MisterTango
Useless Member
Tratto Dall'Enciclopedia del Regno di Gizeh
Appendice I - Delle Esplorazioni
Parte I - Adunakhur
-Le guardie di confine non si sono mai spinte oltre questo crinale. Da qui in poi, viaggiamo in terre inesplorate-
-Quelle colline laggiù hanno una conformazione rocciosa interessante, potremmo ricavarne ottimi materiali da costruzione-
-Come al solito il tuo sguardo è più acuto della tua lungimiranza, Mastro Nano. Quelle colline potrebbero nascondere ben altro che materiali da costruzione-
-Tu invece sei troppo paranoico, Uomo Alto. Nessuno avrà mai da ridere se porteremo via qualche pietra-, ridacchiò Gnulf sulla sella del suo Pony.
-Le prospezioni minerarie possono attendere. Per il momento, le nostre direttive sono diverse-, lo rimbrottò Ser Robert, scrutando l'orizzonte.
-Oh, certo, il Re vuole che troviamo altro spazio per le sue vigne... -, borbottò il nano.
-Cosa hai detto del nostro Re?-, si girò Anton, fulminando con gli occhi il suo compare barbuto da sotto la calotta dell'elmo.
-Oh, proprio nulla. È solo che preferisco la birra, in tutta sincerità-.
Un ululato lontano distolse l'attenzione di tutti dal battibecco. Un ululato, o qualcosa di peggio...
-Co... Cos'è stato?- balbettò Remo, stringendosi nella sua borsa ricolma di pergamene, mentre sul suo pony color cannella diventava piccolo piccolo.
-Classico coraggio dei mezzuomini. Non hai mai visto un demone, amico mio? - lo canzonò Gnulf, particolarmente di buon umore quella mattina.
-Non è qualcosa sul quale scherzare-, li interruppe bruscamente Ser Robert con tono stentoreo, -Ed è meglio che oggi non sia la sua prima volta. Andiamo, abbiamo molta strada da fare-.
Gli uomini della scorta annuirono, spronando al passo le loro cavalcature giù dal declivio, verso valle.
Il seguito, mappatori, diplomatici e scrivani, esitarono un istante, ma quando i due cavalieri che chiudevano il gruppo cominciarono a schiarirsi la gola con insistenza, anche loro trovarono il coraggio per farsi avanti.
La squadra di esplorazione, dopo secoli di isolamento nelle valli innevate di Viera e tra le colline accoglienti di Farquart e Tarras, si inoltrò per la prima volta nella storia di Gizeh nelle Terre Selvagge.
Con loro recavano tutto il necessario per mappare la nuova terra, lettere di convenevoli firmate dal Re e tanta speranza di riuscire a tornare a casa tutti interi.
@Silen
Appendice I - Delle Esplorazioni
Parte I - Adunakhur
-Le guardie di confine non si sono mai spinte oltre questo crinale. Da qui in poi, viaggiamo in terre inesplorate-
-Quelle colline laggiù hanno una conformazione rocciosa interessante, potremmo ricavarne ottimi materiali da costruzione-
-Come al solito il tuo sguardo è più acuto della tua lungimiranza, Mastro Nano. Quelle colline potrebbero nascondere ben altro che materiali da costruzione-
-Tu invece sei troppo paranoico, Uomo Alto. Nessuno avrà mai da ridere se porteremo via qualche pietra-, ridacchiò Gnulf sulla sella del suo Pony.
-Le prospezioni minerarie possono attendere. Per il momento, le nostre direttive sono diverse-, lo rimbrottò Ser Robert, scrutando l'orizzonte.
-Oh, certo, il Re vuole che troviamo altro spazio per le sue vigne... -, borbottò il nano.
-Cosa hai detto del nostro Re?-, si girò Anton, fulminando con gli occhi il suo compare barbuto da sotto la calotta dell'elmo.
-Oh, proprio nulla. È solo che preferisco la birra, in tutta sincerità-.
Un ululato lontano distolse l'attenzione di tutti dal battibecco. Un ululato, o qualcosa di peggio...
-Co... Cos'è stato?- balbettò Remo, stringendosi nella sua borsa ricolma di pergamene, mentre sul suo pony color cannella diventava piccolo piccolo.
-Classico coraggio dei mezzuomini. Non hai mai visto un demone, amico mio? - lo canzonò Gnulf, particolarmente di buon umore quella mattina.
-Non è qualcosa sul quale scherzare-, li interruppe bruscamente Ser Robert con tono stentoreo, -Ed è meglio che oggi non sia la sua prima volta. Andiamo, abbiamo molta strada da fare-.
Gli uomini della scorta annuirono, spronando al passo le loro cavalcature giù dal declivio, verso valle.
Il seguito, mappatori, diplomatici e scrivani, esitarono un istante, ma quando i due cavalieri che chiudevano il gruppo cominciarono a schiarirsi la gola con insistenza, anche loro trovarono il coraggio per farsi avanti.
La squadra di esplorazione, dopo secoli di isolamento nelle valli innevate di Viera e tra le colline accoglienti di Farquart e Tarras, si inoltrò per la prima volta nella storia di Gizeh nelle Terre Selvagge.
Con loro recavano tutto il necessario per mappare la nuova terra, lettere di convenevoli firmate dal Re e tanta speranza di riuscire a tornare a casa tutti interi.
@Silen
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