[Regno di Georgia] Per le strade di Costantinopoli. Alleanze e riflessioni..

Mabelrode

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Il re contemplava la grande Costantinopoli, capitale dell'Impero benedetto da Dio, città alla quale la sua stessa anima era legata pur essendo rare le occasioni che gli permettevano di ammirare la sua magnificenza.
Non aveva mai avuto dubbi riguardo la saggezza e la disponibilità dell'Imperatore, il patto era stato stilato senza problemi e ben presto questa salda alleanza avrebbe portato i suoi frutti.
L'aria stessa della città era permeata da un sentimento di immobile maestà, un'aria che non permetteva nessun dubbio nel cuore dei visitatori riguardo la sua trascendentale natura infatti, nascosto dalle alte mura, era possibile sentire il sussurro di Dio ... un sussurro che non permetteva repliche riguardo la natura Divina di ogni ordine impartito dal munifico Imperatore.


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Il bizantino

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Manuele immobile sul trono riceveva il suo sebastoipertato Costantino Angelo. La motivazione era la visita congiunta del Re di Georgia e del dignitario Selgiuchide, due motivi che richiedevano ogni accurata attenzione.

Costantino- incominciò a parafrasare l'imperatore- in questi giorni avremo ospiti due personalità dalla grande importanza. Il protocollo esige la massima attenzione; entrambi saranno accomodati nei posti a tavola dei dignitari più alti; ovviamente il Re di Georgia sarà alla mia destra, mentre il dignitario Selgiuchide un pò più distante. Fai si, inoltre, che essi ricevano ogni attenzione possibile e che soprattutto per il Selgiuchide siano rispettati i suoi costumi alimentari e spirituali. Costantinopoli, la nostra città protetta e favorita da Dio, illumina l'ecumene tutta come faro della civiltà, e noi come imperatori e diretti rappresentanti di Dio, abbiamo il dovere di beneficiare coloro che con tanta umiltà sono giunti alla nostra corte.

L'imperatore fece una pausa per poi riprendere:Comunicate, inoltre, al Sovrano di Georgia, che le porte per lui sono aperte e che la nostra Augusta Maestà è pronta a riceverlo nei tempi e nei modi in cui a lui sembrerà più opportuno; solo dopo aver ricevuto il nostro figlio spirituale avvisate e comunicate nella stessa maniera questa volontà al dignitario Selgiuchide. Ora andate mio sebastoipertato e eseguite le volontà della nostra Maestà.

Costantino, in silenzio per tutto il tempo, fece una profonda proskynesis al suo imperatore e rispose alle sue parole:Si mio Basileus, i vostri ordini saranno eseguiti.

Nella sala del trono di Costantinopoli, nel Palazzo delle Blacherne, rimase il silenzio. L'imperatore immobile sul trono come il sole che, immobile, illumina di luce divina l'ecumene tutta.
 
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