Report turno 9

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Regno di Portogallo:

Politica e commercio:

In questi anni il Portogallo si mostrò ancora più attivo nel campo del commercio e della ricerca. Anzitutto vennero stipulati nuovi accordi per il passaggio delle conoscenze con la Norvegia, mentre venne siglato un accordo commerciale molto importante con il regno Swaili. Si concluse inoltre la guerra con la Lega Italica mantenendo intatti gli interessi portoghesi nel nizzardo.
Infine, una forte armata portoghese fu inviata inizialmente nelle Baleari e poi in Sardegna, ormai non trovando più alcuna resistenza degna di questo nome.

Esplorazioni:

Sull'ondata esplorativa degli ultimi anni continuarono le avventure delle caravelle portoghesi. Vasco da Gama risalì a nord oltrepassando il Corno d'Africa e giungendo in una terra lungamente ambita: l'India.
La portata immensa di questa scoperta avrebbe potuto rendere il Portogallo il principale importatore di spezie per il mercato europeo, donandogli vantaggi inimmaginabili sui suoi avversari.
Ad ovest, Amerigo costeggiò quello che molti credevano fosse Cipango, scoprendo una serie di nuove coste che però destarono uno scarso interesse mercantile, economicamente parlando.

L'accordo con l'Ordine:

Ultimo colpo fortunato di questi anni l'accordo con gli Esuli dell'Ordine. Il generosissimo Giovanni II concesse infatti agli Ospitalieri la Sardegna, aiutandoli a ripulirla dalle sacche ribelli e stipulando un'alleanza perpetua in funzione antislamica.

La prima colonizzazione:

Decisi ad assicurarsi gli importantissimi scali africani, i portoghesi inviarono un piccolo numero di coloni a Capo di Buona speranza per stabilirvi una base. Rapidamente entrarono in contatto con le popolazioni locali, primitive e poco organizzate, con le quali intrattennero rapidamente rapporti commerciali e instaurando una convivenza pacifica.

 

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Regno di Francia:

Eredità:

Il figlio Francesco viene insignito del titolo di Delfino di Francia e si crea continuità tra l'attuale sovrano e quello futuro. Nasce inoltre una figlia, Claudia. Molto importante anche l'arrivo a corte del giovane Luigi di Ungheria, erede al trono ungherese e 7 nella successione al trono di Francia. Costui rimane per diverso tempo alla corte del nonno, venendo istruito da uomini di corte decisamente prestigiosi quali Nicolò Macchiavelli e Michelangelo Buonarroti.

Mecenati:

Il re si dimostra molto aperto verso le arti, concedendo dei fondi a chi venga a corte per migliorare il repertorio artistico-culturale francese. Inoltre si concede a questi artisti il totale libero arbitrio per le proprie creazioni, cosa che attira non poche menti prima di allora fortemente condizionate dal volere dei propri signori fra i quali si annoverano Michelangelo Buonarroti e l'architetto francese Philibert de l'Orme.

Amici delle minoranze:

Per mostrare la propria mano benevola la Lorene e le Fiandre vengono dotate di diocesi separate ed indipendenti da quelle francesi, anche se comunque di nomina regia. Inoltre si stabiliscono dei tribunali misti per meglio far rispettare le leggi e si stabilisce un fondo monetario per incentivare ulteriormente la produzione all'interno della zona fiandrina.
Per quanto riguarda la questione italica la Francia "se ne lava le mani" e continua la sua politica.

 

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Regno di Castiglia:

Cannoni ad sud:

La flotta castigliana, dopo aver appoggiato l'assalto alle Baleari, scende verso sud e intercetta alcuni pirati algerini, scacciandoli. In seguito si muove verso le coste del Marocco che vengono devastate dalla possanza dei cannoni iberici, facendo terra bruciata lungo un buon numero di città e villaggi costieri.

Commercianti e alleati:

Re Giovanni III si dedica poi ad una fortissima politica commerciale che lo porta a rinegoziare i propri trattati con Venezia a favore di Firenze, mentre si stabiliscono ottimi accordi con il Portogallo che portano diversi investimenti nelle tecnologie di ricerca castigliane.
Viene poi emanato un editto che concede la sostanziale uguaglianza alla popolazione aragonese, concedendo una sostanziale aministia. L'editto trova molto favore presso l'ormai sconfitta nobiltà aragonese, che fa la fila per integrarsi nei giochi di potere della nuova superpotenza spagnola.

Riforma militare:

Viene ultimata una riforma militare iniziata quasi una decina di anni prima che prevede una rivisita del sistema feudale a favore di uno maggioramente accentrato attorno al sovrano. Il ruolo dei nobili non viene comunque toccato, lasciandogli l'esclusiva dei grandi alti sia nell'esercito che nella marina.

 

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Regno di Ungheria:

Varie leggi:

In questi anni il sovrano si impegna soprattuto a livello legislativo per eliminare il fastidioso problema del brigantaggio, istituendo fra l'altro dei gruppi di pattuglia. Molto importante anche la fondazione di una serie di postazioni e locande di proprietà regia per cercare di ridurre le costose spedizioni burocratiche in uno Stato molto allargato territorialmente.

Il disasto di Buda:

L'attacco improvviso degli ottomani non aveva certo lasciati impreparati i soldati ungheresi che si erano mossi con azioni di guerriglia e, grazie all'uso massiccio delle spie, avevano bene o male intuito cosa stesse succedendo. Disgraziatamente l'esercito ottomano era arrivato ancora molto in forze a Buda e li, dopo schiacciato la resistenza ungherese, aveva occupato la capitale. Re Ladislao II e i suoi consiglieri furono catturati dal Sultano e della famiglia si salvò solamente il primogenito Luigi, fortunatamente a casa del nonno a Parigi.
Come se non bastasse gli infidi Valacchi avevano attaccato da est, conquistando la Transilvania.

Corni di guerra:

Ladislao II era riuscito, prima della sua cattura, ad inviare una serie di messaggi ad amici e ed alleati per chiedere aiuto contro l'imminente pericolo.
Immediatamente giunse la risposta positiva da parte di suo cugino Casimiro V Jangellone, re di Polonia, che inviò la dichiarazione di guerra all'Impero ottomano.
Ancora silenzio da parte austriaca.

 

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Sultanato ottomano:

Nidiata famigliare:

Dopo lunghe fatiche finalmente il Sultano riesce ad avere due figli, Solimano e Selim, il primo viene immediatamente posto come erede dell'Impero dando una grande stabilità alla preoccupata corte.

L'assalto:

L'imponente esercito ottomano pare inarrestabile e una dopo l'altra cadono nelle sue mani le principali piazzeforti ungheresi. I Valacchi si schierano immediatamente con il Sultano mentre la corte ungherese è catturata e portata ad Istambul.
L'assalto principale è contro i cristiani che sono brutalmente massacrati ed obbligati a convertirsi con una ferocia che non si vedeva un centinaio di anni.
Inoltre, non si sa per quale motivo, viene tolto il blocco navale sullo stretto per Catalogna, Navarra, Lucca, Modena, Milano, Valacchia, Baviera, Sassonia e Colonia

Istambul, la Regina delle Città:

In questi anni viene ristrutturata e riaperta l'Università di Costantinopoli. Inoltre viene creato per la prima volta nella storia un ordine monastico-cavalleresco di stampo sunnita, l'ordine della Mezzaluna d'Argento. Questo ordine appoggia immediatamente l'esercito regolare e gli imam, rendendosi immediatamente indispensabile per piegare gli infedeli.

 

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Regno di Norvegia:

La regina di ferro:

Alla morte de reggente Aakon Sigmundson il potere viene dato alla legittima regina, ora in età da governo. Klara I Erikdottes diviene la prima regina di Norvegia dopo il cambio della legge di successione, che ora ammette anche le donne a governare, scegliendo una primogenitura indifferenziata.
Klara si sposa con un nobile della casata Folkund, molto influente ma dal matrimonio non si generano figli.

Lov av Stolthet:

Come si è visto i problemi con la Chiesa in questi anni sono moltissimi. La cosa diventa ancora più forte dopo una visita di Lutero ad Oslo. La regina costruisce un monastero a lui dedicato dove accoglie molti, norvegesi compresi, che manifestano il suo pensiero.
Non si sa bene se la morte di Lutero a Roma abbia influito sulla cosa ma ad un certo punto viene varata la "legge sull'orgoglio" dove in sostanza viene rigettata l'autorità papale, tutti i beni della Chiesa sono confiscati e incamerati nel tesoro regio o distribuita ai nobili più vicini alla corte. I gesuiti vengono espulsi dal regno dopo aver perso tutti i loro averi mentre un'ondata di anticlericalismo si diffonde negli strati più bassi della popolazione.
Nonostante la regina si professi molto credente ed abbia più volte minacciato di pesanti sanzioni chi si macchi di delitti contro le persone fisiche dei preti, nelle aree rurale specialmente moltissimi contadini si danno all'assalto delle chiese e regolano i conti, spesso personali, impiccando almeno un centinaio di religiosi in tutto il regno.

Tasse:

Come promesso la regina si dimostra generosissima in materia fiscale. Una legge di successione abbassa di fatto le gravose tasse di trapasso, mentre il costo delle materie prime per gli artigiani viene ridimensionato con fondi statali e ancora, le tasse generali sono abbassate di circa il 20% causando un'ondata di felicità fra tutta la popolazione.

 

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Regno di Georgia:

Alessandro II:

La morte del vecchio sovrano porta all'ascesa incruenta del figlio, Alessandro II Bagratoni che, forse grazie allo spostamento delle forze armate nella capitale, riesce a prendere il trono senza che nessuno apparentemente tenti di distruggere l'unità nazionale. Il nuovo re di Imereti e Kartli per ora non promuove un erede.

Espansione edilizia:

Alessandro II si dimostra un uomo pio con la creazione di una serie di chiese lungo le frontiere esterne della Mingrelia, mentre un accampamento mercenario viene inaugurato a Tbilisi.
Il sovrano inoltre si circonda di consiglieri e abili sapienti che lo aiutino a migliorare il proprio territorio.

 

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Repubblica di Firenze:

Fine delle ostilità:

La repubblica fiorentina esce vincitrice dal conflitto e, nonostante non si sia ingrandita territorialmente, ha ottenuto diversi appoggi internazionali come quello da parte castigliana e parecchi accordi commerciali vantaggiosi con gli stati vicini, inaugurando un si spera fortuito periodo di pace.
Anche le casse statali dovrebbero aumentare di volume a causa dell'arrivo dei fondi milanesi e della fortissima attività dei mercanti locali.

La Balia dei 10:

Alla morte del Gonfalone Pier Soderini, il potere ritorna in mano al Concilio dei 10 come richiesto dallo stesso Soderini. Ora resta il dubbio su chi affidare la nuova guida della repubblica.

 

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Signoria senese:

Politiche commerciali:

Il vecchio Petrucci, dopo aver siglato la pace e ritirato i suoi, si diede a buone politiche commerciali con i vicini anzitutto riaprendo le rotte verso Firenze con dazi ribassati. Poi, decise di entrare nella Liga Veneta sperando di aumentare i propri introiti ulteriormente.
Inoltre a guerra finita furono drasticamente tagliate le tasse, molto gravose, di quasi il 50%.

Caterina Petrucci:

La figlia Caterina fu data in sposa al nobile Luca Strozzi, generale senese, rendendo maggiormente stabile il potere e preparandosi per una successione serena. Dall'unione fra i due nacque ben presto Raffaele Strozzi-Petrucci.

 

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Stato Pontificio:

Il concilio di Bari:

Dopo discussioni durate oltre 6 anni si giunge ad un accordo molto importante per riunire le due Chiese e inoltre per svecchiare un po' l'ormai obsoleto metodo di azione della Chiesa stessa.
La bibbia letta direttamente in volgare, le questioni con i fratelli d'oriente e l'obbligo dei vescovi di risiedere nelle diocesi da lustro ad una Chiesa che era ormai sull'orlo del collasso e in puglia si verificano le prime messe in greco, come a Napoli in napoletano.

La misteriosa morte di Lutero:

Nonostante tutto lo strapotere temporale e la ricchezza della Chiesa non vennero dimenticate. Lutero fu invitato a Roma per discutere della sua "eresia" e dopo diversi colloqui con il Santo Padre che portarono ad un nulla di fatto venne assassinato da un fanatico religioso che lo accusava di essere stato troppo "morbido" nei confronti del Pontefice e di aver tradito i suoi ideali.
Nonostante tutto cominciarono a girare rapidamente diverse voci, alcune delle quali parlano di misteriose lettere inviate addirittura da non specificati sovrani che annunciavano la "trappola" di Lutero e lo invitavano a recarsi in un luogo con un nome in codice.

Il protestantesimo:

La morte di Lutero ebbe una risonanza mondiale rapidissima e, insieme alla morte per vecchiaia di 2 dei 3 fondatori delle 95 tesi, fece nascere molto rapidamente una serie di nuovi pensatori.
Forse mossi anche dalla straordinaria spavalderia della Norvegia, i genovesi di Corsica dichiararono decaduto il Pontefice e instaurarono una legge dove plebei e nobili erano uguali. La cosa era teoricamente già nata una decina di anni prima ma ora prendeva piede a tutti gli effetti e i vescovi e prelati corsi vennero massacrati o espulsi dall'isola.
Nei cantoni svizzeri, un certo Zwingli propinava la sua idea sulla teologia, seguito in Germania e Boemia da diversi pensatori minori.
Dopo aver restaurato la cristianità Orientale, il Papa vedeva una serpe nascere direttamente nel suo grambo.
Al nuovo Papa, Giulio II, la patata bollente da gestire.

 

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Arciducato d'Austria:

Vittoria morale:

Il lunghissimo braccio di ferro con il Brandeburgo si conclude a favore dell'Austria che non viene messa in discussione nel suo ruolo imperiale, perlomeno fino alle prossime elezioni. L'Austria prosegue la sua strada partecipando alla pacificazione italica.

Le navi:

Molto importante è il concentramento dei viennesi sulla flotta, non solo grazie alle indennità militari venete ma anche attraverso una serie di leggi atte a sfruttare il porto di Trieste, lanciando l'Austria nella sfera dei possessori di una flotta.
Nessuna risposta alla richiesta d'aiuto dell'alleato ungherese contro gli ottomani.

 

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Ducato di Milano:

La pace che non ci fu:

Dopo una guerra durissima il tavolo delle trattative pareva aver trovato modo di esprimersi e le varie forze in campo siglarono la pace. Tuttavia un enorme screzio fra i due principali contendenti impedì di fatto che questa si realizzasse.
Milano aveva stanziato come danni di guerra totali 10 monete, mentre Venezia nella sua copia ne predenteva 13,5 solamente per sè. Inoltre, fatto molto più grave, Milano riconosceva la sovranità veneta su Verona ma riotteneva Bergamo, mentre i veneti pretendevano la cessione della Bergamasca.
Inutile dire che entrambi gli eserciti si misero sull'attenti, per ora Milano non si mosse a riconquistare Bergamo ma la partita restava aperta.

Cambio di strategia:

Fallita di fatto l'egemonia della Lega del Nord, Milano non si diede per vinta e continuò la sua fantastica opera espansiva in campo navale dopo il riottenimento di Genova. Il nuovo duca di dimostrò prolifico ed ebbe un figlio, Luca Sforza.

 

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Serenissima Repubblica di Venezia:

Compromesso nobiliare:

Il nuovo doge si rese immediatamente conto di quanto fosse difficile la situazione interna, con la nobiltà in piena rivolta. Perciò decise di ridimensionare il potere delle minoranze e della plebe abolendo i seggi regionali e le varie rappresentanze concesse alcuni decenni prima. I nobili però volevano di più e interpretarono la cosa come un taglio netto con le politiche del passato, sicchè si sentirono autorizzati a riprendere in mano la situazione civile di fatto escludendo da ogni carica pubblica chi non fosse parte dell'antica aristocrazia lagunare.
Inoltre il Gritti tenne un Concilio dove fu votato il suo successore. Praticamente all'unanimità vinse Pietro Lando Foscari, potentissimo nobile dell'omonima famiglia.
Le nuove leggi provocarono un forte dissenso fra gli esuli dalmati e fra il popolino in generale, mentre i nobili di corfù accettarono di deporre le armi.
Ultima ma non ultima, una legge che consentiva ai nobili di arruolare proprie milizie personali riprendendo un modello similfeudale che li rese particolarmente contenti.

Le ali del leone:

Stanca di subire i continui raid dei pirati barbareschi, la flotta della Serenissima comandata da Antonio Grimaldi e forte di 70 navi, si mosse lungo l'Adriatico, devastando oltre 30 vascelli nemici lungo il suo cammino, quindi giunse alle porte di Tunisi che cominciò a cannoneggiare violentemente, accusandola di sovvenzionare la recente pirateria nelle zone italiche.
Tunisi rispose con una dichiarazione di guerra che rendeva abbastanza dubbiosa la partecipazione veneta visti i recenti fatti di Milano.
Successivamente la flotta della Serenissima fece lo stesso con l'emirato di Byzerta, dopodichè si ritirò a Venezia per riparare i vascelli danneggiati.

 

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Repubblica di Novgorod:

Basilio di Luga e il fatto di Kimia:

Il nuovo Presidente, Basilio di Luga, si dimostrò subito estremamente vorace. Radunò un forte esercito di circa 20.000 uomini e invase la regione di Kimia per alcuni km, dopodichè chiese la formale sottomissione dei nobili locali in cambio di larghe autonomie e della cessione della cittadinanza Repubblicana.
I nobili, da tempo vessati dalle razzie dei russi furono decisero di accettare.
Successivamente, un raid in Sviria.

La camice nere di Novgorod:

In questi anni Basilio decise di raccogliere dalla strada un gran numero di ofrani della Guerra Russa e li trasformò in reparti speciali di combattenti, addestrati nel modo più duro, dotatoi degli armamenti migliori e soprattuto fedelissimi alla Repubblica. Il compito di questo gruppo divenne inizialmente paramilitare-antibrigantaggio ma fu poi allargato a quello dell'esercito vero e proprio, in caso di necessità.
Il nuovo reparto, abbigliato con costosissimi vestiti neri, prese il pomposo nome di "camice nere della Repubblica del Popolo di Novgorod".

Richiesta d'aiuto:

Dopo l'invasione svedese, i sibiri dichiararono pubblica la loro alleanza con Novgorod e ne chiesero l'intervento in loro soccorso

 

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Regno di Svezia:

Abbassamento dei dazi:

In questi anni il sovrano svedese decise di migliorare il proprio commercio abbattendo moltissimi dazi per una riduzione totale di quasi il 50%. Nel frattempo la lieta nascita della principessa Elisabetta diede felicità alla corte del giovane re Erik.
Si segnala inoltre una visita ufficiale di Lutero a Stoccolma e ad Uppsala.

Armate in marcia:

Dopo aver radunato un esercito di 15.000 uomini, gli svedesi ottennero la sottomissione del feudo di Livo-Joki, da tempo in ottimi rapporti con la corte di Stoccolma. Infine, le armate unite del regno scesero a sud e in modo inaspettato invsero le terre finniche occupate dai sibiri, senza incontrare alcuna resistenza iniziale.

 

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Granducato di Moscovia:

Spietatezza moscovita:

I territori occupati de khanato furono soggetti ad una massiccia opera di conversioni forzate ad opera del vescovo Faelofil, supportato dall'esercito ducale.
L'attacco svedese ai sibili impediì a questi di sferrare la loro offensiva sicché i tartari si trovarono in difficoltà enorme nel resistere alle repressioni degli occupanti e in meno di 10 anni circa il 10% della loro popolazione si convertì al cristianesimo, ora formalmente riunito dopo il concilio di Bari.

Tasse e Consigli:

Fu deciso un aumento delle tasse del 20%, cosa che fece infuriare non solo i contadini moscoviti ma anche i supervessati tartari. Si mormora che nelle pianure più meridionali, supportati dai cimmeri, si stia radunando un grosso esercito tartaro per liberare il khanato.
Forse anche per combattere queste voci i nobili e il clero moscovita si riunirono in un concilio a Mosca, dove fecero il punto della situazione.

 

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Margiavirato di Brandeburgo:

Cardinal Alberto:

L'improvvisa morte del Margiaviro per una violentissima polmonite fa richiamare in patria il Cardinale Alberto Hoenzoller, fratello del margiaviro, che prende il suo posto come governatore e decide di occuparsi del piccolo Gioacchino, appena rimasto orfano di padre.
Forse anche a causa della morte del Margiaviro la situazione con l'Austria si distende e la carica di Imperatore non viene più pretesa dal Brandeburgo.

Alberto il Legislatore:

Con incredibile senso critico Alberto si dimostra un governatore eccellente, che gli vale il suo nuovo titolo. Anzitutto stabilisce una tassa sulla successione che prevede il pagamento in denaro per i beni immobili oggetti di trapasso.
La cosa infastidisce la nobiltà ma si ritrova leggermente scomoda per la plebe che solitamente possiede poco o nullo denaro. Capita così che i popolani si vedano la proprietà confiscata dallo Stato che tuttavia li mantiene al suo interno come lavoratori, di fatto non cambiando nulla a livello pratico ma incasinando decisamente la burocrazia, che diventa un vero inferno di bolli e timbri.
Molto meglio un aumento dei dazi sulle merci di consumo alimentare, cosa che porta rapidamente all'incremento interno del grano brandeburghese a scapito del precedentemente più economico polacco. Il mercato del pesce, invece, subisce un forte ribasso tanto che si registra un aumento considerevole in quello dei beni di produzione secondaria, come le ghiande e l'avena, lasciando un forte punto di domanda su sviluppi futuri.
Infine, vengono istituite delle camere consultive composte da rappresentati di tutti gli strati sociali per aiutare il margiaviro. Benchè alcuni nobili si dichiarino schifati dall'idea di essere mischiati con i borghesi, così come il clero, il grosso della popolazione appoggia questa ventata di cambiamento e si compiace di essere presa tutta in considerazione.

La Grande Riforma Militare:

La riforma prevede un radicale cambio nel sistema militare. Azitutto vengono aperti i ranghi alti anche al popolo, in caso di meriti fuori dal comune, ma ai nobili è comunque concesso di scavalcarli pagando una piccola cifra.
Viene inoltre rivisto il sistema della gerarchia militare, mettendo il sovrano come comandante supremo, cosa che fa ingolosire parecchi nobili che non vedono l'ora di rivedere il margiaviro con loro sui campi di battaglia.
Infine vi è un netto aumento del salario per le truppe di rango elevato, un cambio nel sistema della divisione in "gruppi" e poi, più importante, la gestione delle armi come monopolio statale che ora vengono trattate unicamente da caserme o botteghe specializzate.

 

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Aragona:

La caduta:

Dopo decenni di guerra senza fine, il potere dell'Aragona crolla totalmente. Mentre il grosso delle sue provincie viene occupato dalla Castiglia e dal Portogallo in Sicilia un'insurrezione popolare porta alla caduta del reggente attuale e all'elezione di Gioacchino I come Re di Sicilia.
Il nuovo sovrano accetta lo status quo con le altre potenze e getta la base per la firma di una pace.

 

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Regno di Inghilterra e Irlanda:

Il martello degli York:

Dopo aver nominato il figlio Enrico come Principe di Galles, il sovrano inglese vara una serie di leggi antiribelli contro il brigantaggio e contro la famiglia York. Viene inoltre istituito un tribunale speciale di guerra per giudicare i colpevoli York, tribunale totalmente fittizio che fa cadere ben più di una testa.
Le ricchezze degli York intanto sono confiscate o donate a nobili collaborazionisti, mentre diversi membri dell'omonima famiglia accettano il cambio di vertice e si schierano con i Tudor pur di mantenere i propri privilegi.

Irlanda e Yorkshire a fuoco:

Con il supporto della Scozia l'Inghilterra setaccia a lungo la regione dello Yorkshire in cerca di ribelli York. Lo stesso viene fatto in Irlanda dove nuove milizie locali battono lungamente le strade in cerca di eventuali ribelli.
La cosa ha un brutto effetto sulla popolazione irlandese che sperava di trovare una certa dose di amicizia nei Tudor. A Dublino in un paio di occasioni la folla inferocita lancia pietre contro la sede del governatore locale mentre nell'Ulster si contano almeno 30 aggressioni ai danni di soldati inglesi.
La nobiltà irlandese chiede formalmente che sia abolito il "regime del terrore inglese inziato nel 1460 atto a distruggere, impoverire e confinare in riserve la popolazione isolana".