Sublime Sultanato Ottomano:
Istanbul:
Dopo aver conquistato Costantinopoli il sultano ottomano, in una sfarzosa cerimonia, la converte nella nuova capitale dell'Islam con il nome di Istanbul. Qui il sultano si proclama Imperatore dei Romani, con immensa gioia del suo esercito e profondissimo sdegno della popolazione greca sotto il suo dominio.
Nonostante tutto si segnalano alcuni tentativi di mediazione con il patriarca ortodosso di Costantinopoli e con l'imperatore di Trebisonda.
Scacco ad Atene:
Senza un preavviso e una dichiarazione di guerra una grossa armata turca oltrepassa il confine e assedia Atene, che capitola dopo una resistenza abbastanza insignificante del duca Accaiuoli. I fatti di Atene lasciano l'amaro in bocca a tutti i vicini, dove il Sultano viene visto come un guerrafondaio che non rispetta la leggi del diritto bellico.
La Crociata:
Forse nessuno credeva che sarebbe accaduto, e invece... Solamente un anno dopo i fatti di Atene un grosso esercito crociato si raduna in Ungheria, al comando di Mattia Corvino. Partecipano anche contingenti borgognoni, franchi e una piccola truppa del re di Polonia.
L'esercito crociato scende in Bosnia, dove i locali scannano i presidi ottomani e si alleano con i Crociati. Nel frattempo anche i serbi rialzano la testa, forse spaventati dall'aggressività del Sultano e riconquistano la loro indipendenza.
Skandemberg d'Albania lancia un rapido raid contro i turchi, mentre anche Vlad III di Valacchia pare fare la voce grossa, presupponendo una sua possibile entrata.
Le armate turche sono mobilitate e pronte alla guerra.
Istanbul:
Dopo aver conquistato Costantinopoli il sultano ottomano, in una sfarzosa cerimonia, la converte nella nuova capitale dell'Islam con il nome di Istanbul. Qui il sultano si proclama Imperatore dei Romani, con immensa gioia del suo esercito e profondissimo sdegno della popolazione greca sotto il suo dominio.
Nonostante tutto si segnalano alcuni tentativi di mediazione con il patriarca ortodosso di Costantinopoli e con l'imperatore di Trebisonda.
Scacco ad Atene:
Senza un preavviso e una dichiarazione di guerra una grossa armata turca oltrepassa il confine e assedia Atene, che capitola dopo una resistenza abbastanza insignificante del duca Accaiuoli. I fatti di Atene lasciano l'amaro in bocca a tutti i vicini, dove il Sultano viene visto come un guerrafondaio che non rispetta la leggi del diritto bellico.
La Crociata:
Forse nessuno credeva che sarebbe accaduto, e invece... Solamente un anno dopo i fatti di Atene un grosso esercito crociato si raduna in Ungheria, al comando di Mattia Corvino. Partecipano anche contingenti borgognoni, franchi e una piccola truppa del re di Polonia.
L'esercito crociato scende in Bosnia, dove i locali scannano i presidi ottomani e si alleano con i Crociati. Nel frattempo anche i serbi rialzano la testa, forse spaventati dall'aggressività del Sultano e riconquistano la loro indipendenza.
Skandemberg d'Albania lancia un rapido raid contro i turchi, mentre anche Vlad III di Valacchia pare fare la voce grossa, presupponendo una sua possibile entrata.
Le armate turche sono mobilitate e pronte alla guerra.