[Regno di Somiria] Proposta al Consiglio dei Saggi

Nutellaccia

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Dalla riunione del Consiglio dei Saggi del 3649, durante la quale si è discusso circa i provvedimenti da prendere in merito alla situazione del Regno di Somiria.


Prende la parola il nobile Sermos, leader della fazione progressista.

"Tutti noi conosciamo quanti e quali danni ci ha causato la perdita delle regioni di Kuos e Candari. Dobbiamo parimenti riconoscere che questo nostro sacrificio non è stato vano, ma ha risparmiato un inutile bagno di sangue e una guerra senza fine con i popoli a nord. Anche la politica adottata dopo l'accordo con il Duca di Sylvania ha, tutto sommato, riscontrato un effetto positivo sulla popolazione, e questo ci segnala chiaramente che dobbiamo continuare su questa strada.
Tuttavia, ritengo che grandi giovamenti potrebbero giungere al nostro Regno se solo si decidesse di adottare una politica più aperta al dialogo e al confronto con i popoli vicini. In questa seduta, voglio proporre al Consiglio dei Saggi di adottare una nuova strategia, che, se accettata, ci consentirà di allargare i nostri orizzonti, sotto tutti i punti di vista.
È noto che, nella nostra cultura, la Magia assume un ruolo di grande importanza. I nostri maghi si avvicinano allo studio delle Arti Magiche fin dalla tenera età, e le nostre conoscenze vengono trasmesse di generazione in generazione.
Cosa accadrebbe se esistesse un posto dove chiunque potesse acquisire poteri magici? O dove maghi di diversi popoli potessero scambiare le proprie Magie? Certamente porterebbe grandi vantaggi!”



Atura, leader della fazione tradizionalista, interrompe bruscamente il discorso di Sermos.

“Acquisire nuovi poteri è sempre positivo per un mago, ma se fosse data l’opportunità a chiunque di apprendere le Arti Magiche, ci sarebbe il rischio che l’inesperienza possa causare veri e propri disastri! E poi, perché mai dovremmo barattare le nostre magie con degli sconosciuti?”


“Come ho già precisato” continua Sermos “la dottrina della Magia richiede un numero notevole di anni di studio, e sono in accordo con le sue considerazioni in proposito, Atura: un non mago non deve acquisire poteri pari a quelli di un mago, per la sicurezza e l’incolumità di tutti. Quanto alla possibilità di scambiare magie, avremmo l’opportunità di arricchire le nostre conoscenze e conoscere nuove culture. Ma se proprio non si è interessati a questi aspetti, basti pensare ai guadagni che seguiranno.
La mia proposta, pertanto, consiste nella costruzione, nella capitale, di un’Accademia di Arti Magiche. Coloro che vorranno iscriversi, potranno diventare stregoni e acquisiranno la capacità di lanciare alcune magie. Nello stesso luogo, sarà possibile, periodicamente, il confronto tra maghi di differenti popoli e lo scambio delle loro magie.”




Alla proposta segue un lungo dibattito, che si conclude con l’approvazione, da parte del Consiglio di Saggi, della proposta del nobile Sermos.
 
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