[Repubblica di Genova] Elezioni Consolari

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Per sei anni consecutivi Caffaro era stato eletto Console della Repubblica, e tutti ormai davano per scontata la sua settima elezione. Le famiglie genovesi avevano trovato anni addietro questo accordo per limitare i contrasti, e soprattutto per impedire alle due famiglie più influenti, gli Embriaci e i d'Oria, di ottenere troppo potere.
Caffaro era l'uomo ideale per questo ruolo, in quanto non apparteneva a nessuna delle famiglie. Di umili natali, aveva ottenuto fama e gloria sia in campo militare che politico e diplomatico. Partecipò alla Prima Crociata ancora ventenne, al fianco dell'amico Guglielmo Embriaco "Testa di Maglio", poi, tornato a Genova, intraprese una carriera di solito riservata solo ai membri delle famiglie più importanti, ricoprendo più volte gli incarichi di Console e di Ammiraglio.

Quando la notte di Natale del 1150 Caffaro ebbe un grave malore, tutta la città fu molto colpita dalle condizioni di uno dei suoi cittadini più amati ed illustri, ma ciò che scosse gli strati profondi della società genovese fu l'improvviso vuoto di potere venutosi a creare ad appena un mese dalle elezioni.
Infatti le elezioni consolari si tenevano ogni anno nella riunione del Consiglio del 2 di Febbraio.

Mentre l'unica preoccupazione di Goffredo Crozzi erano le condizioni di salute del suo caro amico Caffaro, altri importanti personaggi della società genovese cominciarono a muoversi per delineare il nuovo assetto politico della città.
 

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Composizione del Consiglio della Repubblica per le elezioni consolari del 2 Febbraio 1151


Caffaro, Console uscente, presente alla riunione nonostante le sue condizioni di salute.

Alina e Oberto Embriaco, ricoprono i due seggi spettanti alla famiglia Embriaco, mancando da Genova il fratello maggiore Nicola.

Ansaldo e Simone d'Oria.

Ada Mercenaro, per l'unico seggio della famiglia Mercenaro, mancando da Genova il fratello Guglielmo.

Matilde Melo.

Goffredo Crozzi.

Manente Bisaccia.

Vanni Cebà.

Giovanni Colonna, delegato della provincia di Corsica al Consiglio della Repubblica.

Oddone Falletti, in rappresentanza della provincia di Asti, appena unitasi alla Repubblica.
 

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Legami tra i membri del Consiglio


Caffaro ha forti legami con la famiglia Embriaco fin da giovane, quando partecipò alla Crociata insieme a Guglielmo, padre di Nicola, Alina e Oberto.

La famiglia Mercenaro è legata da matrimonio con la potente famiglia Embriaco, in quanto Alina Embriaco è moglie di Guglielmo Mercenaro.

Matilde Melo è moglie di Giovanni Colonna.

Goffredo Crozzi è amico di lunga data del Console uscente Caffaro, e ora lo assiste nella sua malattia.

Oddone Falletti è in ottimi rapporti con Caffaro, fin da quando alcuni anni prima si erano frequentati per relazioni diplomatiche tra la Repubblica e l'allora indipendente Comune di Asti. Caffaro aveva anche proposto Oddone per presiedere il mai svoltosi Concilio degli Stati italiani.

Giovanni Colonna ha conosciuto Alina Embriaco ai tempi delle trattative tra la Repubblica e le famiglie corse.

Le famiglie Bisaccia e Cebà sono legate ai d'Oria per interessi economici, oltre che per recenti promesse di matrimonio.
 

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Seduta del Consiglio del 2 Febbraio 1151


Tutti gli altri membri del Consiglio erano già presenti nella Sala quando Caffaro entrò, accompagnato e sorretto da Goffredo. Le porte si chiusero dietro di loro e tutti si sedettero ai loro posti.
Caffaro, sedutosi all'estremità del tavolo opposta alle porte da cui era appena entrato, disse: "Dichiaro aperta la seduta del Consiglio. Oggi, 2 Febbraio, il primo punto all'ordine del giorno è l'elezione del Console che governerà la Repubblica per i prossimi 365 giorni".
Goffredo si alzò in piedi e disse a voce alta: "Chi avanza la propria candidatura per l'incarico di Console?".
Il primo ad alzarsi su Manente Bisaccia, che con voce stentorea annunciò: "Io, Manente Bisaccia, avanzo la mia candidatura per l'incarico di Console". Poi si risedette e cominciò a guardarsi intorno.
Per qualche istante il silenzio calò nella Sala. Neanche Caffaro, le cui elezioni erano state più che scontate, si era presentato alle votazioni come unico candidato, quindi il più sorpreso tra i presenti era Manente stesso.
Infine una voce ruppe il silenzio: "Io, Alina Embriaco, avanzo la mia candidatura per l'incarico di Console".
Varie voci si alzarono da intorno al tavolo, bisbigli incomprensibili, mugugni di disapprovazione, persino delle risa, che inizialmente vennero credute di scherno, ma poi si scoprirono di gioia. Manente guardò Ansaldo d'Oria perplesso, ma Ansaldo si mostrava tranquillo.

Dopo avere atteso ancora qualche istante, Goffredo proclamò quindi: "Si proceda alla votazione. I candidati sono Manente Bisaccia e Alina Embriaco".
I convenuti si alzarono uno ad uno procedendo in senso orario, e annunciarono ad alta voce il loro voto.
 

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Votazione

Ada Mercenaro: "Alina Embriaco"
Alina Embriaco: "Alina Embriaco"
Oberto Embriaco: "Alina Embriaco"
Vanni Cebà: "Manente Bisaccia"
Manente Bisaccia: "Manente Bisaccia"
Oddone Falletti: "Alina Embriaco"
Giovanni Colonna : "Alina Embriaco"
Matilde Melo: "Alina Embriaco"
Simone d'Oria: "Manente Bisaccia"
Ansaldo d'Oria: "Manente Bisaccia"
Goffredo Crozzi: "Astenuto"
Caffaro: "Astenuto"
 

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Goffredo annotò una ad una le dichiarazioni dei votanti sul verbale dell'elezione, poi si alzò ed annunciò:
"La votazione è conclusa. Quattro voti per Manente Bisaccia, sei voti per Alina Embriaco, due astenuti. Alina Embriaco è nominata Console della Repubblica di Genova per un anno, da oggi fino al 2 Febbraio 1152".

Tutti si premurarono di porgere le congratulazioni di rito ad Alina, ma la delusione era evidente sui volti di Manente e di Vanni. Ansaldo invece si mostrò cordiale, come se si aspettasse un risultato negativo dalla votazione.
 

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Le elezioni del 1152


Nel 1151 si erano tenute le elezioni del governatore ad Asti, e l'ex console Oddone era stato confermato alla guida della città, ma il malcontento di alcune famiglie per la sottomissione a Genova aveva rafforzato la fazione guelfa opposta al Falletti.
Oddone, per calmare gli animi in città decise quindi di inviare a Genova come rappresentante di Asti al Consiglio della Repubblica il suo maggior rivale, Cristiano Solaro. Il prestigioso incarico avrebbe sia calmato la fazione guelfa che allontanato da Asti l'elemento più di spicco di questa.

L'unico altro cambiamento nell'assetto del Consiglio fu il ritorno di Guglielmo Mercenaro, mentre Nicola Embriaco era ancora nelle Baleari a capo della flotta.
 

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Composizione del Consiglio della Repubblica per le elezioni consolari del 2 Febbraio 1152


Alina Embriaco, Console uscente, e Oberto Embriaco, ricoprono i due seggi spettanti alla famiglia Embriaco, mancando da Genova il fratello maggiore Nicola.

Caffaro.

Ansaldo e Simone d'Oria.

Guglielmo Mercenaro.

Matilde Melo.

Goffredo Crozzi.

Manente Bisaccia.

Vanni Cebà.

Giovanni Colonna, delegato della provincia di Corsica al Consiglio della Repubblica.

Cristiano Solaro, delegato della provincia di Asti al Consiglio della Repubblica.
 

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Seduta del Consiglio del 2 Febbraio 1152


La seduta si svolse in modo piuttosto tranquillo, infatti le famiglie erano giunte nei mesi precedenti ad un accordo che aveva portato al cambiamento della legge elettorale, e queste elezioni non erano quindi particolarmente sentite.
I candidati furono gli stessi della tornata precedente, Alina Embriaco e Manente Bisaccia.
Goffredo Crozzi condusse la seduta e diede il via alle votazioni.
 

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Votazione

Oberto Embriaco: "Alina Embriaco"
Guglielmo Mercenaro: "Alina Embriaco"
Vanni Cebà: "Manente Bisaccia"
Manente Bisaccia: "Manente Bisaccia"
Cristiano Solaro: "Astenuto"
Giovanni Colonna : "Alina Embriaco"
Matilde Melo: "Alina Embriaco"
Simone d'Oria: "Manente Bisaccia"
Ansaldo d'Oria: "Manente Bisaccia"
Goffredo Crozzi: "Astenuto"
Caffaro: "Alina Embriaco"
Alina Embriaco: "Astenuta"
 

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Goffredo, annotate le dichiarazioni dei votanti sul verbale dell'elezione, si alzò ed annunciò:
"La votazione è conclusa. Cinque voti per Alina Embriaco, quattro voti per Manente Bisaccia, tre astenuti. Alina Embriaco è confermata Console della Repubblica di Genova fino alle prossime elezioni, che si terranno il 2 Dicembre del corrente anno".

La nuova legge elettorale, approvata alcuni mesi prima, stabiliva infatti che le elezioni si sarebbero tenute il 2 Dicembre, ma soprattutto che l'incarico sarebbe durato per quattro anni, a partire dal Primo Gennaio dell'anno successivo.
Questo cambiamento venne deciso con larga maggioranza, per dare maggiore stabilità al governo della Repubblica, e per permettere politiche di più lungo termine, che un incarico annuale avrebbe reso difficili, ora che l'incarico consolare non aveva più la continuità dei tempi di Caffaro.
 

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Seduta del Consiglio del 2 Dicembre 1152


C'era una certa agitazione nella Sala del Consiglio prima dell'inizio della seduta. La situazione politica era sempre più in bilico, e la nuova legge elettorale rendeva queste elezioni quanto mai importanti.

Quando tutti finalmente si sedettero ai loro posti, Alina diede inizio alla seduta, poi Goffredo chiese di annunciare le candidature.
Alina si alzò e disse: "Io, Alina Embriaco, avanzo la mia candidatura per l'incarico di Console".
Quindi fu Ansaldo d'Oria ad alzarsi, annunciando: "Io, Ansaldo d'Oria, avanzo la mia candidatura per l'incarico di Console".
Goffredo attese qualche istante, poi disse a voce alta: "Si proceda alla votazione. I candidati sono Alina Embriaco e Ansaldo d'Oria".
 

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Votazione

Oberto Embriaco: "Alina Embriaco"
Guglielmo Mercenaro: "Alina Embriaco"
Vanni Cebà: "Ansaldo d'Oria"
Manente Bisaccia: "Ansaldo d'Oria"
Cristiano Solaro: "Astenuto"
Giovanni Colonna : "Ansaldo d'Oria"
Matilde Melo: "Ansaldo d'Oria"
Simone d'Oria: "Ansaldo d'Oria"
Ansaldo d'Oria: "Ansaldo d'Oria"
Goffredo Crozzi: "Astenuto"
Caffaro: "Alina Embriaco"
Alina Embriaco: "Astenuta"
 

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Goffredo annunciò:
"La votazione è conclusa. Tre voti per Alina Embriaco, sei voti per Ansaldo d'Oria, tre astenuti. Ansaldo d'Oria è nominato Console della Repubblica di Genova. L'incarico inizierà il Primo Gennaio 1153 e si concluderà il 31 Dicembre 1156. Le prossime elezioni si svolgeranno il 2 Dicembre 1156".

Tutti si congratularono con il nuovo Console. Era da tempo che la famiglia d'Oria cercava di riconquistare la massima carica della Repubblica, e finalmente Ansaldo ci era riuscito.
L'ago della bilancia erano stati Giovanni Colonna e sua moglie, Matilde Melo, ma ancora non era chiaro il motivo del loro cambiamento di voto.
 
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