REPORT TURNO ALLOSTORICO (GUERRA CIVILE RUSSA)

Toga!

Chosen one
GUERRA CIVILE RUSSA

[size=1em]RUSSIA:
Mentre a Versailles le potenze mondiali discutono senza troppa convinzione del futuro del globo, nell'ex impero russo la guerra civile procede spedita. Denikin e Vrangel, generali bianchi, muovono verso occidente, il primo diretto da Omsk verso San Pietroburgo, con l'intenzione di catturare la flotta bolscevica, colpevolmente lasciata senza ordini. Vrangel invece si sposta lungo la ferrovia da Vladivostock, e dopo un lungo trasferimento, riesce a sfondare le linee bolsceviche pressochè sguarnite sugli Urali sino al Kazan, asseragliandosi in Samara e tenendo la regione sotto scacco, dopo aver devastato abbondantemente le già scarne provincie di Perm e Orenburg, già debitamente provate dal blitz dell'avanguardia dell'armata Cecoslovacca, partita da Omsk in corrispondenza dei movimenti di Denikin. Trotsky dal canto suo non resta con le mani in mano, sa di dover far fronte ad attacchi multipli da parte di tutti i suoi nemici, tuttavia decide di non dividere l'Armata Rossa con l'intuizione, rivelatasi saggia, di liberarsi immediatamente dell'armata bianca di Judenic, colpevolmente pigro ed isolato dal coordinamento zarista, tentando così di sgomberare immediatamente il campo a nord di Mosca, e costringere gli zaristi ad arretrare, spaccando in due i rifornimenti a tutta la Russia Nord Occidentale in mano ai bianchi.
Con Judenic stanziato sulla costa del Mar Bianco a protezione della flotta, i bolscevichi affondano longitudinalmente, muovendosi da Mosca verso Nord in direzione di Archangelsk con l'intera Armata Rivoluzionaria. Nel medesimo tempo, Denikin in marcia verso il Baltico, comprende il pericolo, attestandosi a Rybinsk, dove è inevitabilmente costretto allo scontro, nel tentativo di evitare la manovra a cuneo di Trotsky che sebbene più lento, riesce a tagliare la strada al generale zarista di un buon 100 km a Ovest. La battaglia di Arcangelo infuria per 2 settimane ma l'Armata Rossa sconfigge dapprima Denikin (che necessita ora di aiuti da parte dei finlandesi o di flotte esterne in quanto tagliato fuori dai rifornimenti) per poi in seguito muovere definitivamente su Arcangelo; annichilendo con una straordinaria prova di forza l'armata di Judenic che è costretta alla resa e allo scioglimento. A seguito di ciò la flotta dello zar, colta di sorpresa, viene catturata da Trotsky. Si tratta di un colpo durissimo per i "bianchi" e di un manto di gloria per il 22enne generale bolscevico.
Il trionfo di Trotsky viene però oscurato dalle notizie provenienti da Mosca, dove la mobilissima armata Cecoslovacca, usata come avanguardia dell'armata capeggiata da Vrangel , giunge alle porte della capitale. Lenin rimane tuttavia coraggiosamente in città, ma nonostante ciò gli scontri a fuoco giungono sino al cuore di Mosca, che di fatto diviene una vera e propria polveriera (con conseguenti danni all'apparato industriale)
A gran voce si chiede all'Armata Rossa di riportarsi verso la capitale, mentre l'esercito Finlandese occupa l'Ingria senza troppe difficoltà, entrando quindi a piè pari nel conflitto.
Nonostante i bolscevichi si siano battuti come leoni, aiutati anche dalla fortuna, la guerra resta ancora sufficientementre aperta, per quanto le masse siano al momento dalla parte dei bolscevichi, dalle quali i comunisti ottengono un discreto e silenzioso supporto militare, alimentare e politico.

FINLANDIA:
L'Ingria viene occupata dall'esercito finnico, che ne detiene il controllo assoluto. Con questa mossa la Finlandia entra di fatto nel conflitto civile tra bolscevichi e zaristi, ma non sembra che Helsinki si sia schierata per una parte o per l'altra al momento, il supporto e il sostegno popolare all'impresa dovrà essere determinato da un'oculata politica interna , tesa a rafforzare i nazionalisti, o v'è il rischio di uno sconfinamento socialista in scandinavia, per quanto remoto, tecnicamente possibile, soprattutto se Trotsky e Lenin decidessero di intervenire pesantemente in Ingria senza concedere alcuna rivendicazione ai finnici.

AUTONOMIA ALASH:
Il movimento autonomista dell'Orda Alash resta alla porta in questa prima fase di guerra civile, complice la freddezza con la quale i generalissimi dell'armata bianca guardano ad un ideale Kazakistan libero, pur contando sull'appoggio dell'orda, quantomeno a parole. Notizie riguardanti le forze in campo danno comunque una disponibilità di truppe non trascurabile. Nel frattempo parte la mobilitazione dei kazaki che schierano le proprie armate, capeggiate dal colonnello Siguk, lungo il confine settentrionale della regione di Oral. Un attacco o uno sconfinamento nelle provincie controlalte dai bolscevichi resta al momento la soluzione più probabile.

RUSSIA BIANCA:
Archangelsk viene perduta, e sono notevoli le colpe dei generali zaristi, troppo divisi, che di fatto consegnano la flotta in mano ai bolscevichi, comrpomettendo la stessa ritirata di Denikin, che ora è totalmente dipendente dai rifornimenti esteri, sempre che ne arrivino. Vrangel con una tattica più mirata penetra sufficientemente a fondo, raggiungendo Mosca con la propria avanguardia, guidata dal giovane Togov. Judenic viene annientato e riesce a fuggire fortunosamente alla disfatta, ma è ormai tagliato completamente fuori dalla guerra civile. Solamente un aiuto esterno può garantire agli zaristi la vittoria sulla rivolta comunista, che se in un primo momento pareva poter essere sedata coi propri mezzi, ogni giorno che passa si rafforza.[/size]
 

Toga!

Chosen one
(ricordo a tutti che tutte le volte che si avanza in blitz, fino a quando non si perde, i rifornimenti sono garantiti. es: immaginatevi un esercito che avanza e che lascia dietro di se una scia di truppe e retrovie. Quando si perde invece è bene non trovarsi in una sacca scollegata con il centro o la capitale, come in questo caso quella creata da Artista con la presa di Archangelsk, o sono estremi cazzi. Le armate per mancanza di approvigionamenti si dimezzano ad ogni turno.)
 
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