Diploannessione Regno di Gizeh - Ihiarlir

MisterTango

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Gli alberi si estendevano intorno a loro in ogni direzione, fin dove l'occhio poteva spingersi. Pini, querce e numerose altre specie di alberi dai tronchi larghi e robusti. Un ottimo materiale da costruzione, che faceva sempre comodo. La foresta era anche molto ricca di selvaggina, un ottima fonte di cibo per i coloni che avrebbero trasferito nella regione di lì a poco.
Sempre che qualcuno non avesse già rivendicato quella terra per sé...

Marcel si stava appuntando ogni possibile ed eventuale fonte di risorse che quella regione poteva offrire, come la sua attitudine da amministratore lo spingeva a fare ogni volta che visitava una nuova terra.

Di tanto in tanto udivano qualche verso animale poco rassicurante provenire dagli alberi, ma era sicuro che la sua nutrita scorta di cavalieri avrebbe potuto occuparsene senza troppi problemi. Dopotutto, erano lì per proteggerlo.

Non ci avrebbe scommesso molto che, a parte legname e selvaggina, quella foresta avesse molto altro da offrire, ma il suo Re gli aveva ordinato di effettuare una prospezione accurata, ponendo l'accento soprattutto sulla presenza di eventuali sopravvissuti.

Se ce n'erano, allora li avrebbero trovati.

Esplorazione e diploannessione di Ihiarlir, personaggio Marcel

@Silen
 

Silen

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Come molte foreste nordiche anche quella che copriva Lhiarlir era composta soprattutto di pini, abeti ed altre conifere, il sottobosco era in gran parte ricoperto di aghi di pino il che rendeva la esplroazione qualcosa di simile ad una passeggiata fra i boschi. In un certo senso. In una passeggiata fra i boschi difficilmente si sarebbero sentiti quegli ululati ad esempio. In effetti dopo qualche ora di cammino Marcel si avvide che le grida di quegli animali ignoti si stavano facendo sempre più vicini il che difficilmente poteva essere considerato un buon segno. Nella migliore della ipotesi erano stati fiutati da qualche lupo che ora veniva ad accertarsi riguardo a quali intrusi avessero violato il suo territorio.
Nel peggiore erano nei guai.
 

MisterTango

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- Accendete delle torce -, ordinò Marcel al comandante della sua scorta, un cavaliere dalla barba scura e lo sguardo arcigno. - E proseguiamo. Se si tratta di normali lupi, non ci attaccheranno se ci allontaneremo dalle loro tane. In caso contrario, frecce incoccate e lame pronte -

Il comandante della scorta annuì, demoltiplicando gli ordini ai suoi uomini.

Marcel cominciò a guardarsi attorno con una certa ansia. All'interno dei confini di Gizeh non avrebbe dovuto temere altro che i lupi, ma li...?

Lo avrebbero scoperto soltanto proseguendo.
 

Silen

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Non dovettero aspettare a lungo. Ben presto delle figure ringhianti comparvero appena al di là della portata degli esploratori. Se si trattava di lupi, quelli erano lupi decisamente troppo cresciuti e per di più mutanti da un potere che ne aveva distorto l'aspetto senza privilegiare molto la logica. Le zampe posteriori sembravano più corte del normale e quelle anteriori più allungate, dandogli una forma ibdrida fra un lupo e una iena e una andatura saltellante e sgraziata. Le zanne e i denti in generale erano allungati in maniera inverosimile tanto che quegli esseri dovevano faticare non poco a tenere la bocca anche solo socchiusa; anche le orecchie erano sproporzionate assai più grosse e lunghe di quelle di un lupo normale.
Le belve, per il momento si tenevano a distanza dal gruppo di Gizehe dalle torce dei soldati ma il loro atteggiamento era tutt'altro che amichevole. Come se non bastasse gli ululati che tuttora si udivano faceva pensare che quel paio di "lupi" fossero solo l'avanguardia di un gruppo più grosso.
 

MisterTango

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- Dobbiamo spaventarli e proseguire -, disse Marcel al comandante della sua scorta con una certa apprensione.

Questi annuì, e immediatamente una mezza dozzina di cavalieri si schierò in fila dinanzi al gruppo.

- RHUVAN -, urlò il comandante.

Il grido di battaglia dei soldati di Gizeh riecheggiò per la foresta sovrastando, per un istante ma con molta più forza, gli ululati dei lupi quando i soldati della scorta risposero al grido del loro comandante.

Poi, la prima fila di cavalieri partì al galoppo, per quanto la foresta potesse permetterlo, verso i lupi mutati. Caricare lancia in resta e torcia nella mano contro dei lupi era un'esperienza alquanto singolare ma, viste le dimensioni delle bestie, forse non del tutto fuori luogo. In ogni caso, la carica era finalizzata a spaventarle: se le bestie si fossero dileguate, i cavalieri non si sarebbero lanciati all'inseguimento.

In caso contrario, le aste delle loro lance avrebbero macchiato il terreno con il sangue di quei mostri.
 

Silen

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Il tentativo riuscì in parte ma certo non come gli uomini di Gizeh si aspettavano. La foresta non era affatto il terreno adatto a una carica e questa di fatto fu un mezzo fiasco poichè molte cavalcature si limitarono a un piccolo trotto e qualche altra si rifiutò semplicemente di muoversi spaventata per di più dall'odore dei lupi mostruosi. Uno dei cavalli si imbizzarrì e disarcionò il proprio cavaliere fuggendo poi a rotta di collo...il che se non altrofece si che le due creature si gettassero all'inseguimento della bestia spaventata concedendo agli esploratori qualche minuto di respiro.
 

MisterTango

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Marcel impiegò un istante per metabolizzare cosa fosse accaduto in tutto quel marasma generale, e un istante ancora per comprendere che il cavallo imbizzarrito aveva dato loro una finestra di opportunità per squagliarsela.

Mentre i suoi uomini recuperavano il compagno disarcionato, lui diede l'ordine.

- Allontaniamoci finché siamo in tempo, e alla svelta - disse, rivolgendosi al suo comandante delle guardie.

Questi impiegò un istante per scegliere una direzione che non fosse sottovento rispetto ai lupi, per impedir loro quantomeno di fiutare facilmente il loro odore. Poi, tutto il gruppo ripartì alla svelta, allontanandosi di buona lena dal luogo dello scontro.
 

Silen

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Un pò per abilità, un pò perchè le fiere si erano lanciate dietro la preda più facile tirandosi dietro i loro compagni, la gente di Gizeh riuscì a lasciarsi dietro i lupi mutanti; non un attimo troppo presto visto che il grosso del branco non doveva essere troppo lontano, come testimoniavano gli ululati che continuavano ad echeggiare tutt'intorno.
Non era proprio il caso di fermarsi troppo a guardarsi intorno. A volte però anche quando si scappa a perdifiato in una direzione scelta a caso si è assistiti da un pizzico di fortuna: il malconcio gruppetto stava correndo forse da tre ore quando si imbattè in una abitazione: una casupola costruita su un piccolo colle lasciato libero dagli alberi. Tutto attorno alla capanna vi era un fossato degno di una fortificazione ben più imponente, profondo oltre due metri e irto di spuntoni appuntiti.
 

MisterTango

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La fuga dai lupi mutanti non fu certo un'esperienza piacevole. In gioventù era stato anch'egli un uomo d'arme, e anche più in là gli era capitato di accompagnare gli eserciti del Regno e di incappare in qualche situazione scomoda. Tanto più che non si trattava di demoni o di altre creature dell'Altrove...

Sembrava quasi che, ormai, si fossero lasciati il pericolo alle spalle, quando improvvisamente i suoi occhi vennero investiti da una luce potentissima. Impiegò qualche istante per capire che tutta quella luce non venisse nient'altro che da sole, i cui raggi riuscivano a lambirgli direttamente il viso, in quel punto non ostacolati dalla volta delle fronde degli alberi. Erano incappati in una radura improvvisa, ma non si trattava di una radura qualunque.

Dalla base della bassa collina che si innalzava al centro del prato, fino a qualche ventina di passi tutt'intorno, gli alberi sembravano essere stati tagliati o sradicati, per lasciare libero lo spazio per le inusuali fortificazioni che proteggevano la cima della collina. Cima della collina che era occupata da una piccola casetta, dalle dimensioni talmente modeste da cozzare ampiamente con le imponenti opere erette a sua difesa.

Dopo essersi scambiato una sguardo circospetto con il comandante della scorta, Marcel spinse al passo il suo cavallo, giungendo fino al limite del profondo fossato, tanto vicino da poter osservare i pali appuntiti e la fanghiglia scura che ne componeva il fondo.

Allungò lo sguardo, sporgendosi sulla sella, nel tentativo di scorgere qualcosa dalle finestre della casetta.
Alle sue spalle, gli uomini della scorta continuavano ad osservare la foresta intorno a loro, le mani prontamente appoggiate sui manici delle spade, pronti a sfoderarle in caso di pericolo.

- Ehi, della casa! -, urlò infine Marcel, dopo qualche interminabile istante di attesa.
- C'è qualcuno? -
 

Silen

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Dopo qualche minuto di silenzio una voce rispose da una delle finestre, senza però che si affacciasse nessuno: era evidente che l'abitante della casa (o gli abitanti) nutriva una sana diffidenza per gli estranei.
"No, qui non c'è nessuno, solamente l'anima de li mortacci tua! Ma CERTO che c'è qualcuno qui, genio della lampada. La domanda vera è ma chi accidenti saresti TU? Un Nu-Volf che ha imparato a parlare?"
 

MisterTango

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Marcel rimase per un istante interdetto da tale risposta. Si voltò verso il comandante della scorta, che sul volto aveva dipinta un'espressione interrogativa non troppo dissimile dalla sua.

Marcel non mancò di notare i suoi uomini che continuavano ad osservare inquieti la foresta, più interessati a cosa potesse sbucare all'improvviso dagli alberi piuttosto a chi avesse rivolto loro quelle parole dall'interno della casetta fortificata.

Al che, l'uomo si schiarì la voce e si sporse leggermente dalla sella. - Il mio nome è Marcel, inviato del Regno di Gizeh. La mia scorta ed io siamo giunti in questa foresta da nord, da nemmeno un paio di giorni, con la missione di trovare e prendere contatto con eventuali sopravvissuti del cataclisma. Abbiamo avuto modo di incontrare i Nu-Volf di cui parlate appena qualche ora fa, e vi possiamo assicurare che abbiamo nulla a che vedere con quelle bestie -, attese un istante, per permettere al suo interlocutore di metabolizzare meglio le sue parole. - Perdonate per la nostra intrusione, ma è stata causata da uno stato di necessità, come avrete ben capito. Non abbiamo intenzioni ostili. Potrei sapere con chi ho l'onore di parlare, adesso? -
 

Silen

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"No" fu la semplice, e piuttosto secca, risposta.
"Prima di tutto perchè l'onore è tutto tuo e secondariamente perchè sicuramente la tua prossima mossa sarà di chiedermi di farvi entrare e io ho poca voglia di ritrovarmi la casa piena di uomini e bestie. Senza contare che poi come potrei fare a darvi da mangiare? Quà dentro c'è a stento abbastanza per me. Infine, ho seri dubbi sulla sanità mentale di chi decide di sua volontà di venire in una landa schifosa come questa. E come se ancora non fosse abbastanza, la prima cosa che fate una volta giunti qui è di tirarvi dietro quelle bestiacce maledette...credi che non li abbia sentiti ululare? Con ogni probabilità dietro di voi ci sono tutti i Nu-Volf di questa maledetta foresta dimenticata dagli dei!"

Se te lo stai chiedendo beh, si, hai beccato un eremita piurttosto scorbutico :asd:
 

MisterTango

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Marcel piegò la testa da un lato e abbassò lo sguardo, incassando le parole dell'eremita, ben poco ospitale, senza battere ciglio né proferire parola.
Da un occhio esterno, la loro missione doveva effettivamente risultare folle, dunque perché non far comprendere al loro ospite il motivo della loro visita?

- Mio Signore -, disse Marcel senza scomporsi, non appena l'eremita ebbe finito.

Alzò di nuovo lo sguardo, rivolgendolo alla casupola che aveva di fronte. - entro la fine dell'anno, le truppe del Regno interverranno in questa foresta per sgomberarla dalle creature idrofobe che tanto vi danno noia. E, nel giro di poche settimane, alle truppe seguiranno i coloni, al fine di rendere questa terra un po' più civilizzato di quella che è ora. Sono certo che probabilmente potrebbe farvi comodo ricevere qualche famiglia nei pressi della vostra magione, per trasformarla in un piccolo villaggio di cui voi diverrete sindaco, o al contrario potremmo scegliere di fondare il nuovo insediamento in tutt'altro posto della regione, di modo che questa zona possa diventare sicura e allo stesso tempo rimanere sgombra e silenziosa, se questo più vi aggrada. Io e i miei uomini abbiamo le nostre razioni, tutto ciò che chiedo è ospitalità nei confini della vostra magione, non nella vostra casa, e la possibilità di scambiare due parole a quattr'occhi con voi, per meglio chiarire le faccende che vi ho accennato -

Marcel si rese conto troppo tardi che il termine "quattr'occhi" avrebbe potuto non essere il migliore, dato che non era per nulla scontato che il suo ospite, di occhi, ne avesse soltanto due.
Ma ormai il danno era fatto, e Marcel si pose in attesa di una risposta, cambiando posizione sulla sella.
 

Silen

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"Oh e va bene, tanto ho bel che capito che non ve ne andrete finchè non mi avrete ammorbato delle vostre ciance"
La porta della casupola si aprì e ne uscì un grosso orco che teneva sottobracciouna specie di tavola di legno che lanciò di malagrazia sul fossato in modo che facesse da passerella.

"Avanti bellimbusto, tu e i tuoi potete passare. Uno per volta, se la passerella si spezza sotto il peso dei vostri cavalli saranno emeriti cazzi vostri. Sempre che riusciate a farceli passare, sulla passerella" l'orco sputò nel fossato.
"In casa comunque non ci entrate, potete dormire per terra e domani mattina fuori dai quaglioni, va bene? Siete fortunati che non mi va di servire un pasto gratis a quei mostri."
 

MisterTango

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Senza badare troppo alla scortesia del loro ospite, Marcel smontò dalla sella e condusse il suo cavallo su quella passerella ben poco stabile. Per sua fortuna non commise l'errore di guardare giù durante l'attraversamento, e questo avvene in maniera relativamente rapida e indolore.

Mentre i suoi uomini seguivano il suo esempio e, uno alla volta, attraversavano il pericoloso fossato, lui si rivolse all'orco eremita che li aveva appena tolti da un bel guaio.

- La foresta è pericolosa, soprattutto di notte. Una volta che i nostri uomini l'avranno sgomberata da questi lupi maledetti, farò in modo che vi venga corrisposta una ricompensa adeguata. A proposito, cosa potete dirci della foresta, c'è altro oltre a quei mostri? In ogni caso, il mio nome è Marcel di Viera, ed è davvero un piacere conoscervi, soprattutto in queste circostanze. Spero capirete la mia sincerità -, ripeté, porgendo la mano al suo ospite, nella speranza che questo potesse spingerlo a rivelare il suo, di nome.
 

Silen

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"Ah, lascia stare, non è che ti stò salvando la cotica perchè mi aspetto una ricompensa. La cosa importante è che i cavalli se ne stiano in un angolo altrimenti mi cagheranno per tutto il giardino" disse l'orco grattandosi il mento (con un rumoroso *scratch scratch* neanche avesse la barba di ferro).
"Che ti posso dire di questa foresta...che è piena di quelle bestie, ecco cosa, devono essere almeno un centinaio. Non pensare di potertela cavare con un paio di cacciatori e qualche cane."
Dopo averla ignorata per diversi istanti infine l'orco si decise a ricambiare il gesto di Marcel stritolandogli la destra con la sua manaccia
"Mi chiamo Schruck e il piacere è tutto tuo."
 

MisterTango

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Marcel cercò di non esternare con smorfie o versi il dolore che quella stretta gli stava provocando, continuando al contempo a far buon viso a cattivo gioco di fronte alla scortesia dell'orco.

Diede ordine al comandante della scorta di fare attenzione ai cavalli, poi si rivolse di nuovo a Schruck.

- Perdonatemi, non per farmi i fatti vostri, ma cos'è che vi ha spinto a vivere qui, da solo? Cos'ha da offrire questa foresta tanto da spingervi a costruirvi una casa qui? Oltre all'inevitabile solitudine, è ovvio -
 

Silen

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"Di certo non la compagnia" disse l'orco mettendo in mostra i denti giallastri in una specie di sorriso "io ero qui prima che ci arrivassero i Nu-Volf. Avrei potuto andarmene quando hanno cominciato ad aumentare di numero, ma sono un tipo testardo. Quanto al perchè ho scelto di abitare qui...e perchè no? Meglio che abitare fra le rovine di stati che non ci sono più. E poi dovunque mi volti, umani, umani, umani dappertutto. Uno se ne va per non trovarseli fra i piedi e sono loro a venire a bussare alla sua porta. Senza offesa eh."
 

MisterTango

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Marcel non poté fare a meno di sorridere, di fronte all'estrema sincerità dell'orco.

- Capisco. Vi assicuro che la nostra permanenza qui non si protrarrà oltre il necessario. A questo punto mi rimane da farvi un'ultima proposta: un orco con le vostre abilità sarebbe di certo utilissimo alla Corona. In pochi riuscirebbero a sopravvivere da soli in un ambiente ostile come questo. Di certo non godrete più della vostra solitudine, e sarete costretti a vedere umani in ogni angolo, ma vi assicuro che, forse, non sono più gli stessi umani di cui avete memoria. La nostra mentalità, con il tempo, è divenuta molto più aperta di quanto non fosse quella dei nostri predecessori. Qualsiasi creatura dotata di raziocinio e priva di istinti malvagi è da noi la benvenuta, e sarà trattata al pari di tutte le altre. Se vorrete, Re Cleobert sarà ben felice di annoverarvi tra le fila dei nostri capitani, con tutti i benefici per voi che ne seguiranno. Altrimenti, se rifiuterete, sarà mia personale cura impedire che qualsivoglia circostanza da noi controllabile possa portarvi ulteriore scocciature. È il minimo che posso offrirvi per il vostro aiuto -
 

Silen

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L'orco emise un grugnito e si grattò nuovamente il mento barbuto
"Mh. Non posso negare che piacerebbe vivere in maniera più civile, e nonostante tutto sembrate dell persone a posto. Per essere umani" aggiunse con uno sguardo eloquente.
"Oh, e va bene. Un tempo si stava bene qui ma ormai l'unica prospettiva è farsi mordere le chiappe da quegli incubi pelosi. Stà bene Marcel, per quanto tu sia un umano puzzone sei sempre meglio di un Nu-Volf. Affare fatto!" concluse rifilando al capo esploratore una seconda stritolante stretta di mano.

Ok direi che anche qui possiamo chiudere. La regione è infestata dai luponi mutanti che sono presenti in grande numero per cui non basta muovere delle truppe e basta ma devi combattere una vera e propria battaglia per poter conquistare la regione, di difficoltà media perchè alla fine sono bestie mutate e non truppe vere e proprie.
Se vuoi reclutare anche Schruck va benissimo; è un pg comune quindi basta mettere in scheda il costo di reclutamento relativo in aggiunta alla giocata
 
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