Signoria di Siena:
Politiche doganali:
Pandolfo Petrucci in questo periodo inasprisce di parecchio i dazi per le merci fiorentine, causando di fatto un'esclusione dei mercanti di Firenze dal suolo senese. La cosa però si rivela un'arma a doppio taglio, infatti nasce subito un fortissimo contrabbando attraverso le colline senesi dove vengono importate molte merci che la piccola Signoria non possiede, facendone schizzare in alto il prezzo lasciando un grosso punto di domanda sulla competitività futura dei mercanti locali.
Si aprono le ostilità:
Forse per sopperire al problema del contrabbando, o forse no il generale Onesto comanda un drappello di cavalieri che saccheggiano il contado di Pisa e tornano a casa con un modesto bottino.
La reazione fiorentina non si fa attendere e l'esercito repubblicano si schiera, pronto per la guerra, che viene dichiarata.
Ferrara, alleata di Siena, risponde alla chiamata. Silenzio da Lucca.
Politiche doganali:
Pandolfo Petrucci in questo periodo inasprisce di parecchio i dazi per le merci fiorentine, causando di fatto un'esclusione dei mercanti di Firenze dal suolo senese. La cosa però si rivela un'arma a doppio taglio, infatti nasce subito un fortissimo contrabbando attraverso le colline senesi dove vengono importate molte merci che la piccola Signoria non possiede, facendone schizzare in alto il prezzo lasciando un grosso punto di domanda sulla competitività futura dei mercanti locali.
Si aprono le ostilità:
Forse per sopperire al problema del contrabbando, o forse no il generale Onesto comanda un drappello di cavalieri che saccheggiano il contado di Pisa e tornano a casa con un modesto bottino.
La reazione fiorentina non si fa attendere e l'esercito repubblicano si schiera, pronto per la guerra, che viene dichiarata.
Ferrara, alleata di Siena, risponde alla chiamata. Silenzio da Lucca.