[Regno di Polonia e Lituania - Repubblica di Novgorod] Sulla Questione del Debito

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La Questione del Debito. - Accordo fra il Regno di Polonia e Lituania e la Federazione Russa.


Data l’inaffidabilità della nobiltà Moscovita nel rispettare gli impegni presi, Noi Sigismondo I Jagellone, Re di Polonia e Lituania, non potevamo permettere che ulteriori ritardi fossero fonte di impoverimento del popolo Polacco o alla perdita del suo onore e per tanto, come ormai saprete, le nostre truppe hanno varcato i confini del Granducato, d’altro canto, il Regno, prendendo ispirazione dagli insegnamenti del Signore e sa dimostrare magnanimità e considera inoltre la Federazione Russa del tutto estranea ai fatti e un affidabile amico, quindi stabilisce e richiede alla nobiltà Moscovita, alla Federazione Russa e alla Repubblica di Novgorod, quale garante del debito di sottoscrivere quanto segue.

La città di Mosca e gli altri territori occupati rimarranno sotto il controllo dell’autorità del Regno di Polonia e Lituania, le risorse ottenute tramite la normale tassazione, saranno destinate all’estinzione del debito e alla copertura delle spese necessarie alla normale amministrazione dello stato, la popolazione verrà ritenuta innocente riguardo al mancato pagamento del debito e non subirà punizioni di ogni sorta.

Tale governo durerà fino alla completa estinzione del debito, degli interessi, delle spese militari, che noi stimiamo non richiedere più di (3 turni), una volta terminato tale periodo o nel caso in cui i garanti del granducato riuscissero a far pervenire, in sicurezza la parte restante di quanto dovuto, i territori saranno restituiti alla sovranità dei loro originari regnanti e torneranno, come in precedenza a far parte della Federazione Russa, secondo gli usi e le modalità determinate dal Parlamento di quest’ultima.

I nobili, nell’attesa del ritorno dei territori al Granducato di Moscovia, risiederanno come ospiti della Corona, a Cracovia sino all'estinzione del debito o sino a quando essi non pagheranno un equo Riscatto determinato dal Sovrano di Polonia e Lituania, il cui ricavato sarà destinato a coprire una parte del debito stesso. I prigionieri di guerra che siano stati ottenuti nel corso della battaglia di Mosca e che non appartengono alla nobiltà saranno trattati secondo costume.

Il Regno di Polonia e Lituania, inoltre riconosce il desiderio di Ryazan di rimanere estraneo alle questioni militari e pertanto si impegna, salvo esplicite provocazioni, a non interferire con la politica di un membro della Federazione Rus, né con la decisione di richiedere una maggiore partecipazione di Novgorond, guida della Federazione, nella propria politica. Ovviamente ai mercanti di Novgorod che dovessero attraversare il territorio sotto la gestione del Regno, dovranno pagare un giusto Dazio, come d’uso per coloro che attraversano i confini del Regno di Polonia e Lituania, con le tradizionali condizioni commerciali presenti nella Federazione Russa che saranno ristorate solo alla fine dell’occupazione.

Contestualmente al riconoscimento di quanto detto la Repubblica di Novgorod rinuncia al Casus Belli derivante dalle operazioni militari Polacche e viene liberata da qualsiasi obbligo inerente il debito Moscovita da loro assunto all'ingresso di quest'ultima nella Federazione Russa.

Così è Detto.


Firmato
Sigismondo I Jagellone, Re di Polonia e Lituania.
 
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