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L'elezione del giovane Togno a Teurgo e sottosegretario della Corporazione dei maghi nel Parlamento della Repubblica delle colline Dorate aveva visto un sostanziale mutamento degli equilibri politici all'interno dell'assemblea. Infatti il precedente Teurgo, Arcideide, aveva mantenuto una politica di isolamento e rifiuto di ogni tipo di alleanza politica con le altre tre corporazioni, tipica tradizione presso gli eccentrici maghi gnomi che con questa scelta ostentavano una certa indifferenza verso le questioni politiche. Tuttavia il nuovo Teurgo era di avviso completamente differente, nella sua carica infatti non vedeva un semplice riconoscimento del suo primato nelle arti arcane o del ruolo di capo nel campo accademico ma anche una vera e propria missione civile.
Sfruttando la neutralità della corporazione dei maghi, le due corporazioni degli ingegneri e dei minatori erano riusciti ad acquistare la maggioranza all'interno del parlamento e ha decidere in larga misura le decisioni della repubblica. Gli interessi delle due corporazioni infatti in larga parte coincidevano: entrambe prediligevano una politica di relativo isolamento in politica estera e di investimento sopratutto in tecnologie sempre innovative che in tal modo aumentavano da un lato il peso, l'importanza e sopratutto le risorse economiche degli ingegneri, mentre dall'altro le nuove scoperte potevano rendere il lavoro dei minatori molto meno duro e faticoso. Nonostante le numerose lotte politiche e il numero di seggi, che superava singolarmente di molto quelli di ognuna delle altre 3 corporazioni, la fazione dei mercanti era riuscita solo raramente a imporsi e a ottenere la carica del governo.
Togno capiva perfettamente la necessità di un radicale mutamento nella politica delle marche delle colline dorate sopratutto per quanto riguarda la politica estera. La repubblica infatti si trovava circondata da nuovi regni in larga misura ostili e doveva soddisfare i bisogni della attivissima classe mercantile gnomica che si faceva sempre più insofferente e che si sentiva sempre meno rappresentata dalla propria patria.
Il discorso del Teurgo quel giorno ebbe grandissima risonanza presso ognuna delle quattro contee della repubblica, non tanto per la sua eloquenza o poichè in esso vi fossero idee particolarmene innovative (in quanto erano le stesse che la corporazione dei mercanti sosteneva da tempo), ma per le conseguenze quasi rivoluzionarie e sotto certi versi incontrollabili che ebbe nella Camera e nella politica del Repubblica.
'' Onorevoli colleghi parlamentari,
ultimamente è giunto presso i nostri territori un centauro di nome Tideo il quale sostiene di essere giunto qui come rappresentante diplomatico del regno di Antichia. abbiamo modo di credergli giacchè abbiamo avuto modo di controllare i suoi spostamenti e i suoi comportamenti e in secondo luogo poichè egli ci ha esposto le sue intenzioni in maniera chiara e convincente. nonostante il sospetto secolare che nutre il nostro popolo nei confronti della sua razza e del vero e proprio odio che proviamo nei confronti dei loro dominatori minotauri penso sia opportuno dialogare con lui per favorire un progressivo processo di avvicinamento sopratutto economico fra i due popoli.
inoltre ritengo che noi stessi gnomi dovremmo mandare nuove ambascerie al vicino regno dei nani per proporre l'apertura di nuovi mercati e di scambi economici nonchè di alleanza e collaborazione militare e tecnologica, i nostri popoli infatti hanno tradizione e stirpe comune e da questa proposta entrambi acquisteremmo un reciproco vantaggio economico nonchè un nuovo peso in politica estera. reputo necessario anche mandare una ambasciata ai vicini somira quantomeno per conoscerne le intenzioni e le aspettative, che ci sono in larga misura sconosciute.
Insomma è necessario rilanciare la nostra posizione commerciare con tutti i regni che si mostrino aperti al dialogo con la nostra nazione giacchè molte sono le risorse che i mercati esteri ci bramano e molte sono le risorse estere di cui noi necessitiamo, inoltre nuove rotte e mercati aumenterebbero notevolmente le casse del nostro stato e in tal modo avremmo più risorse da investire nelle tecnologie che ci rendono primi al mondo.
per questa motivazione ho deciso di annunciare qui di fronte a tutti una alleanza politica con la corporazione dei mercanti e il suo leader Ortodonte e di sfiduciare l'attuale maggioranza che troppo lungamente si è giovata del nostro assenso mascherato da neutralità.
La nostra Corporazione infatti non si specchia più nella politica isolazionista e tecnolocratica dell'attuale governo che seppure ha favorito le nostre tecnologie e le nostre condizioni di vita, facendoci raggiungere l'avanguardia nelle tecnologie meccaniche e aeronautiche, ha però d'altra parte impoverito i nostri mercati e ridotto il nostro peso politico nel mondo.''''
Sfruttando la neutralità della corporazione dei maghi, le due corporazioni degli ingegneri e dei minatori erano riusciti ad acquistare la maggioranza all'interno del parlamento e ha decidere in larga misura le decisioni della repubblica. Gli interessi delle due corporazioni infatti in larga parte coincidevano: entrambe prediligevano una politica di relativo isolamento in politica estera e di investimento sopratutto in tecnologie sempre innovative che in tal modo aumentavano da un lato il peso, l'importanza e sopratutto le risorse economiche degli ingegneri, mentre dall'altro le nuove scoperte potevano rendere il lavoro dei minatori molto meno duro e faticoso. Nonostante le numerose lotte politiche e il numero di seggi, che superava singolarmente di molto quelli di ognuna delle altre 3 corporazioni, la fazione dei mercanti era riuscita solo raramente a imporsi e a ottenere la carica del governo.
Togno capiva perfettamente la necessità di un radicale mutamento nella politica delle marche delle colline dorate sopratutto per quanto riguarda la politica estera. La repubblica infatti si trovava circondata da nuovi regni in larga misura ostili e doveva soddisfare i bisogni della attivissima classe mercantile gnomica che si faceva sempre più insofferente e che si sentiva sempre meno rappresentata dalla propria patria.
Il discorso del Teurgo quel giorno ebbe grandissima risonanza presso ognuna delle quattro contee della repubblica, non tanto per la sua eloquenza o poichè in esso vi fossero idee particolarmene innovative (in quanto erano le stesse che la corporazione dei mercanti sosteneva da tempo), ma per le conseguenze quasi rivoluzionarie e sotto certi versi incontrollabili che ebbe nella Camera e nella politica del Repubblica.
'' Onorevoli colleghi parlamentari,
ultimamente è giunto presso i nostri territori un centauro di nome Tideo il quale sostiene di essere giunto qui come rappresentante diplomatico del regno di Antichia. abbiamo modo di credergli giacchè abbiamo avuto modo di controllare i suoi spostamenti e i suoi comportamenti e in secondo luogo poichè egli ci ha esposto le sue intenzioni in maniera chiara e convincente. nonostante il sospetto secolare che nutre il nostro popolo nei confronti della sua razza e del vero e proprio odio che proviamo nei confronti dei loro dominatori minotauri penso sia opportuno dialogare con lui per favorire un progressivo processo di avvicinamento sopratutto economico fra i due popoli.
inoltre ritengo che noi stessi gnomi dovremmo mandare nuove ambascerie al vicino regno dei nani per proporre l'apertura di nuovi mercati e di scambi economici nonchè di alleanza e collaborazione militare e tecnologica, i nostri popoli infatti hanno tradizione e stirpe comune e da questa proposta entrambi acquisteremmo un reciproco vantaggio economico nonchè un nuovo peso in politica estera. reputo necessario anche mandare una ambasciata ai vicini somira quantomeno per conoscerne le intenzioni e le aspettative, che ci sono in larga misura sconosciute.
Insomma è necessario rilanciare la nostra posizione commerciare con tutti i regni che si mostrino aperti al dialogo con la nostra nazione giacchè molte sono le risorse che i mercati esteri ci bramano e molte sono le risorse estere di cui noi necessitiamo, inoltre nuove rotte e mercati aumenterebbero notevolmente le casse del nostro stato e in tal modo avremmo più risorse da investire nelle tecnologie che ci rendono primi al mondo.
per questa motivazione ho deciso di annunciare qui di fronte a tutti una alleanza politica con la corporazione dei mercanti e il suo leader Ortodonte e di sfiduciare l'attuale maggioranza che troppo lungamente si è giovata del nostro assenso mascherato da neutralità.
La nostra Corporazione infatti non si specchia più nella politica isolazionista e tecnolocratica dell'attuale governo che seppure ha favorito le nostre tecnologie e le nostre condizioni di vita, facendoci raggiungere l'avanguardia nelle tecnologie meccaniche e aeronautiche, ha però d'altra parte impoverito i nostri mercati e ridotto il nostro peso politico nel mondo.''''