Opere Sowest

[Olwe]

"Sporco schifoso maledetto! Cane!"

Le ultime parole mi colpirono come un bastone sulla testa.

Avevano deciso che andavo impiccato.

 

[Olwe]

Quella sera il cielo piangeva la sua compagnia.
"Sarei dovuto restare a casa..." disse a bassa voce.
Varcò la soglia spingendo le ante consumate del vecchio saloon: "da fuori sembra l'inferno" pensò.
Un cigolio portò all'attenzione l'intera mandria, un silenzio calò improvvisamente nel locale. Qualche secondo dopo tutti tornarono alle loro serate, senza badare alla sua presenza.

 

[Olwe]

"Ho sentito dire che Il Negro sta arrivando in città" sussurrò un vecchio uomo dalla folta barba.
"Così dicono" disse l'uomo alto dietro il bancone, "qui si paga anche l'acqua..." aggiunse.
L'uomo barbuto sbruffo e lasciò una manciata di monete sul banco, fece per allontanarsi ma tornò indietro: "ma non dicevano che sarebbe andato a sud?"
L'uomo dietro il bancone non fece in tempo a replicare.
"Anche se fosse, non esiste nessuno che lo abbia visto" disse l'uomo due sgabelli più in là "potrebbe non essere neanche reale!" aggiunse.
"Non ho chiesto la tua opinione Din!" replicò l'uomo barbuto. L'uomo due sgabelli più in là si alzò e stringendo i denti si allontanò verso il tavolo del black jack.

 

[Olwe]

"Fate le vostre puntate signori!!!" disse l'uomo distinto del black jack, "prego Sir, punti pure sul pari, come piace a Ley!!!" sorrise mostrando tutto il suo carisma.
"Aspetta..." disse feneticamente il Sir cercando tra le tasche "Torno tra qualche minuto, ho bisogno di soldi" sorrise appena allontanandosi.

 

[Olwe]

In lontananza le prostitute in fila muovevano i fianchi accompagnando le melodie del pianista, un uomo alto ed esile dalle dita sottili.
Tra le tante, la più generosa si avvicinò all'uomo appena entrato.
"Vuoi la mia compagnia?" disse in maniera esplicita accompagnando la sua voce al gesto inequivocabile di una fellatio.
"Ti ringrazio, ma devo bere ancora un po'" disse "e poi vedo che sei già richiesta" aggiunse indicando un uomo esile che mostrava i dollari come fosse un ventaglio.
La donna si allontanò indispettita e l'uomo si accomodò solo uno sgabello più in là.

 

[Olwe]

Una folata di vento spalancò le porte del saloon, qualche candela si spense, e alla giovane cameriera dai capelli corti cadde il pentolame pieno di erbe.
Due uomini al tavolo strinsero le spalle continuando a fumare.

 

[Olwe]

Pochi istanti dopo il sindaco, visibilmente sudato, faceva ingresso nel saloon.
"Avete visto lo Sceriffo?"si guardò intorno cercando un viso conosciuto.
"Sveglia gente!!!" gridò "Il Negro sta arrivando!!!" sospirò e aggiunse "10.000 verdoni a chi me lo porta, vivo o morto!".

 

[Olwe]

Volevo postare il racconto originale ma purtroppo è andato perso.
Dovevo mantenere una mezza promessa e ho deciso così di improvvisarlo sulla falsa riga del precendente.
Sarà una personale palestra di scrittura e improvvisazione che spero di continuare nei prossimi giorni.

 

[Mikhail Mengsk]

Il primo mi confonde. Sento che c'è qualcosa che non mi convince ma non riesco a spiegare cosa.

 

[Taramir]

Interessante, non avrei mai pensato ma questo spezzettamento in più post agevola discretamente la lettura... daje olwe

 

[Decius]

Interessante, non avrei mai pensato ma questo spezzettamento in più post agevola discretamente la lettura... daje olwe

decisamente

chi riesce ad adeguarsi nell era dei 140 caratteri senza snaturare la classe di appartenenza merita rspct

 

[Mersault l'Apostata]

daje olwe

solidarietà al compagno olwe

chi riesce ad adeguarsi nell era dei 140 caratteri senza snaturare la classe di appartenenza merita rspct

mi spiace, non mi lego a questa schiera
morrò pecora nera
[cit.]

 

[Olwe]

"Dicono sia ferito" aggiunse lo Sceriffo scendendo le scale con una donna dalle natiche sode: "Stai tranquillo Sindaco Gard, ci penserò io" sorrise "nessuno fa danni nella mia città!"

 

[Olwe]

"Hai dei soldi da prestarmi" sussurrò Sir al vecchio D.D. "Sanno tutti che sei il più ricco qui dentro".
"Questa volta dovrai cavartela da solo, ancora mi devi 300 verdoni" sputò.
"Sei peggio di Din!" sbraitò allontanandosi.
Proprio in quel momento il vecchio Din rientrava nel saloon con un coltello nascosto sotto la lunga giacca.

 

[Olwe]

"La mia opinione non è richiesta?" si avvicinò all'uomo barbuto agitando il coltello.
Il tempo di girarsi e la lama era all'altezza del suo viso. Il vecchio Din sorrise e Il Negro sparò!
Un tonfo sordo e il vecchio Din assieme all'uomo barbuto si accasciarono a terra.

 

[Olwe]

"Un solo morto..." sussurrò rinfoderando la colt.
"Sarei dovuto restare a casa" pensò subito dopo Il Negro, un istante prima di voltarsi giusto in tempo per vedere lo Sceriffo puntargli in faccia il fucile.

 

[Olwe]

La musica era finita da tempo e le prostitute si erano fermate, immobili come bambole.

 

[[PK] Dread Lady Pepper]

qualcuno riempia di sambuca il sacchetto della biada del calabrese, che sennò non ripiglia a scrivere.

 

[Olwe]

E S A M I

 

[[S]ir[B]ardiel]

DAICAZZO