Space Monkey
IL PARTITO TI OSSERVA
Stati Uniti d'America:
Il Presidente Thompson dichiara pubblicamente di condannare l'invasione di Taiwan ma che non chiederà al Congresso alcuna autorizzazione sull'uso della forza militare poiché non c'è l'intenzione di scendere in guerra contro la RPC.
Il governo si interessa principalmente di economia e preferisce delegare la situazione nel Pacifico all'alleato australiano cui giungono aiuti militari.
Le uniche due azioni dirette contro la Cina sono l'embargo (soluzione che verrà ripresa dai paesi sudamericani filo-statunitensi) e lo schieramento nel pacifico di due flotte, una molto vicina alle coste di Taiwan.
Multinazionali statunitensi conquistano diversi settori importanti in vari mercati anche se alcune aziende risentono negativamente degli eventi in Asia.
Viene ultimata la costruzione di una serie di centrali elettriche di nuova generazione.
Repubblica Popolare Cinese
Vista la pericolosa situazione mondiale viene effettuato un enorme lavoro di ristrutturazione delle forze armate, in particolar modo l'aeronautica che viene dotata di nuovi efficientissimi mezzi.
Inoltre vengono spediti ulteriori rinforzi sull'isola di Taiwan dove viene formato un governo provinciale formato da cinesi nativi di Taiwan.
Il primo ministro Cinese Tai Mu Chou in un concitato discorso in televisione denuncia il progetto occidentale d'accerchiamento della RPC, dichiara che le forze armate Cinesi hanno inviato non meglio specificati aiuti militari all'amica Federazione Russa, che secondo il primo ministro è anch'essa aggredita dagli occidentali.
Dopo pochi mesi nonostante la fortissima censura si viene a sapere, specialmente nelle famiglie che hanno uomini nelle forze armate che la maggior parte dell'aviazione è stata inviata in Russia, ma che c'è stata un'enorme battaglia aerea al confine tra RPC e Russia e la maggior parte degli aerei cinesi sono stati distrutti da una forza Europea.
E' la "Battaglia di Kyzil", bombardieri strategici francesi coadiuvati da una massiccia flotta di cacciabombardieri stealth di ultima generazione bombarda pesantamente l'autostrada AH4 in pieno territorio Russo. Gli aerei colpiscono con bombe di precisione la maggior parte delle colonne di automezzi che trasportano gli aerei cinesi, a quanto si mormora tra le ambasciate di tutto il mondo il governo Mongolo ha passato una soffiata ai Francesi che non si sono fatti scappare l'occasione.
Vengono distrutti sul terreno 7 squadroni di caccia cinesi, i francesi perdono 17 bombardieri stealth di ultima generazione colpiti dai missili antiaerei russi. Appaiono a Mosca diversi aerei AWACS di produzione cinese (nessuno sa se l'equipaggio è effettivamente russo o cinese).
L'attacco provoca più di 3.000 morti tra soldati cinesi, addetti ai trasporti, piloti e civili russi, i francesi invece perdono 49 piloti, 5 vengono catturati dai soldati cinesi dopo essersi lanciati con il paracadute, 2 piloti vengono salvati da forze speciali mongole che li rispediscono immediatamente in Francia dove vengono accolti come eroi, la tv nazionale da molto risalto alla loro avventura: due settimane braccati dai soldati russi e cinesi in un clima artico.
In Cina invece l'attacco provoca un enorme calo di popolarità del regime. Le prime manifestazioni violente (i media occidentali parlano di 6 milioni di cinesi per le strade) contro la politica di Xiao vengono represse durante dalla polizia. Alcune immagini rubate di nascosto da cellulari e videoamatori mostrano studenti cinesi euforici (strafatti della nuova droga di probabile provenienza russa, "la Zarina") lanciare pietre e mattoni contro la polizia e questa rispondere con il fuoco di proiettili di gomma e lacrimogeni.
Verso metà maggio però la situazione diventa più incandescente. I sassi e i mattoni vengono sostituiti da fucili d'assalto, poi appaiono i missili anticarro il passo verso i mortai pesanti è breve. In 3 mesi il paese è pieno zeppo di armi di qualsiasi provenienza. Qualsiasi cosa in grado di sparare sembra che sia arrivata in Cina.
Il Dalai Lama torna in gran segreto in Tibet e una sua apparizione pubblica a Lasha viene accolta dalla più grande insurrezione armata dai tempi dell'Offensiva del Tet. Più di 200.000 giovani tibetani ben armati conquistano le regioni di Lasha e dell'Arunachal Pradesh. Il Dalai Lama dichiara la Guerra di Liberazione Nazionale. Le immagini diffuse dal Governo Provvisorio del Tibet mostrano atti di violenza inaudita, soldati cinesi catturati vengono giustiziati a freddo, viene attuata la pulizia etnica nei territori conquistati contro tutti i cinesi di etnia Han.
Stesse scene si vedono in Xijiang, dove viene proclamata la "Repubblica Uiguri dello Xijiang". Prima che la liberazione nazionale sia completa però appaiono i primi problemi: il rettore della Università Islamica di Al-Azhar in Egitto proclama la Guerra Santa contro il governo ateo di Pechino, migliaia di mujaheddin da tutto il mondo (in particolare Ceceni, Uzbeki, Bosniaci, Dagestani e Arabi) volano su aerei di linea di prima classe pagati da alcune associazioni culturali islamiche e si uniscono ai combattimenti contro i soldati di Beijing.
La situazione per il governo Cinese si fa difficilissima quando la 7° Flotta Statunitense ed una flotta interforze della SEATO composta da navi Austaliane, Neozelandesi, Malesiane e Filippine, ben più potenti di tutte le flotte cinesi messe assieme appare nelle acque internazionali ad est di Taiwan. La Flotta del Sud viene spostata nel Canale di Taiwan come atto intimidatorio ma le navi statunitensi non si spostano di un millimetro dalla propria posizione.
La Cina rimane presto a corto di carburante per il mercato civile a causa del ripetuto affondamento di petroliere (specialmente norvegesi) nel mare Artico e le gravi esplosioni che colpiscono l'oleodotto sino-nigeriano.
Le autorità politiche cinesi fanno di tutto per mantenere segrete queste manovre americane ma la voce si sparge. Gli studenti dell'Univesità di Nanchino occupano la città universitaria con le armi ed eleggono un governo provvisorio della Repubblica Democratica Cinese adottando la vecchia bandiera della repubblica cinese di Sun Yat-Sen che viene innalzato sul rettorato.
L'esercito di Pechino assedia l'ateneo, la battaglia è durissima e dura 4 giorni, all'inizio del 5° giorno il Generale Wu Xiangun riceve l'ordine di annientare completamente la città universitaria con l'uso dell'artiglieria pesante. Il generale si rifiuta (alcuni speculano sul fatto che due suoi figli si siano uniti agli studenti ribelli) e prende accordi con il professore Wei-kang Meo, docente di filosofia occidentale e nominato da un'assemblea democratica Presidente della Repubblica Democratica Cinese. L'accordo prevede la nomina del generale Xiangun come comandante di tutte le forze armate della Cina Democratica.
Rotto l'assedio l'insurrezione di giovani cinesi porta alla conquista di enormi territori con i governatori provinciali che si uniscono uno dopo l'altro alla neonata Repubblica.
Verso settembre appare il Partito del Popolo Mongolo che conquista parte della Mongolia Interna. Il nuovo governo viene subito riconosciuto dalla Mongolia.
Il 31 ottobre, compleanno di Chiang Kai-Shek, il movimento partigiano di Taiwan insorge e riesce a liberare diversi quartieri della città di Taipei.
Il 4 novembre durante una riunione segreta del Politburo del Partito Comunista Cinese il generale, capo di stato maggiore Dong Men entra accompagnato da una grande quantità di truppe nell'edificio dove si trovano i maggiori esponenti del governo Cinese e li dichiara in arresto per alto tradimento e azioni contro il Popolo Cinese. Dopo qualche ora verranno tutti fucilati. Il generale Men dichiara di voler iniziare le trattative con i ribelli.
L'8 novembre si apre in gran fretta il 19° Congresso del Partito Comunista Cinese dove si parla a lungo della rivolta in corso in Cina, si da la colpa agli occidentali in quanto fomentatori delle masse scontente ma in particolare si condanna l'operato di Xiào che viene bollato come un folle militarista colpevole di aver dato una svolta "Imperiale" alla carica di Segretario del Partito.
Il Congresso elegge Xi Ming Li come nuovo segretario del PCC. Ming Li è conosciuto come un grande sostenitore di una riforma democratica in grado di ridare al popolo cinese gli strumenti per controllare dal basso l'operato e un grande sostenitore dell'ONU come forza in grado di mantenere la pace. L'ala destra del partito in ogni caso viene accontentata con l'elezione di Lei Dong, un sostenitore sia delle riforme democratiche che di uno scontro indiretto in tutto il mondo per sconfiggere le forze imperialiste. Grande novità è l'elezione di Fang Qing Sheng come ministro degli Esteri, è il primo politico dichiaratamente Cristiano ad assumere una carica così importante.
Il Presidente Thompson dichiara pubblicamente di condannare l'invasione di Taiwan ma che non chiederà al Congresso alcuna autorizzazione sull'uso della forza militare poiché non c'è l'intenzione di scendere in guerra contro la RPC.
Il governo si interessa principalmente di economia e preferisce delegare la situazione nel Pacifico all'alleato australiano cui giungono aiuti militari.
Le uniche due azioni dirette contro la Cina sono l'embargo (soluzione che verrà ripresa dai paesi sudamericani filo-statunitensi) e lo schieramento nel pacifico di due flotte, una molto vicina alle coste di Taiwan.
Multinazionali statunitensi conquistano diversi settori importanti in vari mercati anche se alcune aziende risentono negativamente degli eventi in Asia.
Viene ultimata la costruzione di una serie di centrali elettriche di nuova generazione.
Repubblica Popolare Cinese
Vista la pericolosa situazione mondiale viene effettuato un enorme lavoro di ristrutturazione delle forze armate, in particolar modo l'aeronautica che viene dotata di nuovi efficientissimi mezzi.
Inoltre vengono spediti ulteriori rinforzi sull'isola di Taiwan dove viene formato un governo provinciale formato da cinesi nativi di Taiwan.
Il primo ministro Cinese Tai Mu Chou in un concitato discorso in televisione denuncia il progetto occidentale d'accerchiamento della RPC, dichiara che le forze armate Cinesi hanno inviato non meglio specificati aiuti militari all'amica Federazione Russa, che secondo il primo ministro è anch'essa aggredita dagli occidentali.
Dopo pochi mesi nonostante la fortissima censura si viene a sapere, specialmente nelle famiglie che hanno uomini nelle forze armate che la maggior parte dell'aviazione è stata inviata in Russia, ma che c'è stata un'enorme battaglia aerea al confine tra RPC e Russia e la maggior parte degli aerei cinesi sono stati distrutti da una forza Europea.
E' la "Battaglia di Kyzil", bombardieri strategici francesi coadiuvati da una massiccia flotta di cacciabombardieri stealth di ultima generazione bombarda pesantamente l'autostrada AH4 in pieno territorio Russo. Gli aerei colpiscono con bombe di precisione la maggior parte delle colonne di automezzi che trasportano gli aerei cinesi, a quanto si mormora tra le ambasciate di tutto il mondo il governo Mongolo ha passato una soffiata ai Francesi che non si sono fatti scappare l'occasione.
Vengono distrutti sul terreno 7 squadroni di caccia cinesi, i francesi perdono 17 bombardieri stealth di ultima generazione colpiti dai missili antiaerei russi. Appaiono a Mosca diversi aerei AWACS di produzione cinese (nessuno sa se l'equipaggio è effettivamente russo o cinese).
L'attacco provoca più di 3.000 morti tra soldati cinesi, addetti ai trasporti, piloti e civili russi, i francesi invece perdono 49 piloti, 5 vengono catturati dai soldati cinesi dopo essersi lanciati con il paracadute, 2 piloti vengono salvati da forze speciali mongole che li rispediscono immediatamente in Francia dove vengono accolti come eroi, la tv nazionale da molto risalto alla loro avventura: due settimane braccati dai soldati russi e cinesi in un clima artico.
In Cina invece l'attacco provoca un enorme calo di popolarità del regime. Le prime manifestazioni violente (i media occidentali parlano di 6 milioni di cinesi per le strade) contro la politica di Xiao vengono represse durante dalla polizia. Alcune immagini rubate di nascosto da cellulari e videoamatori mostrano studenti cinesi euforici (strafatti della nuova droga di probabile provenienza russa, "la Zarina") lanciare pietre e mattoni contro la polizia e questa rispondere con il fuoco di proiettili di gomma e lacrimogeni.
Verso metà maggio però la situazione diventa più incandescente. I sassi e i mattoni vengono sostituiti da fucili d'assalto, poi appaiono i missili anticarro il passo verso i mortai pesanti è breve. In 3 mesi il paese è pieno zeppo di armi di qualsiasi provenienza. Qualsiasi cosa in grado di sparare sembra che sia arrivata in Cina.
Il Dalai Lama torna in gran segreto in Tibet e una sua apparizione pubblica a Lasha viene accolta dalla più grande insurrezione armata dai tempi dell'Offensiva del Tet. Più di 200.000 giovani tibetani ben armati conquistano le regioni di Lasha e dell'Arunachal Pradesh. Il Dalai Lama dichiara la Guerra di Liberazione Nazionale. Le immagini diffuse dal Governo Provvisorio del Tibet mostrano atti di violenza inaudita, soldati cinesi catturati vengono giustiziati a freddo, viene attuata la pulizia etnica nei territori conquistati contro tutti i cinesi di etnia Han.
Stesse scene si vedono in Xijiang, dove viene proclamata la "Repubblica Uiguri dello Xijiang". Prima che la liberazione nazionale sia completa però appaiono i primi problemi: il rettore della Università Islamica di Al-Azhar in Egitto proclama la Guerra Santa contro il governo ateo di Pechino, migliaia di mujaheddin da tutto il mondo (in particolare Ceceni, Uzbeki, Bosniaci, Dagestani e Arabi) volano su aerei di linea di prima classe pagati da alcune associazioni culturali islamiche e si uniscono ai combattimenti contro i soldati di Beijing.
La situazione per il governo Cinese si fa difficilissima quando la 7° Flotta Statunitense ed una flotta interforze della SEATO composta da navi Austaliane, Neozelandesi, Malesiane e Filippine, ben più potenti di tutte le flotte cinesi messe assieme appare nelle acque internazionali ad est di Taiwan. La Flotta del Sud viene spostata nel Canale di Taiwan come atto intimidatorio ma le navi statunitensi non si spostano di un millimetro dalla propria posizione.
La Cina rimane presto a corto di carburante per il mercato civile a causa del ripetuto affondamento di petroliere (specialmente norvegesi) nel mare Artico e le gravi esplosioni che colpiscono l'oleodotto sino-nigeriano.
Le autorità politiche cinesi fanno di tutto per mantenere segrete queste manovre americane ma la voce si sparge. Gli studenti dell'Univesità di Nanchino occupano la città universitaria con le armi ed eleggono un governo provvisorio della Repubblica Democratica Cinese adottando la vecchia bandiera della repubblica cinese di Sun Yat-Sen che viene innalzato sul rettorato.
L'esercito di Pechino assedia l'ateneo, la battaglia è durissima e dura 4 giorni, all'inizio del 5° giorno il Generale Wu Xiangun riceve l'ordine di annientare completamente la città universitaria con l'uso dell'artiglieria pesante. Il generale si rifiuta (alcuni speculano sul fatto che due suoi figli si siano uniti agli studenti ribelli) e prende accordi con il professore Wei-kang Meo, docente di filosofia occidentale e nominato da un'assemblea democratica Presidente della Repubblica Democratica Cinese. L'accordo prevede la nomina del generale Xiangun come comandante di tutte le forze armate della Cina Democratica.
Rotto l'assedio l'insurrezione di giovani cinesi porta alla conquista di enormi territori con i governatori provinciali che si uniscono uno dopo l'altro alla neonata Repubblica.
Verso settembre appare il Partito del Popolo Mongolo che conquista parte della Mongolia Interna. Il nuovo governo viene subito riconosciuto dalla Mongolia.
Il 31 ottobre, compleanno di Chiang Kai-Shek, il movimento partigiano di Taiwan insorge e riesce a liberare diversi quartieri della città di Taipei.
Il 4 novembre durante una riunione segreta del Politburo del Partito Comunista Cinese il generale, capo di stato maggiore Dong Men entra accompagnato da una grande quantità di truppe nell'edificio dove si trovano i maggiori esponenti del governo Cinese e li dichiara in arresto per alto tradimento e azioni contro il Popolo Cinese. Dopo qualche ora verranno tutti fucilati. Il generale Men dichiara di voler iniziare le trattative con i ribelli.
L'8 novembre si apre in gran fretta il 19° Congresso del Partito Comunista Cinese dove si parla a lungo della rivolta in corso in Cina, si da la colpa agli occidentali in quanto fomentatori delle masse scontente ma in particolare si condanna l'operato di Xiào che viene bollato come un folle militarista colpevole di aver dato una svolta "Imperiale" alla carica di Segretario del Partito.
Il Congresso elegge Xi Ming Li come nuovo segretario del PCC. Ming Li è conosciuto come un grande sostenitore di una riforma democratica in grado di ridare al popolo cinese gli strumenti per controllare dal basso l'operato e un grande sostenitore dell'ONU come forza in grado di mantenere la pace. L'ala destra del partito in ogni caso viene accontentata con l'elezione di Lei Dong, un sostenitore sia delle riforme democratiche che di uno scontro indiretto in tutto il mondo per sconfiggere le forze imperialiste. Grande novità è l'elezione di Fang Qing Sheng come ministro degli Esteri, è il primo politico dichiaratamente Cristiano ad assumere una carica così importante.