[Scandinavia] L'arresto di Niklas Rokka

Rolek

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La fuga nei boschi di Niklas Rokka non poteva durare a lungo, forse se ne era accorto lo stesso ribelle che qualcosa non era andato secondo i suoi piani dopo l'immediato contrattacco scandinavo in risposta al suo tentato golpe e la relativa disfatta del suo esercito personale.

Il Re di Scandinavia non era comunque intenzionato a rinunciare ai suoi progetti di integrazione dei territori finnici e al pugno di ferro, che certamente avrebbe potuto usare nella città di Viipuri ormai occupata dai suoi soldati, preferì l'arte della diplomazia.
Daltronde lo si era già intuito durante la commemorazione del defunto governatore Gustaf Bielke,"difensore dei popoli scandinavi e finnici", e la considerazione dei finnici quali fratelli fu definitivamente confermato dall'Editto sull'integrazione dei finnici che poneva una pietra miliare fondamentale per l'intera area.

In seguito a trattative private con le istituzioni della Repubblica di Viipuri e con la stessa famiglia nobiliare Rokka la faccenda giunse infine ad un accordo, un accordo che vedeva tutti vincitori ed un unico sconfitto: Niklas Rokka.

Il Regno di Scandinavia, forte delle tutele ormai garantite ai finnici, avanzò la proposta alla Repubblica di Viipuri di unirsi pacificamente al Regno ed aggiunse a ciò ulteriori condizioni vantaggiose quale la garanzia dell'immediata edificazione di un Consiglio Provinciale nella provincia affinchè le funzioni repubblicane della provincia non andasserò del tutto perse all'interno del sistema reale.
In aggiunta a ciò fu garantita l'amnistia totale per i superstiti che ancora seguivano Niklas Rokka in cambio della sua consegna ed il mantenimento dei titoli nobiliari alla stessa famiglia Rokka se questa avesse provveduto all'abiura di Niklas.

E così fu: i superstiti consegnarono Niklas alle autorità scandinave e la sua famiglia procedette all'abiura.
Ora un processo dal certo esito lo attendeva a Stoccolma.


La frase pronunciata poche settimane prima dal principe ereditario Carlo III alla commemorazione di Gustaf Bielke sembrava ancora riecheggiare nell'aria: "sappiano tutti che la famiglia reale non dimentica i suoi caduti".
E qualcuno oggi aggiungeva che non dimenticava nemmeno i suoi nemici.
 

Guy_Montag

Chosen one
I nobili finlandesi si schierano compatti dietro alla famiglia Rokka, tuttavia si mormora che nel privato questi inneggino ancora alle libertà repubblicane e che abbiano fatto di Niklas Rokka un martire "nazionale".
 

The Shiran Reborn

Chosen one
Il Rus chiede di potersene occupare personalmente processandolo.
questo calmerebbe la popolazione.
un processo realmente imparziale fatto da terze parti neutrali.
 

Rolek

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Il Regno di Scandinavia deve necessariamente procedere ad un processo all'interno del proprio sistema giudiziario in quanto il fatto è avvenuto a Viipuri, all'epoca dei fatti Vassalla del Regno di Scandinavia, ed attualmente facente parte del Regno di Scandinavia.
Secondo accordi con istituzioni di Viipuri e la stessa famiglia Rokka il processo sarà svolta a Stoccolma.

La corte Scandinava si dice comunque disponibile ad accettare degli osservatori della Repubblica di Rus durante il processo ma che questo si terrà ad ogni modo a porte chiuse.
 

The Shiran Reborn

Chosen one
il Rus augura un processo giusto per il ribelle.
inoltre spera che spinte nazionaliste non raggiungano e contagino i nostri territori.
 

Rolek

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Si, ma siamo nel 1400 :look: è già tanto che non lo ho decapitato sul posto, il processo è una cosa estremamente progressista per l'epoca visto quello che ha fatto

Inoltre non capisco come il panscandinavismo possa dare adito a nuovi nazionalismi, piuttosto al contrario sarebbero piccoli stati particolaristi come appunto era Viipuri a dare adito a nazionalismi
 
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