Diplomazia Ragni e Mercanti

Silen

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Shadi si sentiva un pò ridicola ad andare in giro con quella specie di fazzoletto bianco attaccato in cima a un bastoncino ma, almeno a quanto le avevano spiegato i suoi amici ed associati della classe degli Adottati, la bandiera bianca era un simbolo di pace e tregua riconosciuto universalmente presso tutte le specie di Sanguerosso. Nonostante tutto l'Aracne trovava la cosa strana: la sua specie non avrebbe esitato a uccidere qualunque intruso sorpreso in una zona a lui interdetta ma d'altro canto nessuna Aracne avrebbe ucciso qualcuno che si stesse avvicinando lentamente e allo scoperto senza evidenti atteggiamenti ostili, bandiera o non bandiera.
Almeno, non senza dare prima un giusto avvertimento.
Shadi scrollò le spalle...paese che vai...la cosa importante era che i Sanguerosso presso i quali si stava recando acconsentissero a un colloquio. Scosse il capo con aria divertita pensando alla ragione che aveva portato alla sua scelta come inviata: i Sanguerosso si definivano "Unione Commerciale" e quindi quelle del Triangolo avevano pensato bene di mandare una Mercante nella convinzione che sarebbe stato più facile intendersi. Shadi aveva più di una riserva in proposito ma aveva accettato l'incarico comunque: dopotutto lei era una mercante e vedeva molti potenziali profitti in un miglioramento delle relazioni; valeva la pena di tentare.
Intravista una pattuglia confinaria dell'Unione, Shadi sventolò la bandiera bianca per farsi notare e sfoggiò il suo migliore sorriso commerciale: era il momento di andare in scena!

@Abyssius
 

Abyssius

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La pattuglia era composta da una dozzina di uomini a cavallo di diverse razze, che fecero segno alla Aracne di fermarsi ad una certa distanza. Dopo un brusco scambio di battute tra quello che sembrava il capitano e gli altri soldati, metà del manipolo si avvicinò, assicurandosi di dove venisse e quali fossero le sue intenzioni. Appurato il suo ruolo di ambasciatore, si offrirono di scortarla ad Aplistipolis, anche se dal tono non sembrava un'offerta che potesse essere rifiutata.

Da Chlidi si mossero verso Afthonia e il Cuore dell'Unione non aveva un aspetto grandioso, da lontano: la città era sì grande, ma era evidente che fosse troppo grande per i superstiti della pestilenza, per gran parte dei distretti esterni erano abbandonati e solo il vento abitava quei ruderi. Via via che ci si muoveva verso il centro, si incontravano sempre più persone di vari ceti sociali e di una moltitudine di razze, che si spostavano per permettere il passaggio degli armigeri. Shadi potè notare anche un paio di Arachni, anche se queste erano presenti tra i ranghi più umili.

Arrivati a quello che poteva essere riconosciuto come il classico palazzone amministrativo di architettura imperiale, differente solo per le bandiere delle sette Case Commerciali vicino al vessillo Imperiale, i soldati la lasciarono alle cure di un servo, che la poi la fece accomodare in una sala. L'edificio era frenetico, estremamente rumoroso e ogni uomo impiegato lì dentro sembrava avere lo stemma di una Casa diversa. Come potesse funzionare era un mistero per chiunque, eppure l'Unione funzionava.

Dopo un paio di minuti di attesa, la porta della sala si aprì e un umano dai capelli brizzolati entrò, strofinandosi gli occhi dopo essersi tolto un paio di lenti. Dopo aver terminato, squadrò rapidamente Shadi, prima di avvicinarsi e tenderle la mano: -Daedalos Zannilis, rappresentante della Casa Commerciale Zannilis.- Indipendentemente dal fatto che l'Aracne l'avesse stretta o meno, avrebbe proseguito: -Non è persa nemmeno a me l'ironia di un simile incarico, specie dopo quello che ho sentito della Tela. Ma abbiamo avuto partner di ogni genere e se avete mandato un ambasciatore, avrete sicuramente una proposta.-
-Gradisce qualcosa per accompagnare i negoziati?- Daedalos chiese cordialmente, sperando che la risposta non fosse "lei".
 

Silen

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Shadi ricambiò la stretta di mano senza esitazione e con discreta energia; il gesto era effettivamente alieno alle Aracne ma lei aveva avuto a che fare con clienti di ognuna delle variegate razze che i Theofonias avevano importato nella Tela e quella usanza le era familiare "Shadi, proprietaria e prima associata dell'Emporio di Shadi" si presentò con un mezzo sorriso "il nome in realtà è quello che gli Adottati danno alla mia attività. Temo che il nome che utilizziamo noi Aracne in comune suonerebbe qualcosa come 'Posto-di-scambio-carne-armi-utensili-metalli-artefatti-altro-Shadi-e-Associati'. 'Emporio di Shadi' è più conciso."
Nel complesso l'Aracne sembrava tranquilla e a suo agio "Immagino senza difficoltà che genere di voci abbiate udito, Daedalos Zannilis e ammetto senza difficoltà che la rinascita della Tela sia stata cruenta; ma ogni cosa va veduta nel giusto contesto. Sotto i Theofonias il novanta per cento di noi era in stato di schiavitù, sfruttate e maltrattate oltre ogni soglia di sopportazione. Io stessa ero una serva e gestivo la mia attività per conto di un cosiddetto nobile che si sentiva in diritto di usarmi anche come bestia da soma per il trasporto delle sue merci 'incoraggiandomi' alla bisogna a frustate. È stato molto soddisfacente assistere alla sua fine; ma non per questo intendo uccidere ogni umano su cui metto lo sguardo. Non siamo creature irragionevoli, noi della Tela." il discorso della mercante Aracne era stato pronunciato in tono sentito ma al tempo stesso sorprendentemente pacato, nei secondi successivi Shadi sembrava avere già accantonato l'argomento ed essere impegnata a riflettere invece sulla offerta "Accetterei volentieri un bicchiere di Cherry, se fosse possibile" disse dopo un istante, sorprendendo forse il suo interlocutore tanto da indurla ad aggiungere con un altro sorriso "Le nostre razze hanno abitudini alimentari differenti ma i vostri distillati hanno un sapore piacevole anche al nostro palato. Non posso dire lo stesso degli intrugli tritabudella dei pelleverde e dei nani o delle brodaglie annacquate che piacciono tanto agli elfi e ai viis."
"Lo scopo della mia visita è abbastanza semplice, in realtà"
proseguì Shadi mentre lei e Daedalos attendevano il rinfresco "far capire ai nostri vicini che noi della Tela non siamo poi così male come alcuni vorrebbero far credere. Certo, non amiamo i Theofonias e il loro impero ma questo non significa che vogliamo percorrere Ipairos mettendolo a fuoco in lungo e in largo. Perchè dovremmo farlo? Cosa otterremmo, ad esempio, nell'uccidere un umano che vive all'altro capo del continente e che magari non hai mai veduto una Aracne in vita sua? Quello che intendiamo fare è cercare le altre Aracne che sono state sparse come foglie al vento, le nostre Orfane. Quello che vogliamo è scambiare merci e idee e crescere e prosperare. Non ci interessa combattere contro chi, come voi, preferisce rimanere affiliato ai Theofonias, a meno che questi non intendano muoverci guerra per riportarci sotto il giogo da cui ci siamo appena liberate. Sono una mercante, Daedalos Zannilis, e se c'è una cosa che ogni mercante sa per certo è che la guerra fa male agli affari."
 

Abyssius

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-Sì, credo che Emporio suoni nettamente meglio.-
-Per quanto riguarda la sorte dei vostri ormai defunti padroni, la colpa è puramente loro per non essere riusciuti a gestire il problema. Voi avete avuto un'occasione e l'avete sfruttata, come è giusto che sia. Servirà del tempo per dimostrare le vostre parole, ma a differenza degli Eteridi ho abbastanza tempo a disposizione.-

Alla richiesta dello Cherry, Daedalos si limitò a premere un bottone vicino la scrivania e in meno di un minuto uno Skaven si presentò.
-Uno Cherry per la mia interlocutrice e una brocca d'acqua per me, grazie.- Una volta che lo Skaven fu uscito, Daedalos riprese la conversazione.
-Oh, si figuri. L'Unione prima della pestilenza era rinomata per avere accesso al meglio che il mercato potesse offrire, ma adesso gli artigiani sono morti e il commercio dissolto come se non fosse mai esistito. Sono certo che avrebbe apprezzato la nostra selezione di tritabudelle e annacquati.-
-Sì, il vosto è un obiettivo interessante e dal canto mio posso dirle che l'Unione, nell'attuale periodo, non è interessata a riportarvi sotto i Theofonias: voi Ribelli siete semplicemente troppi e dopo quanto successo nella Capitale Imperiale con quel wyrm ... credo che le preoccupazioni siano ben altre.-
-La guerra fa bene agli affari se sei un Makras o uno Stratilis, ma io sono uno Zannilis e devo essere d'accordo con voi: una guerra è costosa, soprattuto in termini di vite e la pestilenza si è già portata via troppi individui capaci. Per cui siamo sicuramente d'accordo sul ripristinare il commercio e se cercate Orfane nell'Unione, credo che siano meno di duecento in tutto il nostro territorio.-
-Non possiamo iniziare a commerciare senza aver ristabilito l'ordine nei territori limitrofi, tuttavia. Entro quanto confidate di poter fornire un contatto diretto con la provincia di Aplistipolis?-

Nel mentre, lo Skaven arrivò, porgendo un bicchiere a Shadi e una brocca di ceramica con un bicchiere a Daedalos, che in risposta gli allungò una moneta d'argento, che finì subito in una saccoccia in vita al sorcio.
 

Silen

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"Fin troppo vero. La pestilenza ha reso l'impero incapace di mantenere la presa su di noi, certo, ma il prezzo..." la Mercante scosse il capo e assaggiò la sua bevanda quasi sovrappensiero, poi però si soffermò ad ammirare il colore ricco del liquore e prese un secondo, piccolo sorso, con lentezza deliberata "Molto buono" commentò "quasi quasi mi fa rimpiangere di non aver potuto avere accesso alla vostra collezione di liquori al tempo del suo massimo splendore...un motivo ulteriore per rimettere in moto il commercio, mmmh?"
Shadi sembrò delusa al successivo accenno alle Aracne dell'Unione "Così poche? Avevo sperato...bene, non importa. Anche se sono così poche vorrei chiedere loro se sono interessate a ritornare nella Tela, la loro patria avita. Col vostro permesso, naturalmente. Quanto al problema del territorio...ebbene si tratta di un problema che abbiamo considerato. Mentre parliamo le Risveglianti sono già al lavoro per creare un corridoio sicuro verso nord, verso la vostra regione di Chlidi; la nostra speranza è di riuscirci con mezzi pacifici in un tempo di due anni." Shadi scrollò le spalle "Chiaramente molto dipenderà da cosa troveremo sul percorso. Animali feroci, bande di briganti, forze locali ostili potrebbero rallentare la nostra opera. "
 

Abyssius

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-Sì, con tempo e attenzione riusciremo senz'altro a riportare tutto ai fasti del passato. Chissà, magari adesso che il mercato non è più soltanto interno la competizione potrebbe portare una prosperità mai vista.-
-Per quanto concerne le vostre Orfani ... il numero è esiguo, ma stando all'ultimo censo di cui sono stato direttamente responsabile dovrebbe essere una buona approssimazione. Per la migrazione, la questione è più complessa: non so se siete a conoscenza del nostro statuto, ma Servi e Schiavi hanno un certo ammontare a loro carico che devono saldare prima di poter essere considerati cittadini a tutti gli effetti. Di conseguenza, non possono emigrare fino a quando non hanno estinto tutti i loro debiti. Per il resto, non siamo opposti all'idea e le Aracni prive di debiti che decidono tornare da voi sono libere di farlo, se è quello che desiderano.-
-Due anni sono una buona stima: probabilmente la nostra espansione verso il Sud non andrà oltre il fiume, ma la nostra priorità attuale è ristabilire i rapporti con Thronos. Pertanto, dovremmo riuscire ad arrivare a contatto molto velocemente, premettendo la presenza di ostili.-
-Nel caso doveste trovare dei lealisti in quei territori, informateci e cercheremo una soluzione che eviti problemi ad entrambi, se possibile.-
-Per il resto, avevate altro di cui parlare?-
 

Silen

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Shadi fece un gesto ampio con la mano libera "Questo non è un problema, in segno di amicizia e buona volontà la Tela Rossa si farà carico del debito di coloro che dovessero decidere di tornare in patria. Naturalmente, come per la creazione di rotte commerciali, anche per questo si dovrà attendere che siano stabilite comunicazioni sicure prima che si possa passare alla fattiva esecuzione ma mi farebbe piacere avere un accordo preliminare in questo senso."
Alle parole successive dell'umano Shadi si fece guardinga, giocherellando col bicchiere ancora mezzo pieno
"A dire il vero, si, ci sarebbe ancora una questione. Noi della Tela Rossa vorremmo definire la questione delle rispettive sfere di interesse. Comprendiamo che, come tutte le nazioni neonate, anche la vostra guardi alle regioni più vicine al proprio centro di potere ma, capite...il vostro stato, a nostro modo di vedere, ha un ampio orizzonte su cui spingere le proprie ambizioni laddove la presenza dei territori che ancora riconoscono il theofonias pone limiti assai sgradevoli alle nostre prospettive. Una vostra espansione in direzione sud sarebbe...incresciosa. Per il buon esito dei nostri futuri rapporti, vi chiederei di non superare mai la linea del fiume, per nessun motivo. Francamente ci fareste cosa assai gradita se lasciaste anche il territorio del fiume aperto alla nostra influenza ma non mi spingerò a farne una condizione indispensabile.
Da parte nostra posso promettere senza difficoltà che vi terremo informati sulla eventuale presenza di lealisti ; confidiamo che a vostra volta invierete messaggeri alla Tela nel caso vi trovaste ad imbattervi in territori abitati da Aracne."
 

Abyssius

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-Oh, se siete intenzionate ad acquistare il debito delle Aracni dell'Unione, la situazione è ben diversa: all'atto pratico, non sarebbero più vincolate a restare nell'Unione e potrebbero venire direttamente verso la Tela, ma come avete detto voi serve un corridoio sicuro. Quando sarà il momento, metteremo su carta gli accordi necessari.-
-Riguardo le sfere di influenza, il nostro interesse è quello di creare un cuscinetto attorno al cuore della provincia di Aplistipolis, per cui solo le regioni che confinano con Chlidi sono di nostro interesse e tutte le altre sono a vostra disposizione. Penso sia una proposta soddisfacente per voi della Tela?-
 

Silen

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"È soddisfacente." disse Shadi annuendo "Non appena avremo una frontiera comune tornerò per definire i particolari dell'accordo e per iniziare a commerciare. Credo che questo accomodamento si rivelerà molto vantaggioso per entrambi, Daedalos Zannilis." la mercante terminò il suo Sherry "Se la vostra Unione vuole inviare un messaggio alle Risveglianti, sarò felice di riferirlo; altrimenti se non vi è troppo disturbo vorrei chiedere ospitalità per questa notte e domattina prenderò la strada di casa. Non che non mi fidi dei miei Associati ma già so che troverò parecchio lavoro da sbrigare al mio ritorno..."

@Abyssius Se sei d'accordo direi come come primo role di presa contatto e miglioramento relazioni può andare.
 

Abyssius

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Daedalos ci pensò per un po', prima di scuotere la testa: -Non credo che l'Unione abbia messaggi per il momento, ma probabilmente manderemo una delegazione a nostra volta il prossimo anno. Farò subito preparare per voi una stanza adeguata al vostro rango e una scorta fino al confine della Provincia. Credo che il nostro sarà un accordo vantaggioso per entrambe le parti.- Sorrise, prima di alzarsi.
Sì, credo che per ora vada bene. Prossimo turno apro io.
 

Silen

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L'Aracne sorrise di rimando "Attenderemo con ansia la visita della vostra delegazione; vi prometto che vedrete coi vostri stessi occhi che la Tela non è affatto quel covo di assasini sanguinari che alcuni vorrebbero far credere. Se verrete voi personalmente, Daedalos Zannilis, avrei piacere di restituirvi la vostra cortese ospitalità e mostrarvi il mio Emporio."
Shadi tese la mano per una seconda stretta, questa volta di congedo "Personalmente non vedo l'ora di inziiare a commerciare con voi."
 
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