Diplomazia Sax'marsh/Randieu

Nhialy

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bla,bla,bla.....bla,bla.....bla..bla..bla
parlare,parlare,parlare... silenzio mai!
Femmine! sempre a spettegolare e parlare di lozioni per le piume.
Se non fosse che sono utili, non mi sarei mai e poi mai sognato di portarmele appresso.

Erano partiti ormai da diverse settimane e la sua povera testa non ne poteva più, poteva vantare una conoscenza quasi assoluta di tutti i cosmetici necessari alle alate.
Piumetta per ammorbidire
piumabella per la lucentezza
spazzola di criniera per rimuovere delicatamente la sporcizia

cotonella per asciugare, mi raccomando tamponare non strusciare per ottenere un effetto omogeneo
questi erano i pensieri di Teenaku l’Arcanista mentre superava i confini ormai sicuri della regione di Humra.
Per sua fortuna, tra pochi istanti, le alate si sarebbero alzate in volo in avanscoperta.

<<Noi allestire campo e controllare prima parte di foresta. Voi volare e controllare dall'alto>> disse l'arcanista rivolgendosi al gruppo di alate.

@Silen

regione di Radieu
 
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Silen

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La regione centrale della grande foresta che si stendeva da Roussan fino a Ninieu era, abbastanza logicamente, la più intricata, un vero e proprio labirinto di alberi il che limitava l'apporto delle Alate a cui occhi la maggior parte del territorio era nascosto. Anche così d'altro canto alcuni voli di ricognizione fornirono all'arcanista una traccia del percorso da seguire per attraversare la regione e raggiungere le rovine della principale città che un tempo era sorta nella provincia e che costituiva quindi l'obiettivo più ovvio di qualunque missione esplorativa.
Teenaku si mise in marcia di buona lena, inoltrandosi nel folto della boscaglia. Man mano che avanzava l'arcanista vide tracce sempre più chiare della contaminazione: alberi la cui corteccia aveva l'aspetto e la consistenza dell'acciaio cromato con foglie metalliche simili a bronzo, Strani rettilid alle molte zampe e bocche ricolme di denti appuntiti, erbe dai colori bizzarri e fiori dall'aspetto insolito....poi lentamente l'aspetto della foresta sembrò regredire e tornare quasi normale. Infine il Saxscale emerse dalla foresta e...si ritrovò davanti al suo accampamento, lo stesso da cui era partito alcune ore prima.
In qualche modo era tornato al punto di partenza.
 

Nhialy

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Dopo essersi concessi un breve ristoro, il gruppo si inoltrò nuovamente nella foresta.
Ripercorsero i passi compiuti in precedenza, superando la parte della foresta che ancora non era stata contaminata.
Giunti al punto in cui gli alberi verdi lasciavano il posto a quelli di acciaio, si fermarono di comune accordo. Scelsero un grosso tronco e vi legarono una fune a coppie.
Le funi, lunghe 20 metri ciascuna, sarebbero state tirate in direzioni opposte e il lato libero di ciascuna sarebbe stato poi fissato ad un tronco diverso.
La loro speranza era che procedendo in questo modo, la possibilità di essere nuovamente disorientati fosse azzerata.
 
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Silen

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[GdR off]
Oddio a questa non avevo più risposto? Ero convinto di averlo fatto...solo nella mia testa evidentemente...
[/quote]

Il metodo scelto dagli esploratori era giusto e logico e senza dubbio avrebbe dovuto funzionare. Fu quindi col massimo stupore che dopo aver camminato per la foresta per diverse ore Teenaku e i suoi si ritrovarono di fronte all'albero dalla corteccia metallica dove avevano legato il primot ratto della fune. Era più che evidente a questo punto che il disorientamento degli esploratori non era dovuto al semplice intrico della foresta ma c'era qualche forza ostile all'opera.
 

Nhialy

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Il secondo fallimento aveva innescato nel gruppo il timore che il disorientamento non fosse di origine terrena. Qualcuno o qualcosa stava lavorando nell'ombra per impedirgli di raggiungere le rovine della città. L'aria era carica di tensione e incertezza; ogni passo sembrava condurli più lontano dalla loro meta. Se questa forza fosse benigna o maligna era ancora da appurare, ma il gruppo sapeva di dover essere cauto.

Provando un nuovo approccio, Teenaku si avvicinò a un grande albero secolare che sembrava osservare la scena con un'aria misteriosa. Con movimenti lenti e deliberati, versò del vino ai piedi dell'albero, come offerta simbolica. Poi, prendendo un grande respiro per calmare i nervi, parlò ad alta voce:

"Sono Teenaku, vengo dal regno di Sax. Vi è qualcuno in queste terre?"

La sua voce risuonò nell'aria ferma, e il silenzio che seguì parve quasi assordante. Il gruppo trattenne il respiro, aspettando con ansia una risposta. Gli occhi di Teenaku scrutavano le ombre tra gli alberi, cercando un segno di vita, una risposta che potesse dissipare il mistero che li avvolgeva.
 

Silen

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Silenzio. Beh, valeva la pena di tentare ma a quanto sembrava se c'erano dei senzianti dietro quella situazione bizzarra, bisognava cercare di attirare la loroa ttenzione in qualche altro modo.
 

Nhialy

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All'insuccesso dell'ennesimo tentativo, teenaku decise di far chiamare altre arpie dalla capitale.
Con il loro ausilio prova a sorvolare la foresta e tentare di raggiungere le rovine.
 

Silen

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L'incantesimo che dominava la foresta non pareva estendersi tanto in alto da impedire alla Alate di dirigersi verso le rovine al centro della regione. Quando vi giunsero, un silenzio ansioso regnava sugli edifici ormai in gran parte ricoperti dalla vegetazione. Non si vedeva in giro anima viva.
 

Nhialy

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il gruppo procedette setacciando passo per passo le rovine.
la speranza era quella di trovare un indizio che potesse spiegare la stranezza di quel territorio
 

Silen

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Ad un tratto esplroando gli edifici semi diroccati il gruppo die splroatori incontrò un palazzo relativamente integro; a giudicare dall'aspetto doveva essere stata la residenza di un nobile o forse di un ricco emrcante, comunque di una eprsona di una certa improtanza. La caratteristica che attirò l'attenzione di Teenaku però era il fatto che porte e finestre sembravano essere solidamente sbarrate.
 

Nhialy

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Teenaku con prudenza decide di bussare ed identificarsi
"Sono Teenaku, vengo dal regno di Sax. Vi è qualcuno in questa casa?"
 

Silen

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"No, non c'è nessuno" rispose una vocetta dall'interno.
"Sssssht zitta" disse una seconda voce.
 

Nhialy

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Teenaku osservava la scena con un sorriso trattenuto, il suo divertimento nascosto dietro un'espressione di calma diplomatica. Sapeva bene che lasciarsi andare a una risata in quel momento non sarebbe stato appropriato né vantaggioso.

"Vi ho sentiti, so che siete lì dentro," iniziò con voce ferma ma gentile, cercando di trasmettere tranquillità e sicurezza. "Posso assicurarvi che né io né il mio seguito nutriamo intenzioni ostili. Il nostro scopo è ben diverso da qualsiasi aggressione."

Fece una pausa, dando tempo alle sue parole di permeare l'atmosfera tesa. "Capisco, ahimè, che fidarvi delle mie sole parole non sia facile, specialmente in queste circostanze. Perciò, vi propongo una soluzione: restate pure barricati lì dentro, dove vi sentite al sicuro, e lasciate che ci conosciamo meglio attraverso una semplice conversazione. Potrebbe essere un buon inizio per costruire un ponte di fiducia tra noi e dissipare qualsiasi malinteso."


Il tono di Teenaku era calmo e rassicurante, cercando di infondere un senso di sicurezza e apertura. Il suo sguardo rimase fisso sulla porta chiusa, aspettando una risposta, consapevole che ogni parola poteva fare la differenza tra un dialogo costruttivo e un potenziale conflitto.
 

Silen

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"E' maleducato da parte vostra insistere sul fatto che qui dentro ci sia qualcuno. Non avete sentito la mia risposta poco fa?" disse la prima voce.
"Lascia perdere, ci hanno scoperte" disse la seconda voce "Quanto a voi" continuò rivolta ora a Teenaku "ci riesce molto difficile fidarci di voi considerato con quanta pervicacia avete insistito a penetrare nella nostra foresta a tutti i costi. Volete forse farci credere che non siete qui per darci la caccia?"
 

Nhialy

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"Ci dispiace profondamente che la nostra insistenza nel voler raggiungere il vostro villaggio possa aver generato malintesi o causato preoccupazione. Non era assolutamente nelle nostre intenzioni provocarvi timore. Vi chiediamo di comprendere che, fino a pochi minuti fa, non avevamo alcuna certezza che questa regione fosse ancora abitata.

Capisco che possa sembrare incredibile, ma per noi è motivo di immensa gioia poter comunicare con voi. Scoprire che, nonostante la contaminazione, esiste ancora vita senziente in queste terre, rappresenta per noi una fonte di speranza per il futuro.

Abbiamo attraversato innumerevoli terre devastate, popolate da creature il cui unico istinto è quello di distruggere e uccidere. Il nostro obiettivo principale è creare un ambiente sano e sereno, un luogo dove le persone possano vivere in armonia, coltivare la felicità e socializzare liberamente, senza il terrore costante che esseri provenienti da altre dimensioni possano apparire improvvisamente.

Abbiamo notato che questa foresta è stata soggetta a profonde alterazioni. Per quanto queste trasformazioni possano avere un loro fascino, il nostro desiderio è di riportarla al suo antico splendore, qualora ci concedeste la vostra fiducia e ci permetteste di farlo."
disse Teenaku
 

Silen

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Le parole di Teenaku vennero accolte con un silenzio carico di diffidenza. Infine la seconda voce si fece sentire nuovamente
"Siete disposti a darci la vostra parola che non cercherete di farci del male se usciamo da qui?"
 
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