"
disse indicando il gazebo.
"Se avete altro da dire alla Regina potrete farlo prima di ripartire."



lake_of_the_evening_star___elven_commonwealth_by_lionel23-d4qo7g4.png
 

Felix

Just a newbie
Pilade ringraziò l'inserviente e girovagò un po' per il giardino per poi andare verso il gazebo e versarsi una coppa di vino quindi, sedutosi per terra, disse tra se e se "almeno c'è un po' di verde. Spero che la sistemazione andrà bene per Sua Maestà anche con quella cosa di fianco" guardò il castello quindi vuotò la coppa e si rialzò
"bene" disse sfregandosi le mani "una sana dormita e domattina finalmente tornerò a casa"
 
Alto