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Anonymous
Guest
In seguito all'accordo di LOUGH ALLEN tra Norvegia e Irlanda, Sigurd e il re di Dublino ebbero modo di parlare in privato. Dopo qualche chiacchiera e una freddissima stretta di mano, Sigurd arrivò al cuore del discorso:
<Dunque, voi sareste disposto a offrire alla mia discendenza la corona di Dublino se vi dessi una mia parente in moglie e costruissi le fortificazioni della città di Dublino. La vostra è una proposta molto più che generosa, direi quasi fraterna. E non immaginate quanto io l'apprezzi.
Vedete, io ho intuito il vostro apprezzamento per Christine, che ho portato con me dalla Norvegia. Se avessi voluto barattare la vostra terra con qualcuno o se fossi stato un uomo avido e attento solo al proprio tornaconto, io adesso avrei dovuto dirvi che Christine è mia figlia, e se non lo fosse stata -e in effetti non lo è- avrei potuto adottarla per figlia e presentarla come di sangue mio, pur di ottenere ciò che mi offrite.
Ora, ascoltatemi bene: se io avessi una figlia ve la darei immediatamente, se avessi una sorella non esiterei un instante a concedervela, se avessi una qualche nobile fertile e di bell'aspetto con una qualche parentela con me, farei di tutto per darvela in sposa. Ma le cose, ahimè, non stanno così. Io non ho alcuna parentela di sangue con una donna in età da matrimonio. Quella donna, Christine, per cui nutro grande affetto, è stata una delle mie donne in passato. Da quasi quattro anni ormai sono spostato con la regina Lene di norvegia e da lei ho avuto un figlio, Guttorm, l'erede al trono. Tuttavia negli anni precedenti, quindi oltre quattro anni fa, ho avuto una relazione con Christine, che mi ha dato un figlio. Costui è figlio mio, di sangue, di stirpe norvegese. Lo riconosco come mio figlio, anche se non è l'erede diretto al trono, e questo in qualche modo attribuisce sfumature di nobiltà alla bellissima Christine. Io non pretendo che vi prendiate in sposa lei e la consideriate una mia parente, come una mia figlia o sorella. Del resto stando così le cose è chiaro che non potrei adottarla come figlia, altrimenti dovrei nascondere la mia paternità dello splendido figlio che lei mi ha dato, Harald, e non voglio farlo, perchè un padre non può rinnegare un figlio, sarebbe un grave peccato, non trovate? Poichè, se non ho preso un abbaglio, siete rimasto ammaliato dalla bellezza di Christine, ho deciso di lasciarla alla vostra corte, se gradite, senza chiedervi nè di sposarla nè di considerarla una mia parente e quindi dar seguito alla vostra offerta. Vi chiedo solo di trattarla con tutto il rispetto che si deve alla donna che ha dato alla luce uno dei miei figli. La situazione è questa, ed è complicata come potete vedere. Capite dunque perchè ho preferito parlarvene in privato?
La reazione che mi aspetto da voi potrà essere di due tipi: potrete sentirvi offeso all'idea di stare con una donna che ha avuto in grembo un figlio mio, oppure potrete considerarla come un'opportunità di legame fra noi, un legame familiare di sangue, potendo avere ciascuno un figlio dalla stessa donna. Dal momento che si tratterebbe di due reazioni entrambe legittime, io non mi sbilancerò nel fare proposte. Vi dico soltanto che se sposaste Christine sarebbe la vostra nobiltà a renderla nobile, e il figlio che ho con lei, Harald, a renderci parenti. A quel punto un vostro figlio con lei sarebbe fratello di mio figlio, nati dalla stessa madre. Detto questo, io non vi faccio alcuna proposta e non vi chiedo nulla.
Anzi, una cosa devo chiedervela: vorrei che alla fine della nostra conversazione ci fosse un modo per togliere qualsiasi dubbio agli irlandesi sul fatto che io non ho posso, ma vorrei tanto, darvi in sposa una mia parente, se non fosse che non esiste al mondo una mia parente in età da matrimonio. Vi prego quindi di considerare altro genere di relazioni che potrebbero intercorrere tra noi anche senza un matrimonio di sangue. Ad esempio se voi aveste una figlia della giusta età, si potrebbe considerare l'idea che sposi l'erede al trono di norvegia. Oppure voi potreste accettare l'annessione di Dublino alla norvegia in cambio, ad esempio, dell'annessione alle vostre di terre al di fuori della vostra isola. Ma non pesate queste mie più del dovuto: sono solo vaghe ipotesi. Vorrei invece che foste voi a farmi una proposta alternativa, considerando la situazione che vi ho descritto con tutta la sincerità di cui, vedete...non riesco a fare a meno. >
<Dunque, voi sareste disposto a offrire alla mia discendenza la corona di Dublino se vi dessi una mia parente in moglie e costruissi le fortificazioni della città di Dublino. La vostra è una proposta molto più che generosa, direi quasi fraterna. E non immaginate quanto io l'apprezzi.
Vedete, io ho intuito il vostro apprezzamento per Christine, che ho portato con me dalla Norvegia. Se avessi voluto barattare la vostra terra con qualcuno o se fossi stato un uomo avido e attento solo al proprio tornaconto, io adesso avrei dovuto dirvi che Christine è mia figlia, e se non lo fosse stata -e in effetti non lo è- avrei potuto adottarla per figlia e presentarla come di sangue mio, pur di ottenere ciò che mi offrite.
Ora, ascoltatemi bene: se io avessi una figlia ve la darei immediatamente, se avessi una sorella non esiterei un instante a concedervela, se avessi una qualche nobile fertile e di bell'aspetto con una qualche parentela con me, farei di tutto per darvela in sposa. Ma le cose, ahimè, non stanno così. Io non ho alcuna parentela di sangue con una donna in età da matrimonio. Quella donna, Christine, per cui nutro grande affetto, è stata una delle mie donne in passato. Da quasi quattro anni ormai sono spostato con la regina Lene di norvegia e da lei ho avuto un figlio, Guttorm, l'erede al trono. Tuttavia negli anni precedenti, quindi oltre quattro anni fa, ho avuto una relazione con Christine, che mi ha dato un figlio. Costui è figlio mio, di sangue, di stirpe norvegese. Lo riconosco come mio figlio, anche se non è l'erede diretto al trono, e questo in qualche modo attribuisce sfumature di nobiltà alla bellissima Christine. Io non pretendo che vi prendiate in sposa lei e la consideriate una mia parente, come una mia figlia o sorella. Del resto stando così le cose è chiaro che non potrei adottarla come figlia, altrimenti dovrei nascondere la mia paternità dello splendido figlio che lei mi ha dato, Harald, e non voglio farlo, perchè un padre non può rinnegare un figlio, sarebbe un grave peccato, non trovate? Poichè, se non ho preso un abbaglio, siete rimasto ammaliato dalla bellezza di Christine, ho deciso di lasciarla alla vostra corte, se gradite, senza chiedervi nè di sposarla nè di considerarla una mia parente e quindi dar seguito alla vostra offerta. Vi chiedo solo di trattarla con tutto il rispetto che si deve alla donna che ha dato alla luce uno dei miei figli. La situazione è questa, ed è complicata come potete vedere. Capite dunque perchè ho preferito parlarvene in privato?
La reazione che mi aspetto da voi potrà essere di due tipi: potrete sentirvi offeso all'idea di stare con una donna che ha avuto in grembo un figlio mio, oppure potrete considerarla come un'opportunità di legame fra noi, un legame familiare di sangue, potendo avere ciascuno un figlio dalla stessa donna. Dal momento che si tratterebbe di due reazioni entrambe legittime, io non mi sbilancerò nel fare proposte. Vi dico soltanto che se sposaste Christine sarebbe la vostra nobiltà a renderla nobile, e il figlio che ho con lei, Harald, a renderci parenti. A quel punto un vostro figlio con lei sarebbe fratello di mio figlio, nati dalla stessa madre. Detto questo, io non vi faccio alcuna proposta e non vi chiedo nulla.
Anzi, una cosa devo chiedervela: vorrei che alla fine della nostra conversazione ci fosse un modo per togliere qualsiasi dubbio agli irlandesi sul fatto che io non ho posso, ma vorrei tanto, darvi in sposa una mia parente, se non fosse che non esiste al mondo una mia parente in età da matrimonio. Vi prego quindi di considerare altro genere di relazioni che potrebbero intercorrere tra noi anche senza un matrimonio di sangue. Ad esempio se voi aveste una figlia della giusta età, si potrebbe considerare l'idea che sposi l'erede al trono di norvegia. Oppure voi potreste accettare l'annessione di Dublino alla norvegia in cambio, ad esempio, dell'annessione alle vostre di terre al di fuori della vostra isola. Ma non pesate queste mie più del dovuto: sono solo vaghe ipotesi. Vorrei invece che foste voi a farmi una proposta alternativa, considerando la situazione che vi ho descritto con tutta la sincerità di cui, vedete...non riesco a fare a meno. >