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S.M. Carlo II, Re di Scandinavia, in seguito a numerosi incontri tra le parti ordina quanto segue:
- Le milizie private nobiliari saranno limitate per numero a massimo 4.000 unità per famiglia nobiliare
L'editto pone fine alla corsa all'incremento delle proprie milizie che ha visto svariate famiglie nobiliari in questi anni incrementare i propri uomini alle armi.
Va fatto notare come in realtà la maggioranza delle famiglie nobiliari non venga toccato dall'editto, rientrando già nei limiti, e che quindi i suoi effetti saranno più visibili sul lungo periodo che nell'immediato, dove giusto poche famiglie sono state costrette a ridurre la propria milizia privata.
Infine, questo editto equipara le famiglie nobili annullando alcune distanze che si stavano creando e che rischiavano di destabilizzare il Regno.
L'editto, insieme all'istituzione della Reale Accademia Militare di Stoccolma, spinge affinché il fenomeno delle milizie private venga annullato sul lungo periodo e perchè, finalmente, i nobili tornino ad occupare un ruolo di primo piano in ambito militare ma a capo di armate regolari stipendiate dalla corona e al comando delle stesse sulla base di un rapporto di fiducia e lealtà con il Re.
