REPORT FINALI 400

TFT

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500-550:

La superpotenza Anglosassone:

Come era prevedibile la pace fra gli Anglosassoni e le popolazioni celtico-romane non sarebbe durata a lungo.
Consolidando l'alleanza con Dani e Sassoni i terribili Anglosassoni per prima cosa riottengono forti finanziamenti con la devastazione della mite Irlanda, quindi riprendono con razzie sulla costa gallica e poi nelle terre romane di Britannia.
La situazione, dopo laterne vicende, esplode in una guerra aperta che vede le truppe germaniche scontrarsi con i legionari d'Onore dei Caledoni nella parte occidentale dell'isola.
Gli scontri sono sanguinosissimi ma il sistema di fortificazione progettato dai Caledoni regge e alla fine il conflitto termina con un nulla di fatto.
Pochi anni dopo gli Anglosassoni ricominciano con le loro razzie tanto da far temere per un possibile, nuovo conflitto che si verificherà tra il 548 e il 550. I Romani accetteranno la dominazione anglosassone sulla parte alta della Pittia.
Gli Anglosassoni e alleati accettano una pace vantaggiosa per poi volgere lo sguardo nuovamente all'Irlanda.
Religiosamente parlando la fede norrena si diffonde a macchia d'olio nelle isole britanniche.

L'assalto degli Eruli:

Dopo anni di tensioni al confine gli Eruli riescono a porsi a capo della più grande confederazione di popoli dopo gli Unni di Attila e lanciano la loro invasione verso l'Impero Romano d'Occidente.
Qui l'Imperatore è costretto a ricorrere ad ogni forza disponibile, anche perchè ovviamente gli Eruli sono supportati perfino dai Sassoni via mare.
I Dani non riescono a partecipare, anche se lo avrebbero voluto, perchè inizialmente si vedono costretti a tenere a bada un attacco dei Longobardi, che culmina con la definizione delle relative sfere di influenza.
Si dice che ufficiosamente anche i Longobardi abbiano partecipato all'impresa erulica.
Sfondando a sud, in Italia, le forze congiunte riescono a porre sotto assedio Aquileia prima dell'arrivo delle truppe romane e dei foederati.
Dopo diverse battaglie e saccheggi le truppe germaniche sono costrette a fuggire e ad ottenere una pace bianca. L'Impero erulico non si frammenta e rimane saldamente al comando delle genti germaniche.
I Burgundi, per il loro intervento, ottengono ulteriori concessioni sulla costa Hispanica, mentre i Vandali vengono insigniti del titolo di Foederati, dimenticando quanto successo in precedenza.
La guerra civile dei Franchi termina con l'elezione di un nuovo sovrano, che auspica tolleranza fra norreni e cristiani.

La rivolta Visigota e lo scacco a Costantinopoli:

Dopo una tregua fortuita la questione orientale precipita, nonostante la resa imprevista dei Visigoti. Infatti scoppia una nuova guerra persiana che vede schierarsi dalla parte del nemico dei romani sia l'Armenia che il fantoccio persiano Albània.
I Persiani inoltre convincono l'Alania a dargli supporto da nord, mentre gli Onoguri continuano la loro penetrazione in Asia Minore.
Le truppe visigote sono mandate a combattere assieme all'Imperatore e lo aiutano ad ottenere una serie di vittorie in Siria ma la forza dei nemici e la penetrazione alana a nord portano al potere un generale goto ribelle che fa immediatamente leva sulla popolazione per rigettare il trattato di pace con i romani.
La guerra prosegue ancora per qualche anno e alla fine, complice la defezione degli ausiliari ghassanidi, l'Impero è forzato ad accettare una pace molto onerosa che porta la Persia a dominare sulla Siria e su Antiochia. L'Armenia ottiene il dominio sulla bassa Iberia (che si era schierata con i romani) e alcuni territori di confine.
I Visigoti ottengono l'indipendenza ma vengono ritenuti non affidabili per i troppi voltafaccia, quindi sono ridotti a Naisso e Ratiara, le loro zone di più antica colonizzazione, il resto è ceduto alla tribù alana.
L'Imperatore d'oriente viene ucciso e sale al trono uno dei suoi generali.

Nuove luci sull'Impero d'Occidente:

l'Impero occidentale si dimostra ancora un organismo capace di cambiare ed adattarsi ai tempi. Con il passare degli anni, infatti, anche i Franchi ottengono lo status speciale di Provincia, mentre è ammessa nella foederatio la piccola tribù Alemanna.
Nel senato romano vengono ammessi i Burgundi, che tuttavia si rifutano ancora di diventare una provincia, preferendo mantenere la loro semindipendenza.
Un tentativo di invasione da parte dei popoli berberi viene facilmente respinto e l'Impero, che ormai non conosce invasioni singificative da 150 anni, torna ad essere molto popoloso, economicamente vivace e rinnovato.
Vista la grossa presenza di Ariani l'Imperatore Ezio II decide di abolire l'editto di Milano e concedere la libertà di culto anche ad essi.
Anni dopo, pur rimanendo l'apostolicesimo la religione ufficiale, sarà concessa tolleranza anche ai Celtisti e alle antiche religioni. La cosa farà infuriare i vescovi e si tenterà un colpo di Stato partendo dalla cittadella di Augusta Pretoria. Ancora una volta però le truppe dei germani amici dell'Impero salveranno il confine.

550-600:

Il tentativo di riscossa dell'Oriente:

Dopo alcuni anni di pace l'Oriente tentò di riportare la propria egidia sull'Iberia, ora protettorato persiano, con la complicità della nobiltà locale.
La cosa fece scoccare la scintilla per una nuova guerra contro la coalizione persiana riformata. Ancora una volta le truppe imperiali furono massacrata e la pace che ne seguì obbligò l'Impero a cedere la la Palestina e l'Egitto ai persiani, mentre i Ghassanidi diventavano un regno indipendente.

Gli Eruli in Illiria:

Come se non bastasse, stanchi di semplici razzie, gli Eruli e i loro alleati rivolsero uno sguardo rapace verso Oriente e calarono con prepotenza in Illiria, riuscendo facilmente ad occupare tutte le terre romane fino all'Epiro.
Si andavano così definendo ad Oriente gli Stati romano-barbarici.

L'Ultima guerra Britannica:

A nord le truppe anglosassoni invasero e conquistarono totalmente l'Ibernia. Quindi cercarono ancora di ottenere il dominio sulle isole britanniche con una nuova, devastante guerra che si concluse alla fine con una sconfitta ad opera delle truppe coalizzate.
Grazie all'aiuto offerto dai foederati i romani concessero lo status di provincia agli Alemanni, ai Burgundi e ai Vandali, nonostante i pareri contrari di alcuni e gli antichi risentimenti.


Restauratio Imperii:

Una volta stabilite le frontiere e ingrandito l'Impero come non mai, il primo imperatore Burgunde Gebicca Giustiniani (figlio di un meticcio romano e di una burgunde). Dopo ave riformato lo Stato con un corpo di leggi e aver abolito le pratiche del colonato, lanciò l'Impero in una fortissima impresa di riconquista delle terre perdute.
Partendo con una potentissima flotta gli eserciti romani sbarcarono in Egitto, dove inizialmente ebbero la peggio ma alla fine riuscirono con grande fortuna ad uccidere l'imperatore persiano Shapur X e a conquistare la regione. Successivamente si mossero in Palestina, conquistandola e ottennero poi la pace con i Sassanidi. Lanciarono poi una grandiosa campagna contro gli Eruli che li portò a riconquistare l'Illiria ma a carissimo prezzo, infatti la guerra durò oltre 20 anni con enorme dispendio di mezzi e di risorse.
L'arrivo delle popolazioni slave fece scendere a sud Alani e Visigoti che si stabilirono nell'alta grecia, strappandola all'Impero d'Oriente.
Dopo aver ricevuto la richiesta d'aiuto per liberarsi degli invasori, Giustiniani entrò a Costantinopoli e si sposò con l'unica figlia del vecchio Imperatore d'Oriente, stabilendo la Restauratio Imperii.
Nonostante tutto ai Visigoti e agli Alani fu dato il permesso di restare per contenere un'invasione degli Onoguri e per usarli come cuscinetto contro gli Slavi.
Si apriva una nuova epoca del mondo.
 
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